A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

La chiesa di San Francesco di Potenza Picena nel 1937 è stata sottoposta a notevoli lavori di restauro sia del tetto che del campanile, lavori eseguiti dall’impresa edile di Pasquale Clementoni e Figli di Potenza Picena.
Dopo la liberazione di Potenza Picena dai nazi-fascisti, avvenuta il giorno 30 giugno del 1944, ad opera delle truppe corazzate polacche del battaglione Skorpion, al comando del colonnello Ignacy Kowalczeski, si sono resi necessari altri lavori di restauro ed abbellimento all’interno della chiesa di San Francesco.
Per poter finanziare questi lavori è stata lanciata dalla Parrocchia di Santo Stefano, guidata all’epoca da don Marone Cesanelli, con vice don Francesco Pallottini, una pubblica sottoscrizione tra la popolazione di Potenza Picena e non solo, raccogliendo la ragguardevole somma di lire 65.000, veramente notevole per il periodo, tenendo anche conto delle difficoltà economiche della popolazione a seguito degli eventi bellici.
La riapertura della chiesa di San Francesco al culto è avvenuta il giorno 5 agosto 1945 e Rettore della chiesa era don Francesco Pallottini.
Per poter raggiungere la notevole somma di lire 65.000 hanno contribuito in tanti e noi abbiamo avuto la fortuna di trovare l’elenco generale dei sottoscrittori, redatto in quel periodo da don Francesco Pallottini.

Il contributo più importante è stato quello di padre Gabriele Monti, nostro concittadino, agostiniano, in quel periodo a Roma, che ha dato il notevole contributo di lire 8.000, il più alto in assoluto. Segue il contributo, anche questo notevole, dei soldati polacchi del battaglione Skorpion, lire 7.500. Hanno inoltre contribuito con lire 2.500 la contessa Leopoldina Buonaccorsi, moglie del conte Carlo Lazzarini, la famiglia Piani, Nello Grandinetti, Raoul Moschini, l’Avv. Paolo Scarfiotti, Mariano Ciuccarelli, Gilda Monsù, vedova Pupitti. Inoltre la contessa Maria Pia Buonaccorsi ha contribuito con lire 1.500, come Luigi Gigotti e l’avv. Paolo Palloni, la Schola Cantorum con lire 1.000 ed Adele Giachini. Infine con lire 500 il dott. Giuseppe Petetti, Rinaldelli Liduina, Tanoni Edoardo e Bompadre Cesare, per un totale di lire 41.000. Inoltre sono state raccolte in chiesa tra i fedeli lire 7.000, nella nostra città lire 16.500, per un totale di lire 65.000.
Le sei cappelle interne alla chiesa di San Francesco sono state ristrutturate ed abbellite a spese dei seguenti finanziatori:
- Cappella della Natività – Contessa Leopoldina Buonaccorsi in Lazzarini,
- Cappella di Sant’Andrea d’Avellino – Avvocato Paolo Scarfiotti,
- Cappella di Santa Rita – Raoul Moschini,
- Cappella di Sant’Anna – famiglia Piani.
- Cappella di Sant’Antonio da Padova – Mariano Ciuccarelli,
- Cappella dell’Addolorata – Gilda Monsù, vedova Pupitti.

Parlando della storia della chiesa di San Francesco di Potenza Picena non si è mai accennato a questi lavori eseguiti dopo la fine della seconda guerra mondiale, mentre oggi è stato possibile farlo grazie al ritrovamento casuale del documento nel nostro ricchissimo archivio storico comunale di Via Trento a Potenza Picena, che parla di questi importanti lavori.
Anche questi lavori all’interno della chiesa dovrebbero essere stati effettuati dall’impresa edile di Pasquale Clementoni e figli di Potenza Picena.
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