di Giorgio Quondamatteo
Tipografia La Rapida Fermo 1982
Presentazione a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.
Nel 1982 è uscito il libro “Vita della Serva di Dio Angela Benedetta Bongiovanni Clarissa” (1640-1713) a cura di Giorgio Quondamatteo, Tipografia La Rapida di Fermo.
Il libro racconta la vita della Serva di Dio Angela Benedetta Bongiovanni tratta dal manoscritto del pievano Giovambattista Sirotti, oggi conservato presso la Biblioteca Francescana e Picena “S. Giacomo della Marca” di Falconara Marittima, il cui Direttore è Padre Lorenzo Turchi e Vice-Padre Gabriele Lazzarini.
Oggi il libro è introvabile e noi, grazie alla presenza di una copia presso il nostro ricchissimo archivio storico comunale di Via Trento, lo possiamo far conoscere ai nostri affezionati lettori.
Il Monastero delle Clarisse di Potenza Picena, fondato nel 1227 ed oggi purtroppo chiuso, ha ospitato in tutti questi secoli tante suore, tra cui bisogna comunque ricordare suor Angela Benedetta Bongiovanni, dichiarata serva di Dio con processo canonico autorizzato il 15 Marzo 1715 e celebrato a Fermo dal Tribunale Ecclesiastico costituito dall’Arcivescovo locale Girolamo Mattei, dal canonico Francolini, dal padre Gesuita Francesco M. Bracci e dall’abate Pietro Antonio Marefoschi, quest’ultimo di una nobile famiglia di Monte Santo. Dal processo canonico risultano innumerevoli le guarigioni, alcune straordinarie, ottenute ricorrendo alla sua intercessione o applicando sue reliquie sugli ammalati.
Angela Bongiovanni era nata il giorno 23 Gennaio del 1640 nell’antico castello di Servigliano, di cui ora rimangono solo i ruderi, nello stato di Fermo, posto sotto il Governo Pontificio da Carlo Bongiovanni, Capitano e Patrizio Fermano e da Maria Jaffei di Servigliano. Angela era la secondogenita, aveva altre due sorelle e un fratello che morì bambino. La sua famiglia era di veri sentimenti cristiani e così Angela fu educata dai suoi genitori con severità e rigidezza nell’osservanza più schietta della fede cristiana e seguita dallo zio materno don Andrea Jaffei nello sviluppo di tutte le virtù. Già nell’infanzia rivelò doti eccezionali di nobiltà di cuore, di disinteresse e di distacco dalle cose umane, di grandissima attrazione alla preghiera, di devozione appassionata alla Madonna e all’Angelo Custode.
Ricercava in sommo grado la solitudine e la contemplazione per meglio pregare la Madre Celeste e il suo Bambino Gesù, di cui aveva in casa un’immagine dipinta sulla parete. Il 3 novembre 1656, a soli 16 anni, la fanciulla lasciò definitivamente Servigliano portando con se soltanto il libro della Passione di Gesù Cristo per recarsi al Monastero di S. Tommaso di Monte Santo, oggi Potenza Picena, dove già si trovava sua sorella Anna Caterina, diventata monaca due anni prima. Il giorno 4 novembre 1656, festa di S.Carlo Borromeo, entrò nel Monastero di S. Tommaso e fu accettata come novizia con il nome di suor Angela Benedetta. Dopo 57 anni di presenza ininterrotta all’interno del Monastero di Monte Santo, suor Angela Benedetta Bongiovanni morì il giorno 24 Novembre del 1713 e fu sepolta all’interno dello stesso Monastero e come segno di riconoscimento le consorelle fecero incidere delle croci su due pianelle poste sopra la tomba, che fu ritrovata, durante i lavori di ristrutturazione del Monastero, il giorno 7 Giugno 1946, presente la badessa suor Maria Agnese Palma.
Le sue ossa allora furono raccolte in una cassettina posta ben in evidenza nella stanza del Monastero adibita a cimitero comune. Anche se oggi il Monastero di S.Tommaso delle Clarisse di Potenza Picena è chiuso, Potenza Picena deve ricordare adeguatamente la serva di Dio suor Angela Benedetta Bongiovanni, che è vissuta in santità ed è morta a Monte Santo.
Documento allegato:
- Angela-Benedetta-Bongiovanni.pdf – Vita della serva di Dio Angela Benedetta Bongiovanni clarissa 1640-1713 di Giorgio Quondamatteo
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