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Archive for febbraio 2020

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Azzolino Clementoni

Azzolino Clementoni

Due famosi stornelli che riguardano Potenza Picena e Porto Potenza Pi­cena ci fanno conoscere un personaggio, il maestro elementare Azzolino Clementoni, di cui noi oggi conosciamo molto poco.

I due stornelli sono “Jrenne per Monte Santo”, dedicato in particolare al Capoluogo, ma non solo, e “Nenie di… Porto”, dedicato questo principal­mente alla cittadina rivierasca, ma sempre facente parte dello stesso Comune.

Il primo stornello è stato scritto negli anni Trenta del Nove­cento da Azzolino Clementoni in vernacolo, con la musica del fratello, il famoso prof. Arturo Clementoni, ed il secondo agli inizi degli anni Cinquanta, questa volta con testo e musica dello stesso Azzolino, parte­cipando nell’anno scolastico 1951-1952 ad un concorso di canto corale a livello provinciale con la Scuola Elementare di Porto Potenza Picena, dove ottenne il primo premio. In questi due stornelli il maestro Azzolino Clementoni dà prova delle sue qualità poetiche e culturali, ma anche di profonda conoscenza delle due realtà, della loro storia, cultura e situazione sociale, compresi i personaggi e le realtà produttive dell’epoca, uno spaccato delle due co­munità evidenziato in maniera straordinaria, a dimostrazione del suo gran­de attaccamento alle due realtà.

Azzolino Clementoni, maestro elementare, nasce a Potenza Picena il giorno 18/10/1891, in via Garibaldi, l’attuale Via Bruno Mugellini, da Angelo, friscolo e da Annun­ziata Bufalari, casalinga. Era il 3° di 5 figli, Giulio, (scanè), i famo­si musicisti Flavio ed Arturo e Giuseppe, padre dell’industriale del gio­cattolo di Recanati Mario, morto in un incidente stradale a Monterotondo il gior­no 25/8/1937. Ha frequentato la scuola elementare locale con il maestro Raffaele Petetti e si è poi sposato il giorno 15/9/1920 con la sig.ra Giulia Marconi, anche lei maestra elementare ed abitarono in Via Fioretti.

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Il Maestro Azzolino Clementoni al centro insieme ai ragazzi e alle ragazze della scuola elementare di Potenza Picena.

Dal loro matrimonio è nata Gabriela, che sposerà successivamente il soldato polacco del Reggimento Skorpion che ha liberato Potenza Picena il giorno 30/6/1944, Taddeo Link. Partecipa alla prima guerra mondiale; insegnante presso la locale scuola elementare di Via Massucci, poi Mariano Cutini, dà lezioni di educazione fisica ed organizza corsi di canto e musica per i ragazzi e le ragazze della scuola. Nel 1920 istituisce addirittura una scuola di musica e canto intitolandola al maestro Bruno Mugellini, di cui era un grande estimatore. Si deve probabilmente proprio a lui 1’intitolazione del nostro glorioso Teatro condominiale il giorno 28/10/1933 a Bruno Mugellini. Del Teatro con­dominiale “Bruno Mugellini” è stato segretario e consigliere delegato.

Fa parte da giovane della Corale Santo Stefano e della Banda Cittadina, suonando il clarinetto.

Cultore di storia locale, amante del folclore santese, è stato tra gli or­ganizzatori sia della Festa dell’Uva, durante il fascismo, che tra i pro­motori della Festa del Grappolo d’Oro nel 1955.

Fervente cattolico, aveva aderito al Partito Popolare prima dell’avvento del fascismo, poi nel ventennio ha aderito al fascismo, ricoperto dal 25 Luglio 1939 fino al 29/3/1940 il ruolo di Commissario Prefet­tizio e dal 5/4/1940 al 4/8/1940 quello di Podestà del nostro Comune. È stato anche Presidente dell’Opera Nazionale Balilla di Potenza Picena.

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I fratelli Arturo, Flavio, Azzolino e Giuseppe durante la prima Guerra Mondiale

Alla Liberazione di Potenza Picena, il giorno 30/6/1944, ha fatto parte del Comitato di Liberazione Nazionale locale, insieme al prof. Giuseppe Asciutti, Egisto Bontempi e al Colonnello Giovanni Pasquali. Il giorno 8 Luglio 1944 è stato nominato membro della Prima Giunta Comunale di Potenza Picena, in rappre­sentanza della Democrazia Cristiana e della classe impiegatizia.

Nel 1927 è stato nominato Presidente della Cooperativa di Consumo “Alessandro Manzoni”. Nel 1937 Azzolino Clementoni è tra coloro che porteranno a Po­tenza Picena la Ditta “La Fisarmonica” da Castelfidardo, grazie all’iniziativa di Egisto Bontempi e Archimede Mancini, suo cugino e producevano organetti a bocca, prima industria in Italia, voci per armoniche e fisarmoniche. Egisto Bontempi dopo la guerra, da solo riuscirà a farne una grande impresa produttrice di fisarmoniche esportate in tutto il mondo. Con il figlio, l’ing. Paolo Bontempi, l’Azienda diventerà leader mondiale nel campo degli strumenti musicali giocattolo.

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Flavio e Arturo Clementoni con la madre Annunziata.

Il 15/4/I940 è stato tra i promotori della nascita della “Pro Porto Po­tenza Picena”, la futura Pro Loco, come Presidente nella sua veste di Podestà di Potenza Picena, insieme al dott. Giulio Gasciotti, Guido Clemen­ti, Carlo Marchetti, Filippo Bocci, Attilio Masserini, Gerio Matteucci, Nazzareno Pavoni, Daniele Fava. Dopo aver insegnato per molti anni nella Scuola elementare del Capoluogo si trasferisce ed insegna nel 1948 a Porto Potenza Picena ed abiterà in via Duca degli Abruzzi.

Nella realtà di Porto Potenza Picena sarà uno dei più importanti promotori culturali e sociali. Muore il giorno 22/9/1971. Azzolino Clementoni, insegnante elementare, Presidente del Consorzio Provinciale Patronati Scolastici, Cavaliere del Lavoro e Grande Ufficiale, uomo di cultura, poeta, scrittore, giornalista, appassionato di Canto e Musica, di tradizione e folclore locale, è sicuramente uno dei personaggi poliedrici più importanti della nostra comunità che è giusto ricordare sia a Potenza Picena che a Porto Potenza Picena.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

augusto Cittadini. Foto per gentile concessione di Cristina Ciuccarelli.

Il campo sportivo di Potenza Picena è stato inaugurato il giorno 10 giugno del 1946 con un incontro di calcio tra una rappresentativa locale di giovani ed una di soldati polacchi del Reggimento Skorpion.

I soldati polacchi del 4° Reggimento corazzato Skorpion, al comando del colonnello Ignacy Kowalczewski, avevano liberato Potenza Picena dai nazi-fascisti il giorno 30/6/1944.

Dopo la fine della guerra, nel 1946, i soldati polacchi con i loro mezzi hanno costruito il nuovo campo sportivo di Potenza Picena, su di un ter­reno messo a disposizione dalla famiglia Favale Scarfiotti.

La Società Calcio dell’Unione Sportiva Potentina era nata nel 1945, cioè 75 anni fa, ed il primo Presidente è stato Pierino Pierandrei e la sua squadra era formata da giovani locali.

Tra questi giocatori si ricordano tra gli altri Mario Zucchini, che successivamente arriverà a giocare in serie B con l’Anconitana, Guido Morgoni, Duilio Rossi, Manlio Grandinetti, Virgilio De Angelis, Antonio Bernacchia, Igino Carestia ed Augusto Cittadini.

La partita di inaugurazione del nuovo campo sportivo di Potenza Picena finì con il punteggio impietoso di 8 a 1 a favore dei soldati polacchi ed il goal della bandiera per la Potentina fu segnato da Antonio Bernacchia. Questo incontro di calcio di Potenza Picena è passato non solo alla storia della nostra città, ma anche del Reggimento Skorpion, i cui fotografi in quella memorabile partita scattarono molte foto, che siamo riusciti a trovare, sparse in tutto il mondo.

Inaugurazione dello stadio comunale “U.S. Potentina-Skorpion” di Potenza Picena costruito dai soldati polacchi.

L’inaugurazione del nuovo campo sportivo di Potenza Picena è avvenuta alla presenza del nostro sindaco Antonio Carestia, dei militari polacchi, dei rappresentanti della famiglia Favale Scarfiotti, che avevano messo a dis­posizione il terreno, del parroco di Santo Stefano, don Marone Cesanelli, del maresciallo dei locali Carabinieri Francesco D’Ischia.

Il nuovo campo sportivo è stato poi intitolato a Luigia Favale Scarfiotti e successivamente anche al Reggimento Skorpion.

Nel 2014, in occasione dei festeggiamenti per il 70° anniversario della Liberazione di Potenza Picena, erano ancora in vita 3 calciatori della Unione Sportiva Potentina della famosa partita del 10/6/1946, Mario Zuc­chini, Antonio Bernacchia ed Augusto Cittadini.

Nel nostro Teatro “Bruno Mugellini” per ricordare quella gloriosa par­tita di inaugurazione del nostro campo sportivo, si sono ritrovati solo Mario Zucchini ed Augusto Cittadini, mentre per problemi di salute non è potuto essere presente Antonio Bernacchia.

Il giorno 11/2/2015 è morto Antonio Bernacchia, mentre Mario Zucchini ci ha lasciati il giorno 6/10/2018.

L’ultimo superstite di quella gloriosa squadra dell’Unione Sportiva Po­tentina che il giorno 10/6/1946 ha inaugurato il nostro campo sportivo, perdendo 8 a I contro i soldati polacchi, Augusto Cittadini, “cocò”, ci ha lasciati il giorno 5/12/2019, alla veneranda età di 94 anni. Era nato a Potenza Picena il giorno 25/10/1925 da Guido e da Palma Pepa. Si era sposato il giorno 25/10/1958 con la sig.ra Luigia Cerquetti ed hanno avuto due figli.

Era stato un bravissimo muratore e viveva a Civitanova Marche, dove è morto.

È stato tra i primi muratori di Potenza Picena ad emigrare per lavoro in Francia, a Parigi; il giorno 26/6/1956 i muratori e manovali che emigrarono insieme ad Augusto Cittadini furono Ermanno Carestia, Giancarlo Simonetti, Luigino Rinaldelli, Candido Cardinali, Giuseppe Amicucci, Igino Bianchini e Primo Reucci.

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In un nostro precedente articolo abbiamo parlato molto ampiamente del donativo al nostro comune del Palazzo Marefoschi da parte dei coniugi Egisto Bontempi e Maria Bianchi, valutato la considerevole somma di Lire 115.000.000 e di mq. 765.
Il palazzo in questione è stato accettato come donativo da parte del nostro comune, nella seduta consiliare del giorno 6/4/1979, sindaco l’Ins. Maria Magi, con l’impegno unanime di tutti i consiglieri comunali di utilizzarlo per alloggi popolari.
Questa destinazione è stata rispettata solo in parte, in quanto il grosso del fabbricato è stato venduto alle Poste Italiane, mentre solo in una porzione sono stati ricavati n° 7 alloggi popolari, inaugurati nel mese di settembre 2018.
FABRICA BONTEMPIPer non perdere la memoria di questo nobile gesto dei coniugi Bontempi a favore della comunità di Potenza Picena, sarebbe opportuno far collocare una targa sul palazzo di via Silvio Pellico che ricordi a tutti il loro donativo. Ci si augura che l’amministrazione comunale di Potenza Picena, guidata dal Sindaco Noemi Tartabini, raccolga il nostro accorato appello e proceda a far collocare una targa a ricordo.

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Copertina del libro ‘Quella volta che… aneddoti e curiosità’ di Maurizio Margaretini.

a cura di Simona Ciasca a Paolo Onofri

Maurizio Margaretini di Potenza Picena dopo il suo primo libro “Quande cose deo zomba, da Galazzà ad Affari tuoi” del 2012, ci regala un nuovo divertente libro, stampato nel mese di Gennaio 2020 dalla Tipografia di Cingolani Rodolfo di Potenza Picena “Quella volta che … aneddoti e curiosità’’.

Il libro nasce dai ricordi di Maurizio Margaretini e dalla collaborazione dei suoi amici Giuseppe Percossi e Silvano Carota.

È la terza volta che ci occupiamo di Maurizio Margaretini. La prima volta è stato nel 2012, dopo che Maurizio aveva vinto il giorno 17/1/2007 nella nota trasmissione televisiva condotta da Flavio Insinna “Affari tuoi” la considerevole somma di Euro 125.000, diventando un personaggio caratteristico, il Mister Bean delle Marche, per la sua somiglianza sorprendente con l’attore inglese.

Anche l’inviato della trasmissione RAI “La vita in diretta” Gianfranco Agus è venuto a Potenza Picena a trovare Maurizio Margaretini. La seconda volta nel 2014, in occasione dell’uscita del suo primo libro “Quande cose deo zombà, da Galazzà ad Affari tuoi”, dove parla della sua esperienza e partecipazione alla nota trasmissione condotta da Flavio Insinna, della sua vincita e della sua vita nel quartiere popolare di Galiziano a Potenza Picena.

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Retro del libro ‘Quella volta che… aneddoti e curiosità’ di Maurizio Margaretini.

Maurizio Margaretini nasce a Macerata il giorno 6/9/1957 da Dino e da Palmina Bernardi e con questo nuovo libro, il secondo della sua carriera, “Quella volta che … aneddoti e curiosità”, ci parla della sua esperienza di vita dagli anni Sessanta fino al Duemila, della sua giovinezza nel quartiere di Galiziano, “Galazzà”, delle sue esperienze giovanili, delle ragazze, degli amici, della scuola, del suo lavoro presso la fabbrica di strumenti musicali Bontempi di Potenza Picena, della sua famiglia, di suo padre Dino, di sua madre Palmina e del suo nonno materno Cesare. Il libro è arricchito da molte foto, 40 più quelle di copertina e del retro, in bianco e nero ed a colori, che vanno dagli anni Sessanta al Duemila. Sono molto originali e suggestive.

Neorealisti i suoi racconti degli anni Sessanta del Novecento a Galiziano il quartiere più povero e popolare di Potenza Picena. I racconti di Maurizio dei suoi amici d’infanzia chiamati con i loro soprannomi, come si usava all’epoca, Tacchi, Cica, Cino, Marruè, Scimba, Persica, Colgate ed il gigante buono Mirco con il suo cane Jack, i giochi che si svolgevano in questo quartiere della nostra città, come il calcio, il ping-pong a casa di Maurizio, dove il più bravo era sicuramente Marruè, Francesco Agostini, purtroppo morto tragicamente il giorno 25/3/1982 insieme a Roberto Boccanera in un incidente stradale mentre i due si recavano a Treia per partecipare ad una riunione di società di pallavolo (Francesco era il Presidente della Società di Pallavolo di Potenza Picena). Altro gioco molto interessante e praticato a Galiziano era quello del “papa”, che Maurizio racconta molto ampiamente e che si giocava presso i “mori”, il Piazzale San Martino ed anche lo “scivolo” lungo la scarpata del Mercato delle Monache.

Ogni decennio viene ricordato per un avvenimento particolare a carattere generale e nazionale. Negli anni Sessanta si ricorda lo sbarco sulla Luna del giorno 21 Luglio 1969, negli anni Settanta la famosa partita di calcio ai campionati mondiali in Messico del giorno 17/6/1970 finita 4 a 3 a favore dell’Italia contro la Germania, negli anni Ottanta la vittoria dei mondiali in Spagna dell’Italia contro la Germania per 3 a 1.

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Maurizio Margaretini con la madre Palmina Bernardi. Foto tratta dal libro ‘Quella volta che… aneddoti e curiosità’ di Maurizio Margaretini.

Gli anni Novanta del Novecento da Maurizio Margaretini vengono ricordati in particolare per i tanti matrimoni dei suoi amici. Tutti si sono sposati ad eccezione di lui, Maurizio e di Silvano Carota, rimasti ancora oggi scapoli. Gli anni Duemila vengono rappresentati solo da foto. Quest’ultimo lavoro di Maurizio Margaretini è molto interessante e gustoso, fa ridere e riflettere intensamente. Va letto per conoscere maggiormente la vita dei ragazzi di un quartiere popolare ed importante della città di Potenza Picena come quello di Galiziano, dove ancora oggi è presente la sua antica Porta, l’unica che si è salvata in tutta la città, testimonianza medioevale straordinaria.

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Antifonale del Tempo e Comune del Tempo del 1614. Foto di Sergio Ceccotti.

Antifonale del Tempo e Comune del Tempo del 1614. Foto di Sergio Ceccotti.

Anche il secondo progetto Art Bonus del Comune di Potenza Picena, quello riguardante il restauro di n° 4 antifonali dei secc. XVI e XVII, ha trovato i primi finanziatori.
Si tratta del dott. Roberto Domenichini, nostro concittadino che vive in Ancona ed attualmente è Direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro, che in data Lunedì 20 Gennaio 2020 ha effettuato un bonifico bancario a favore del nostro comune di Euro 3.764,43, per il restauro di n° 2 antifonali, quello più antico del 1544, il Graduale dei Santi per Euro 1.722,40 e quello del 1611 stampato a Venezia Antifonale proprio del Tempo e dei Santi per Euro 2.042,03.
Il secondo mecenate è la Fondazione “Anton Mario Filippetti” di Potenza Picena che in data 17 Febbraio 2020 ha effettuato un bonifico bancario a favore del nostro comune di Euro 2.032,52 per il restauro dell’antifonale del Tempo e Comune del Tempo del 1614.

Graduale dei Santi del 1544. Fot di Sergio Ceccotti.

Graduale dei Santi del 1544. Foto di Sergio Ceccotti.

Rimane ancora da finanziare il restauro dell’ultimo antifonale, quello del sec. XVII Antifonale proprio dei Santi e Comune dei Santi per un importo di Euro 2.091,57 e siamo sicuri che in breve tempo il nostro comune riuscirà a trovare un altro mecenate disposto a sostenere la spesa.
I restauri degli antifonali verranno effettuati dal sig. Gabriele Dondi di Urbino della “Legatoria artistica e restauro del libro”, ed il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza Archivistica di Ancona in data 26/11/2019.
I lavori di restauro vengono seguiti per conto dell’Ente dall’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, responsabile del nostro patrimonio storico ed artistico.
Il dott. Roberto Domenichini già nel 2019 aveva finanziato il restauro di n° 3 statue lignee degli Apostoli del sec. XVII, lavoro effettuato dalla dott.ssa Letizia Bruscoli di Pesaro, per un importo di Euro 2.350,00, sempre nell’ambito del progetto Art Bonus.
Le statue degli Apostoli erano quelle di San Giacomo Maggiore, San Giacomo Minore e Sant’Andrea.

Antifonale Proprio del Tempo e dei Santi del 1611. Foto di Sergio Ceccotti.

Antifonale Proprio del Tempo e dei Santi del 1611. Foto di Sergio Ceccotti.

Ringraziamo a nome della città di Potenza Picena sia il dott. Roberto Domenichini che la Fondazione “Anton Mario Filippetti” di Potenza Picena, il suo Consiglio di Amministrazione ed il suo Presidente, Mario Carlocchia, che hanno dimostrato ancora una volta sensibilità alle esigenze della nostra comunità, contribuendo al recupero e valorizzazione del nostro patrimonio storico ed artistico.

 

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Porto Potenza Picena agli inizi del Nocevento.

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Il 15 Aprile del 1940, anno XVIII° E.F., veniva costituito a Potenza Picena l’Ente “Pro Porto Potenza Picena”, con sede nella frazione Porto e con l’intento di sviluppare il turismo balneare.

Il primo consiglio di amministrazione era così composto:

 

Presidente Azzolino Clementoni Maestro Elementare

Podestà

Vice-Presidente Guido Clementi Magazziniere SCA

Segr. Fasci di Combattimento

Segretario Giulio Casciotti Farmacista
Cassiere Carlo Marchetti Ragioniere SCA
Consigliere Filippo Bocci Notaio
Consigliere Attilio Masserini Insegnante in pensione
Consigliere Gerio Matteucci Possidente
Consigliere Nazzareno Pavoni Pensionato F.S.
Consigliere Daniele Fava Fattore azienda Casalis-Douhet

Si gettavano in questo modo le basi per sviluppare il turismo, dopo che il Ministero della Cultura Popolare il 17/7/1936 aveva dichiarato Porto Potenza Picena “Centro di interesse turistico e di villeggiatura”. Uno dei primi slogan pubblicitari per promuovere Porto Potenza Picena è sta­to “la sua attraente spiaggia dal mare incantevole ad oriente e dalle lussureggianti colline ad ovest, è in una continua festa di azzurro, di verde, di sole. Visitatela.”

Azzolino Clementoni

Azzolino Clementoni

Già in quel periodo e negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a Porto Potenza Picena, oltre che gli affittacamere privati, era­no già presenti strutture accoglienti per i turisti che sceglievano la nostra spiaggia per trascorrere le loro vacanze. Avevamo la Pensione Diana di Belluccini Alberico in Via Aprutina, l’Albergo Adriatico di Elisa Ricci in Via Duca degli Abruzzi n° 22, la Trattoria del Gallo in Piazza della Stazione 3 (con la specialità delle tagliatelle all’uovo), la Pensione Mare in Via Dante Alighieri 53 (ritrovo famigliare, aperto tutto l’anno, prezzi modici), il Caffè Giorgetti in Piazza della Stazione 10 (troverete il miglior caffè, liquore, dolciumi, gelati e vini).

Comunque i primi alberghi di Porto Potenza Picena sono stati l’Albergo “Piceno” che si trovava in Via Carlo Buonaccorsi, vicino alla Stazione Fer­roviaria, ed era gestito dalla sig.ra Luisa Prosperi in Castrucci nata a Ro­ma (ha operato fino al 1931 dopo di che la struttura è stata acquistata dalle Suore dell’Addolorata di Potenza Picena), l’Albergo “Marino” di Sante Pasquali in Via Dante Alighieri 615 e l’Albergo-Osteria Rampioni in Via Ettore Bocci. A Potenza Picena operava invece l’Albergo “Vittoria” in Corso Vittorio Emanuele II, gestito dalla sig.ra Vittoria Tamburrini Tamante.

I primi stabilimenti balneari di Porto Potenza Picena erano gestiti da famiglie di pescatori, come quelli di Ricci Riccardo e di Marconi Primo e Nazzareno. In quel periodo il turismo balneare a Porto Potenza Picena era prevalentemente locale, con famiglie che provenivano anche da grandi cit­tà come Perugia, Roma, Milano e Bologna. Inoltre forte era la presenza già all’epoca delle colonie per bambini, in particolare provenienti da Pollenza, per la presenza dell’Istituto “Mons. Corrado Marinozzi”, da Perugia, per la Colonia “Perugina”, da Recanati, per l’Educandato di S. Stefano gestito dalle Suore della città leopardiana.

Le presenze complessive delle stagioni estive a Porto Potenza Picena erano già considerevoli negli anni Trenta. Ad esempio nella stagione balneare del 1934 si erano registrate n° 861 presenze nel periodo luglio ed Agosto, di cui 409 adulti, 233 bambini e 219, sempre bambini, delle colonie estive. Vigilava sulla sicurezza dei bagnanti l’Associazione Marinai, in congedo, che utilizzava una lancia messa a disposizione da una famiglia di pescatori (Scataglini Augusto, Giri Pasquale). Era possibile già all’epoca assistere nella stagione estiva al cinema all’aperto, sia nell’arena del Cinema Italia, che nel giardino dell’Albergo “Piceno”. Non bisogna dimenticare che Porto Potenza Picena e la zona collinare circostante veniva scelta anche dai nobili, possidenti ed industriali per costruirvi le loro dimore e ville che utilizzavano in particolare nel periodo estivo, come la Villa Serra, costruita nel 1930 dall’ing. Giovanni Serra di Matelica, ed in precedenza le ville delle fa­miglie Bonaccorsi, Marefoschi, Solanelli, Casalis, Matteucci, Scarfiotti, Bocci.

Padre Erasmo Percossi nel 1969 definiva Porto Potenza Picena “affascinante ed accogliente, quale oasi di pace e di bene, con la sua ampia e nitida spiaggia, che chiameremo “la Perla della Provincia”, che simile a farfalla variopinta si adagia e svolazza da un fiore all’altro. E’ uno dei più bei centri turistici della regione marchigiana, che offre oltre ad una meravi­gliosa scena panoramica, di colli, di vigneti e campi verdeggianti…. un clima mite … un conforto di vita sana e ricreativa …..caratterizzata da una ospitalità, propria dei Potentini, affabile e gentile”. Artefice di questa intuizione è stato senza alcun dubbio il maestro elementare Azzolino Clementoni, in quel periodo Podestà del Comune di Potenza Picena. Azzolino era nato a Potenza Picena il 18/10/1891, da Serafino e Annunziata Bufalari, fratello dei più importanti musicisti Arturo e Flavio, oltre che di Giuseppe, tragicamente morto in un incidente stradale a Monterotondo di Roma il 25/8/1937.

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Azzolino Clementoni si era sposato con la maestra elementare Giulia Marconi ed è sempre vissuto a Potenza Picena in Via Fioretti n° 15. Nel 1948 si è trasferito con la sua famiglia a Porto Potenza Picena, andando ad abitare in Via Duca degli Abruzzi 8. E’ autore di due famosi stornelli che esaltano l’intero territorio comunale di Potenza Picena: “Jrenne per Montesanto” e “Nenie …. di Porto”. Il primo dedicato al Capoluogo (appunto Montesanto), il secondo al Porto. E’ morto il 22/9/1971 a Porto Potenza Picena.

Oggi Potenza Picena, con la spiaggia di Porto Potenza Picena, le bellezze ambientali, architettoniche, artistiche e storiche del Capoluogo, le sue strutture ricettive, la capacità di accoglienza, può vantare di aver ottenuto la Bandiera Blu dal 2008, confermata anche nel 2019 per la dodicesima volta, ma senza il contributo di persone come il maestro Azzolino Clementoni e di tutti coloro che nel lontano 1940 hanno fondato la “Pro Porto Potenza Picena” ed hanno creduto nelle potenzialità turistiche del nostro centro rivierasco e dell’intero territorio comunale, questo ambitissimo traguardo non lo avremmo potuto raggiungere.

Adobe PDF iconDOC036.pdf –  Materiale promozionale turistico delle spiaggie dell’Adriatico in lingua tedesca e francese promosso dall’ENIT (Ente Nazionale Italiano di promozio­ne Turistica) nell’anno 1925. Si noti che anche la spiaggia di Poten­za Picena era presente insieme alle più importanti dell’Adriatico. Archivio Storico Comunale.

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