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Archive for Maggio 2014

Avv. Silvano Mazzoni

Avv. Silvano Mazzoni

Il giorno Mercoledì 11 Dicembre 2013 è morto a Civitanova Marche presso l’Ospedale di zona all’età di 85 anni l’avvocato Giuseppe Mazzoni, da tutti conosciuto con il nome di Silvano. Avvocato, Giudice di Pace a Civitanova Marche, insegnante nella nostra scuola Media e Professore di diritto negli Istituti Superiori della Provincia di Macerata, Sindaco di Potenza Picena per la Democrazia Cristiana dal 27/11/1960 al 30/6/1964, appassionato di storia locale, ha educato diverse generazioni di santesi all’amore per la storia e la tradizione millenaria della nostra Monte Santo. È stato tra i promotori della nascita a Potenza Picena dell’Associazione ADOAP (Associazione Difesa Opere d’Arte Potentine), insieme a Bruno Grandinetti, al dott. Giuseppe Boschi e a molti altri giovani. Durante il suo mandato di Sindaco della Democrazia Cristiana (esperienza interrotta anticipatamente per le dimissioni di tutti i consiglieri comunali della DC, dopo che si erano dimessi da assessori 3 componenti di Porto Potenza Picena, Rolando Simonetti, Giuseppe Paccaloni e Giuseppe Gelosi per polemiche legate a mancati interventi amministrativi a favore di Porto Potenza), l’avvocato Silvano Mazzoni è riuscito a salvare dall’abbattimento l’ultima Porta Medievale rimasta di Potenza Picena, quella di Galiziano, trovando una soluzione tecnica di isolamento dell’antico manufatto. La stessa cosa non era successa nel passato alla Porta Girola o Marina, abbattuta nel 1950 ed alla Porta S.Giovanni, abbattuta nel 1956.

Ricordando Silvano Mazzoni

Silvano insieme ai fratelli e sorelle.

Il giorno della sua elezione a Sindaco, il 27/11/1960, nel discorso di presentazione ha voluto ricordare don Gustavo Spalvieri, Parroco di S.Giacomo Maggiore, proprio in quel giorno morto, dopo 56 anni di permanenza a Potenza Picena. Grazie alla sua passione storica, ha saputo celebrare degnamente il primo centenario del cambio del nome da Monte Santo a Potenza Picena nel 1962 con una bella cerimonia ed una pubblicazione, unendo a questo evento il ricordo del centenario dell’istituzione della Scuola elementare femminile a Potenza Picena ed il 50° anniversario della morte del grande musicista Bruno Mugellini. Inoltre dal prof. Dante Cecchi ha fatto fare un inventario del nostro Archivio Storico, comprese tutte le pergamene. Per l’occasione ha fatto costruire anche sul Colle Bianco la statua della Madonna, dedicata anche ai caduti di Potenza Picena di tutte le guerre. Giuseppe Silvano Mazzoni era nato a Potenza Picena il giorno 1/12/1928 in Via Garibaldi (l’attuale Via Bruno Mugellini), da Enrico, fattore e da Domenica Grandinetti, commerciante. Era il quinto di 12 figli (4 uomini e 8 donne), che fino a due anni fa poteva anche vantare il primato di una delle famiglie più longeve d’Italia (erano viventi nel 2012 ancora 11 fratelli e sorelle su 12) con 860 anni complessivi. Personaggio molto riservato, non sposato, da Potenza Picena si era trasferito a Civitanova Marche ed in questa città viveva con la sorella Nadia, in Via Sabotino.

L'avv. Silvano Mazzoni e il Prof. Dante Cecchi.

L’avv. Silvano Mazzoni e il Prof. Dante Cecchi.

Fervente cattolico, aveva fatto parte dell’Azione Cattolica ed anche del Terzo Ordine Francescano di Potenza Picena. Uomo di molteplici interessi, si dilettava anche a scrivere poesie e testi teatrali, tra cui quello del novembre 1967 “Lo Penà”, atto unico dialettale in tre quadri. Con la scomparsa dell’avvocato Silvano Mazzoni Potenza Picena ha perso una delle personalità che maggiormente hanno contribuito alla sua crescita culturale ed artistica, esempio per tanti giovani che oggi stanno portando avanti i suoi insegnamenti.

Documento allegato:

  • Lo penà web.pdf – 1967 atto unico dialettale in tre quadri, testo scritto dall’Avv. Silvano Mazzoni. Per gentile concessione di Nereo Bocchini.

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Mariano-Pistarelli-Anna-Piani-Giovanna-Pistarelli-Rosa-Mauroni-Juan-Pistarelli-y-Venanzo-Pistarelli

Mariano-Pistarelli-Anna-Piani-Giovanna-Pistarelli-Rosa-Mauroni-Juan-Pistarelli-y-Venanzo-Pistarelli

Pochi sanno che sono iscritti all’AIRE (Albo Italiani Residenti all’Estero) di Potenza Picena la bellezza di 2.138 cittadini, di cui 1.600 residenti solo in Argentina (dati rilevati il 21/5/2014), pari al 74,84% del totale, emigrati in quella lontana Nazione e loro discendenti, ma che non hanno voluto perdere la loro italianità, pur considerandosi anche argentini a tutti gli effetti. Tra di loro risulta anche la sig.ra Giovanna Pistarelli, nata a Potenza Picena il 17/8/1932 in Via Tripoli n°101 da Venanzo e da Emilia Grandinetti. Venanzo Pistarelli ed Emilia Grandinetti si erano sposati a Potenza Picena il 3/10/1931, presso la Collegiata di S. Stefano, Parroco Don Marone Cesanelli. Giovanna è la prima figlia, dopo di lei sono nati il 15/7/1936 Rosanna, il 22/3/1939 Carlo e il 26/2/1947 Enrico. Il padre Venanzo era muratore, come tanti altri santesi, figlio di Giovanni, anche lui muratore e di Anna Piani, levatrice. Era nato a Potenza Picena il 13/9/1903. La madre Emilia Grandinetti, nata a Potenza Picena il 27/6/1909, casalinga, era figlia di Enrico, cordaio e di Rosa Pupitti, casalinga, aveva altri fratelli e sorelle: Primo (padre di Bruno Grandinetti), Secondo, Giulia, Umberto, Guido e Clito (Clitofonte). Venanzo Pistarelli aveva solo un’altro fratello, Mariano, emigrato in Argentina nel 1928. Nel 1939 viene richiamato sotto le armi e si trova a Tripoli, in Libia. Successivamente va a lavorare in Germania, dove dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943 rimane prigioniero dei tedeschi.

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Passaporto Italiano di Giovanna Pistarelli.

La sua famiglia per molto tempo non avrà più notizie con la preoccupazione di non vederlo più ritornare, come era successo a tanti altri italiani che si trovavano nei campi di concentramento e di prigionia. Fortunatamente Venanzo Pistarelli ebbe una sorte migliore e nel 1945 è potuto ritornare a Potenza Picena all’affetto dei suoi cari, di sua moglie Emilia e dei suoi figli. Finita la guerra l’Italia si trovava in gravi condizioni, con distruzioni e mancanza di lavoro. Anche a Potenza Picena i nostri concittadini non trovando lavoro sono costretti ad emigrare di nuovo, come era successo nel passato, in Argentina. Venanzo Pistarelli si mette in contatto con il fratello Mariano che si trovava già in Argentina dal 1928 ed aveva messo su la propria famiglia. Grazie a questa opportunità Venanzo nel 1948 parte da solo, raggiunto l’anno successivo dalla figlia Giovanna, di soli 17 anni, e dalla madre Anna Piani di 80 anni. Finalmente nel 1951 tutta la famiglia si riunisce in Argentina, a Cañada de Gómez (provincia di Santa Fe). Infatti portano insieme Emilia Grandinetti e i figli Rosanna, Carlo e Bruno. Oggi di quella della famiglia sono rimasti ancora in vita solo Giovanna e la sorella Rosanna, mentre sia Venanzo Pistarelli e sua moglie Emilia Grandinetti sono già morti, come purtroppo sono morti molto presto sia Carlo che Bruno. Venanzo Pistarelli è morto a San Lorenzo il giorno 21/11/1982. Giovanna Pistarelli nel 1952 si sposa con un altro italiano di origine veneta, Antonio Marcolin e da loro matrimonio nascono Daniele nel 1954, José Luis nel 1962 e per ultima Gabriela nel 1966. Questi tre figli danno a Giovanna ed Antonio sette nipoti, cinque maschi e due femmine. Giovanna Pistarelli ed Antonio Marcolin dopo 62 anni di matrimonio si stanno godendo un meritato pensionamento. Giovanna continua a mantenere rapporti con Potenza Picena, in particolare con Bruna Simonetti, moglie di Bruno Grandinetti e con Rosetta Ciuccarelli, moglie di Giuseppe Riccobelli, oltre che con tanti altri parenti, in particolare con la famiglia di Roberto Grandinetti.

Emilia Grandinetti madre di Giovanna Pistarelli.

Emilia Grandinetti madre di Giovanna Pistarelli.

Dopo aver conosciuto il nostro blog Giovanna risulta tra le più affezionate lettrici dei nostri articoli, lasciandoci anche tanti interessanti commenti. Questa in sintesi la storia di una importante famiglia di Potenza Picena, emigrata in Argentina, ed in particolare la storia di una donna Giovanna Pistarelli che non ha mai dimenticato la nostra città e che la porta sempre nel suo cuore. Speriamo che altri nostri concittadini e loro discendenti che oggi vivono in Argentina e non solo vogliano raccontare la storia della loro famiglia. Mandandoci un racconto, arricchito con foto, noi potremmo pubblicarlo, come è successo con la sig.ra Giovanna Pistarelli, che ringraziamo di cuore per aver accolto la nostra proposta.


POTENZA PICENA EN EL MUNDO.
Historia de la familia de Giovanna Pistarelli emigrada a la Argentina.

Pocos saben que estoy inscripto en el AIRE (Albo Italiani Residente all’ Estero) de Potenza Picena la belleza de 2138 ciudadanos, de los cuales 1600 residentes solo en Argentina (datos relevados el 21/5/2014) representan el 74,84% del total, emigrados en aquella lejana Nación y sus descendientes, que no han querido perder su italianidad, con el propósito de considerarse argentino a todos los efectos. Tras de ellos, resulta que también la señora Giovanna Pistarelli, nacida en Potenza Picena el 17/8/1932 en Via Tripoli N° 101, hija de Venanzo y de Emilia Grandinetti, casados en Potenza Picena el 3/10/1931 en la Iglesia Santo Stefano con el Párroco Don Marone Cesanelli. Giovanna fue la primera hija; después de ella nacieron: Rosana, el 15/7/1936, Carlo, el 22/3/1939 y Enrico, el 26/2/1947. El padre Venanzo era albañil, como tantos otros santeses, nacido en Potenza Picenan el 13/9/1903, hijo de Giovanni, también albañil y de Anna Piani, partera,. La madre de Giovanna, Emilia Grandinetti, nacida en Potenza Picena el 27/6/1909, ama de casa, que era hija de Enrico, industrial (cuerdas) y de Rosa Pupitti, ama de casa; tenía otros hermanos: Primo ( padre de Bruno Grandinetti), Secondo, Giulia, Umberto, Guido y Clito (Clitofonte), en cambio Venanzo Pistarelli tenía solo un hermano, Mariano, emigrado a la Argentina en el 1928. En el 1939 fue reclamado bajo las armas y enviado a Tripoli, Libia. Luego fue a trabajar en Alemania, donde, después del armisticio del 8 de setiembre de 1943 quedó prisionero de los alemanes.Su familia por mucho tiempo no tuvo noticias, pero sí, la preocupación de no verlo más, como sucedió con tantos otros italianos que se encontraban recluidos en el campo de concentración. Afortunadamente Venanzo Pistarelli tuvo una mejor suerte y en 1945, pudo retornar a Potenza Picena al afecto de su querida mujer Emilia e hijos.

Terminada la guerra, Italia se encontraba en graves condiciones, destruida y falta de trabajo. Nuestros conciudadanos, no encontrando ocupación laboral están obligados a emigrar de nuevo a la Argentina, como sucedió en el pasado. Venanzo Pistarelli se pone en contacto con su hermano Mariano, que se encontraba en Argentina y había formado su propia familia. Venanzo partió en 1948 solo, seguidos al año siguiente por su hija Giovanna de 17 años y de la madre, Anna Piani, de 80 años. Finalmente toda la familia se reunió en Cañada de Góómez. Pcia. de Santa Fe, Argentina, ya que después partieron juntos Emilia Grandinetti y su hijos Rosanna, Carlo e Bruno.

Venanzo Pistarelli murió en San Lorenzo el 21/11/1982. Hoy, solo han quedado Giovanna y su hermana Rosanna, el resto de la familia ya no existe.. Giovanna se casó en 1952 con otro italiano de origen veneto, Antonio Marcolini y de este matrimonio nacieron: Daniele, en 1954, José Luis en 1962 y Gabriella en 1966. Estos hijos le dieron a sus padres siete nietos: cinco varones y dos mujeres. Giovanna Pistarelli y Antonio Marcolin despues de 62 años de matrimonio gozan de merecidas pensiones. Giovanna continúa a mantener relaciones con Potenza Picena, en particular con Bruna Grandinetti, la mujer de Bruno Grandinetti y, con Rosetta Ciucarelli, la esposa de Giuseppe Riccobelli, además de otros parientes en particular, con la familia de Roberto Grandinetti.

Despues de haber conocido nuestro blog, Giovanna resultó lectora permanente de nuestros artículos haciendo interesantes comentarios.Esto es en síntesis la historia de una importante familia de Potenza Picena emigrada a la Argentina y en particular, la historia de una señora, Giovanna Pistarelli, quien no ha olvidado nunca nuestra ciudad y la lleva siempre en el corazón. Esperemos que otros conciudadanos que viven en Argentina nos cuenten la historia de su familia, enviándonos un escrito ilustrado con fotos para publicarlo, como sucedió con Giovanna a quien agradecemos sinceramente por haber aceptado nuestra propuesta.

Traduzione a cura di Emilio Zamboni

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Donazione della Bandiera Argentina

Sono trascorsi 6 anni da quando nel lontano 15 maggio 2008 abbiamo iniziato questa straordinaria esperienza con Rodolfo Cingolani, ideatore e mente del nostro blog, web master di grande bravura. Dopo aver superato le 100.000 pagine consultate il 27/12/2011, le 200.000 il 27/1/2013, abbiamo raggiunto le 300.000 il giorno 12 Aprile 2014. Dal 13 Aprile 2014 abbiamo aggiunto altre 6.805 pagine, portando il totale del periodo a 306.805. In questi 6 anni di attività si è consolidato sicuramente il rapporto di fiducia con i nostri lettori, locali, nazionali ed internazionali, in particolare con quelli che oggi vivono in Argentina, dimostrandosi il nostro blog fondamentale punto di riferimento per tutti coloro che amano veramente Potenza Picena, la sua storia, la sua tradizione e cultura. Per quanto riguarda le collaborazioni possiamo contare per quanto riguarda le traduzioni dei testi per lo spagnolo del contributo di Emilio Zamboni, dopo che è ritornato dall’Argentina con la moglie Gabriella Bitocchi e di Edith Schvollner, per l’inglese di George Dernowsky e per il francese di Loretta Lazzarini. Per quanto riguarda le foto possiamo sempre contare sulla disponibilità di Sergio Sabbatini, Aido Consolani e Mario Barbera Borroni e non solo.

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Ritratto di Mons Gisueppe Maria Bravi

Per la scrittura dei testi, fondamentale ed insostituibile il contributo di Paola Cingolani. I nostri articoli, grazie alla collaborazione con Lino Palanca, continuano ad essere pubblicati anche sulla rivista “Lo specchio” Magazine di Porto Recanati, riscuotendo sempre molti apprezzamenti. Abbiamo ospitato articoli di altri autori, tra cui quelli di Loris Angelantoni, Paolo Boldrini, Chiara Belardinelli ed Oscar Tramannoni da Rosario in Argentina. Vogliamo continuare su questa strada, mettendo sempre a disposizione il nostro blog di tutti coloro che vogliono raccontare Potenza Picena, Porto Potenza Picena, S.Girio, Monte Canepino e la nostra campagna meravigliosa, i suoi personaggi e non solo. Il 2013 a Potenza Picena ha visto la scomparsa di un’altra importante personalità della sua cultura e storia. Infatti il giorno 11 Dicembre 2013 è morto a Civitanova Marche l’avvocato Giuseppe Silvano Mazzoni, già Sindaco di Potenza Picena dal 27/11/1960 al 30 giugno 1964, appassionato di storia locale, ha educato diverse generazioni di giovani santesi all’amore per le nostre tradizioni culturali e religiose, fondando l’ADOAP (Associazione Difesa Opere d’Arte Potentine).

Mons. Gustavo Spalvieri e Don Benedetto Nocelli

Mons. Gustavo Spalvieri e Don Benedetto Nocelli

Nel contesto della storia locale, abbiamo dato grande spazio alla ricorrenza dei 200 anni della nascita di Mons. Giuseppe Maria Bravi, primo Vescovo europeo di Colombo, nello Sri Lanka, ai 300 anni della morte della Serva di Dio suor Angela Benedetta Bongiovanni di Servigliano, morta presso il nostro Monastero delle Clarissse, alla biografia di Mons. Gustavo Spalvieri, parroco per tantissimi anni nella Parocchia di S.Giacomo Maggiore a Galiziano. Abbiamo seguito tutte le vicende legate al trittico di Paolo Bontulli di Percanestro del 1507 della Chiesa di S.Giacomo Maggiore fino all’esposizione ad Urbino, presso la Galleria Nazionale, nel Palazzo Ducale. Abbiamo ricordato un ragazzo morto 30 anni fa, Alberto Cittadini. Inoltre abbiamo fatto conoscere tanti personaggi minori, che hanno fatto comunque anche loro la storia di Potenza Picena, come Armando Rinaldelli, Fernando Cennerelli, Nicola Spinaci (Nicolino La Gatta), Annetta Chiaramoni e Dino Ciuccarelli, “Dino de Menigì”, come abbiamo ricostruito la storia della presenza dei profughi ed esuli giuliano-dalmati a Potenza Picena. Abbiamo fatto in modo che si potesse concretizzare il dono della bandiera argentina al nostro Comune da parte della famiglia Tramannoni di Rosario, culminata con la visita di Oscar e della figlia Melissa il giorno 16/10/2013.

Trittico di Paolo Bontulli "Madonna col Bambino e santi” 1507.

Trittico di Paolo Bontulli “Madonna col Bambino e santi” 1507.

Abbiamo accolto anche la sig.ra Miriam Degano Scocco, zia del grande calciatore italo-argentino di origine santese Ignacio Martin Scocco, che ha già vestito la maglia della Nazionale Argentina, ha giocato con la squadra degli NBO di Rosario ed oggi gioca in Brasile. Abbiamo contribuito affinchè si potesse concretizzare il progetto della collocazione della targa sul Palazzo Piani in Via Marconi dove è nato il 6 Dicembre del 1813 Mons. Giuseppe Maria Bravi, come sul Palazzo Pierandrei in Piazza Matteotti dove è nato il giorno 24 Dicembre del 1871 il grande musicista Bruno Mugellini. Abbiamo dato ampio spazio al pittore Filippo Persiani, l’autore delle decorazioni del nostro Teatro Mugellini, scoprendo che era nativo di Morrovalle e non di Recanati, come era stato detto fino ad oggi. Abbiamo curato la recensione di diversi libri, che poi sono anche stati presentati a Potenza Picena in particolare il libro di Lino Palanca “Le undici di notte e l’aria oscura…canti popolari, filastrocche e altro tra Potenza e Musone, quello di Graziella Carassi di Roma, nipote di Gaudenzio Rampioni, primo Tipografo di Potenza Picena nel 1896 e poi Guardia Municipale, “Maddalena profuga per sempre” e ultimo quello di Mario Barbera Borroni “Albo dei decorati al Valor Militare della Provincia di Macerata”. Il nostro rapporto con i discendenti degli emigrati in Argentina è continuo, emozionante e proficuo. Infatti grazie anche al nostro blog la prossima estate possiamo avere a Potenza Picena diversi di loro, tra cui è sicura la presenza di Ofelia Fermani e quella di Agnese, Mirtha, Abel Di Lello II e di sua moglie Patricia Fernandez. Questi ultimi 4 sono i parenti di alcuni degli artefici della costruzione della Piramide de Mayo di Largo Leopardi nel 1967, cioè Domenico Carestia ed Abel Di Lello. Il giorno 28 di Luglio 2014 saranno a Potenza Picena e la nostra città si sta preparando per riceverli con tutti gli onori. Il giorno 18/01/2014 con 2.743 pagine consultate abbiamo stabilito il nuovo record giornaliero. Il risultato numerico di questo intenso lavoro in 6 anni è stato veramente straordinario, raggiungendo le 306.805 pagine consultate, con un incremento in questo sesto anno di 83.688 pagine consultate di poco superiore a quello del quinto anno, segno che abbiamo toccato l’apice della nostra popolarità ed è molto impegnativo mantenere e consolidare questi risultati nel tempo.
Comunque la progressione dei primi sei anni è molto significativa;

Copertina del libro

Copertina del libro

1°anno pagine

7.849

2°anno pagine

23.403

3°anno pagine

42.960

4°anno pagine

65.356

5°anno pagine

83.549

6°anno pagine

83.688

All’interno del nostro sito ci sono complessivamente 338 articoli, 2884 foto e documenti e n° 52 video, il più grande archivio online della nostra città. Il nostro blog continua ad essere linkato dal sito “Il Cittadino” di Recanati, ma non da quello del Comune di Potenza Picena. Iniziamo questo settimo anno fiduciosi di poter continuare il positivo rapporto con i nostri concittadini ed i nostri lettori, che sono i nostri più importanti collaboratori, sparsi in Italia e nel resto del mondo, certi di poter dare un servizio utile a tutta la nostra comunità.

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Manif. di inaugurazione del museo

Manif. di inaugurazione del museo

Potenza Picena è una città molto particolare. Ricca di storia e di tradizioni, oggi purtroppo è molto carente da un punto di vista di vitalità culturale. Ha comunque delle eccellenze straordinarie in determinati settori. In particolare sta diventando la capitale marchigiana della fotografia. Dopo il recupero dei locali della Chiesa di S. Caterina d’Alessandria, struttura inaugurata il 29/11/2003, dopo la sua trasformazione in Fototeca Comunale intitolata a Bruno Grandinetti il 6//7/2007, nel 2008 ad Aprile ha iniziato ad operare il Fotoclub, grazie allo spirito di iniziativa di un gruppo di appassionati di fotografia, guidati da Enzo Romagnoli, primo Presidente, Ernesto Riccobelli vice Presidente, Stefano Belardinelli, Sergio Ceccotti, Antonio Patacconi, Mauro Marchetti, Nazzareno Cognigni, Francesca Iacopini, Bruno Belardinelli, Aido Consolani, Giuliano Margaretini, Ivan Martellini e Valentino Mercoldi. La prima mostra è stata organizzata il 10/5/2008 con una personale di Gianluca Ferroni di Fermo, mentre l’iscrizione ufficiale del Fotoclub alla Fiaf risulta il giorno 8/9/2008, numero 2310. In questi oltre 5 anni di attività sono state organizzate tantissime mostre, anche di artisti di levatura nazionale ed internazionale, come Renzo Tortelli, Giuliana Traverso e Nino Migliori. Per non parlare della magica notte della fotografia del 7 e 8 Settembre 2013 che ha visto la partecipazione di ben 45 fotografi esporre in 40 luoghi pubblici e privati della nostra città. Inoltre ogni anno viene valorizzato il grande patrimonio fotografico dei fondi di Bruno Grandinetti e di Araldo Polidori, con delle interessanti mostre che vengono organizzate sia a Potenza Picena che al Porto. Oggi oltre alla Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”, al Fotoclub si è aggiunta un’altra grande ed importante istituzione, il Museo delle Fotocamere d’epoca della Kodak, raccolte da Enzo Romagnoli in oltre 46 anni di ricerche in Italia e all’estero e donate alla nostra comunità.

Taglio del nastro

Taglio del nastro

All’interno dei locali della Chiesa di S.Caterina d’Alessandria, raccolte in eleganti teche, sempre donate da Enzo Romagnoli, si trovano la bellezza di n°200 macchine fotografiche di una delle più prestigiose aziende del settore, l’americana Kodak, società fondata nel 1881 da George Eastman e liquidata nel 2012, dopo 131 anni di onorata attività. L’esemplare più antico esposto risale al 1900 ed è una macchina folding pocket modello A, per finire alle più recenti Kodak Instamatic degli anni Sessanta. La passione di Enzo Romagnoli per la fotografia e le macchine Kodak in particolare è iniziata nel 1968 con l’acquisto di una Kodak Instamatic 127 al prezzo di lire 29.000 ed è proseguita in tutti questi anni senza interruzione, raccogliendo quasi tutti i tipi dei modelli. L’80% delle macchine esposte sono anche funzionanti. Sabato 15 Marzo 2014 alle ore 18.00 presso la Fototeca Comunale nei locali della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria alla presenza del Sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci e degli assessori Andrea Bovari, Giancarla Benedetti e Claudio Margaritini, dei consiglieri comunali Stefania Marabini e Mirco Braconi, del consigliere regionale Francesco Acquaroli, dei Presidenti delle due Proloco di Potenza Picena e Porto Potenza Picena Giuseppe Castagna e Mario Ottaviani, del Presidente del Fotoclub di Potenza Picena Giuliano Margaretini e di tutti gli altri componenti il direttivo locale, nonché alla presenza di molti appassionati di fotografia, venuti anche dai comuni limitrofi, è stato ufficialmente inaugurato il Museo delle fotocamere d’epoca Kodak, probabilmente uno dei pochi al mondo.

Consegno a Enzo Romagnoli di un riconoscimento da parte del Sindaco Sergio Paolucci.

Potenza Picena comunque non è nuova ad aver dato i natali a personaggi che hanno raccolto materiale fotografico e non solo. Già negli anni passati Adriano Andriani, già fotografo a Potenza Picena ed operatore cinematografico a Roma aveva presentato un’importante collezione di macchine fotografiche e da ripresa anche cinematografica, oggi esposte a Montelupone nel Museo locale per un totale di 277 pezzi, di cui 44 italiani. E’ un peccato che non possano far bella mostra all’interno della nostra struttura. Sicuramente insieme alla Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”, al Fotoclub e oggi al Museo delle fotocamere d’epoca Kodak, avrebbe arricchito l’offerta in campo fotografico. Comunque Potenza Picena si conferma come una delle capitali marchigiane della fotografia. E’ un bel primato, di cui dobbiamo ringraziare in particolare Enzo Romagnoli.

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Visioni dall'Est - Concerto di musica russa, ucraina e bulgara - 10 maggio 2014

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