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Archive for agosto 2021

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Reperti archeologici ritrovati nel 2001 sotto la Piazza Matteotti di Potenza Picena da Antonio Grassetti e Paolo Onofri. Foto di Sergio Ceccotti.

Pochi sanno che sotto la piazza principale, oggi dedicata a Giacomo Matteotti, deputato socialista trucidato dai fascisti il giorno 10/06/1924, un tempo chiamata Piazza Santo Stefano, poi Piazza Grande e successivamente Piazza Principe di Napoli, sono stati ritrovati dei resti di importanti reperti archeologici, testimonianze della presenza sia dei Romani che dei Piceni.
Si tenga conto che fino al 1796 nella nostra piazza principale si trovava ancora la Pieve di Santo Stefano e la zona oggi occupata dalla banca, dalla farmacia comunale (un tempo Albergo Centrale) e dal fabbricato con il serbatoio dell’acquedotto comunale, è stata interessata, nel passato, da importanti lavori di scavo.
Durante alcuni di questi, probabilmente quelli relativi alla banca, allora Cassa di Risparmio di Macerata, i muratori dovrebbero aver trovato materiale archeologico molto interessante, forse una tomba o resti di un tempio sacro romano.
A seguito del crollo di una grotta, tutto il materiale ritrovato, distrutto, è rimasto per oltre 50 anni all’interno delle grotte che si trovano sotto a questi manufatti.

Reperti archeologici ritrovati nel 2001 sotto la Piazza Matteotti di Potenza Picena da Antonio Grassetti e Paolo Onofri. Foto di Sergio Ceccotti.

Solo nel 2001, durante una perlustrazione dei sotterranei, fatta dal geometra Antonio Grassetti e da Paolo Onofri, autorizzata dall’allora Sindaco Mario Morgoni e dall’assessore alla cultura Fabio Sacconi, sono stati ritrovati tra i detriti della grotta comunale resti archeologici, terracotte e ceramiche attiche e molto altro.
Dopo questi primi rinvenimenti, segnalati alla Soprintendenza Archeologica delle Marche, nella persona della dott.ssa Edvige Percossi (figlia di Luigi, originario di Potenza Picena che si era trasferito a Recanati), sono proseguiti gli scavi durati diverse settimane ad opera del geometra Antonio Grassetti e di Paolo Onofri.
Al termine dei recuperi, che si sono dimostrati molto difficoltosi in quanto il materiale è stato raccolto, trasportato all’esterno della grotta e setacciato, sono emersi interessanti testimoniane sia d’epoca romana che precedenti.

Reperti archeologici ritrovati nel 2001 sotto la Piazza Matteotti di Potenza Picena da Antonio Grassetti e Paolo Onofri. Foto di Sergio Ceccotti.

Infatti oltre a reperti in terracotta e vetro d’epoca chiaramente romana, si sono ritrovate testimonianze di ceramica attica e ossa animali, un interessante fischietto decorato, alcune fuseruole, selci, conchiglie grandi con buco usate per le collane ed altro.
Presenti inoltre parti di ceramiche dipinte rinascimentali, con figure molto interessanti.
Tutto il materiale raccolto con molta difficoltà è stato anche ripulito, classificato ed esposto per diversi anni all’interno dei locali della Pinacoteca comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento.
Oggi questi materiali sono esposti in gran parte in una bella vetrinetta offerta dai coniugi Sergio Giorgini e Laura Ghergo, all’interno dei locali dell’Archivio Storico Comunale a disposizione di chiunque fosse interessato a conoscere queste importanti testimonianze antiche di Monte Santo, che andrebbero maggiormente valorizzate, in particolare facendole conoscere ai nostri giovani delle scuole locali.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Ins. Maria Magi Sindaco di Potenza Picena. ASCPP

Dopo aver parlato in un precedente articolo di Maria Teresa Granati, la prima donna consigliere comunale di Potenza Picena eletta nelle elezioni amministrative del 22 novembre 1964, ora vorremmo porre l’attenzione su un’altra figura importante nel panorama politico della nostra città, Maria Gentilina Magi, la prima donna Sindaco di Potenza Picena, eletta con le elezioni del 15 giugno 1975.
Con lei nella Giunta Comunale troviamo rappresentanti della DC, del PSI e del PSDI, nello specifico: Romolo Colafranceschi, Vice-Sindaco, Tarcisio Fiorani, Mauro Belardinelli, Dino Mazzoni, Antonio Casole e Nazzareno Battistelli.
Nel 1980, nelle successive elezioni amministrative, Maria Gentilina Magi viene rieletta Sindaco di Potenza Picena ed in Giunta Comunale troviamo esponenti della DC, del PSI, del PRI e del PSDI: Alberto Rosciani, Giovanni Riccobelli, Sandro Angeloni, Tarcisio Fiorani, Paolo Moscioni e Nazzareno Torregiani.
Completati i 10 anni del suo mandato come Sindaco, nelle elezioni amministrative del 1985, con l’elezione a sindaco di Leonardo Melatini, ricoprirà il ruolo di assessore.

Alberto Rosciani insieme al Sindaco Maria Magi e all’Assessore Giovanni Riccobelli nel 1981 all’interno della Sala Giunta. ASCPP

Quindi la sua permanenza all’interno delle istituzioni comunali di Potenza Picena è durata complessivamente ben 15 anni, dal 1975 fino al 1990.
Maria Magi è nata a Recanati il giorno 18/09/1937 da Emilio e da Giuseppa Gigli. Il padre Emilio Magi era venuto a Potenza Picena per lavorare all’interno della fabbrica di fisarmoniche di Egisto Bontempi in Via Silvio Pellico. Il giorno 26/12/1960 si è sposata con Emidio Mignanelli e dal loro matrimonio è nato Roberto.
Maria Gentilina Magi, che ha svolto il lavoro di insegnante elementare, una volta in pensione, si è iscritta alla Croce Rossa di Loreto come volontaria, ruolo che tuttora svolge.

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Nazario Sauro
Nazario Sauro

Cento anni fa, nel 1921, il nostro comune, Sindaco Guglielmo Gasparrini, ha intitolato il Piazzale Pozzo del Comune alla memoria della Medaglia d’oro al Valor Militare della Marina Nazario Sauro.
Nazario Sauro, nato a Capodistria il giorno 20/09/1880, allo scoppio della prima guerra mondiale, dopo l’entrata nel conflitto dell’Italia il giorno 24 maggio 1915, si è arruolato nella Regia Marina Italiana, pur essendo cittadino austriaco. Catturato dagli austriaci, è stato giustiziato il giorno 10/08/1916 con l’impiccagione. E’ stato insignito dalla Marina Militare Italiana con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Dichiarata la guerra all’Austria venne subito ad arruolarsi sotto le nostre bandiere per dare il contributo del suo entusiasmo, della sua audacia ed abilità alla conquista della terra nella quale era nato e che anelava congiungersi all’Italia.
Incurante del rischio al quale si esponeva, prese parte a numerose ardite, difficili missioni navali di guerra, alla cui riuscita contribuì sempre efficacemente con la conoscenza pratica dei luoghi e dimostrando sempre coraggio, animo intrepido e disprezzo dei pericoli.
Fatto prigioniero, conscio della sorte che ormai lo attendeva, serbò fino all’ultimo contegno meravigliosamente sereno e col grido forte e ripetuto più volte dinanzi al carnefice di “Viva l’Italia” esalò l’anima nobilissima, dando impareggiabile esempio del più puro amore di patria.
Alto Adriatico – 24 maggio 1915 – 10 agosto 1916”.
Il Piazzale Nazario Sauro di Potenza Picena popolarmente veniva chiamato dai più anziani “Lo Pozzo” e “Pozzetto” per la presenza nel passato di un pozzo per la raccolta delle acque pluviali. Addirittura nel 1874, il giorno 11 marzo, un giovane locale Ferdinando Percossi salvò dal sicuro annegamento all’interno del pozzo, dove era caduto, un anziano di nome Cesare Micucci. Nel nostro blog abbiamo ampiamente parlato di questo avvenimento in un nostro articolo.
Questo Piazzale dal 1971 è privo di una targa, nonostante che da diversi anni presso i nostri magazzini sia presente proprio una targa con l’intestazione a Nazario Sauro.

Piazzale Nazario Sauro oggi

Il Consiglio Comunale che nel 1921 ha deciso l’intitolazione del Piazzale ha anche deciso altre intitolazioni di vie e piazze a personaggi e luoghi della prima guerra mondiale. Nel nostro capoluogo abbiamo una Piazza intitolata al Generale Armando Diaz, in precedenza Piazzale Santa Croce, a Cesare Battisti, le vie Mercato delle monache e Scarcarelli, alla città di Trento la Via Trivio, alla città di Trieste il Viale Piana, a Vittorio Veneto la Via La Cava, al fiume Piave la Via Pozzo delle Farina.
Al porto successivamente sono state intitolate due vie, alla città di Trieste e alla data della fine del primo conflitto mondale e della vittoria dell’Italia, cioè IV novembre.
L’ultima intitolazione con riferimento alla prima guerra mondiale, quella del 1981, delibera di Consiglio Comunale n.138 del 14 ottobre, al Colle Bianco, dove una via è stata intitolata alla data di entrata in guerra dell’Italia, cioè il 24 Maggio.

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A cura di Paolo Onofri.

Busto in marmo Sec. XVII del Cineteatro Aurora. Foto Sergio Ceccotti.

Il giorno mercoledì 11 agosto 2021 il nostro Comune è ritornato in possesso del busto in marmo raffigurante Omero, del sec. XVIII, un tempo collocato all’interno del Cine-Teatro “Aurora” di Via Silvio Pellico a Potenza Picena.

Dopo la vendita del Cine-Teatro “Aurora” a privati da parte dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Fermo, il busto in marmo era stato asportato dalla struttura e collocato nel chiostro del Monastero delle Figlie dell’Addolorata di Potenza Picena. Di questo busto in marmo nel corso degli anni si erano perse le tracce. Il dott. Roberto Domenichini, nella sua relazione storica dell’ex Cine-Teatro “Aurora”, ne parlava, ma nessuno sapeva dove fosse finito.

Recentemente, grazie ad una foto scattata da Sergio Ceccotti all’interno del Chiostro delle Monachette, si è potuto finalmente ritrovare il busto di marmo raffigurante Omero del sec. XVIII, di grande pregio artistico.
Grazie alla disponibilità sia della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, nella persona del parroco Padre Lorenzo Turchi che della Madre Superiora delle Monachette, Madre Agnese, il busto è tornato in possesso al nostro Comune, oggi proprietario dei locali dell’Ex Cine-Teatro, dove sono in corso lavori di restauro, che prevedono anche il recupero degli affreschi settecenteschi. La struttura, una volta recuperata, verrà utilizzata dal Comune come sala di rappresentanza.

Interno cineteatro Aurora. Foto Bruno Grandinetti.

Il busto, grazie all’impegno dell’Economo Comunale Dott.ssa Simona Ciasca, è stato ritirato dal chiostro del Monastero delle Monachette e posizionato temporaneamente all’interno dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, l’ex Chiesa di Sant’Agostino. Verrà probabilmente posto all’interno di una delle nicchie poste nel foyer dell’Auditorium. Quando verranno completati i lavori presso l’ex Cine-Teatro “Aurora”, il busto, dopo un accurato restauro, ritornerà alla sua originaria collocazione.

Un grazie particolare va a Samuele Grappini che ha curato il trasferimento in sicurezza del busto ed il suo nuovo posizionamento all’interno della nicchia all’ingresso dell’Auditorium.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Valfrida Percossi

Nel 1937, grazie all’iniziativa imprenditoriale di Egisto Bontempi e di Temistocle Mancini, iniziava a Potenza Picena la sua attività la ditta “La Fisarmonica” nel palazzo Marefoschi di Via Silvio Pellico, oggi sede delle Poste Italiane.
Una delle prime operaie di questa nuova attività imprenditoriale nella nostra città che produceva fisarmoniche è stata Valfrida Percossi, come intonatrice. Valfrida ha lavorato in maniera ininterrotta in questa azienda fino a quando è andata in pensione.
Valfrida Percossi era anche una brava cucitrice a macchina e possedeva nella sua casa di Via Guglielmo Marconi una macchina Necchi modello RZZ del 1932, molto rara, oggi conservata ancora funzionante all’interno della collezione di macchine Necchi e non solo di Guglielmo Percossi, suo nipote, in Viale Trieste.
Valfrida era nata a Potenza Picena il giorno 23/10/1909 da Effrendo, guardia municipale e da Pia Bernacchini ed aveva altri fratelli e una sorella: Giuseppe, Elio Dante, Roberto (emigrato in Argentina) e Giuseppa.
Non si è mai sposata e negli ultimi anni è vissuta insieme a suo nipote Marcello Percossi, aveva studiato nelle scuole elementari locali con la maestra Adalgisa Matteucci e con il maestro Alessandro Palombari. Tra le sue compagne di classe troviamo Giuseppa Bernabiti, Ana Cardinali, Giulia Cardinali, Jole Rossi, Agata Polidori ed Isabella Sbalestra.

Operai ed operaie della Ditta “La Fisarmonica"
Operai ed operaie della Ditta “La Fisarmonica”

E’ morta a Potenza Picena, circondata dall’affetto dei suoi nipoti e pronipoti il giorno 1/03/2014, alla veneranda età di 104 anni. Era la più anziana, chiamata per questo “la nonnina di Potenza Picena”.
Nel 2009 aveva festeggiato i suoi 100 anni ricevuta dal sindaco Sergio Paolucci, insieme ai suoi tanti nipoti, nel palazzo municipale.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Padre Augusto Savelli – per gentile concessione di P. Gabriele Lazzarini.

Il giorno 27 dicembre 2016 è venuto a mancare a San Marino padre Augusto Savelli, per tanti anni Guardiano del Convento dei Frati Minori di Potenza Picena. E’ arrivato a Potenza Picena nel 1987, proveniente da Macerata ed ha lasciato la nostra città nel 2003 per andare a San Marino.
Nato a Corinaldo (AN) il giorno 8 aprile 1945 da Sante e da Anna Bonifazi, era l’ultimo di quattro fratelli, dopo Giuseppa, Carlo e Rita. Ancora in età giovanile è entrato nel Collegio serafico dei Frati Minori delle Marche ed è diventato Francescano nel 1965 e Sacerdote nel 1973. Laureato in teologia, è stato prima parroco a Macerata, nella parrocchia di S. Francesco, poi è stato scelto come animatore delle missioni e sostegno dei missionari nel Convento S. Antonio di Potenza Picena. L’ultimo periodo della sua vita lo ha trascorso nella Repubblica di S. Marino, presso il Santuario Cuore Immacolato di Maria, in Valdragone.
Durante la sua lunga permanenza a Potenza Picena, dal 1987 al 2003, si è fatto molto apprezzare dall’intera comunità locale.

Convento dei Frati Minori di Potenza Picena. ASCPP

Era un uomo di fede e cultura e sapeva aggregare in maniera armoniosa i fedeli di Potenza Picena, che lo amavano.
Durante la sua permanenza nella nostra città si è potuto proseguire anche il Presepe Vivente presso la Selva dei Frati Minori, presepe iniziato nel 1986.

La nostra comunità lo ha voluto ricordare con la solenne messa che si è tenuta nei locali del teatrino che si trova davanti alla chiesa di S. Antonio dei Frati Minori, in quanto la chiesa, a causa del terremoto, era inagibile.

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