a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Tra i 116 morti di Potenza Picena durante la prima guerra mondiale, troviamo anche il bersagliere Alessandro Mazzoni, morto a soli 19 anni nell’Ospedale di Treporti, a Venezia, il giorno 5 Luglio del 1918, cioè 100 anni fa, pochi mesi prima della fine della Grande Guerra, a causa di una ferita all’addome causata da una palla di fucile, con perforazione multiple al torace. Prima di morire Alessandro ha ricevuto tutti i sacramenti dal cappellano militare dell’Ospedale.
Alessandro Mazzoni era un bersagliere dell’11° Reggimento di Fanteria ed il suo corpo è stato tumulato nel Cimitero di Treporti, da dove poi è stato prelevato per essere collocato nel Sacrario Militare del Lido di Venezia, dove si trova tutt’ora, al numero 990.
Alessandro Mazzoni, uno dei più giovani caduti nella prima guerra mondiale di Potenza Picena, era nato nella nostra città il giorno 20/1/1899, l’ultima classe chiamata alle armi, dei ragazzi, in C.da La Concia n° 70, oggi Via XXX Giugno, da Giovanni, mezzadro e da Eugenia Zallocco, casalinga. Era il primo figlio ed aveva altri 7 fratelli e sorelle: Luigia, Rosa, Igino, Augusto, Umberto, Alessandrina e Giulia.
Ha frequentato la scuola elementare locale con i maestri Umberto Romagnoli, Raffaele Petetti, Edmondo Angeletti ed Alessandro Palombari. Tra i suoi compagni di classe troviamo, tra gli altri, Alessandro Clementoni di Pasquale, Giulio Clementoni di Serafino, Ettore Mazzarella, Ignazio Pupitti, Ermenegildo Zucchini e Giulio Casciotti.
Era nato nella stessa casa dove il giorno 30 Giugno del 1944, alle ore 16,00, un colpo di artiglieria tedesca sparato dalle colline di Recanati aveva fatto 3 morti, tutte donne. Maria Battistelli, moglie di Igino Mazzoni, Rosa Micucci, moglie di Augusto Mazzoni, quindi cognate di Alessandro Mazzoni, e la profuga di Sesto San Giovanni, Jolanda Silvestrini, moglie del conte Mario Roberti Lauri.
Il rag. Mario Mazzoni, nipote del bersagliere Alessandro morto nel 1918 è venuto a conoscenza dal sig. Castignani Carlo di Montecosaro che lo zio è sepolto presso il Sacrario Militare del Lido di Venezia ed è intenzionato a riportare i suoi resti nella tomba di famiglia dei Mazzoni, nel nostro Cimitero del Capoluogo, vicino ai suoi cari, sempre se le autorità competenti consentiranno il trasferimento.
Siamo certi che la comunità di Potenza Picena saprà accogliere con tutti gli onori la salma di questo ragazzo, se verrà portata nella nostra città, morto a soli 19 anni, il cui nome è impresso a perenne ricordo sulla lapide collocata alla base della Torre Civica di Piazza Matteotti, insieme agli altri 115 caduti nella Grande Guerra. Sotto questa lapide si trova dal 2000 anche il ricordo degli 8 morti innocenti a causa del cannoneggiamento tedesco del giorno 30/6/1944, tra cui le mogli dei due fratelli di Alessandro, Igino ed Augusto, le signore Maria Battistelli e Rosa Micucci.
Articoli correlati:
- Conosciamo meglio la lapide che ricorda i caduti di tutte le guerre di Potenza Picena che si trova in Piazza Matteotti
- 30 Giugno 1944 Potenza Picena dalla Liberazione alla tragedia
Rispondi