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Archive for novembre 2018

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Maria CarliniIl 30 Giugno 1944 è stato un giorno di grande felicità per Potenza Picena in quanto è stata liberata dalle truppe alleate polacche del Reggimento Corazzato Pulk 4 Pancerny Skorpion al comando del colonnello Ignacy Kowalczewski.
Nella stessa giornata si è anche consumata la più grave tragedia per la città di Potenza Picena. I tedeschi in fuga dalle colline di Recanati hanno sparato diversi colpi d’artiglieria su Potenza Picena, uno dei quali ha colpito la base della Torre Civica in Piazza Principe di Napoli (oggi Giacomo Matteotti), facendo 5 morti, ed un altro ha colpito la casa della famiglia Mazzoni, in contrada La Concia, facendo 3 vittime. Complessìvamente sona morte 8 persone, 5 donne e 3 uomini.
Tra le persone morte in Piazza troviamo la giovane donna Maria Carlini, che teneva in braccio il nipote Sandro Carlini, di soli 3 anni, figlio del fratello Francesco.
I tedeschi prima di partire da Potenza Picena avevano già preannunciato la tragedia che si sarebbe abbattuta su Potenza Picena. Dissero ai nostri concittadini “oggi noi partire, domani voi Kaputt”.
Maria Carlini è morta ed il nipote Sandro è rimasto gravemente ferito dalle schegge.
Chi era quella giovane donna di soli 29 anni, che viene anche ricordata nella lapide posta il giorno 25 Aprile 2000 alla base della Torre Civica in Piazza Matteotti?
Maria Carlini era nata a Potenza Picena il giorno 7/10/1915 da Enrico e da Giuseppa Asciutti in Vico San Sisto n° 29. Aveva altri tre fratelli, padre Cherubino, Francesco e Virgilio ed una sorella Rita.

Padre Cherubini Carlini

La famiglia Carlini insieme a Padre Agostino Asciutti. Da sx Virgilio, Enrico, Rita, Cherubino, Giuseppa Asciutti. Dietro P. Agostino Asciutti, Maria Carlini e Francesco Carlini. Foto Claudio Carlini.

Maria Carlini ha frequentato la Scuola elementare locale con i maestri Elide Sensini, Maria Galletti ed infine con Azzolino Clementoni. Tra i suoi compagni di scuola troviamo Ermanna Grandinetti, Bice Bernabiti, Gisella Granati, Fernanda Carestia, Alba Monsù ed Amelio Pescetti. Dopo la Scuola elementare ha frequentato i corsi della Scuola d’arte “Ambrogio Della Robbia”, con lo zio, il prof. Giuseppe Asciutti.
Nel nostro archivio storico si trovano 5 suoi disegni, che con l’occasione di questo articolo li vogliamo far conoscere a tutti.
Maria Carlini da oggi non sarà più solo un nome, ma avrà un volto, una sua storia che rimarrà per sempre nella memoria di tutti i santesi a ricordo della tragedia del 30/6/1944.

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a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

San Giacomo Maggiore

Il giorno 31 ottobre2018 la Soprintendenza di Ancona ha comunicato al Comune di Potenza Picena di aver approvato il progetto di restauro delle 10 statue lignee degli Apostoli del Sec. XVII predisposto dalla Dott.ssa Letizia Bruscoli di Pesaro.

È la stessa professionista che nei mesi scorsi ha già provveduto a restaurare con ottimi risultati la pala di Pietro Paolo Jacometti del 1630 ed altri 4 quadri del monastero di San Sisto delle Benedettine.

Il progetto della Dott.ssa Letizia Bruscoli prevede una spesa complessiva di € 7.500 e già il Dott. Roberto Domenichini si è impegnato a finanziare il recupero di 3 statue (San Giacomo Maggiore, San Giovanni Evangelista e San Giuda Taddeo), per una spesa di € 2.500.

Il progetto, dopo il nulla osta della Soprintendenza di Ancona, deve essere inserito nel portale ufficiale dell’Art Bonus, dopo di che è possibile iniziare i lavori di restauro. Chiunque fosse interessato a finanziare il recupero di queste statue lignee degli Apostoli, può contattare l’Economo Comunale, Dott.ssa Simona Ciasca, scegliere la statua o le statue da recuperare ed usufruire del beneficio previsto dalla legge Art Bonus (legge n. 106 del 29/7/2014), che consente un credito d’imposta del 65%, diluito in tre anni.

In pratica il costo effettivo dell’intervento per ogni singola statua è solo del 35%della spesa sostenuta.

Ci si augura che la Città di Potenza Picena sappia rispondere in maniera positiva a questo appello, in modo da poter completare il restauro di tutte le10 statue lignee degli Apostoli.

Il progetto è stato inserito nel portale Art Bonus il giorno giovedì 22 novembre 2018.

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a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il giorno 6/10/2018 ci ha lasciati Mario Zucchini all’età di 91 anni.
Dopo la morte della moglie Anna Kienberger, avvenuta il giorno 20/12/2017, Mario si era sentito male e nel giro di pochi mesi ha raggiunto la sua amatissima consorte in cielo. Uniti nella vita, uniti nella morte.
Mario Zucchini è stato sicuramente il più grande calciatore di Potenza Picena di tutti i tempi, arrivando a vestire per 4 stagioni, dal 1951 fino al 1954, la maglia dell’Anconitana in serie B. Aveva inoltre giocato in precedenza prima con la Civitanovese poi con la Recanatese, segnando in un campionato ben 32 goal. Dopo l’esperienza con l’Anconitana ha giocato due anni con la Vastese e di nuovo con la Civitanovese ed ha concluso la sua gloriosa carriera con il Potenza Picena. È stato poi un bravo allenatore con la Vastese in serie C e poi con il Potenza Picena.
Aveva iniziato a giocare al calcio giovanissimo dopo la guerra con la Unione Sportiva Potentina in prima Divisione nel periodo 1945-1946 e 1946-1947. Aveva fatto parte della giovane squadra del Potenza Picena quando il giorno 10 Giugno del 1946 è stato inaugurato il campo sportivo costruito dai soldati polacchi del 4° Reggimento corazzato Skorpion, nell’incontro memorabile con la rappresentativa polacca, terminato a favore di quest’ultimi con il roboante punteggio di 8 a 1, ed il goal della bandiera per il Potenza Picena è stato segnato da Antonio Bernacchia. Di quella mitica squadra del Potenza Picena rimane oggi in vita, dopo la morte di Antonio Bernacchia e di Mario Zucchini, solo Augusto Cittadini, “Augusto de Cocò”.
Mario Zucchini era nato a Potenza Picena il giorno 17/10/1927 in Via Tripoli n° 100 da Ermenegildo e da Igina Pescetti ed aveva altri due fratelli, uno più grande, Domenico ed uno più piccolo, Reinaldo (Fausto). Il giorno 31/8/1954 si è sposato con la sig.ra Anna Kienberger ed hanno avuto due figlie, Rosi e Paola, che gli hanno dato come nipoti Eva, Giona e Mario.
Mario Zucchini oltre all’attività di calciatore ed allenatore, aveva anche lavorato presso la centrale di sollevamento di Becerica, poi aveva imparato il mestiere di ottico, aprendo un negozio, oggi portato avanti dalla figlia Paola.
Per concludere Mario Zucchini è stato un grande calciatore, allenatore,marito, padre di famiglia e nonno affettuoso.
Era sempre disponibile e gentile nel raccontarci la storia di Potenza Picena, gli avvenimenti, i personaggi caratteristici di Monte Santo.
Era un appassionato di musica ed è stato tra i fondatori della Associazione Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni” di Potenza Picena.
Ci mancherai Mario, ma noi non ti dimenticheremo.

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a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Affresco del Sec. XIV - Chiesa S. Francesco - Foto B. Grandinetti - ASCPP

Affresco del Sec. XIV Santa Elisabetta – Chiesa S. Francesco – Foto B. Grandinetti – ASCPP

La chiesa di San Francesco di Potenza Picena, al Pincio, è chiusa dal giorno 30 Ottobre 2016, dopo la forte scossa di terremoto che si è verificata quella mattina del 6,5 grado Mercalli, che ha causato danni alla volta interna.
Da quel giorno il Ministero degli Interni, Fondo Edifici di Culto proprietario del fabbricato, non ha avviato ancora alcuna opera di recupero.
All’interno della chiesa si trovano ancora tutte le opere d’arte, le 4 pale d’altare, compresi gli affreschi trecenteschi che si possono ammirare sulla scalinata che porta alla cantoria.
Questi affreschi sono la più antica testimonianza artistica conosciuta della nostra città, sono molto belli e dovrebbero essere i resti dell’antica chiesa di San Nicolò, le cui origini dovrebbero risalire agli inizi del Duecento. Questa chiesetta è stata poi donata dalla nostra comunità ai frati conventuali quando sono venuti ad insediarsi a Monte Santo verso il 1298.
Secondo gli esperti le due immagini che noi oggi possiamo ancora ammirare dovrebbero rappresentare una “Visitazione”.
Secondo noi ci troviamo difronte ad un capolavoro dell’arte trecentesca marchigiana, raffigurante uno un Vescovo, probabilmente San Nicola da Bari, a cui era intitolata la originaria chiesa di San Francesco, mentre l’immagine femminile posta alla sua destra dovrebbe rappresentare Santa Elisabetta, cugina della Madonna, questo secondo padre Ferdinando Campana, Provinciale dei Frati Minori delle Marche che ha visitato la chiesa il giorno Mercoledì 22 Agosto 2018, insieme a padre Lorenzo Turchi, vice-parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo di Potenza Picena. Questi affreschi trecenteschi andrebbero ripuliti e restaurati, facendoli anche ammirare ai visitatori, una volta che la chiesa verrà sistemata e riaperta al culto dei cittadini di Potenza Picena.
All’interno della chiesa di San Francesco, per la Cappella di Santa Venera degli Albanesi, nel 1491 sono stati commissionati altri affreschi al pittore di San Severino Ludovico Urbani, andati distrutti.
Questa chiesa conservava inoltre anticamente anche un capolavoro di Vittore Crivelli del 1493. Parti di questo polittico si trovano oggi esposte con grande evidenza nei musei internazionali inglesi ed americani, in particolare. Troviamo tre tavole e quattro parti della predella presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge ed un’altra tavola presso il Ashmolean Museum di Oxford in Inghilterra, oltre che tre tavole negli Stati Uniti. Il giorno Domenica 29 Luglio 2018, alle ore 16,30, sono venuti a Potenza Picena un gruppo di dottorandi, quasi tutte ragazze, con il loro professore inglese dell’Università di Cambridge, in Inghilterra, che si trovavano temporaneamente nelle Marche, ad Amandola.

Affresco del Sec. XIV - Chiesa S. Francesco - Foto B. Grandinetti - ASCPP

Affresco del Sec. XIV San Nicola da Bari – Chiesa S. Francesco – Foto B. Grandinetti – ASCPP

Hanno voluto visitare appositamente il contesto della chiesa di San Francesco, dove si trovava il polittico di Vittore Crivelli ed hanno potuto anche ammirare gli affreschi trecenteschi. Inoltre hanno visitato la Pinacoteca Comunale, l’Archivio Storico, il Teatro “Bruno Mugellini”, la ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dove hanno potuto ammirare ed apprezzare il trittico di Paolo Bontulli da Percanestro del 1507, oltre a fare un interessante giro per il nostro centro storico, ammirando i portali del Palazzo Properzi, quello del Palazzo Trionfi, oggi Mazzoni ed infine quello con i simboli ebraici in Via Tripoli.
Comunque dobbiamo essere orgogliosi e far conoscere questi affreschi trecenteschi di San Francesco, la più antica testimonianza artistica di Monte Santo, una volta che la chiesa verrà riaperta e ci si augura che possa avvenire in tempi brevi.

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Rita Carlinia cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Nel mese di Settembre 2018 è venuto a Potenza Picena il sig. Massimo Carlini che dal 1948 vive in Argentina, a Buenos Aires.
Massimo Carlini è nato a Potenza Picena il giorno 17/4/1945 da Giuseppe e da Rosa Percossi ed abitavano in Via Tripoli. E’ la prima volta, dal 1948, che viene a Potenza Picena, cercando le sue radici, i suoi parenti. Tra i suoi parenti, del ramo paterno che da noi vengono riconosciuti con il soprannome di “Mammetta”, ha trovato il sig. Giovannino Paparelli, suo cugino, la cui madre Maria Carlini era la sorella del padre di Massimo, Giuseppe. Suoi lontani parenti anche i figli di Virgilio Carlini, Claudio ed Enrico.
Anche Rita Carlini, sorella di Virgilio, era una sua parente e Massimo ha avuto modo di conoscerla quando lei viveva in Argentina e conservava sul suo telefonino una foto dove loro stavano insieme.
Dopo questa notizia abbiamo voluto approfondire la conoscenza di Rita Carlini che si era sposata a Potenza Picena il giorno 29/3/1951 per procura con il sig. Augusto Pastocchi, che viveva in Argentina, e non hanno avuto figli. Rita Carlini dopo, la morte del marito Augusto è ritornata a Potenza Picena dove è morta presso la nostra casa di riposo il giorno 18/3/1998.
Rita CarliniRita Carlini era nata a Potenza Picena il giorno 31/8/1912 in Vico Leopardi n° 8 da Enrico e da Giuseppa Asciutti. Era la sorella di Virgilio, Francesco, Maria e padre Cherubino. La sorella Maria Carlini era morta il giorno 30/6/1944 in Piazza Principe di Napoli, l’attuale Giacomo Matteotti, in conseguenza del cannoneggiamento tedesco su Potenza Picena, che complessivamente aveva causato 8 morti, tra la Piazza 5 e la contrada La Concia 3.
Rita Carlini viene ricordata in particolare perché nel 1951 ha portato in Argentina, a Buenos Aires, presso la sede della Società Potentina di Mutuo Soccorso di quella città, il cofanetto con all’interno la terra benedetta dei 5 colli di Potenza Picena, dono della nostra città alla comunità dei santesi residenti in Argentina. Rita Carlini il giorno 25 Novembre 1951 si è imbarcata a Genova ed ha raggiunto l’Argentina con il piroscafo “Corrientes”. Il cofanetto in noce era un’opera d’arte eseguita dal prof. Giuseppe Asciutti ed è stato consegnato nelle mani del Presidente della Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires, Cesare Roseti. Il cofanetto con all’interno la terra benedetta dei 5 colli di Potenza Picena è stato riposto in un altarino costruito appositamente dal muratore Manlio Carestia e decorato dall’artista Mario Percossi nella sede della stessa Società Potentina di Buenos Aires.
Quando è stato inaugurato nel 1952 si è svolta una toccante cerimonia che ha visto raccolti nella sede della Potentina tantissimi nostri emigrati che vivevano in Argentina e con l’occasione sono stati anche inaugurati tre importanti ritratti posti intorno al cofanetto. Uno raffigurava il primo Presidente della Società Potentina, il sig. Domenico Giampaoli, morto da poco, il secondo il maestro Raffaele Petetti ed il terzo il prof. Umberto Boccabianca. I nostri emigrati non dimenticavano i loro insegnanti presso le scuole elementari di Potenza Picena. I componenti il Direttivo della Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires erano i seguenti santesi: Cesare Roseti, Presidente, Tanoni Galliano, Rossini Alceo, Pianaroli Cesare, Carestia Domenico, Rinaldelli Giuseppe, Rossi Vincenzo, Carestia Manlio, Orselli Alessandro, Percossi Ivo e Sorichetti Armando.
Diversi di loro nel 1967 saranno tra i protagonisti della realizzazione a Potenza Picena della Piramide de Mayo in Largo Leopardi, tra cui Domenico e Manlio Carestia e Rossi Vincenzo. La Piramide de Mayo di Potenza Picena è stata inaugurata il giorno 9 Luglio del 1967 alla presenza del Ministro italiano del Turismo Achille Corona e dell’ambasciatore argentino a Roma, il sig. Ramos Meija.

Padre Cherubini Carlini

La famiglia Carlini insieme a Padre Agostino Asciutti. Da sx Virgilio, Enrico, Rita, Cherubino, Giuseppa Asciutti. Dietro P. Agostino Asciutti, Maria Carlini e Francesco Carlini. Foto Claudio Carlini.

Oggi la Società Potentina di Mutuo Soccorso di Buenos Aires, fondata nel 1935, non c’è più e non sappiamo che fine abbia fatto il cofanetto con la terra benedetta dei 5 colli di Potenza Picena.
Rita Carlini comunque rimarrà nella storia di Potenza Picena come la piccola donna che ha portato in Argentina nel 1951 il cofanetto contenente un grande tesoro, la terra benedetta dei 5 colli di Potenza Picena, molto cara ai nostri emigrati.

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a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Mobili donati dalle clarisseLe Monache Clarisse di Pollenza hanno donato molte opere d’arte, quadri, acqueforti e mobili antichi al nostro comune, provenienti dal Monastero di San Tommaso di Potenza Picena, Monastero chiuso nel 2008.
In tre precedenti articoli abbiamo ampiamente parlato dei quadri, acqueforti ed oggetti. Ora, con questo ultimo articolo, vogliamo approfondire la conoscenza di tutti i mobili antichi che sono stati donati alla nostra comunità.
Nello specifico si tratta di n° 6 cassapanche in noce, n° 2 comò, n° 2 tavolinetti, n° 12 sedie,  un leggio ed una vetrinetta per un totale di n° 24 pezzi.
È un patrimonio straordinario, unico nel suo genere, che andrebbe anche restaurato e valorizzato collocandoloMobili donati dalle clarisse all’interno dei locali della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento, dove già si trovano dal 2 giugno 2017 quadri, acqueforti, n° 2 planimetrie ed un prospetto del Monastero di fine Settecento dell’Architetto Pietro Augustoni, insieme ad oggetti provenienti dal Monastero di San Tommaso di Potenza Picena, oltre alle 10 statue lignee degli Apostoli del sec. XVII ed ai quattro antifonari dei sec. XVI e XVII.
Il loro valore storico ed economico è notevole e le bellissime foto di Sergio Ceccotti li esaltano, consentendo ai nostri affezionati lettori di apprezzarli maggiormente.

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