Potenza Picena ha dato un grande contributo di vite umane durante la 1ª guerra mondiale. Sono morti in totale n° 116 nostri concittadini, sia in combattimento che per cause di guerra.
Per ricordare il sacrificio di 10 di questi ragazzi residenti a Porto Potenza Picena, un comitato di cittadini del centro rivierasco ha collocato nel 1921 una lapide a ricordo lungo la Via Regina Margherita, nel Palazzo oggi sede della Delegazione Comunale, che all’epoca ospitava le Scuole Elementari.
La scelta della lapide per i soli caduti residenti a Porto Potenza Picena fu inizialmente contestata dalla Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Guglielmo Gasparrini, in quanto si riteneva più opportuno ricordare con una monumento tutti i caduti del nostro Comune. Questo monumento fu successivamente collocato sulla Torre Civica in Piazza Principe di Napoli (oggi Giacomo Matteotti) e fu costruito anche il Parco della Rimembranza in Via Lodovico Scarfiotti, tutti e due inaugurati il giorno 11 Novembre del 1923. Inoltre fu costruito anche un ricordo funebre al cimitero di Potenza Picena.
Comunque alla fine il Consiglio Comunale approva la proposta del comitato locale, ed autorizza la collocazione della lapide nel Palazzo Comunale lungo Via Regina Margherita.
Il Comitato promotore era composto dai seguenti cittadini: Italo Fogliardi (Presidente), Umberto Bindelli, Salvatore Marocco, Attilio Gandolfi, Aurelio Pavoni, Ermenegildo Veroni, Eugenio Sorichetti, Marino Rocchi, Francesco Rampioni, Silvio Cingolani, Luigi Cingolani, Tullio Micucci, Attilio Giampaoli, Giuseppe Manzi, Serafino Pastocchi, Giulio Orsili e Giuseppe Boccanera.
Il 17 Luglio del 1921 è stata organizzata una grande cerimonia pubblica per 1’inaugurazione della lapide, alla presenza di autorità militari e civili, con l’arrivo del Dragamine RD4, della Banda musicale del 93° Fanteria di Ancona ed il discorso ufficiale tenuto dal Cav. Osvaldo Paolini. Il Comune di Potenza Picena era rappresentato dall’assessore Antonio Mazzoni con il Gonfalone ed era presente anche la Banda Cittadina diretta dal M° Filippo Garagnani.
È stata scoperta la lapide che ricorda il sacrificio di 10 cittadini residenti a Porto Potenza Picena (stranamente non compare il nome di Giuseppe Carlocchia morto il 4/7/1915 nell’Ospedale di Verona per cause di guerra): Carlocchia Nazzareno, Ciminari Angelo, Boccanera Giovanni, Copparoni Francesco, Mogliani Agostino, Savoretti Enrico, Sbrollini Luigi, Sbrollini Nazzareno, Laoretani Giuseppe, Laoretani Agostino. Tra di loro due fratelli, i Laoretani ed un diciottenne, Sbrollini Luigi, classe 1899.
0ltre questa lapide a Porto Potenza Picena ci sono altri monumenti che ricordano i caduti in guerra, in mare in particolare, come quello inaugurato in Piazza Saverio Marotta il 27/7/1951 e costruito dal muratore santese Adelmo Granati, o la “vasca” che si trovava in Piazza Giulio Douhet, recentemente rimossa, collocata nel 1970 su progetto dell’architetto Marone Marcelletti e decorata dall’artista maceratese Umberto Peschi.
Proprio in questi ultimi tempi si sta concretizzando l’iter per la collocazione del nuovo monumento ai caduti di tutte le guerre, opera dell’artista di Gallipoli Tony Casole, ma da molti anni residente a Porto Potenza Picena, e promosso da un comitato formato da Associazioni d’Arma e Combattenti del nostro Comune e presieduto da Gualtiero Ferretti, che verrà collocato sempre in Piazza Giulio Douhet.
Questi monumenti, lapidi ricordano tanti ragazzi che sono morti per difendere l’onore della nostra Patria. Non dimentichiamolo mai.
Ciao. Il mio nome è Guillermo Sbrollini e abbito in Argentina. Il mio bis nonno è stato nella battaglia di Verdun. Penso che abbia avuto 16 anni. Il suo nome era Enrico Sbrollini, nato anche a Porto Potenza Picena. Mi è attirata l’atenzione che due Sbrollini (Luigi e Nazzareno) hanno perso la vita nella Grande Guerra. Come posso fare per sapere se c’è qualche rapporto famigliare con questi due persone?
Ringrazierei qualsiasi informazione
Estimado Sr. Guillermo Sbrollini,
gracias por su intervención.
En cuanto a su solicitud de que sólo puedo decir que Louis Sbrollini era el hijo de Benito, mientras Nazzareno Sbrollini era el hijo de Alejandro.
No sé si había una relación familiar con su bisabuelo Henry Sbrollini, debido a que no dijo el nombre de su padre.
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Egregio Sig. Guillermo Sbrollini,
grazie per il suo intervento.
Per quanto riguarda la sua richiesta posso solo dirle che Luigi Sbrollini era figlio di Benedetto, mentre Nazzareno Sbrollini era figlio di Alessandro.
Non so se ci fosse un rapporto di parentela con il suo bisnonno Enrico Sbrollini, in quanto non mi ha detto il nome del padre.
Io mi ricordo che un giorno, visitando per caso una mostra fotografica e se non sbaglio era curata da Nonno Vinge’ riconobbi mio Nonno Maceratì (augusto scataglini) allora dipendente del comune di potenza picena che stava appunto lavorando ad un argano durante la cerimonia di posa in opera della prima pietra
del monumento hai caduti di Piazza Marotta, con tantissima gente ed autorità di allora.
Momenti storici che rappresentano il legame che allora più di oggi vi era con la cittadinanza appena uscita dalla guerra e fortemente provata dalla miseria, ma con una incredibile voglia di risorgere…oggi di questi ideali sono un ricordo lontano
Nonno Maceratì era una figura snella e una personalità molto decisa,
di Porto Potenza mi raccontavano che lui conosceva a memoria ogni allaccio dell’acqua, ogni percorso delle tubazioni,ogni percorso fognario e ogni punto luce illuminazione pubblica della frazione Porto.
Se poteva aiutava tutti in qualche modo……
grazie Paolo per l’opportunità di ricordare.
domenico
Egregio Sig. Domenico,
grazie per il suo intervento.
La memoria dei fatti che riguardano la nostra comunità è un atto di notevole valore storico, culturale ed umano.
Una comunità solidale deve avere una memoria storica condivisa.
Saluti.