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Archive for luglio 2008

Potenza Picena
Domenica 3 Agosto 2008

ore 18,00

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Inaugurazione della “ripulita”

Fonte di Galiziano

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per sostenere il progetto di restauro e valorizzazione di questo importante monumento della tradizione storica di Monte Santo.

Fonte di Galiziano ripulita

Fonte di Galiziano ripulita

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Padre Gabriele Monti ritratto, olio su tela, 1951, opera di Giuseppe Fammilume di PollenzaPotenza Picena può vantare tra i suoi figli più illustri anche un’eminente figura di Agostiniano, che ha ricoperto importanti incarichi sia nell’Ordine che in Vaticano.
Si tratta di Padre Gabriele Monti (al secolo si chiamava Giulio), nato a Potenza Picena il 15/10/1878, da Domenico e Teresa Magnarelli. La sua famiglia era di umili origini, il padre calzolaio, morto il 16/1/1881 quando il piccolo Giulio aveva solo due anni, la madre cucitrice, da sola ha cresciuto i tre figli (Pietro, il più grande, nato il 14/3/1868, lo stesso Giulio e Domenico, il più piccolo nato il 20/5/1881). Giulio all’età di 16 anni, il 13/10/1893, entra nell’Ordine Agostiniano, e dopo l’anno di noviziato a Carpineto il 28/10/1894 emette la professione religiosa. Completato il corso di studi, il 25/7/1901 è ordinato Sacerdote.
Laureatosi in Diritto Canonico, insegna filosofia, teologia e diritto canonico prima a Viterbo, poi nel Collegio di S. Monica a Roma.
Tornato a Tolentino, nel convento di S. Nicola, il 26 febbraio 1914 è nominato Cappellano maggiore del Santuario e quindi Priore del Convento. Rimane a Tolentino fino al 1920, quando viene nominato Segretario dell’Ordine. Nel Capitolo Generale degli Agostiniani del 1931 viene eletto Assistente Generale e successivamente Procuratore Generale.
L’ottobre 1936 è eletto Priore del convento di S. Anna in Vaticano e Segretario del Prefetto dei Sacri Palazzi.
L’anno successivo, lasciata S. Anna, è nominato coadiutore di Mons. Alfonso De Romanis, Sacrista del Papa e Vicario Generale del Pontefice per il Vaticano. Vi rimane fino alla morte, avvenuta il 16/11/1952 a Roma.

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Foto del 50° dell’ordinazione sacerdotale di padre Gabriele Monti.

Padre Gabriele Monti era molto legato a Potenza Picena e ai suoi abitanti, donando anche alla Collegiata di S. Stefano e alle altre Chiese del territorio paramenti ed arredi sacri. Inoltre il Clero di Potenza Picena nel 1951, in occasione dei 50 anni del suo Sacerdozio lo ha festeggiato,  facendo fare un suo ritratto, un olio su tela, al pittore di Pollenza Giuseppe Fammilume (oggi conservato nella Collegiata di S. Stefano). Il Comune di Potenza Picena, con delibera di Giunta n. 34 del 18/1/1994, gli ha intitolato il Piazzale adiacente Via I° Maggio, lo spazio in prossimità del parco giochi (peccato che in questi 14 anni nessuno si sia degnato ancora di mettervi una targa). L’attuale Amministrazione Comunale saprà finalmente colmare questa grave lacuna, valorizzando adeguatamente questo illustre figlio di Potenza Picena, il cui ricordo è ancora vivo nella memoria di molti nostri anziani che lo hanno conosciuto ed apprezzato?

Aggiornamento del 24 Luglio 2008

Il giorno venerdì 18 Luglio 2008, finalmente dopo 14 anni, è stata collocata la targa. Un sincero ringraziamento sia all’amministrazione comunale che ha colmato questa lacuna, che all’ufficio tecnico del comune di Potenza Picena, in particolare al Geom. Massimo Mazzoni, che ha saputo adeguatamente valorizzare questo illustre figlio di Potenza Picena.

Documenti allegati:

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Stemma Comunale tratto dal frontespizio del Catasto rustico di Monte Santo (1762-1765) presso l’archivio storico di Potenza Picena, disegnato da Giuseppe Federici.

Stemma Comunale tratto dal frontespizio del Catasto rustico di Monte Santo (1762-1765) presso l’archivio storico di Potenza Picena, disegnato da Giuseppe Federici.

Il 27 Settembre 1128, cioé 880 anni fa, Liberto, vescovo di Fermo, consigliato dal clero e dai laici e desiderando il bene della Chiesa fermana, giudica opportuna l’edificazione di Monte Santo (in questo caso edificazione deve intendersi non come costruzione o ricostruzione del castello, ma concessione dell’autonomia, con svincolo dalla soggezione feudale e nascita di un “libero” comune). Rinuncia pertanto, in favore degli abitanti del castello di Monte Santo, ai diritti e alle esazioni che gli competono, esclusi il placito per omicidio, adulterio, furto e assalto cruento ed il diritto di fodro alla venuta dell’Imperatore o del Papa.
Il Vescovo aiuterà gli abitanti di Monte Santo in caso di guerra, ma non nelle lotte interne, e farà in modo di ricostruire il castello se esso venga distrutto.
Il Comune di Potenza Picena, dimenticando la propria storia, oppure interpretandola a volte in maniera a dir poco fantasiosa, non ha mai valorizzato questo avvenimento. Il 27 Settembre del 1128 dovrebbe essere ricordato, sia a livello civile che religioso, come data fondamentale della nostra identità comunitaria.
Da quel giorno Monte Santo (dal 21 Dicembre 1862 Potenza Picena) ha iniziato il suo lungo cammino che in tutti questi secoli lo ha visto crescere notevolmente, ricoprendo oggi un ruolo importante nel contesto della Regione Marche.

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Chi l’ha visti?

Giuseppe DomenichiniIn data 11 Ottobre 2003 la Signora Elena Domenichini ha donato al Comune di Potenza Picena due importanti opere del padre Giuseppe, emigrato da Potenza Picena in Argentina nel 1913 insieme a tutta la sua famiglia, ed affermatosi in quella nazione come uno dei più importanti artisti.
Si trattava di un olio su tela “Ritratto di mio padre” del 1927, prima opera dell’artista, premiata con medaglia d’onore alla Esposizione organizzata dalla Società degli artisti classici di Santa Fe, e di un acquerello temperato su cartoncino “La mia casa natale” del 1967, raffigurante la casa dove lui era nato il 14 Febbraio 1903 in via S. Croce 358 a Potenza Picena.
Queste due importanti opere d’arte sono state esposte per un breve periodo all’interno della Sala della Giunta Comunale “Antonio Carestia” nel Palazzo Municipale dopo di che in occasione dei lavori di ristrutturazione del locale, sono state tolte e riposte negli armadietti dell’Ente.
La tela “Ritratto di mio padre” del 1927 è stata anche esposta per un breve periodo nel mese di novembre 2003 nel Museo di Arte Contemporanea di Recanati, sezione artisti dell’emigrazione, insieme alle opere di Lorenzo Gigli e Giovanni Cingolani, suo maestro in Argentina. Inoltre dal 27 Maggio 2006 al 4 Giugno 2006 è stata esposta anche in una mostra organizzata a Castel S. Pietro di Bologna.
Durante la mostra di Mario Percossi, organizzata dall’11 al 26 agosto 2007 presso i locali del Centro Culturale “U. Boccabianca”, le due opere sono state esposte ed ammirate dai cittadini di Potenza Picena per la prima volta. Finita la mostra sono state ricollocate in Pinacoteca dove nessuno le potrà ammirare, perché la struttura è chiusa da tempo al pubblico.
La mia casa nataleColpisce comunque il fatto che non si riesca a trovare, o non si voglia trovare, una collocazione definitiva degna per queste importanti opere di Giuseppe Domenichini, morto a Santa Fe il 12 settembre 1989, che in Argentina può vantare invece la presenza dei suoi lavori oltre che in collezioni private, anche in importanti musei, come quello di Buenos Aires, di Santa Fe, tanto per citare i più importanti.
Quando gli amministratori, l’ufficio cultura e l’ufficio economato riusciranno a capire l’importanza di queste opere d’arte donate con generosità alla nostra comunità e sapranno valorizzarle adeguatamente, magari ricollocandole all’interno della Sala della Giunta Comunale?

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