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Archive for febbraio 2010

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Un progetto di un impianto rigassificatore (foto Donzelli)

Un progetto di un impianto rigassificatore (foto Donzelli)

Porto Recanati, 16 febbraio 2010 – “Non è possibile esprimere un parere positivo, in quanto non si possono escludere effetti significativi sull’ambiente derivanti dalla realizzazione dell’opera”. Così gli uffici competenti della Regione Marche si sono espressi sulla compatibilità ambientale del progetto del rigassificatore Gaz de France. Lo rende noto Sara Giannini, consigliere regionale del Pd.

“Il parere – spiega Giannini – è stato formulato a seguito della mancata presentazione delle integrazioni trasmesse dai tecnici della Regione al ministero dell’Ambiente, titolare del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, che invitavano ad approfondire gli aspetti ecologici”.

“In assenza di risposte a questi chiarimenti, la Regione ha sempre detto che la risposta sarebbe stata negativa. E siamo stati di parola. Correttezza amministrativa – conclude Giannini – e trasparenza: adesso manterremo alta la vigilanza sulla question

Fonte:
Il Resto Del Carlino – Macerata – La Regione stoppa il rigassificatore di Porto Recanati
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Piramide de Mayo - Foto di Bruno Girin

1810- En la mañana del 21 de mayo, a instancias de un grupo de patriotas enterados de la  dificil situación en España por medio de Hipólito Vieytes y Rodríguez Peña, quienes recibieron información de Agustín José Donado, director de la imprenta de los Niños Expósito, se reunió a puertas cerradas el Cabildo de Buenos Aires para deliberar sobre la situación existente, pero el pueblo amotinado pidió a gritos la celebración de un cabildo abierto; el Virrey Cisneros accedió, invitándose a los vecinos para el día siguiente. Reunidos éstos el día 22 por la mañana, decidieron substituir la autoridad del Virrey por una Junta de gobierno. El día 23 se nombró una Junta presidida por el mismo Virrey pero los jefes militares exigieron la destitución de éste, anunciando al Cabildo la cesación de Cisneros y la decisión de asumir el poder. El día 24 se nombra otra Junta, presidida también por Cisneros, pero ante el descontento popular se vio obligado a renunciar el mismo día. El día 25 de mayo  se nombra una Junta presidida por Cornelio Saavedra, los secretarios Mariano Moreno y Juan José Paso y los vocales Juan José Castelli, Manuel Belgrano, Miguel de Azcuénaga, Manuel Alberti, Domingo Matheu y Juan Larrea, constituyéndose en las primeras autoridades establecidas después de la destitución del Virrey.

Mayo 26, sábado. Los Porteños tuvieron en sus manos el primer documento patrio – la proclama de la Junta Provisional Gubernativa –  editado en la Real Imprenta de los Niños Expósito comenzaba así: “Tenéis ya establecida la Autoridad que remueve la incertidumbre de las opiniones y calma todos los recelos”.

Poco tiempo después un grupo de militares, alrededor de 400 hombres, viajaron hacia el interior del país a propagar la idea patriótica y para aprovisionarse acamparon en la Chácara o Chacra de los jesuitas, hoy barrio de Chacarita. Estos religiosos fueron expulsados en 1767 por el Rey Carlos III de España.

Y así, los habitantes de Buenos Aires produjeron el ansiado cambio o revolución por el patriótico anhelo de gobernar su propio país y también, de alguna manera, por derecho adquirido el 12 de agosto de 1806 y el 6 de julio de 1807, cuando, al margen de las autoridades coloniales  ciudadanos voluntarios guiados por Santiago de Liniers, rechazaron a los invasores ingleses.

1813 31 de enero. Se reunió la Soberana Asamblea Constituyente presidida por Carlos María de Alvear: abolió la esclavitud, mayorazgos y títulos de nobleza; además encargó la composición del  Himno Argentino y creó el escudo nacional.

1816. Finalmente, después de una intensa y exitosa  campaña militar, el 9 de julio  en  el Congreso de Tucumán, presidido  por Francisco Narciso de Laprida, se declaró la  independencia argentina, proclamando el nacimiento de las Provincias Unidas de Sud América y luego, Provincias Unidas del Rio de la Plata Director Supremo: Juan Martín de Pueyrredón,. En la sesión del día 25 de julio se estableció la bandera creada por Manuel Belgrano.

EMILIO ZAMBONI
Enero de 2010.

Per la versione italiana:

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Il Cardinale Adam Kozlowiecki (1/4/1911 - 28/9/2007) biblioteca Comunale Carlo Cennerelli Campana.

Il Cardinale Adam Kozłowiecki è deceduto il 28 settembre 2007 a Lusaka, nello Zambia.

Nato il I aprile 1911 a Huta Komorowska, presso Kolbuszowa, in Polonia, dopo gli studi nel Collegio S. Giuseppe a Chyrów, gestito dai Padri Gesuiti, passò al Ginnasio S. Maria Maddalena a Poznán, dove conseguì la maturità. Successivamente entrò nella Compagnia di Gesù, e il 24 giugno del 1937 fu ordinato Sacerdote. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il 10 novembre 1939, fu arrestato nel collegio dei Padri Gesuiti di Cracovia dalla Gestapo. Fu rinchiuso inizialmente nella prigione di via dei Montelupich di Cracovia e a Wisnicz, poi nei campi di concentramento di Auschwitz (dal giugno al dicembre 1940), e Dachau fino al 29 aprile 1945. Ha descritto le dolorose prove di quel periodo nel libro Ucisk i strapienie. Pamiętnik więźnia 1939-1945 (Oppressione e afflizione. Diario di un prigioniero 1939-1945), pubblicato a Cracovia nel 1967. La seconda edizione, completata dai frammenti cancellati dalla censura, fu pubblicata solo nel 1995.

Liberato dagli Americani dal campo di concentramento di Dachau, si fermò nel Collegio dei Gesuiti di Pullach, per poi partire missionario per la Rhodesia del Nord (odierno Zambia), nella missione gestita dai Gesuiti polacchi.

Il 25 aprile 1959 fu nominato da Papa Giovanni XXIII Arcivescovo Metropolita di Lusaka, carica che terrà fino al 1969, quando, su sua richiesta, fu rimosso dall’incarico, sostituito da Mons. Emanuele Milingo.

Il 29 maggio 1969, su proposta di Paolo VI, è stato nominato Vescovo titolare della città di Potenza Picena. Il 21 febbraio 1998 da Papa Giovanni Paolo II è stato nominato Cardinale.

Potenza Picena ha avuto l’onore di ospitare Mons. Adam Kozłowiecki in diverse occasioni.

Nel 1970, poco dopo la nomina ad Arcivescovo titolare di Potenza Picena, fu ricevuto in Comune dal sindaco Rolando Simonetti, che gli ha fatto dono di una artistica pergamena disegnata e decorata dal prof. Giuseppe Asciutti i Potenza Picena.

Nel 1974, quando il Comune di Potenza Picena, Sindaco il prof. Gabriele Nocelli, gli conferì la cittadinanza onoraria (delibera di Consiglio Comunale n. 44 del 21/2/1974), fu di nuovo solennemente accolto presso la sede municipale.

Dopo la sua nomina a Cardinale, Adam Kozłowiecki è venuto un’altra volta a Potenza Picena, alla fine del 1998.

In tutti questi anni Mons. Adam Kozłowiecki ha mantenuto anche rapporti epistolari con diversi cittadini di Potenza Picena, tra cui il prof. Arturo Sardini e le sorelle Asciutti, Giulia e Sandra.

La comunità di Potenza Picena non deve dimenticare questo grande uomo, testimone coerente della fede cristiana, vissuto tra i poveri dell’Africa.

Sarebbe comunque auspicabile che il comune di Potenza Picena, d’accordo con le tre Parrocchie, gli dedicasse una via, una piazza o un parco, in modo da rendere omaggio ad un uomo che ha molto amato la nostra comunità.

Documenti allegati:

  • Adobe PDF  icon Cittadinanza onoraria.pdf Delibera del Consiglio Comunale di conferimento della cittadinanza onoraria di Potenza Picena al Vescovo Adama Kozlowiecki.

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