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Archive for marzo 2011

In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia vogliano dare il nostro contributo storico per far conoscere meglio le origini sia dell’Inno Nazionale Italiano “Fratelli d’Italia” o “Canto degli Italiani” (meglio conosciuto come “Inno di Mameli”), scritto del 1847 da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novarro, due genovesi, che della bandiera Italiana, il tricolore, che nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 nel contesto della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni.

(notizie tratte dal sito Quirinale.it)

Fratelli d’Italia…

Goffredo Mameli

Dobbiamo alla città di Genova II Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell’autunno del 1847 dall’allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria. L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani – e non alla Marcia Reale – il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana. (altro…)

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Romeo Renzi suona la fisarmonica "Giustozzi" di Castelfidardo

Durante le nostre ricerche storiche sulle istituzioni, gli avvenimenti e i personaggi di Potenza Picena del Novecento, sia nei documenti d’archivio che nelle foto, un personaggio locale spesso viene citato (molte volte in­sieme a Remo Scoccia).

Si tratta di Romeo Renzi, l’americano, perchè nato negli Stati Uniti d’A­merica, a New York, il 19 Febbraio del 1911, da Aristodemo, calzolaio, e da Maria Mataloni, sarta.

Musicista autodidatta, con la passione in particolare per la fisarmonica, a prima vista un personaggio secondario, di scarso rilievo. Il suo dinamismo, i suoi molteplici interessi, dimostrano il contrario.

Figlio della nostra emigrazione (il padre Aristodemo prima era emigrato in Argentina poi negli Stati Uniti d’America), dopo il rientro in Italia, fre­quenta le scuole locali, nel 1954 si sposa con la sig.ra Plinia Forestieri e dal loro matrimonio sono nati Maria Pia e Aristodemo, Manifesta subito la sua passione per la musica. Partecipa al coro delle vo­ci bianche diretto dal M° Azzolino Clementoni e frequenta la scuola di mu­sica diretta dal maestro Giulio Gasparrini, studiando armonia, composizione, pianoforte e fisarmonica, fa parte della Banda Cittadina suonando il bom­bardino. Alla morte del Direttore della Banda cittadina e maestro di mu­sica Giulio Gasparrini nel 1933, a Romeo Renzi viene affidata la responsabilità sia della banda cittadina che della scuola di musica (aveva solo 22 anni). Incarico che continuerà a ricoprire fino al 1935, quando il comune di Potenza Picena nominerà il M° Giorgio Giorgi di Cingoli alla direzione dell’istituzione musicale santese.

Insieme al maestro Azzolino Clementoni e alla sig.ra Domenica Maggini Lanari (sora Mema) nell’ambito dell’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) di Potenza Picena organizza un gruppo folcloristico che partecipa a molte iniziative, tra cui a Roma il giorno 8/1/1930 all’incontro nazionale dei gruppi folcloristici in occasione del matrimonio del Principe Umberto con la Principessa Maria José del Belgio e a Macerata, in occasione della visita di Benito Mussolini, il 24 Settembre del 1936.

Complesso Jazz "Hot Orchestra Romeo"

Nel vita quotidiana svolge il lavoro di barbiere in Via Mugellini dove abita con la sua famiglia, ma la sua vera passione è la musica. Concretizzando un suo sogno ottiene l’abilitazione all’insegnamento musicale nelle scuole (Montelupone) e dirige i complessi bandistici di Morrovalle e Montelupone. È un instancabile collaboratore di insegnanti e professori delle scuole per l’allestimento e messa in scena di varie operette musicali, insegna canti, balletti, danze e dirige l’orchestra nell’esecuzione degli spettacoli che si svolgono al Teatro di Potenza Picena, a Porto Potenza Picena, Recanati e Porto Recanati.

Ha promosso dopo la guerra, nel 1944, la nascita a Potenza Picena del primo complesso jazz locale, che si chiamava “Hot Orchestra Romeo”, insieme a Remo Scoccia, tromba, Giuseppe Orselli, sax contralto e clarino, Mario Cittadini, sax tenore e clarino, Armando Vitali, violino, Mario Belluccini, batteria, mentre lui suonava la fisarmonica.

Si impegna inoltre in prima persona in tutte le attività sportive del paese. È tra i fondatori e membro del primo direttivo dell’Unione Sportiva Potentina di calcio nel 1945, del G.S. Potentia 1945 di ciclismo, ha aderito nel 1977 alla Sezione Veterani dello Sport “Memo e Peppino Sassetti”. È tra i primi che hanno creduto nella validità della Festa del Grappolo d’Oro nel 1955, visto che già sì era impegnato in precedenza con il locale gruppo folcloristico nelle feste dell’Uva a Potenza Picena che si sono svolte dal 1930 al 1940. Ha musicato anche due sonetti di Severino Donati, “Inno a lo vi. Brindisi” e la “Pasquella 1980”. Tra le altre attitudini coltivava anche la passione per la pittura. È morto a Recanati il giorno 17/2/1999.

Banda cittadina di Potenza Picena 1932

L’Associazione Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni” di Potenza Picena il giorno 19 Maggio del 2001 ha dedicato a Romeo Renzi un concerto del fisarmonicista di Castelfidardo Gervasio Marcosignori. Indubbiamente è difficile trovare un personaggio così eclettico e geniale che possa rappresentare in maniera originale Potenza Picena, anche se nato a New Work, Romeo Renzi merita sicuramente questo ruolo.

CENTO ANNI FA NASCEVA ROMEO RENZI “L’AMERICANO” CON LA PASSIONE PER LA MUSICA – IL FOLCLORE – LO SPORT E L’ARTE

Durante le nostre ricerche storiche sulle istituzioni, gli avvenimenti e i personaggi di Potenza Picena del Novecento, sia nei documenti d’archivio che nelle foto, un personaggio locale spesso viene citato (molte volte in­sieme a Remo Scoccia).

Si tratta di Romeo Renzi, l’americano, perchè nato negli Stati Uniti d’A­merica, a New York, il 19 Febbraio del 1911, da Aristodemo, calzolaio, e

da Maria Mataloni, sarta.

Musicista autodidatta, con la passione in particolare per la fisarmonica, a prima vista un personaggio secondario, di scarso rilievo. Il suo dinamismo, i suoi molteplici interessi, dimostrano il contrario.

Figlio della nostra emigrazione (il padre Aristodemo prima era emigrato in Argentina poi negli Stati Uniti d’America), dopo il rientro in Italia, fre­quenta le scuole locali, nel 1954 si sposa con la sig.ra Plinia Forestieri e dal loro matrimonio sono nati Maria Pia e Aristodemo, Manifesta subito la sua passione per la musica. Partecipa al coro delle vo­ci bianche diretto dal M° Azzolino Clementoni e frequenta la scuola di mu­sica diretta dal maestro Giulio Gasparrini, studiando armonia, composizione, pianoforte e fisarmonica, fa parte della Banda Cittadina suonando il bom­bardino. Alla morte del Direttore della Banda cittadina e maestro di mu­sica Giulio Gasparrini nel 1933, a Romeo Renzi viene affidata la responsabilità sia della banda cittadina che della scuola di musica (aveva solo 22 anni). Incarico che continuerà a ricoprire fino al 1935, quando il comune di Potenza Picena nominerà il M° Giorgio Giorgi di Cingoli alla direzione dell’istituzione musicale santese.

Insieme al maestro Azzolino Clementoni e alla sig.ra Domenica Maggini Lanari (sora Mema) nell’ambito dell’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) di Potenza Picena organizza un gruppo folcloristico che partecipa a molte iniziative, tra cui a Roma il giorno 8/1/1930 all’incontro nazionale dei gruppi folcloristici in occasione del matrimonio del Principe Umberto con la Principessa Maria José del Belgio e a Macerata, in occasione della visita di Benito Mussolini, il 24 Settembre del 1936.

Nel vita quotidiana svolge il lavoro di barbiere in Via Mugellini dove abita con la sua famiglia, ma la sua vera passione è la musica. Concretizzando un suo sogno ottiene l’abilitazione all’insegnamento musicale nelle scuole (Montelupone) e dirige i complessi bandistici di Morrovalle e Montelupone. È un instancabile collaboratore di insegnanti e professori delle scuole per l’allestimento e messa in scena di varie operette musicali, insegna canti, balletti, danze e dirige l’orchestra nell’esecuzione degli spettacoli che si svolgono al Teatro di Potenza Picena, a Porto Potenza Picena, Recanati e Porto Recanati.

Ha promosso dopo la guerra, nel 1944, la nascita a Potenza Picena del primo complesso jazz locale, che si chiamava “Hot Orchestra Romeo”, insieme a Remo Scoccia, tromba, Giuseppe Orselli, sax contralto e clarino, Mario Cittadini, sax tenore e clarino, Armando Vitali, violino, Mario Belluccini, batteria, mentre lui suonava la fisarmonica.

Si impegna inoltre in prima persona in tutte le attività sportive del paese. È tra i fondatori e membro del primo direttivo dell’Unione Sportiva Potentina di calcio nel 1945, del G.S. Potentia 1945 di ciclismo, ha aderito nel 1977 alla Sezione Veterani dello Sport “Memo e Peppino Sassetti”. È tra i primi che hanno creduto nella validità della Festa del Grappolo d’Oro nel 1955, visto che già sì era impegnato in precedenza con il locale gruppo folcloristico nelle feste dell’Uva a Potenza Picena che si sono svolte dal 1930 al 1940. Ha musicato anche due sonetti di Severino Donati, “Inno a lo vi. Brindisi” e la “Pasquella 1980”. Tra le altre attitudini coltivava anche la passione per la pittura. È morto a Recanati il giorno 17/2/1999.

L’Associazione Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni” di Potenza Picena il giorno 19 Maggio del 2001 ha dedicato a Romeo Renzi un concerto del fisarmonicista di Castelfidardo Gervasio Marcosignori. Indubbiamente è difficile trovare un personaggio così eclettico e geniale che possa rappresentare in maniera originale Potenza Picena, anche se nato a New Work. Romeo Renzi merita sicuramente questo ruolo.

Durante le nostre ricerche storiche sulle istituzioni, gli avvenimenti e i personaggi di Potenza Picena del Novecento, sia nei documenti d’archivio che nelle foto, un personaggio locale spesso viene citato (molte volte in­sieme a Remo Scoccia).

Si tratta di Romeo Renzi, l’americano, perchè nato negli Stati Uniti d’A­merica, a New York, il 19 Febbraio del 1911, da Aristodemo, calzolaio, e da Maria Mataloni, sarta.

Musicista autodidatta, con la passione in particolare per la fisarmonica, a prima vista un personaggio secondario, di scarso rilievo. Il suo dinamismo, i suoi molteplici interessi, dimostrano il contrario.

Figlio della nostra emigrazione (il padre Aristodemo prima era emigrato in Argentina poi negli Stati Uniti d’America), dopo il rientro in Italia, fre­quenta le scuole locali, nel 1954 si sposa con la sig.ra Plinia Forestieri e dal loro matrimonio sono nati Maria Pia e Aristodemo, Manifesta subito la sua passione per la musica. Partecipa al coro delle vo­ci bianche diretto dal M° Azzolino Clementoni e frequenta la scuola di mu­sica diretta dal maestro Giulio Gasparrini, studiando armonia, composizione, pianoforte e fisarmonica, fa parte della Banda Cittadina suonando il bom­bardino. Alla morte del Direttore della Banda cittadina e maestro di mu­sica Giulio Gasparrini nel 1933, a Romeo Renzi viene affidata la responsabilità sia della banda cittadina che della scuola di musica (aveva solo 22 anni). Incarico che continuerà a ricoprire fino al 1935, quando il comune di Potenza Picena nominerà il M° Giorgio Giorgi di Cingoli alla direzione dell’istituzione musicale santese.

Insieme al maestro Azzolino Clementoni e alla sig.ra Domenica Maggini Lanari (sora Mema) nell’ambito dell’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) di Potenza Picena organizza un gruppo folcloristico che partecipa a molte iniziative, tra cui a Roma il giorno 8/1/1930 all’incontro nazionale dei gruppi folcloristici in occasione del matrimonio del Principe Umberto con la Principessa Maria José del Belgio e a Macerata, in occasione della visita di Benito Mussolini, il 24 Settembre del 1936.

Nel vita quotidiana svolge il lavoro di barbiere in Via Mugellini dove abita con la sua famiglia, ma la sua vera passione è la musica. Concretizzando un suo sogno ottiene l’abilitazione all’insegnamento musicale nelle scuole (Montelupone) e dirige i complessi bandistici di Morrovalle e Montelupone. È un instancabile collaboratore di insegnanti e professori delle scuole per l’allestimento e messa in scena di varie operette musicali, insegna canti, balletti, danze e dirige l’orchestra nell’esecuzione degli spettacoli che si svolgono al Teatro di Potenza Picena, a Porto Potenza Picena, Recanati e Porto Recanati.

Ha promosso dopo la guerra, nel 1944, la nascita a Potenza Picena del primo complesso jazz locale, che si chiamava “Hot Orchestra Romeo”, insieme a Remo Scoccia, tromba, Giuseppe Orselli, sax contralto e clarino, Mario Cittadini, sax tenore e clarino, Armando Vitali, violino, Mario Belluccini, batteria, mentre lui suonava la fisarmonica.

Si impegna inoltre in prima persona in tutte le attività sportive del paese. È tra i fondatori e membro del primo direttivo dell’Unione Sportiva Potentina di calcio nel 1945, del G.S. Potentia 1945 di ciclismo, ha aderito nel 1977 alla Sezione Veterani dello Sport “Memo e Peppino Sassetti”. È tra i primi che hanno creduto nella validità della Festa del Grappolo d’Oro nel 1955, visto che già sì era impegnato in precedenza con il locale gruppo folcloristico nelle feste dell’Uva a Potenza Picena che si sono svolte dal 1930 al 1940. Ha musicato anche due sonetti di Severino Donati, “Inno a lo vi. Brindisi” e la “Pasquella 1980”. Tra le altre attitudini coltivava anche la passione per la pittura. È morto a Recanati il giorno 17/2/1999.

L’Associazione Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni” di Potenza Picena il giorno 19 Maggio del 2001 ha dedicato a Romeo Renzi un concerto del fisarmonicista di Castelfidardo Gervasio Marcosignori. Indubbiamente è difficile trovare un personaggio così eclettico e geniale che possa rappresentare in maniera originale Potenza Picena, anche se nato a New Work. Romeo Renzi merita sicuramente questo ruolo.

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Padre Pietro Lavini

Padre Pietro Lavini, al secolo Armando Girio (quest’ultimo patrono di Potenza Picena), nasce a Potenza Picena il 7 luglio 1927 in Via S. Croce n. 379, da Nazzareno, cordaio, e da Palmina Gentilina Reucci, casalinga. Terzo di quattro fratelli, tra cui Anna, Cesare Augusto, anche lui frate dell’Ordine dei Cappuccini con il nome di Isidoro, e Armanda.

Il padre Nazzareno, come tanti abitanti di Potenza Picena, ha conosciuto l’esperienza dell’emigrazione in Argentina. La prima volta che è emigrato è stato nel 1909 all’età di 20 anni. (altro…)

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