Il 10 giugno 1946 veniva inaugurato a Potenza Picena il nuovo campo sportivo costruito su di un terreno della Famiglia Favale Scarfiotti, grazie all’apporto dei soldati polacchi del 4° Reggimento Corazzato Skorpion al Comando del Colonnello Ignacy Kowalczewski, chiamato inizialmente Potentina-Skorpion, poi successivamente Luigia Favale Scarfiotti ed infine Favale-Scarfiotti-Skorpion.
La partita inaugurale del nuovo campo sportivo fu svolta tra una rappresentativa di giovani di Potenza Picena ed una di soldati polacchi, molto più grandi ed esperti rispetto ai locali. Il risultato finale è stato impietoso per i nostri beniamini, infatti hanno vinto i polacchi con un punteggio tennistico di 8 a 1.
Il goal della bandiera per i santesi fu realizzato da Antonio Bernacchia, all’ora ventiseienne. Nella stessa squadra di Antonio Bernacchia giocava un giovane che poi avrà un grande successo, arrivando con l’Anconitana in Serie B, Mario Zucchini.
Il goal di Antonio Bernacchia è stato anche lo spunto per un bellissimo articolo apparso sull’inserto settimanale del quotidiano il Corriere Adriatico di Ancona del giorno 20 ottobre 2013 a firma dello storico Paolo Boldrini, dal titolo “Il goal della bandiera, perdere fu come vincere”, perché per noi santesi quella partita e quel goal avevano un importante significato ideale, rappresentavano l’uscita dal tunnel dell’occupazione nazi-fascista della nostra città, liberata dai polacchi il giorno 30 giugno 1944.
Antonio Bernacchia, per la sua avanzata età e per le sue condizioni di salute, non aveva potuto partecipare alle manifestazioni che si sono svolte nella nostra città nei giorno 28 e 29 giugno 2014 per ricordare i 70 anni dalla liberazione (30/6/1944 – 30/6/2014).
Il giorno mercoledì 11 febbraio 2015 Antonio Bernacchia si è spento nella sua abitazione di via Flavio Clementoni, circondato dall’affetto dei suo i cari familiari.

Inaugurazione dello stadio comunale “U.S. Potentina-Skorpion” di Potenza Picena costruito dai soldati polacchi.
Antonio Bernacchia era nato a Potenza Picena il giorno 26 aprile 1920 da Giuseppe e da Maria Mataloni e nella sua vita ha svolto il lavoro di sarto poi di produttore avicolo. Si è sposato il giorno 18/04/1949 con la Sig.ra Nerina Bartoli e dal loro matrimonio sono nate Maria Grazia ed Elisabetta (Lisi). La città di Potenza Picena, gli sportivi santesi, salutano con affetto e riconoscenza un personaggio simbolo dello sport locale che verrà ricordato per sempre come l’uomo che ha segnato il giorno 10 giugno 1946 il goal della bandiera per la Potentina.
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Ogni volta è una gradita informazione-sorpresa. Non riesco ad immaginare il lavoro di ricerca che ci sia dietro ma credo che oltre alla soddisfazione ci sia proprio una voglia di non far morire un paese e, quello che più conta, la sua storia e la memoria. E’ troppo bello il lavoro che fate e continuo a dire che meriterebbe un book di raccolta di tutto senza togliere nulla. Il costo? qualunque. Pensateci e nel frattempo non vi stancate e portate le storie ai giovani che avranno il compito di………risorgere e far risorgere.
Egregio Sig. Antonio Lonigro, grazie per il suo intervento e per i suoi complimenti al blog e scusi del ritardo con cui le rispondiamo. Questi complimenti io li giro a tutti coloro che collaborano alla buona riuscita del nostro sito, che non sembra ma sono molti, garantendo la qualità del nostro straordinario lavoro. Tutto il nostro lavoro di ricerca certo che andrebbe pubblicato, noi non siamo in grado a livello economico di farlo. Ci accontentiamo di alcune soddisfazioni, come quella che riguarda la storia del nostro teatro comunale “B. Mugellini”, scritta dal sottoscritto insieme alla Dott.ssa Simona Ciasca e che viene distribuita a tutti coloro che visitano la nostra struttura ottocentesca. Questa storia, grazie ai nostri collaboratori, è stata anche tradotta in inglese, francesce e spagnolo. Mercoledì 19 maggio 2015, abbiamo avuto anche il grande onore di veder collocata in una bellissima cornice, finanziata da un privato, questa storia nel foyer del nostro teatro.
Grazie di nuovo.
Saluti.