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Archive for luglio 2018

a curadi Simona Ciasca e Paolo Onofri
1°_DSC3983-5Oggi nella città di Potenza Picena si tengono due fiere in occasione di festività religiose: quella di San Girio il giorno 25 Maggio e quella di Sant’Anna il giorno 27 Luglio che si svolge a Porto Potenza Picena. La fiera di San Girio è stata istituita il giorno 10 Gennaio del 1606, mentre quella di Sant’Anna è stata istituita il giorno 1 Luglio del 1906 ed approvata l’ 11 Febbraio del 1907.
Queste due fiere si tengono regolarmente oggi anno in occasione delle feste patronali di San Girio e di Sant’Anna delle due Parrocchie. Sant’Anna è la patrona di Porto Potenza Picena, mentre San Girio è il compatrono della città di Potenza Picena, insieme a Santo Stefano. Oggi nel Capoluogo non si tiene più alcuna fiera o mercato e purtroppo non si festeggiava neppure il patrono principale della nostra città, cioè Santo Stefano, a parte il giorno 26 Dicembre presso la Collegiata di Santo Stefano, per celebrare il titolare della chiesa matrice.
Anticamente Monte Santo, città molto operosa sia per quanto riguarda l’agricoltura che l’artigianato, con una notevole tradizione religiosa, poteva contare su molte fiere e mercati. Si tenga conto che le fiere, in particolare, erano i momenti dove in cui si incontravano i venditori e gli acquirenti di animali della campagna, ed in cui si scambiavano le merci. Il termine fiera deriva dal latino “Feria”, che significa giorno festivo, in quanto le fiere avevano luogo in giorni di festività religiose.

manif sant'anna

Manifesto della festa di Sant’Anna a Porto Potenza Picena del 1928.

La più antica fiera di Monte Santo era sicuramente quella del giorno 5 Agosto, festa della Madonna della Neve. Non si conosce la data della sua istituzione, mentre si conosce la data del decreto di approvazione, cioè il giorno 23 Luglio del 1672 da parte del Pontefice Clemente X. Vi erano inoltre altre importanti fiere. Quella del 27 Gennaio, del 26 Febbraio, del 23 Marzo, del 12 Aprile, chiamata fiera nuova, del 30
giugno, del 5 Settembre, del 7 Ottobre, del 30 Novembre, detta di Sant’Andrea ed infine quella del 21 Dicembre, detta Mercato San Tommaso.
Inoltre nel Capoluogo c’era il mercato settimanale del martedì, come oggi, e quello mensile del primo martedì del mese, istituito il giorno 13/11/1903 ed approvato il 24/11/1903.
A Porto Potenza Picena il mercato settimanale si è sempre tenuto il giovedì.
Nel 1869, il giorno 29 Novembre, il consiglio comunale di Potenza Picena voleva istituire una nuova fiera il giorno 4 Agosto, collegandola sia a quella del 5, fiera della Madonna della Neve, che al giorno 3 Agosto, festa dell’Invenzione di Santo Stefano, cioè il giorno del ritrovamento del suo corpo, in quanto Patrono della nostra città.
Il consiglio comunale in quella occasione si divise tra chi sosteneva questa tesi e chi invece voleva la nuova fiera il giorno 22 Luglio, Festa di Santa Maria Maddalena, anche lei protettrice della nostra città definita nel nostro Statuto Medievale “feconda governatrice” di Monte Santo. Alla fine non è stata decisa né l’una né l’altra data.
Comunque la nostra comunità festeggiava il Santo Patrono principale, cioè Santo Stefano, sia il giorno 3 Agosto che il giorno 26 Dicembre di ogni anno, come lo afferma nel suo libro sul “Capitolo dell’Insigne

Elenco fiere e mercati di Potenza Picena. ASCPP.

Elenco fiere e mercati di Potenza Picena. ASCPP.

Collegiata di Santo Stefano in Montesanto”, Mons. Giovanni Cotognini del 1951, che noi abbiamo pubblicato integralmente sul nostro blog. Oggi la Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, guidata dal giorno 15 Ottobre 2017 da padre Michele Ardò, con vicario padre Lorenzo Turchi, ha deciso di ripristinare la festa di Santo Stefano anche il giorno 3 Agosto, come avveniva nel passato nella nostra città, organizzando quindi i festeggiamenti religiosi e civili nei giorni dal 2, 3, 4 e 5 Agosto 2018 festa della Madonna della Neve, con un beneficio anche di incentivazione turistica per il Capoluogo nel mese di Agosto.
Ci si augura che dal prossimo anno si possano completare i festeggiamenti con l’inclusione anche della fiera di Santo Stefano.
Siamo felici che padre Michele Ardò, da poco parroco, abbia assunto questa decisione, molto importante per la comunità del Capoluogo.

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Attilio Riccobelli. ASCPP.a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Potenza Picena è stata sempre la patria dei muratori. Uno dei più valenti muratori santesi è stato sicuramente Attilio Riccobelli, Attilio de Julià, nato a Potenza Picena il giorno 4/4/1893 in Piazza Principe di Napoli 130 (l’attuale Piazza Giacomo Matteotti), da Giuliano, “industriante” e da Maria Marchetti, casalinga. Aveva altri due fratelli: Ulderico, muratore emigrato negli USA e Serafino e due sorelle: Augusta ed Attilia.
Ha frequentato con profitto la scuola elementare locale; come insegnante della prima elementare ha avuto il maestro Anfolso Anfolzi e tra i suoi compagni di classe troviamo Arturo Clementoni, che diventerà un famoso musicista, Francesco Margaretini, a cui verrà intitolata la locale sezione del Partito Comunista Italiano, Erginio Mazzarella, padre dell’imprenditore calzaturiero Alessandro Mazzarella, Roberto Percossi, di cui sposerà la sorella, Giuseppa ed Abele Simonacci, padre dell’onorevole di Recanati della D.C. Marcello e del Sindaco della città leopardiana Orazio.
Dopo la scuola elementare frequenta i corsi della Scuola d’Arte applicata all’Industria “Ambrogio Della Robbia”, sezione muratori, diretta dal prof. Umberto Boccabianca e sarà tra i suoi migliori allievi. Presso il nostro ricchissimo archivio storico della scuola d’arte si trovano 2 suoi disegni del 1907, realizzati all’età di 14 anni, ed un altro del 1911. Nel 1912 risulta emigrato negli USA con il fratello maggiore Ulderico, anche lui muratore. Attilio ritornerà in Italia, mentre il fratello Ulderico rimarrà per sempre negli Stati Uniti d’America.
Mio Nonno. Acquaforte Opera di Giuseppina Riccobelli.Partecipa con valore alla prima guerra mondiale, soldato del 119° Fanteria, 1456a Compagnia mitraglieri Fiat, durante la quale viene ferito per ben due volte; dopo la guerra si iscriverà alla sezione locale dell’Associazione Combattenti.
Il giorno 16/10/1922 si sposa con la sig.ra Giuseppa Percossi, figlia di Effrendo e dal loro matrimonio nascono 4 figli, Giuliano, Luigi, Alfredo e Giovanni.
Fervente repubblicano, nelle elezioni amministrative del 1946, le prime dopo la caduta del fascismo e la fine della 2° guerra mondiale, si candida per il PRI con il fronte popolare che vince le elezioni. Al momento di eleggere il Sindaco, i repubblicani votano il loro candidato, il prof. Silvio Zavatti, mentre i comunisti e socialisti votano Antonio Carestia; viene eletto Antonio Carestia con 12 voti contro gli 8 del prof. Silvio Zavatti.
Attilio Riccobelli finirà il suo mandato amministrativo come consigliere comunale nel 1951; muore circondato dall’affetto dei suoi familiari, il giorno 10/8/1983 a Potenza Picena.

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Senza titolo-5-9a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il consiglio comunale di Potenza Picena del giorno 23 Ottobre 1873, sindaco il Cav. Luciano Bocci, ha deciso l’istituzione nella nostra città dell’Asilo Infantile e la prima sede è stata il Palazzo dell’Ospedale Civile “Alessandro Bonaccorsi” in Corso Vittorio Emanuele II. Il relativo Regolamento è stato, invece, approvato dal consiglio comunale del 23 Settembre 1875, apportando poi delle modifiche, richieste dalla Prefettura di Macerata, il giorno 6/5/1876. L’Asilo Infantile di Potenza Picena è nato sotto il Patrocinio di Sua Altezza Reale Principessa Margherita.
L’Asilo Infantile è stato intitolato alla memoria di un gran

asilo cappellone

bambini insieme alla suora cappellona in Piazza Matteotti. Anni 20 del Novecento.

de benefattore santese, Tebaldo Masina, vissuto nel Cinquecento, che, alla sua morte, avvenuta nel 1584, lasciò tutti i suoi beni ai poveri della nostra città, con testamento redatto nel 1580.
L’Asilo di Potenza Picena è stato gestito fin dall’inizio, dal 1875, dalle Suore delle Figlie della Carità di Siena, che erano già presenti nella nostra città nella gestione dell’Ospedale Civico “Alessandro Bonaccorsi”; queste suore venivano chiamate popolarmente “cappellone”, per la particolare forma del loro copricapo.
Questa istituzione scolastica è stata portata avanti dalle suore cappellone ininterrottamente fino al 1972, quando è stata istituita a Potenza Picena la Scuola Materna Statale e le suore hanno lasciato la nostra città il giorno 10/5/1972. L’Opera Pia Asilo Infantile “Te-baldo Masina” è stata estinta il 9/11/1974 dall’ECA (Ente Comunale di Assistenza).
La studentessa di Porto Potenza Picena Pamela Battistelli nell’anno accademico 2010 – 2011 presso l’Università degli Studi di Macerata, facoltà di scienze della formazione, corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, ha svolto la sua tesi di laurea in storia dell’educazione dal titolo “Assistenza ed educazione all’infanzia a Potenza Picena tra ‘800 e ‘900, relatore la prof.ssa Dorena Caroli. Avendo consultato la documentazione presente presso il nostro ricchissimo archivio storico comunale, Pamela Battistelli nel capitolo 3° della sua tesi ha avuto modo di analizzare storicamente l’Asilo Infantile “Tebaldo Masina” di Potenza Pìcena.
Ha studiato tutti i Regolamenti della struttura, ad iniziare dal primo del 1875, proseguendo con quello successivo del 30/9/1915, quando l’Asilo è stato riconosciuto con Regio Decreto come Istituto di interesse morale.
Nell’Asilo Infantile di Potenza Picena, che accoglieva bambine e bambini dai 3 ai 6 anni ed erano obbligatorie le vaccinazioni, si applicavano a livello pedagogico sia le teorie di Ferrante Aporti che quelle di Friedrich Fröbel. Per quanto riguarda il metodo educativo di Ferrante Aporti (20/11/1791 – 29/11/1858), esso prevedeva per i bambini la preparazione fisica, intellettuale, morale e religiosa.

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Bambini e Bambine dell’asilo intorno all’edicola votiva dedicata alla Madonna di Lourdes – Foto 1961

Per quanto riguarda invece l’applicazione del metodo di Friedrich Fröbel (21/4/1782 – 21/6/1852) esso prevedeva l’attività formativa dei “doni”, cioè dei giochi con potere simbolico, capaci di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondo.
Questi metodi innovativi per l’epoca sono stati portati avanti con molta competenza e professionalità dalle suore Figlie della Carità di Siena. Tutti i bambini e le bambine di Potenza Picena in questi 100 anni hanno frequentato l’Asilo Infantile delle Suore cappellone. La tesi di Pamela Battistellì, che tratta anche molto ampiamente dell’Orfanotrofio femminile locale “Ludovico Marefoschi”, istituito nel 1702, è consultabile presso la nostra Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana” di Via Trento.

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Firma dell'atto di cessione del campo

Sindaco Lionello Bianchini (sx) e Casimiro Scarfiotti a (dx)

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il terreno dove è stato costruito dai soldati polacchi del Reggimento Skorpion il nuovo campo sortivo di Potenza Picena era di proprietà della famiglia Favale Scarfiotti. Il campo sportivo è stato inaugurato il giorno 10/6/1946 con un incontro di calcio tra una rappresentativa di soldati polacchi ed una di giovani di Potenza Picena e l’incontro è finito 8 a 1 per i polacchi, con il goal della bandiera segnato per il Potenza Picena da Antonio Bernacchia.
Solo nel 1958, cioè 60 anni fa, la famiglia Favale Scarfiotti, nello specifico i fratelli Luigi, Paolo, Maria e Casimiro Scarfiotti, figli dell’avvocato Lodovico e della sig.ra Luigia Favale, ha donato al nostro Comune il terreno su cui era stato costruito il campo sportivo. Nella cerimonia di donazione del campo sportivo al nostro Comune è intervenuto il comm. Casimiro Scarfiotti a nome di tutta la famiglia ed il Sindaco di Potenza Picena, il prof. Lionello Bianchini, ha donato ai fratelli Scarfiotti una pergamena artistica, opera del prof. Giuseppe Asciutti. Il consiglio comunale di Potenza Picena del giorno 30 Aprile 1958 nell’accettare il donativo del terreno dove è stato costruito il campo sportivo del Capoluogo, ha inoltre deciso di intitolarlo alla sig.ra Luigia Favale Scarfiotti, moglie dell’avvocato Lodovico e figlia del senatore Casimiro Favale e di Luigia Fabre, nata a Torino il 7/5/1872 e morta a Piverone il giorno 8/10/1949. Il marito, l’avvocato Lodovico Scarfiotti, è stato tra i fondatori e primo Presidente della FIAT di Torino nel 1899.
I consiglieri comunali che hanno deliberato l’intitolazione del campo sportivo del Capoluogo alla sig.ra Luigia Favale Scarfiotti sono stati: Lionello Bianchini, sindaco, Bilò Nazzareno, Pasquali Silvio, Simonacci Camillo, Grandinetti Nello, Carestia Rinaldo, Romagnoli Giuseppe, Gelosi Giuseppe, Torresi Raoul, Rinaldoni Rinaldo, Giustini Nicodemo, Paniconi Quirino e Fontana Umberto.
Il campo sportivo di Potenza Picena successivamente è stato anche intitolato al Reggimento polacco che l’ha costruito nel 1946, cioè lo Skorpion. Pertanto oggi il campo sportivo dovrebbe essere chiamato correttamente “Luigia Favale Scarfiotti-Skorpion”, mentre viene chiamato comunemente “Favale Scarfiotti – Skorpion”.

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003-8Dopo 74 anni, finalmente la nostra comunità ha ricordato con una messa presso la Collegiata di Santo Stefano, celebrata da padre Michele Ardò, le 8 vittime innocenti del cannoneggiamento tedesco del giorno 30 Giugno 1944. Questi i loro nomi: Alfredo Piccioni, Antonio Zambruni, Maria Carlini, Ersilio Penco, Elvira Vitelli, Rosa Micucci, Maria Battistelli e Jolanda Silvestrini. È stata anche l’occasione per ricordare il bersagliere di Potenza Picena Alessandro Mazzoni morto 100 anni fa, il giorno 5 Luglio del 1918, a Treporti, in Provincia di Venezia.
È stata sicuramente una giornata molto toccante ed emozionante per rendere omaggio finalmente a questi 8 “martiri” e ricordare il sacrificio di un ragazzo di Potenza Picena, Alessandro Mazzoni, morto a soli 19 anni, durante la prima guerra mondiale.
Il 30 giugno del 1944 la nostra popolazione è passata dall’euforia della liberazione da parte dei soldati polacchi del Reggimento Skorpion, al dramma del cannoneggiamento tedesco che dalle colline di Recanati ha colpito sia in Piazza che presso l’abitazione della famiglia Mazzoni, in contrada La Concia.
Alla cerimonia religiosa è intervenuto il nostro Comune, rappresentato dall’assessore Paolo Scacco, con il Gonfalone portato dal messo comunale, sig.ra Gigliola Ripari e con la presenza della vigilessa Alessia Bartolini. Presente anche con il labaro la Sezione dei Bersaglieri di Potenza Pìcena-Montelupone “Bianchini-Contenti”, con il suo Presidente Massimo Lavini, Alvise Cherubini e Mario Barbera Borroni. Ringraziamo per la loro presenza sia il comune di Potenza Picena che la sezione locale dei Bersaglieri.

Alessandro Mazzoni foto Perucci Macerata. Prop. Mario Mazzoni

Alessandro Mazzoni foto Perucci Macerata. Prop. Mario Mazzoni

Presente una folta delegazione di parenti sia delle sig.re Rosa Micucci e Maria Battistelli che del bersagliere Alessandro Mazzoni. Tra le altre era presente la sorella di Rosa Micucci, la sig.ra Anna Maria Micucci di 91 anni. Tra i Mazzoni presenti i discendenti dei fratelli e delle sorelle di Alessandro Mazzoni, Giulia, Maria, Alessandrina, Igino, Augusto ed Umberto Mazzoni. Presenti anche i nipoti di Maria Carlini, Claudio Carlini ed Enrico Carlini.
All’inizio della funzione religiosa è stata letta una nota dei fatti di quel tragico giorno e tra i presenti è stata anche distribuita la biografia del bersagliere Alessandro Mazzoni, scritta da Simona Ciasca e Paolo Onofri ed un ricordino del bersagliere, preparato dai suoi familiari.
La notizia di questa funzione religiosa a ricordo dei morti innocenti del 30 Giugno 1944 è stata data solo dal sito ilcittadinodirecanati.it e dalla pagina Facebook della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo di Potenza Picena, mentre i quotidiani locali, I1 Resto del Carlino ed il Corriere Adriatico, non l’hanno presa per niente in considerazione. Ci si augura che questa funzione religiosa possa essere ripetuta ogni 30 Giugno, dal 2019 organizzata dal nostro Comune, insieme ai familiari dei caduti. ed alle associazioni combattentistiche e d’arma locali, compresa l’Anpi.
Il servizio fotografico è stato effettuato dal bersagliere Mario Barbera Borroni.
Per concludere un doveroso ringraziamento in particolare al parroco, padre Michele Ardó, a Mario Mazzoni, Mario Barbera Borroni, Simona Ciasca, Rodolfo Cingolani e Luigino Lavini. Grazie anche a tutti i nostri concittadini che sono voluti essere presenti a questa toccante funzione religiosa.

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L’Assunta tra i Santi Tommaso Apostolo e Chiara d’Assisi. Foto di Sergio Ceccotti.

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il monastero di San Tommaso delle Clarisse di Potenza Picena è stato chiuso nel 2008 e le ultime quattro monache si sono trasferite nel monastero di Pollenza. Le monache di questo monastero hanno voluto donare alla nostra città tanti quadri, acqueforti e mobili.
Una prima parte è stata prelevata dal monastero il giorno 28 aprile 2017 ed è esposta dal giorno 2 giugno 2017 all’interno dei locali della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento.
Tutte queste opere d’arte le abbiamo fatte conoscere nell’articolo pubblicato il giorno 31 agosto 2017 sul nostro blog. Il resto del donativo è stato prelevato dal monastero di Potenza Picena il giorno 30 novembre 2017 e portati nel deposito della Pinacoteca Comunale. Tra questi quadri troviamo anche la tela “L’Assunta tra gli Angeli” del Sec. XVII di autore ignoto, di cui nel 1961 le monache hanno venduto la bellissima cornice ad un antiquario di Fermo, ricavandone la somma di L. 250.000. Presente anche la pregevole tela con cornice del Sec. XVII di autore ignoto “L’Assunta tra i Santi Tommaso Apostolo e Chiara d’Assisi”.

L'Assunta tra gli angeli. Sec XVII. Foto di Sergio Ceccotti.

L’Assunta tra gli angeli. Sec XVII. Foto di Sergio Ceccotti.

Le tele che sono state portate in pinacoteca sono state n° 17, mentre le acqueforti n° 35 ed una immagine della “Madonna de li Cuppitti”.
Per quanto riguarda invece i mobili troviamo n° 6 cassapanche n° 3 comò n° 2 tavolinetti, 11 sedie antiche ed un leggio, che rimangono in un deposito comunale in Via Edmondo De Amicis. Si tratta veramente di un grande patrimonio d’arte, di storia e di tradizione che le monache Clarisse di Pollenza hanno voluto donare alla nostra città e di questo dono le dobbiamo veramente ringraziare di cuore.
Tutte le opere d’arte, tele ed acqueforti, sono state fotografate con molta professionalità da Sergio Ceccotti e per noi è una grandissima soddisfazione poterle far conoscere a tutti i nostri affezionati lettori.
Per quanto riguarda i mobili, cassapanche, comò, tavolinetti, sedie ed un leggio, saranno oggetto di un successivo articolo di approfondimento.

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