a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il 30 giugno 1944 Potenza Picena è stata liberata dalle truppe alleate polacche del Reggimento Skorpion al comando del colonnello Ignacy Kowalczewski. Nella stessa giornata dalle colline di Recanati le truppe tedesche in fuga hanno cannoneggiato la nostra città ed hanno colpito sia la base della Torre Civica in Piazza Principe di Napoli, oggi Giacomo Matteotti, che l’abitazione della famiglia Mazzoni in contrada La Concia n° 3 (oggi Via XXX Giugno).
In Piazza sono state uccise 5 persone, mentre presso l’abitazione Mazzoni altre 3, tutte donne. Sono quindi morti complessivamente 8 innocenti, 5 donne e 3 uomini, ed i loro nomi sono i seguenti: Alfredo Piccioni, maestro elementare di anni 39, Antonio Zambruni, farmacista in pensione di anni 74, Maria Carlini, casalinga di anni 29, Ersilio Penco, meccanico di 38 anni, sfollato di Livorno, ed Elvira Vitelli, casalinga pensionata di 70 anni, anche lei sfollata di Livorno e madre di Ersilio Penco. Nell’abitazione della famiglia Mazzoni in contrada La Concia n° 3, sono invece morte 3 donne, Rosa Micucci, di anni 34, moglie dì Augusto Mazzoni, Maria Battistelli di anni 39 moglie di Igino Mazzoni e la sig.ra Jolanda Silvestrini, casalinga di anni 40, sfollata di Sesto San Giovanni (MI), moglie del conte Mario Roberti Lauri.
Sia in Piazza che presso l’abitazione Mazzoni poi ci sono stati tanti feriti, tra cui vogliamo ricordare il bambino di 3 anni Alessandro Carlini, nipote di Maria Carlini morta nell’evento, Enrico Sbalestra, Secondo Grandinetti, Nazzareno Patacconi, il maestro Renato De Angelis. Presso l’abitazione della famiglia Mazzoni inoltre è rimasto ferito il giovane diciottenne Alessandro Mazzoni, figlio della sig.ra Maria Battistelli e padre del rag. Mario Mazzoni.
Nell’anno 2000, il giorno 25 Aprile, è stata collocata alla base della Torre Civica, sotto la lapide che ricorda i caduti della prima e seconda guerra mondiale, oltre che i due partigiani Mariano Cutini e Mariano Scipioni, una lapide che ricorda i nomi degli 8 innocenti civili morti il giorno 30 giugno del 1944. Quest’anno in occasione della festa della Liberazione, il 25 Aprile 2018, l’Anpi locale ha voluto ricordare, oltre che i due partigiani morti il giorno 22 Marzo del 1944 a Montalto, Mariano Cutinì e Mariano Scipioni, anche i morti del giorno 30 giugno 1944 a Potenza Picena.
Il giorno 30 giugno non è stata mai l’occasione per ricordare, con una solenne messa, le 8 vittime innocenti della seconda guerra mondiale a Potenza Pìcena. Molti si erano domandati il perché di tale mancanza, come ad esempio il sig. Luigino Lavini.
La prima messa in “suffragio delle anime di questi 8 martiri” è stata celebrata il giorno 2 agosto 1944 presso la Collegiata di Santo Stefano da don Marone Cesanelli, promossa dal Sindaco di Potenza Picena, il Colonnello Giovanni Pasquali.
Quest’anno, grazie alla disponibilità del nuovo parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, padre Michele Ardò, il giorno 30 Giugno 2018, alle ore 19,00, presso la Collegiata di Santo Stefano, si celebrerà una santa messa a ricordo delle 8 vittime innocenti del 30 Giugno 1944. Si ricorderà nell’occasione anche il bersagliere Alessandro Mazzoni, morto a soli 19 anni il giorno 5 Luglio 1918 nell’Ospedale di Treporti (Venezia) per cause di guerra.
Ci si augura che ci sia una folta partecipazione da parte dei cittadini di Potenza Picena, del nostro comune, dell’ANPI locale, delle Associazioni combattentistiche e d’arma dei famigliari delle vittime. Ringraziamo padre Michele Ardò per la sua disponibilità a celebrare la santa messa.
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Non conoscevo prima d’ora nulla dell’evento del 30 giugno 1944 ricordato nell’articolo, articolo che ho molto apprezzato.
Collateralmente, rilevato che tra i caduti vi sono stati due sfollati da Livorno, mi è venuto in mente che da mio fratello, all’epoca poco più che adolescente, anni fa seppi che durante la guerra ebbe come sue amico e coetaneo un ragazzo di Livorno, probabilmente di religione ebraica. Inoltre, in un palazzo di campagna nel territorio potentino, fu certamente ospitato uno sfollato, anch’esso di religione ebraica, già segnalato ai proprietari del palazzo dalla comunità ebraica anconitana (il notissimo rabbino di Roma, Elio Toaff, originario di Livorno e deceduto qualche anno fa, risiedette a lungo ad Ancona). Tale ospitalità, certamente tenuta molto riservatamente, continuò anche quando per qualche giorno un’altra parte dello stesso palazzo fu occupata da un comando tedesco in ritirata!.
Riferisco questi episodi chiedendomi se è qualche storico locale si è mai occupato di verificare se durante la Seconda Guerra Mondiale qualche potentino si occupò deliberatamente di aiutare sfollati o rifugiati di religione ebraica.
Grazie
Grazie Paolo per aver ricordato mia Zia ROSA MICUCCI fra i Caduti del 30 Giugno a Potenza Picena . Sei l’unico a impegnarti per la Comunità POTENTINA . Un caloroso saluto e buon lavoro LAVINI LUIGINO .
Caro Luigino,
dopo 74 anni si ritorna a celebrare una messa a ricordo delle 8 vittime innocenti del 30/6/1944.
Il merito di questa funzione religiosa non è di certo solo il mio. E’ stato grazie alla tua sollecitazione che ci hai fatto diversi mesi fa, che ci siamo decisi a celebrare questa messa.
Bisogna ringraziare in primo luogo il parroco, padre Michele Ardò, che si è dimostrato subito disponibile a celebrare la messa, poi Mario Mazzoni e la Dott.ssa Simona Ciasca che ha scritto insieme a me l’articolo sul nostro blog.
Saluti e ti aspettiamo a Potenza Picena sabato 30 giugno alla messa in Collegiata.
30 di Giugno 1944 un giorno per no dimenticare,Potenza Picena liberata dalle truppe alleate Polacche,ricordo bene quel giorno,avevo 12 anni di etá in quei giorni molto confulsionati cercavamo di radunarci con i vicinati per darci coraggio quel pomeriggio quando i tedeschi hanno cannoneggiato la nostra cittá ,,io con mia madre e i miei fratelli piú piccoli mio padre prigionero in germania,in quel momento ci troviamo in casa di Menigi Ciuccarelli ,abitava davanti casa nostra via tripoli in un certo momento una persona non so chi era noi stavamo tutti parte sotto de la casa chiama alla porta per farci sapere che mio zio Secondo Grandinetti che in quel momento si trovava in piazza Matteotti era stato ferito nel collo,con noi c’era anche la moglie di mio zio Giulia Riccobelli,tutti pensavamo il peggio ma grazie al buon Dio non ara tanto grave delle persone morte quel giorno conoscevo al maestro Alfredo Piccioni,era stato maestro mio nella tersa elementare Maria Carlini figla de la mandataria de le moniche di san Sisto la mammetta cosí la chiamavamo.ricordo pure la esplosione de la mina che i tedeschi aveva messo nella porta della Madonna delle grazie non so si avvenuta il giorno prima della occupazione ,una pioggia di sassi terra e schegge io stavo con Amina Torregiani davanti la porta della mia casa nella parte del vigoletto Pascuali n.5 sono passati 74 anni di quel episodio ma nella mia mente é come se questo mio racconto fosse avvenuto pochi giorni fá mi dispiace non potere star presente nella messa che si celebra in onore delle 8 vittime innocente ma quando arrivo al paese la prima cosá che faró é andare alla Collegiata dove ho preso la mia prima comunione molti saluti a tutti i potenti arrivedeci presto Giovanna Pistarelli Grandinetti
Gent.ma Sig.ra Giovanna Pistarelli, scusi del ritardo con cui le rispondiamo. Grazie per i suoi ricordi di ragazzina di 12 anni che ha vissuto l’esperienza di quel tragico giorno del 30 giugno 1944 a Potenza Picena. Per noi è un’emozione infinita il suo racconto, il ricordo di suo zio Secondo Grandinetti che quel giorno è rimasto ferito in piazza, del maestro Alfredo Piccioni e della Sig.ra Maria Carlini, la figlia della mandataria delle Monache Benedettine di Potenza Picena, la “mammetta”, che quel giorno purtroppo sono morti. Grazie per i suoi ricordi dall’Argentina. Saluti a presto.