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Archive for giugno 2018

manifesto festa del patrono

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
La Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo di Potenza Picena è retta dal giorno 15 Ottobre 2017 da padre Michele Ardò e dal suo vice, padre Lorenzo Turchi, frati minori.
Padre Michele, avendo notato che la nostra Parrocchia non festeggiava solennemente, a parte il giorno 26 Dicembre, Santo Stefano Protomartire, patrono della nostra città e titolare della stessa Parrocchia, ci ha chiesto informazioni storiche ed è emerso che anticamente la nostra comunità religiosa festeggiava Santo Stefano sia il 26 dicembre, che il 3 agosto, giorno dell’Invenzione di Santo Stefano, cioè del ritrovamento del suo corpo, avvenuto a Caphar Gamala a Nord di Gerusalemme nel 415 ad opera del sacerdote Luciano.
Nel 1869 il consiglio comunale di Potenza Picena aveva portato all’ordine del giorno la possibilità di istituire anche una fiera per questa Festa, ma visto che non fu raggiunta l’unanimità di consensi tra gli amministratori, la proposta non si concretizzò. Alcuni di loro erano favorevoli ad istituire invece la fiera il giorno 22 Luglio, festa di Santa Maria Maddalena, anche Lei protettrice della nostra comunità. Nel 1937, in occasione del XIX° Centenario della morte di Santo Stefano, avvenuta verso l’anno 36, la nostra comunità ha festeggiato questo avvenimento nei giorni 14 e 15 agosto.

p. Michele Ardò

p. Michele Ardò

Anche Mons. Giovanni Cotognini nella sua storia dell’Insigne Collegiata di Santo Stefano di Monte Santo, dattiloscritto del 1951 da noi poi pubblicato sul blog, grazie all’impegno per la trascrizione del testo del prof. Gianfranco Morgoni, parla molto dettagliatamente della festa di Santo Stefano che la Parrocchia celebrava solennemente il giorno 3 Agosto, esponendo anche la reliquia del Santo. Sarebbe straordinario se la Parrocchia pubblicasse finalmente questo testo molto interessante di Mons. Giovanni Cotognini.
Oggi grazie alla sapienza, lungimiranza e capacità di ascolto di padre Michele Ardò e del suo vice, padre Lorenzo Turchi, oltre alla disponibilità di tutta la comunità parrocchiale, Potenza Picena ritorna a celebrare il Santo patrono della nostra città e titolare della Parrocchia, dopo 150 anni. Non si dimentichi inoltre che l’antico nome di Monte Santo era Monte Santo Stefano.
Quest’anno i festeggiamenti religiosi e civili si terranno dal giorno 2 Agosto fino al 5 agosto, Festa della Madonna della Neve; purtroppo ancora non si è riusciti ad organizzare la fiera dedicata al santo patrono, come avviene in tutte le feste patronali, ma siamo sicuri che anche questo evento si potrà proporre dalla prossima edizione nel 2019.
Verrà comunque prevista una solenne processione il giorno 3 Agosto 2018 con la nuova statua di Santo Stefano, realizzata a Foggia.

Padre Lorenzo Turchi. Foto tratta dal calendario parrocchiale 2010.

Padre Lorenzo Turchi. Foto tratta dal calendario parrocchiale 2010.

La festa sarà anche l’occasione per collocare ed inaugurare la targa storica dove in Piazza Giacomo Matteotti fino al 1796 era collocata la Pieve di Santo Stefano, elevata ad Insigne Collegiata nel 1754 dal Pontefice Benedetto XIV, che riporta la seguente dicitura “In questa Piazza era ubicata l’antica pieve di Santo Stefano, elevata a “Collegiata Insigne” nel 1754, demolita nel 1796″.
La festa di Santo Stefano dovrebbe essere anche l’occasione per il conferimento da parte del nostro comune delle civiche benemerenze a cittadini ed associazioni locali, come avviene a Recanati il giorno di San Vito patrono della città leopardiana.

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Madonna in gloria coi santi Caterina d’Alessandria, Benedetto e Scolastica. Foto di Sergio Ceccotti.

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Come avevamo già preannunciato in un nostro precedente articolo, le monache benedettine di Potenza Picena procederanno al restauro della pala d’altare di Pietro Paolo Jacometti del 1630 “Madonna in Gloria con i Santi Caterina d’Alessandria, Benedetto da Norcia e Scolastica”. La pala, fino al 1880, ornava l’altare maggiore della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dal 2007 Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”, mentre oggi è collocata all’interno del Monastero di San Sisto delle Benedettine di Via Mariano Cutini. La tela è stata prelevata dal Monastero il giorno sabato 16 giugno 2018 e portata a Pesaro.
Il restauro della pala di Pietro Paolo Jacometti verrà effettuato nelle prossime settimane dalla sig.ra Letizia Bruscoli di Pesaro, la stessa che nei mesi scorsi ha portato a termine positivamente il restauro delle altre 4 tele del Monastero delle Benedettine e l’intervento verrà finanziato dal dott. Roberto Domenichini, Direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro.
La pala dopo il restauro, prima di essere riportata all’interno del Monastero di San Sisto delle Benedettine, verrà esposta al pubblico nella ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dove dal giorno 15 Settembre 2018 si svolgerà anche una originalissima mostra fotografica sul Monastero delle Benedettine dal titolo “Oltre il silenzio”, organizzata dal locale Fotoclub, con foto di Giuliano Margaretini e Sergio Ceccotti.

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Dott. Roberto Domenichini

In questo modo i nostri concittadini ed i turisti potranno ammirare in tutta la sua bellezza la pala di Pietro Paolo Jacometti dopo il restauro, artista originario di Recanati, dove è nato nel 1580 e dove è morto nel 1658, fratello dello scultore Tarquinio ed allievo dello zio, l’artista recanatese Antonio Calcagni e del Pomarancio.
Ringraziamo a nome della comunità di Potenza Picena il dott. Roberto Domenichini per questo suo ennesimo atto d’amore verso la nostra città, ed in particolare verso le monache Benedettine di San Sisto di Potenza Picena.

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lapide dei Cadutia cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il 30 giugno 1944 Potenza Picena è stata liberata dalle truppe alleate polacche del Reggimento Skorpion al comando del colonnello Ignacy Kowalczewski. Nella stessa giornata dalle colline di Recanati le truppe tedesche in fuga hanno cannoneggiato la nostra città ed hanno colpito sia la base della Torre Civica in Piazza Principe di Napoli, oggi Giacomo Matteotti, che l’abitazione della famiglia Mazzoni in contrada La Concia n° 3 (oggi Via XXX Giugno).
In Piazza sono state uccise 5 persone, mentre presso l’abitazione Mazzoni altre 3, tutte donne. Sono quindi morti complessivamente 8 innocenti, 5 donne e 3 uomini, ed i loro nomi sono i seguenti: Alfredo Piccioni, maestro elementare di anni 39, Antonio Zambruni, farmacista in pensione di anni 74, Maria Carlini, casalinga di anni 29, Ersilio Penco, meccanico di 38 anni, sfollato di Livorno, ed Elvira Vitelli, casalinga pensionata di 70 anni, anche lei sfollata di Livorno e madre di Ersilio Penco. Nell’abitazione della famiglia Mazzoni in contrada La Concia n° 3, sono invece morte 3 donne, Rosa Micucci, di anni 34, moglie dì Augusto Mazzoni, Maria Battistelli di anni 39 moglie di Igino Mazzoni e la sig.ra Jolanda Silvestrini, casalinga di anni 40, sfollata di Sesto San Giovanni (MI), moglie del conte Mario Roberti Lauri.

Rosa Micucci

Rosa Micucci

Sia in Piazza che presso l’abitazione Mazzoni poi ci sono stati tanti feriti, tra cui vogliamo ricordare il bambino di 3 anni Alessandro Carlini, nipote di Maria Carlini morta nell’evento, Enrico Sbalestra, Secondo Grandinetti, Nazzareno Patacconi, il maestro Renato De Angelis. Presso l’abitazione della famiglia Mazzoni inoltre è rimasto ferito il giovane diciottenne Alessandro Mazzoni, figlio della sig.ra Maria Battistelli e padre del rag. Mario Mazzoni.
Nell’anno 2000, il giorno 25 Aprile, è stata collocata alla base della Torre Civica, sotto la lapide che ricorda i caduti della prima e seconda guerra mondiale, oltre che i due partigiani Mariano Cutini e Mariano Scipioni, una lapide che ricorda i nomi degli 8 innocenti civili morti il giorno 30 giugno del 1944. Quest’anno in occasione della festa della Liberazione, il 25 Aprile 2018, l’Anpi locale ha voluto ricordare, oltre che i due partigiani morti il giorno 22 Marzo del 1944 a Montalto, Mariano Cutinì e Mariano Scipioni, anche i morti del giorno 30 giugno 1944 a Potenza Picena.
Il giorno 30 giugno non è stata mai l’occasione per ricordare, con una solenne messa, le 8 vittime innocenti della seconda guerra mondiale a Potenza Pìcena. Molti si erano domandati il perché di tale mancanza, come ad esempio il sig. Luigino Lavini.
La prima messa in “suffragio delle anime di questi 8 martiri” è stata celebrata il giorno 2 agosto 1944 presso la Collegiata di Santo Stefano da don Marone Cesanelli, promossa dal Sindaco di Potenza Picena, il Colonnello Giovanni Pasquali.

Maria Battistelli

Maria Battistelli

Quest’anno, grazie alla disponibilità del nuovo parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, padre Michele Ardò, il giorno 30 Giugno 2018, alle ore 19,00, presso la Collegiata di Santo Stefano, si celebrerà una santa messa a ricordo delle 8 vittime innocenti del 30 Giugno 1944. Si ricorderà nell’occasione anche il bersagliere Alessandro Mazzoni, morto a soli 19 anni il giorno 5 Luglio 1918 nell’Ospedale di Treporti (Venezia) per cause di guerra.
Ci si augura che ci sia una folta partecipazione da parte dei cittadini di Potenza Picena, del nostro comune, dell’ANPI locale, delle Associazioni combattentistiche e d’arma dei famigliari delle vittime. Ringraziamo padre Michele Ardò per la sua disponibilità a celebrare la santa messa.

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Alessandro Mazzoni foto Perucci Macerata. Prop. Mario Mazzonia cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Tra i 116 morti di Potenza Picena durante la prima guerra mondiale, troviamo anche il bersagliere Alessandro Mazzoni, morto a soli 19 anni nell’Ospedale di Treporti, a Venezia, il giorno 5 Luglio del 1918, cioè 100 anni fa, pochi mesi prima della fine della Grande Guerra, a causa di una ferita all’addome causata da una palla di fucile, con perforazione multiple al torace. Prima di morire Alessandro ha ricevuto tutti i sacramenti dal cappellano militare dell’Ospedale.
Alessandro Mazzoni era un bersagliere dell’11° Reggimento di Fanteria ed il suo corpo è stato tumulato nel Cimitero di Treporti, da dove poi è stato prelevato per essere collocato nel Sacrario Militare del Lido di Venezia, dove si trova tutt’ora, al numero 990.
Alessandro Mazzoni, uno dei più giovani caduti nella prima guerra mondiale di Potenza Picena, era nato nella nostra città il giorno 20/1/1899, l’ultima classe chiamata alle armi, dei ragazzi, in C.da La Concia n° 70, oggi Via XXX Giugno, da Giovanni, mezzadro e da Eugenia Zallocco, casalinga. Era il primo figlio ed aveva altri 7 fratelli e sorelle: Luigia, Rosa, Igino, Augusto, Umberto, Alessandrina e Giulia.
tempio-votivo-lidoHa frequentato la scuola elementare locale con i maestri Umberto Romagnoli, Raffaele Petetti, Edmondo Angeletti ed Alessandro Palombari. Tra i suoi compagni di classe troviamo, tra gli altri, Alessandro Clementoni di Pasquale, Giulio Clementoni di Serafino, Ettore Mazzarella, Ignazio Pupitti, Ermenegildo Zucchini e Giulio Casciotti.
Era nato nella stessa casa dove il giorno 30 Giugno del 1944, alle ore 16,00, un colpo di artiglieria tedesca sparato dalle colline di Recanati aveva fatto 3 morti, tutte donne. Maria Battistelli, moglie di Igino Mazzoni, Rosa Micucci, moglie di Augusto Mazzoni, quindi cognate di Alessandro Mazzoni, e la profuga di Sesto San Giovanni, Jolanda Silvestrini, moglie del conte Mario Roberti Lauri.
Il rag. Mario Mazzoni, nipote del bersagliere Alessandro morto nel 1918 è venuto a conoscenza dal sig. Castignani Carlo di Montecosaro che lo zio è sepolto presso il Sacrario Militare del Lido di Venezia ed è intenzionato a riportare i suoi resti nella tomba di famiglia dei Mazzoni, nel nostro Cimitero del Capoluogo, vicino ai suoi cari, sempre se le autorità competenti consentiranno il trasferimento.
Senza titolo-3-9Siamo certi che la comunità di Potenza Picena saprà accogliere con tutti gli onori la salma di questo ragazzo, se verrà portata nella nostra città, morto a soli 19 anni, il cui nome è impresso a perenne ricordo sulla lapide collocata alla base della Torre Civica di Piazza Matteotti, insieme agli altri 115 caduti nella Grande Guerra. Sotto questa lapide si trova dal 2000 anche il ricordo degli 8 morti innocenti a causa del cannoneggiamento tedesco del giorno 30/6/1944, tra cui le mogli dei due fratelli di Alessandro, Igino ed Augusto, le signore Maria Battistelli e Rosa Micucci.

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Bruno Grandinetti – Biografia

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Testa della targa commemorativa

Potenza Picena è stata liberata il giorno 30 giugno del 1944 dalle truppe alleate polacche del reggimento Pulk 4 Pancerny Skorpion al comando del Colonnello Ignacy Kowalczewski. Nel 2014 ci sono stati grandi ed imponenti festeggiamenti per la ricorrenza del 70° anniversario della liberazione della nostra città, ma a nessuno è venuto in mente di collocare una targa che ricordi questo avvenimento. Comunque abbiamo una via chiamata XXX giugno. Sarebbe un’iniziativa lodevole per ricordare quel giorno che ha posto fine all’occupazione nazi-fascista di Potenza Picena, rendendo in questo modo un doveroso omaggio a tutti i soldati polacchi che pur lontani dalla loro patria, hanno combattuto per la nostra libertà.

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Inaugurazione dello stadio comunale “U.S. Potentina-Skorpion” di Potenza Picena costruito dai soldati polacchi.

Potenza Picena in segno di gratitudine ai soldati polacchi del battaglione Skorpion, che l’avevano costruito, hanno voluto intitolare il campo di calcio del capoluogo chiamandolo Luigia Favale Scarfiotti-Skorpion. La prima partita inaugurale di questa nuova struttura sportiva si è svolta il giorno 10 giugno 1946 con un incontro di calcio tra una rappresentativa polacca ed una di giovani di Potenza Picena. La partita è finita 8 a 1 favore dei polacchi ed il goal della bandiera per Potenza Picena è stato realizzato da Antonio Bernacchia. Inoltre molti soldati polacchi del reggimento Skorpion in seguito si sono sposati con ragazze di Potenza Picena e Porto Potenza Picena e molti di loro sono poi emigrati in Inghilterra ed Argentina, altri sono rimasti nella nostra città.

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