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Archive for dicembre 2008

In occasione del 50° Anniversario della morte del grande musicista santese Flavio Clementoni pubblichiamo l’articolo del Prof. Paolo Peretti uscito sulla rivista “Quaderni dell’Accademia Fanestre” di Fano.

L’articolo di Paolo Peretti “Flavio Clementoni musicista fanese d’adozione: un ricordo nel cinquantesimo anniversario della morte” è stato recentemente pubblicato in “Quaderni dell’Accademia Fanestre”, 7/2008, pp. 375-386 (Fano, Ed. Chiaruccia) ed è qui riprodotto per gentile concessione.

Flavio Clementoni, musicista fanese d’adozione: un ricordo nel cinquantesimo anniversario della morte

di Paolo Peretti

M° Flavio Clementoni (1886-1958)

M° Flavio Clementoni (1886-1958)

Oltre al “nume” Bruno Barilli (Fano 1880-Roma 1952), che tra i fanesi dediti alla musica tra Otto e Novecento è figura che giganteggia per ben noti meriti non solo musicali, tra la fine del XIX e la metà del secolo successivo, pure vi sono stati almeno altri due musicisti degni di menzione in rapporto con Fano, sebbene con destini in qualche modo opposti. L’uno, Franco Capuana, fanese di nascita (29 settembre 1894), ben presto però attratto dall’orbita partenopea che, a Napoli, ebbe la sua formazione e la sua patria d’elezione musicale: qui, acclamato e riconosciuto dopo una lunga carriera di compositore, direttore d’orchestra e direttore artistico di prestigiosi teatri italiani (dal S. Carlo di Napoli alla Scala di Milano, passando per la Royal Opera House di Londra), morì nel 1969. L’altro, sebbene nato al di fuori di Fano, visse l’ultima e significativa parte della sua vita nella città che aveva eletto a residenza sua e della famiglia sin dalla metà degli anni Trenta: di quest’ultimo voglio parlare, ricorrendo quest’anno il cinquantesimo anniversario della morte, avvenuta a Fano nel 1958. Se infatti a qualcosa servono gli anniversari, è proprio a suscitare la memoria di personaggi poco conosciuti, o ingiustamente dimenticati: sorte, questa, che – fin troppo presto, purtroppo – è toccata al Nostro.

Flavio Clementoni, nacque a Potenza Picena (provincia di Macerata, arcidiocesi di Fermo), il 17 novembre 1886, da una famiglia di tradizioni musicali1: oltre a lui, vi furono altri suoi fratelli che si distinsero nella musica, tra i quali spicca indubbiamente il più giovane Arturo2. Flavio frequentò il Seminario di Fermo, fino al quarto anno di teologia, ma poi lasciò l’istituto, dove, però, aveva acquisito una solida cultura classico-umanistica e i rudimenti della musica impartitigli da un sacerdote, un certo Don Corradi. Frequentò poi presso l’allora Liceo musicale «Rossini» di Pesaro, dove ricevette più alti insegnamenti, specialmente da parte di Amilcare Zanella e Antonio Cicognani. Nel 1913 si diplomò in Strumentazione per banda e, nello stesso anno, conseguì l’abilitazione all’insegnamento del canto corale nelle Scuole Normali, il futuro Istituto magistrale. Durante la sua permanenza a Pesaro ricoprì il ruolo di primo clarinetto nella locale banda, dirigendo più volte la stessa nelle assenze del maestro titolare. Ebbe un successivo periodo di perfezionamento a Loreto, a contatto con la famosa Cappella musicale, che all’epoca era diretta dall’illustre maestro Giovanni Tebaldini; qui poté anche approfittare degli insegnamenti dell’organista dell’istituzione lauretana, il celebre concertista torinese Ulisse Matthey, che vi teneva corsi di pianoforte ed organo.

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Festa del Patrono o e principale protettore di Potenza Picena.

Biografia di S. Stefano da Wikipedia.

Santo StefanoSantino S. Stefano

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vista-generaleIl giorno 25 dicembre 1848 veniva ufficialmente inaugurato il nuovo organo della Collegiata di S. Stefano di Monte Santo (oggi Potenza Picena), suonato da Napoleone Anfolzi, organista della chiesa dal 1829 al 1874. Il nuovo organo costruito dai F.lli Bazzani di Venezia, Alessandro e Pietro, allievi del Callido, costato la somma di 580 scudi, sostituiva il precedente organo del 1756 di Giuseppe Fedeli, della Rocchetta di Camerino (fratello di Giovanni, costruttore dell’organo di S. Agostino). La scelta di affidare la costruzione del nuovo organo ai F.lli Bazzani di Venezia fu presa dal Capitolo dei Canonici della Collegiata di S. Stefano, dopo aver chiesto anche un preventivo al costruttore Cioccolani di Cingoli. Per ospitare il nuovo organo, molto più grande del precedente, fu ampliata la cantoria della Chiesa e costruito un nuovo cassone, comprese le decorazioni. Dal 1848 l’organo Bazzani della Collegiata ha subito diversi interventi di restauro. Il primo documentato è quello del 1890, quando Alceste Cioccolani di Cingoli eseguì il restauro e la ripulitura dello strumento. Altro importante intervento nel 1974, quando frate Giuseppe Weiss di Cesena eseguì un’accurata manutenzione. L’organo fu solennemente inaugurato il giorno 6 Aprile 1974 con un concerto del M° Adamo Volpi. Oggi è in corso un altro importante restauro, affidato a Michel Formentelli di Camerino (lo stesso che ha restaurato nel 2006 l’organo positivo da “sala” di Giovanni Fedeli del 1757 della Chiesa di S. Agostino), per un importo complessivo di Euro 55.000, in parte finanziato per 21.000 Euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, il resto a carico della Parrocchia dei SS. Stefano e Giacomo di Potenza Picena. Il restauro è iniziato il giorno 16 aprile 2008 e si concluderà nel mese di giugno 2009. I lavori sono seguiti dal M° Mauro Ferrante, Ispettore Onorario della Soprintendenza di Urbino. La comunità parrocchiale ed i cittadini di Potenza Picena, dovrebbero essere orgogliosi di questo importante recupero, che valorizza la tradizione musicale santese.

Famiglia Bazzani Venezia

Organo e Schola Cantorum di Mons. Giovanni Cotognini

Michel Formentelli – Curriculum

Scheda-tecnica-organo

Galleria fotografica

Di seguito alcune registrazioni amatoriali dell’Organo F.lli Bazzani della Collegiata di S. Stefano suonato dal M° Edgardo Latini e voce solista di Gianfranca Sabbatini.

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locandina-presepio

Locandina del Presepio Artigianale

Anche quest’anno Gianfranca Sabbatini presenta la XIXª Edizione del Presepio artigianale, con 275 personaggi originali su una superficie di 55 mq., realizzati interamente a mano con la lana, ricamati e curati in ogni particolare. Il presepio è stato allestito nei locali della Sala Mostre del Centro Culturale “Umberto Boccabianca” di Via Trento n° 1, concessa dall’Amm.ne Comunale di Potenza Picena, e quest’anno rimarrà aperto dal 24 Dicembre 2008 al 18 Gennaio 2009.
Gianfranca Sabbatini seguendo la tradizione della madre, Propeti Ada Ernesta, continua la sua attività artigianale, che oltre a realizzare personaggi del presepio, si è anche dedicata ad eseguire quadri interamente ricamati a mano. Queste importanti opere d’“arte” del genio artigianale di Gianfranca sono state esposte dal 28 luglio 2002 al 4 agosto 2002 in una mostra personale, sempre all’interno dei locali del Centro Culturale “Umberto Boccabianca”, organizzata dalla Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana” e curata da Paolo Onofri, che ha riscosso grande interesse tra i cittadini di Potenza Picena e tra i turisti che l’hanno visitata.

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Piramide de Mayo

Piramide de Mayo

Il giorno venerdì 17 Ottobre 2008 l’impresa incaricata di eseguire i lavori di manutenzione e restauro della Piramide de Mayo ha concluso le operazioni previste.

Il monumento, simbolo della liberta e dell’indipendenza della Repubblica Argentina e testimonianza della nostra emigrazione in quella lontana terra, inaugurato il 16 Luglio 1967, donato alla nostra comunità dai concittadini riuniti nella Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires (Presidente Faustino Fontinovo, Vice-Presidente Domenico Carestia, segretario Mario Percossi, autore anche della statua della Libertà che sormonta la Piramide), è ritornato al suo antico splendore, sia nella parte marmorea (opera della ditta Furbetta F. di San Severino Marche) che in quella bronzea (compresi i pannelli del basamento eseguiti dal Prof. Giuseppe Asciutti), grazie alla professionalità dell’impresa Clementoni Massimo di Potenza Picena, incaricata di eseguire i lavori, rappresentante di una famiglia, i Clementoni appunto, che hanno fatto la storia dell’imprenditoria edile a Potenza Picena, iniziata con il capostipite Pasquale (1871-1954) e proseguita con i figli, i nipoti ed oggi i pronipoti.

Un ringraziamento credo vada rivolto sia all’Amministrazione Comunale, in particolare all’Assessore ai Lavori Pubblici Ing. Giuliano Margaretini, che ha creduto in questo progetto, che all’Ufficio Tecnico Comunale, nello specifico al Geom. Massimo Mazzoni che ha seguito i lavori, portando a termine un’importante operazione di recupero di un monumento, la Piramide de Mayo di Largo Leopardi, parte integrante del nostro patrimonio storico-culturale ed elemento di identità comunitaria di cui essere orgogliosi. A quando l’inaugurazione?


AGGIORNAMENTO DEL 5 NOVEMBRE 2008
In data 24/10/2008 il Sig. Cavalieri Primo, a nome della disciolta associazione locale “Dagli Appennini alle Ande”, ha donato al Comune di Potenza Picena una targa in ottone della Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires, da collocare sulla Piramide de Mayo di Largo Leopardi, di recente restaurata. La targa ricorda il Cinquantenario di Fondazione della Società Potentina (1935-1985).


AGGIORNAMENTO DEL 6 DICEMBRE 2008

Il Sindaco di Potenza Picena, Ing. Sergio Paolucci, ha ritenuto di non far collocare presso la Piramide de Mayo di Largo Leopardi, per motivi di sicurezza (pericolo di possibile asportazione) la targa in ottone della Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires, donata alla nostra comunità in occasione del 50° anniversario della sua fondazione (1935-1985)). Pertanto il donativo del Sig. Primo Cavalieri è stato ritirato in data 27/11/2008 (prot. n. 25246 del 29/11/2008).


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Antica Fontanella di Via S. Giovanni
Antica Fontanella di Via S. Giovanni

L’Amministrazione Comunale di Potenza Picena ha deciso finalmente di intervenire sia sulla Fontana di Piazza Matteotti (impianto di riciclo dell’acqua), che sulle Fontanelle del centro storico, prevedendo un investimento complessivo di 46.500 euro (determina n° 375 del 9/10/2008). In particolare per quanto riguarda le Fontanelle del centro storico di Potenza Picena sono previsti interventi solo su quelle poste in via S. Giovanni, piazzale Diaz e Via Cesare Battisti, in prossimità della scalinata di Galiziano, da molti anni non più funzionanti, trascurando invece quella collocata in Via Trento. Niente da ridire per quanto riguarda l’intervento sulle due Fontanelle di Piazzale Diaz (€ 2.950 + iva) e Via Cesare Battisti (€ 2.950 + iva), dove vengono giustamente tolti i manufatti in muratura (veri ruderi) sostituiti con delle Fontanelle in ghisa nuove. Totale contrarietà con la scelta di togliere l’antica Fontanella in ghisa della Fonderia Civitanovese sostituendola con una nuova in Via S. Giovanni, pure favorevole ad un intervento funzionale in quello spazio (spesa € 11.000 + iva). La fontanella antica di Via S. Giovanni è l’ultima testimonianza di un manufatto risalente a tanti anni fa presente nel nostro centro storico medioevale, a cui i residenti sono molto affezionati, (un altra fontanella della stesso tipo non funzionante si trova anche a Montecanepino ed andrebbe ripristinata) ma l’Amministrazione Comunale invece che procedere ad un suo restauro ha deciso di sostituirla con una nuova (forse la vogliono addirittura buttare via come è successo con le altre nel passato?) nel segno della “modernizzazione” del nostro paese, termine utilizzato molte volte dagli Amministratori locali negli ultimi tempi.

Contrario per principio ad usare questo termine, cioè modernizzazione, quando si tratta di interventi che riguardano un centro storico, come è quello di Monte Santo, dove in passato sull’onda della modernizzazione, sono stati “ampliati” gli ingressi sia di Via S. Giovanni, con l’abbattimento della Porta omonima nel 1956, che quello precedente di Porta Girola nel 1950, anche in questo caso con l’abbattimento del manufatto. Favorevole invece ai recuperi di strutture che ci sono stati in questi ultimi anni, come ad esempio quello della Chiesa di S. Caterina, di S. Agostino (ad eccezione della parziale distruzione dell’altare maggiore e la sostituzione del Settecentesco pavimento), con il suo organo “da sala” del 1757 di Giovanni Fedeli, del Teatro Mugellini con il suo favoloso sipario Ottocentesco, dei sotterranei di S. Francesco con l’antico orologio della Torre Civica del 1887 e il carrettino dei pompieri di inizio Ottocento, non si capisce per quale motivo nel caso della Fontanella di Via S. Giovanni invece di recuperarla e restaurarla si sostituisce con una nuova. Eppure gli amministratori sono gli stessi che hanno reso concreti alcuni degli importanti recuperi che in precedenza ho elencato. È mai possibile che quando si è trattato di affrontare l’intervento sulla Fontanella di Via S. Giovanni abbiano cambiato idea, e il restauro è diventato un problema solo economico? Per caso hanno chiesto un preventivo di spesa ad un restauratore, oppure no?


AGGIORNAMENTO DEL 17 NOVEMBRE 2008

In data giovedì 13 Novembre 2008 un gruppo di residenti in Via S. Giovanni, Via S. Michele, Via S. Marco e Via S. Croce di Potenza Picena hanno consegnato al Sindaco una petizione con cui chiedono che la Fontanella di Via S. Giovanni venga restaurata invece che sostituita con una nuova, come previsto nel progetto dell’ufficio tecnico comunale.

Inoltre lo stesso giorno operai della ditta incaricata dal Comune di Potenza Picena di eseguire i lavori presso la Fontanella di Via S. Giovanni, hanno iniziato le operazioni togliendo il manufatto. La fontanela antica in ghisa è stata rimossa per essere restaurata, come richiesto dai residenti, oppure verrà sostituita con una nuova? Confidiamo nella saggezza degli amministratori di Potenza Picena (comunque la Fontanella Antica, anche nel caso in cui l’ufficio tecnico comunale dovesse decidere di cambiarla, non và buttata via, ma conservata per fini museali).


AGGIORNAMENTO DEL 21 NOVEMBRE 2008

Quello che colpisce in questa vicenda della Fontanella di Via S. Giovanni è sia l’insensibilità dell’Amministrazione Comunale e dell’Ufficio Tecnico a non voler recuperare questo antico manufatto, pur spendendo 11.000€ per l’intervento, che la maturità dei residenti del quartiere di S. Giovanni pronti a difendere un’importante testimonianza del Centro Storico.

Nel 1956, quando fu deciso l’ampliamento della Porta di S. Giovanni, con l’abbattimento dell’antico manufatto medioevale, purtroppo tutti furono d’accordo con questa scelta, sia gli amministratori (maggioranza ed opposizione) che i cittadini di Potenza Picena. Oggi per una piccola Fontanella in ghisa un’intero quartiere si è mobilitato per evitare la sua sostituzione con una struttura nuova ed anonima. Forse non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di salvarla, ma comunque gli Amministratori di Potenza Picena non potranno dire di aver sostituito la Fontanella con il consenso popolare. Era stato addirittura indicato agli amministratori il nome di un restauratore di fontanelle che ultimamente aveva recuperato una struttura antica a Castelfidardo, ricostruendo anche dei pezzi mancanti, ma purtroppo non c’è stato niente da fare.


AGGIORNAMENTO DEL 6 DICEMBRE 2008

Nei giorni scorsi sono stati completati i lavori e collocate le tre fontanelle in ghisa nuove tipo “Milano” chiamate le “vedove nere” in Via Cesare Battisti, Piazzale Diaz e Via S. Giovanni, anche se il servizio non è ancora funzionante.

La fontanella restaurata di Castelfidardo è costata complessivamente, inclusa la pavimentazione, Euro 2.400,00 IVA compresa. Quelle nuove collocate a Potenza Picena in Via Cesare Battisti e Piazzale Diaz, ognuna Euro 2.950,00 + IVA. Per quella di Via S. Giovanni dove è stata sostituita quella antica, era prevista in determina una spesa complessiva di Euro 11.000 + IVA (in base ai lavori effettivamente eseguiti questa somma sembrerebbe un poco eccessiva). Quanto è costata in realtà? Gli amministratori speriamo che lo facciano sapere anche ai cittadini di Potenza Picena.

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