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Archive for settembre 2018

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Statua di Santo Stefano

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Potenza Picena, dopo 150 anni, ha finalmente celebrato solennemente la festa del Patrono principale della città e titolare della Parrocchia, Santo Stefano.
La festa si è svolta dal giorno 2 Agosto 2018 fino al giorno 5 Agosto 2018, includendo sia il giorno dell’Invenzione di Santo Stefano, cioè il 3 Agosto, che la festa della Madonna della Neve, il 5 Agosto.
Questa bella festa si è potuta celebrare grazie allo spirito d’iniziativa e di ascolto del Parroco, padre Michele Ardò e del suo vice, padre Lorenzo Turchi ed al coinvolgimento di tutta la comunità parrocchiale.
La festa quest’anno ha avuto al suo centro iniziative sia religiose che civili. Tra quelle religiose ricordiamo la processione solenne il giorno della festa del Patrono Santo Stefano, il 3 Agosto 2018, preceduta da una affollata funzione religiosa all’interno della Collegiata di Santo Stefano. Alla funzione religiosa ed alla processione hanno partecipato autorità civili e religiose, tra cui il nostro Sindaco Noemi Tartabini, la Banda Cittadina, le Confraternite locali (Corpus Domini, della Buona Morte e del Sangue Sparso di San Girio) e quelle di Montecosaro e Villa San Filippo di Monte San Giusto. In processione è stata portata la nuovissima statua di Santa Stefano, inaugurata nell’occasione e realizzata in Puglia, a Lecce da parte dell’artigiano Tonino Zaccaria – arte sacra. Durante il percorso della processione, in Piazza Giacomo Matteotti è stata scoperta la targa che ricorda la presenza al centro della città della Pieve di Santo Stefano, struttura demolita nel 1796 per allargare la Piazza, chiamata all’epoca Piazza Grande. Di seguito i fuochi d’artificio della ditta Alessi di Ascoli Piceno, visti dal Pincio.
Festa di Santo StefanoLa processione si è conclusa nel Piazzale della Collegiata. Domenica 5 Agosto 2018 è stata festeggiata la Madonna della Neve presso la chiesa all’ingresso del Paese.
Per quanto riguardano le iniziative civili ricordiamo lo spettacolo al Pincio “0 comme…..Cacahuete” di Andrea Menozzì della Compagnia Curculabile, il giorno 2 Agosto 2018, il concerto della Banda Cittadina, sempre al Pincio, il giorno sabato 4 Agosto 2018 che ha suscitato molto interesse, ed infine il concerto in Piazza Matteotti Domenica 5 Agosto 2018 del tenore di Assisi, fra Alessandro Brustenghi insieme a fra Davide Boldrini alla chitarra, accompagnati dalla Corale Santo Stefano di Potenza Picena. Un concerto, quest’ultimo veramente straordinario che ha richiamato in Piazza molti spettatori, mai visti tanti in questo luogo. E’ stata un’emozione di cui ricordarsi per sempre. Alla fine della serata sono stati estratti i numeri della ricca lotteria di beneficenza organizzata nell’ambito della festa del patrono.
Festa di Santo StefanoQuindi in conclusione una festa ben riuscita sotto tutti i punti di vista, sia religioso che civile, grazie allo straordinario impegno della comunità parrocchiale e dei parroci, padre Michele Ardò e padre Lorenzo Turchi. E’ mancata solo la fiera dedicata a Santo Stefano, ci si augura che questa carenza venga superata il prossimo anno, con l’impegno di tutti.
Il servizio fotografico è stato realizzato con molta professionalità e passione da Elisa Cartuccia, tra gli organizzatori della festa, e ci è stato gentilmente messo a disposizione per farlo conoscere a tutti i nostri lettori. In questo modo gli scatti bellissimi di Elisa, che ringraziamo di cuore, documentano emotivamente ed artisticamente un avvenimento che passerà alla storia della nostra comunità.
Le foto del concerto della Banda Cittadina ci sono state messe a disposizione da Gabriele Onofri, che ringraziamo, insieme ad altre del concerto di fra Alessandro in Piazza Matteotti.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Nel mese di Agosto 2018 abbiamo avuto modo di parlare della prima Festa del Grappolo d’Oro che si è svolta a Potenza Picena il giorno 9 Ottobre del 1955, ed abbiamo pubblicato alcune foto, scattate da Bruno Grandinetti quel giorno, che sono appartenute al Segretario comunale della nostra città dott. Elio Ilari e donate al nostro Archivio Storico comunale di Via Trento dal sig. Marco Parigi il giorno 5/2/2018.
Ora siamo in possesso di 9 foto scattate Giovanni Cardinali di Potenza Picena durante la seconda festa del Grappolo d’Oro del giorno 30 Settembre 1956 e ci fa piacere farle conoscere ai nostri affezionati lettori. Insieme a queste foto, nel nostro archivio storico abbiamo trovato altre 4 foto, questa volta scattate quel giorno da Bruno Grandinetti, che provvediamo a pubblicare.

La seconda edizione della Festa del Grappolo d’Oro, come la prima, si è svolta nell’arco di una giornata, Domenica 30 settembre 1956.
A differenza della prima edizione, questa seconda ha introdotto molte novità.
Tra queste la presenza del Messaggero di Bacco a cavallo, che poi è proseguita fino ad oggi, in abito romano rappresentata da Piero Gironi, per tutti “Lo toscano”, che annunciava l’inizio della festa a tutta la popolazione, al suono delle campane della torre civica, al rullo dei tamburi e squilli di trombe. Insieme a lui c’era Guglielmo Imperi, “Lo romano” e Luigino Lavini.

Grappolo d'Oro 1956

Seconda festa del Grappolo d’Oro 30/9/1956. Foto di Bruno Grandinetti. ASCPP

Poi la benedizione del Grappolo d’Oro in Collegiata Santo Stefano da parte del parroco don Giacomo Fortunati. C’era la proclamazione per la pri­ma volta della Reginetta del Grappolo d’Oro, a cui veniva offerto dagli organizzatori un bracciale d’oro. In quella edizione il titolo di Reginetta è andato ad una bellissima ragazza, Rosanna Patacconi, che poi si è sposata con Arturo Rampioni di Porto Potenza Picena.
La festa prevedeva inoltre l’innalzamento di un artistico pallone aerostatico illuminato della ditta Peretti Ettore di Morrovalle, una tombola con ricchi premi ed il concerto della Banda Cittadina, diretta dal maestro Edgardo Latini, che si è svolto in due fasi: una prima parte alle ore 19,30 ed una seconda parte dopo l’estrazione della tombola alle ore 21,30. Il momento più importante della festa era la sfilata dei carri e dei gruppi folcloristici che partendo da Viale Trieste, percorrevano le vie cittadine per concludere il loro giro in Piazza Giacomo Matteotti, con la premiazione dei migliori carri e gruppi folcloristici.
In questa edizione hanno partecipato 5 carri allegorici, di cui uno fuori concorso dal titolo molto significativo “Apoteosi di Bacco”. Il miglior carro è stato quello preparato dai coloni della Valle del Potenza “Le stagioni”, un mastodontico tino girevole, con tre aperture in cui si notavano altrettanti quadri viventi. Gli altri carri che hanno partecipato sono stati “Il Mistero”, con un soggetto religioso, “il Pozzo”, realizzato da Marcello Bompadre e Rinaldo Carestia, e il “Rione dell’Aquila”.
Per quanto riguarda i gruppi folcloristici locali sono stati in tutto 3, “Le Regioni”, complesso canoro, il rione “Sant’Antonio”, con stornelli romaneschi e tarantelle marchigiane ed il complesso, “Piccoli cantori”, che si sono cimentati in belle danze ed in soavi canti popolari. Ha partecipato inoltre il gruppo folcloristico di Sarnano.
Per questa edizione sono stati affittati da una ditta di Bologna, la Sartoria Alberani i costumi di Bacco, dei 4 tamburrini e dei 4 trombettieri, oltre che dei romani e delle vergare in vestiti caratteristici regionali, mentre i tamburi e le trombe sono stati presi in prestito da San Elpidio a Mare.

Rosanna Patacconi

Rosanna Patacconi prima reginetta del Grappolo d’Oro 1956. Foto di Bruno Grandintetti tratta dal libro 50 anni del Grappolo d’Oro. Pro-Loco Potenza Picena. Bieffe 2010.

Una novità di questa edizione che abbiamo avuto modo di scoprire da poco è stato il fatto che sono state effettuate delle riprese cinematografiche, probabilmente con una pellicola 8 millimetri, pellicola che è andata purtroppo smarrita. La pellicola dovrebbe essere stata fornita dal negozio di Renzo Tortelli di Civitanova, nostro concittadino e famoso fotografo, mentre l’operatore dovrebbe essere stato padre Erasmo Percossi, tra gli organizzatori della Festa, che era appassionato sia di fotografia che di cinematografia. Sarebbe straordinario poter ritrovare questo eccezionale filmato, che è stato anche proiettato in pubblico nel 1956, probabilmente al Cine-Teatro “Bruno Mugellini” ed anche a Montecanepino, incassando nelle due proiezioni la somma di Lire 14.800 (a Montecanepino è stata incassata la somma di Lire 3.800).
Tenuto conto che questa festa era molto costosa (si parla di Lire 450.000), gli organizzatori, come per la prima edizione, hanno chiesto un contributo economico agli imprenditori locali ed ai possidenti. Contributi sono venuti quindi da Casimiro Scarfiotti per il cementificio di Porto Recanati, da Eugenio Quaglia per la Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena, da Gerio Matteucci per la contessa Giuseppina Buonaccorsi di Montecanepino, da Ettore Volpini e dal conte Enrico Lucangeli di Porto Recanati, da Gina Casalis Douhet, da Nello Grandinetti e dall’ECA (Ente Comunale di Assistenza).
Il comitato organizzatore di questa seconda edizione della festa era composto dal Sindaco Lionello Bianchini, da Marcello Simonacci, Mario Bocchini, Mauro Mancini, padre Erasmo Percossi, il maestro Edgardo Latini, Borroni Luigi, Pastocchi Emilio, che era anche lo speaker della festa, Malatini Giuseppe, Fontana Umberto e Rossini Francesco.
Questa seconda edizione ha definitivamente gettato le basi per la sua prosecuzione nel corso degli anni, che ci ha portati a festeggiare quest’anno la 58° edizione.

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Stemma Comunale tratto dal frontespizio del Catasto rustico di Monte Santo (1762-1765) presso l’archivio storico di Potenza Picena, disegnato da Giuseppe Federici.

a cura di Simona Ciasca e Polo Onofri

890 anni fa, il giorno 27 settembre 1128, Monte Santo nasceva come libero comune grazie ad una decisione del Vescovo di Fermo Liberto ed acquisiva il titolo di città.
“Il Vescovo di Fermo consigliato dal clero e dai laici e desiderando il bene della Chiesa fermana, giudica opportuna l’edificazione di Monte Santo” (in questo caso edificazione deve intendersi non come costruzione o ricostruzione del castello, ma concessione dell’autonomia, con svincolo dalla soggezione feudale e nascita di un libero comune).
“Rinuncia pertanto, in favore degli abitanti del castello di Monte Santo, ai diritti e alle esazioni che gli competono, esclusi il placito per omicidio, adulterio, furto e assalto cruento ed il diritto fodro alla venuta dell’Imperatore o del Papa.”
“Il Vescovo aiuterà gli abitanti di Monte Santo in caso di guerra, ma non nelle lotte interne, e farà in modo di ricostruire il castello se esso venga distrutto.”(1) Questo giorno, cioè il 27 Settembre, dovrebbe essere festeggiato dalla nostra Città solennemente; per far esaltare meglio questo straordinario avvenimento storico, fondamentale per la nascita della nostra Città, sarebbe opportuno far collocare sul Palazzo Comunale una lapide o una targa che ricordi a tutti l’evento.
Dopo aver ripreso a festeggiare a distanza di 150 anni il patrono della nostra città, Santo Stefano, il giorno 3 agosto, dovremmo festeggiare anche il giorno della fondazione, cioè il 27 Settembre.

1) Notizie storiche tratte da: Liber Iurium dell’Episcopato e della Città di Fermo (977 – 1266) codice 1030 dell’archivio storico comunale di Fermo – Libro 1 – a cura di Delio Pacini – Deputazione di Storia Patria per le Marche – Ancona 1996.

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Macerata 880 anni della fondazione

Macerata ha festeggiato gli 880 anni della fondazione. Resto del Carlino 30 agosto 2018.

 

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San Giacomo Maggiore

San Giacomo Maggiore. Statue lignee dorate Sec. XVII. Foto Sergio Ceccotti

Il Comune di Potenza Picena è proprietario da molti anni di 10 statue lignee portareliquari del sec. XVII di scuola marchigiana raffiguranti gli Apostoli.
Sono manufatti in legno scolpito dorato da ritenersi senza alcun dubbio di qualità assai pregevole per la ricchezza e l’accuratezza dei particolari, nonché per l’intensa espressività dei volti e la solennità del portamento. Provengono dalla chiesa di Sant’Agostino degli Agostiniani, chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, “Governatrice feconda della nostra città”.
Lo stato delle sculture è pessimo, in quanto il legno risulta diffusamente tarlato e, in almeno un caso, vistosamente fessurato, la doratura presenta lacune diffuse ed in alcune statue sono mancanti delle parti.
Le statue, compresi i reliquari, sono alte dai 78 agli 87 centimetri.
Queste statue attualmente sono esposte all’interno di teche di vetro nel contesto della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento, insieme ai quadri, acqueforti ed oggetti provenienti dal Monastero di San Tommaso Apostolo delle Clarisse di Potenza Picena, donati al nostro Comune dalle Clarisse di Pollenza.

San Giovanni Apostolo ed Evangelista

San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Statue lignee dorate Sec. XVII. Foto Sergio Ceccotti

Gli Apostoli raffigurati nelle 10 statue, individuati dal prof. Gianfranco Morgoni, sono: San Giacomo Maggiore, San Paolo, San Bartolomeo, Simone Apostolo, Andrea Apostolo, Matteo Apostolo, Giuda Taddeo Apostolo, San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Delle restanti due statue non siamo riusciti ad individuare i soggetti.
Il progetto di restauro delle 10 statue è stato predisposto dalla ditta Archigeo di Fermo, che dovrà essere approvato dalla Soprintendenza di Ancona ed inserito nel portale istituzionale dell’Art-Bonus, prevede una spesa complessiva per l’intervento pari ad Euro 7.950 +Iva ed è seguito dall’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca.
Questo restauro rientra nell’ambito della legge Art-Bonus che prevede per i finanziatori un beneficio fiscale del 50% della spesa, diluito in 3 anni.
Il giorno 30 Agosto 2018 il dott. Roberto Domenichini, nostro concittadino ed attualmente Direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro, ha comunicato alla dott.ssa Simona Ciasca la sua disponibilità a finanziare il restauro di ben 3 statue degli Apostoli, e nello specifico quelle di San Giacomo Maggiore, San Giovanni Apostolo ed Evangelista e Giuda Taddeo Apostolo.
È una bellissima notizia che fa seguito a quanto il dott. Roberto Domenichini ha già fatto nei mesi scorsi a favore delle monache benedettine del Monastero di San Sisto di Potenza Picena, dove ha finanziato il restauro di 4 tele e quello della pala di Pietro Paolo Jacometti del 1630 “Madonna in Gloria tra i Santi Caterina d’Alessandria, Benedetto da Norcia e Scolastica”.

Giuda Taddeo Apostolo

Giuda Taddeo Apostolo. Statue lignee dorate Sec. XVII. Foto Sergio Ceccotti

Ci si augura che altri nostri concittadini seguano l’esempio positivo ed encomiabile del dott. Roberto Domenichini, che noi per l’ennesima volta ringraziamo di cuore per la sua generosità e sensibilità verso il recupero del nostro patrimonio storico ed artistico.
In questo modo si potranno portare a termine i restauri delle altre 7 statue degli Apostoli ed anche dei 4 antifonari dei sec. XVI e XVII.
Cittadini di Potenza Picena dimostrate il vostro amore verso la nostra città, finanziate questi restauri.

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Oltre il Silenzio

Potenza Picena – Mostra fotografica

Oltre il Silenzio
foto di Sergio Ceccotti e Giuliano Margaretini

oltre il silenzio-manif mostra

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due-sposi-50a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
In un nostro precedente articolo del mese di Marzo 2011 avevamo ricordato la storia dei nostri muratori e manovali che dal 1956 in poi sono emigrati in Francia, a Parigi ed in particolare a Pontoise ed Argenteuil, assunti dall’impresa edile dei fratelli Pagnanini di Civitanova. E’ stata l’ultima grande emigrazione dei santesi all’estero. Tra di loro c’era un muratore, Candido Cardinali, nato a Potenza Picena il giorno 11 Luglio del 1930 da Carlo, muratore anche lui, e da Laura Borroni, residente in Via San Giovanni n° 258.
Candido Cardinali ha frequentato le scuole elementari locali e, con profitto, nel periodo 1947-1948-1949 la Scuola d ‘Arte “Ambrogio Della Robbia” di Potenza Picena, sezione muratori, con il prof. Giuseppe Asciutti.
Nel nostro Archivio Storico si trovano oggi due suoi lavori giovanili.
A Parigi, a Sain Quen L’Aumone, Candido Cardinali il giorno 23/5/1959 si è sposato con la sig.ra Denise Benaglia e dal loro matrimonio è nato, il 21/11/1962, Christophe. Il giorno 7 Settembre 2017 è morto all’età di 87 anni.
Durante la sua permanenza a Potenza Picena ha lavorato come muratore ed è stato un militante del Partito Comunista Italiano, iscritto alla Sezione locale “Francesco Margaritini”.
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Negli ultimi tempi in Francia sono morti altri nostri concittadini che erano partiti negli anni Cinquanta e Sessanta, come Giovanni Sabbatini, detto “ferraretto”, Gerardo Rinaldelli, detto “pippitto”, mentre negli anni passati sono morti anche Vittorio Bernabiti, detto ”quaglietta” e Benito Mercuri. A Potenza Picena il giorno 15/3/2017 Giovanni Pastocchi e il 12/11/2012 Antonio Giannini.
Di quella straordinaria esperienza dei nostri muratori e manovali che sono partiti dal 1956 in poi per Parigi rimangono in vita da noi pochi superstiti, tra cui Ermanno Carestia, Augusto Cittadini, Cittadino Mercuri, Santino Giri. In Francia rimangono ancora pochi di quella generazione di emigrati, tra cui Borroni Giorgio, Pesci Franco ed i fratelli Cennerelli, Giuseppe e Luigi. Nel periodo estivo in particolare ritornano a Potenza Picena molti figli, mogli e nipoti dei nostri muratori emigrati in Francia ed è sempre una grande emozione e festa poterli rivedere. In Francia, nei comuni dell’hinterland di Parigi, si sono comunque radicati bene i discendenti dei nostri concittadini e sono veramente tanti. Uno di loro Laurent Clementoni, figlio di Giannino, addirittura è Sindaco della città di Garancières en Beauce (al secondo mandato), dove vive.
Foto-4Potenza Picena città di emigrati, non dimentica l’esperienza di questi ragazzi che dal 1956 in poi sono partiti per Parigi, per cercare lavoro ed un futuro migliore per loro e per le loro famiglie. Sarebbe opportuno che la nostra città potesse instaurare un rapporto di gemellaggio con uno dei comuni simbolo della nostra emigrazione in Francia, o Pontoise o Argenteuil, in modo da poter rinsaldare i rapporti con tutti i discendenti dei nostri muratori.
Inoltre sarebbe interessante allestire una mostra fotografica su questa esperienza dei nostri concittadini emigrati, chiedendo la collaborazione di tutte le famiglie coinvolte, che sono moltissime.

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