Il 26 dicembre del 1912 nasceva a Spinetoli Giovanni Pieragostini, figlio di Luigi e Maria Camaiori. Potenza Picena ricorda questo straordinario personaggio che è stato guardiano dei Frati Minori del Convento di Sant’Antonio di Padova di Potenza Picena dal 1939 al 1949, e che dopo l’8 settembre del 1943, con la costituzione a Potenza Picena del GAP (Gruppo di Azione Patriottica) guidato dal comandante Giuseppe Nazzareno Pastocchi, ha aperto le porte del Convento ai partigiani santesi, ha nascosto ufficiali alleati in fuga dai campi di prigionia locali e ha dato ospitalità ai comandanti partigiani di passaggio a Potenza Picena.
Insieme a lui si era distinto il quel periodo per l’aiuto dato alla Resistenza un altro frate del locale Convento, fra Salvatore Pantoni, ricordato anche per i suoi viaggi in Terra Santa.
Padre Giovanni Pieragostini è morto poco prima di compiere i 100 anni ad Ascoli Piceno il 7 settembre del 2012, dove si trovava presso il Convento dei Frati Minori di quella città “Cuore Immacolato di Maria”. Per tutto quello che ha fatto per favorire il movimento partigiano locale, Padre Giovanni Pieragostini non ha mai chiesto niente e nessuna associazione o istituzione si è preoccupata di ricordarlo.
Dopo la sua morte ci si augura che qualcuno, magari in occasione del 25 aprile 2013, 68° anniversario della Liberazione, possa spendere una parola per questo umile frate, uno degli ultimi testimoni di quella straordinaria esperienza, che andrebbe adeguatamente ricordato da parte di coloro che rappresentano le istituzioni locali e le associazioni partigiane. Noi nel nostro piccolo, già lo abbiamo citato in un articolo del 2012, quando ancora era in vita, ed oggi venuti a conoscenza della sua morte, lo vogliamo onorare degnamente, facendolo conoscere ai giovani di Potenza Picena per il suo ruolo svolto durante la Resistenza.
Il 12 Novembre del 2012 Potenza Picena ha perso una delle figure più rappresentative della sua comunità, Antonio Giannini, sarto artigianale, Presidente della locale Associazione Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni”.
Antonio, Valeriano Giannini nasce a Potenza Picena il 14/4/1933 da Giuseppe, muratore, e da Giuseppa Sagripanti, casalinga, in Via S. Croce n° 291. Il giorno 8/8/1970 si sposa a Potenza Picena nella Collegiata di S. Stefano con la sig.ra Augusta Borroni e dal loro matrimonio nasce il 10/01/1973 in Francia, ad Argenteuil, Giovanni (Gianni). Antonio Giannini ha sempre svolto il mestiere di sarto artigianale. Aveva imparato questa professione frequentando la sartoria di Ferruccio Orselli.
Antonio Giannini di fronte alla casa dove è nato W.A. Mozart .
Nel 1957, come tanti altri santesi, in particolare muratori e manovali, emigra in Francia nella zona di Parigi, a Pontoise, alle dipendenze dell’impresa edile dei F.lli Pagnanini. L’anno precedente erano stati il padre Giuseppe e il fratello Pietro, entrambi muratori, ad emigrare. In questa nazione Antonio, partito come manovale dei muratori, mestiere che svolge per soli 6 mesi, vi resta fino al 1976, svolgendo successivamente il suo lavoro di sarto presso prestigiose sartorie di Parigi.Riuscirà alla fine ad aprire una propria sartoria.
Il 27 Gennaio del 1976 quando ritorna a Potenza Picena con la sua famiglia, apre una sartoria insieme alla moglie Augusta, anche lei valente sarta, in Piazza Garibaldi.
Al pari del padre Giuseppe, anche Antonio è stato un appassionato di musica e dell’opera lirica in particolare, proseguendo una lunga tradizionale locale. Ha fatto parte della Schola Cantorum S. Stefano, diretta da don Francesco Pallottini. E’ stato uno dei pochi santesi che frequentava lo Sferisterio di Macerata per la stagione dell’Opera Festival.
Nel 1997 è stato tra i fondatori dell’Associazione degli Amici della Musica, poi successivamente intitolata ai maestri Arturo e Flavio Clementoni, diventandone anche il Presidente per molti anni. Il primo concerto della nuova associazione si è tenuto il giorno 6/12/1997 presso il Teatro Comunale “Bruno Mugellini” con un concerto per pianoforte del maestro Lorenzo Di Bella di Civitanova Marche. Tra le tante iniziative ci piace ricordare “Alma de Tango” in Piazza Matteotti il giorno 13/7/2008.
Antonio Giannini al Terminillo 2009 insieme alla moglie Augusta.
Antonio Giannini, per gli amici oltre che con l’appellativo di “Antò lo sarto”, era anche conosciuto con quello di “Salvatorello”, per aver interpretato questo ruolo nella omonima operetta di Soffredini nel 1947 presso il Teatro “Bruno Mugellini,” con la regia di Azzolino Clementoni e la direzione musicale di don Francesco Pallottini.
Grande era anche la sua passione per lo sport, il ciclismo in particolare. Nella sua sartoria campeggiava una gigantografia del grande Fausto Coppi. È stato tra i soci e dirigente della locale società ciclistica “Potentia 1945”, socio della sezione dei Veterani dello Sport “Memo e Peppino Sassetti – Giuseppe Giacomelli”
Era anche un grande appassionato di montagna, ed è stato tra i fondatori della locale sezione del Cai (Club Alpino Italiano). Era anche socio del Fotoclub di Potenza Picena.
Caratteristica di Antonio Giannini l’eleganza nel vestire, la sua cordialità e disponibilità.
Quando lo andavo a trovare nel suo laboratorio, lui aveva sempre tempo per ascoltarmi e darmi dei consigli con la sua grande esperienza. Nonostante l’età, 79 anni, era ancora molto attivo nell’organizzazione delle iniziative degli Amici della Musica, associazione che dal 1997 ha promosso a Potenza Picena la bellezza di 65 concerti. L’ultimo si è tenuto il 23 settembre 2012.
Antonio Giannini insieme ad una famiglia di emigrati
Poco prima che morisse, ero stato a trovarlo nel suo laboratorio (ancora continuava a lavorare nonostante l’età e la malattia), per coinvolgerlo in una iniziativa che lui condivideva. La valorizzazione del maestro Bruno Mugellini, con l’apposizione di una targa o di una lapide per ricordare il Palazzo dove il 24 dicembre del 1871 era nato in Piazza Grande (Piazza Matteotti), a Potenza Picena, cioè il Palazzo Pierandrei, a pochi passi dal Teatro che porta il suo nome. Antonio, come al solito mi aveva incoraggiato ad andare avanti, garantendo il suo sostegno e quello dell’associazione degli Amici della Musica. Purtroppo non ha fatto in tempo a vedere concretizzato questo progetto, ma noi ci impegniamo a portarlo avanti, anche a suo nome.
Potenza Picena con la scomparsa di Antonio Giannini ha perso un grande santese, un artigiano testimone della cultura popolare locale, di cui sentiremo (sentirò) la mancanza.
Durante la seconda guerra mondiale Potenza Picena ha avuto molti soldati morti e dispersi. Si contano infatti n° 29 morti e n° 31 dispersi, per un totale di 60 persone.
Tra di loro risulta anche Massimino Boschi del I° Reggimento di Fanteria nato a Montelupone il 21/12/1923 da Antonio e Annunziata Scoponi, primo di 9 figli, residente in C.da Torrenova di Potenza Picena, contadino.
Massimino Boschi era stato chiamato alle armi il 6 gennaio del 1943. Dopo l’armistizio dell’otto settembre 1943 si trovava presso il deposito del I° Reggimento Fanteria e non ha voluto continuare a combattere a fianco dei tedeschi, e per questo motivo il giorno 11 settembre 1943 è stato catturato e rinchiuso in un campo di prigionia in Germania come tanti altri migliaia di soldati italiani, ed esattamente ad Hannover. Qui il giorno 14/3/1945, durante un bombardamento aereo alleato, è morto. (altro…)
Manifesto del 3/2/1863 con cui si informava la popolazione del cambio del nome della città da Montesanto a Potenza Picena. Per gentile concessione di Mario Barbera Borroni.
Era il 27 Dicembre del 2011 quando comunicavamo ai nostri lettori e collaboratori il superamento delle 100.000 pagine consultate dall’inizio dell’esperienza di questo blog, cioè dal 15 Maggio del 2008.
E’ trascorso poco più di un anno, esattamente 13 mesi, e siamo riusciti il 27 Gennaio 2013 a superare in breve tempo un’altro traguardo straordinario, le 200.000 pagine consultate.
In particolare ci piace ricordare il successo che stiamo riscuotendo presso i nostri concittadini che vivono lontani da Potenza Picena, sparsi in ogni parte d’Italia, ed anche in giro per il mondo. Buoni riscontri abbiamo con i discendenti dei nostri emigrati che vivono in Argentina e in Francia.
Il 2012 è stato l’anno di diverse ricorrenze, che noi abbiamo degnamente onorato. (altro…)