A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Il giorno 5/8/1982, cioè 40 anni fa, moriva, presso l’Ospedale di Civitanova Marche, Severino Donati, uomo di grande cultura dialettale santese.
Era nato a Potenza Picena il giorno 25/02/1915 da Sante e da Maria Ricciardi ed aveva una sorella, Rosa, diventata monaca col nome di Suor Rosangela.
Rimase presto orfano, la madre Maria Ricciardi morì il giorno 10/01/1918, mentre il padre Sante durante la prima guerra mondiale il giorno 12/05/1918 e crebbe insieme alle due zie Carola ed Assunta Matteucci, in Via Santa Croce n.37. Studiò presso la scuola elementare “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena in Via Massucci, oggi Mariano Cutini, con la maestra Giulia Marconi, la moglie di Azzolino Clementoni e tra i suoi compagni di classe nel 1924 troviamo: Adorino Belardinelli, Antonio Borroni, Raffaele Clementoni, Nazzareno Consolani, Marcello Grandinetti, Amleto Luciani, Primo Micucci, Pierino Pierandrei, Ermanno Sargentoni e Roberto Valentini.
Frequentò quindi la Scuola d’Arte “Ambrogio della Robbia” con il prof. Giuseppe Asciutti e tra i 3.498 disegni dei ragazzi che si trovano presso il museo-gipsoteca di Via Trento, nella sala “Giuseppe Riccobelli”, abbiamo ritrovato un suo disegno del 19/10/1933. Frequentò inoltre la scuola “Filippo Corridoni” di Corridonia, ottenendo il diploma di perito meccanico e nel 1936 svolse il servizio militare nella Marina Militare a La Spezia, come meccanico. Nel 1940, il 16 marzo, sposò la signora Giuseppina Petroselli e dal loro matrimonio nacquero Mario, Fabio ed Anna. Durante la seconda guerra mondiale venne imbarcato sulla nave da guerra “Andrea Doria” come elettricista, nel 1939 fu assunto come economo applicato di segreteria presso l’ECA (Ente Comunale di Assistenza) di Potenza Picena, ruolo svolto fino al 1948. Successivamente svolse il compito di elettrotecnico in un laboratorio di Potenza Picena, mentre la moglie Giuseppina gestiva l’annesso negozio in Piazza Giacomo Matteotti.
Fu tra i fondatori del Partito Comunista Italiano di Potenza Picena dopo la caduta del fascismo, iscritto dal giorno 1/11/1943 e continuò per tutta la vita il suo impegno politico. Coltivò sempre la passione per la letteratura classica sia italiana che russa.
Amava il suo paese, Potenza Picena e seppe raccontarlo nelle sue opere letterarie, in dialetto. Ha lasciato in dialetto molti suoi lavori, che poi la figlia Anna Donati nel 2006 ha pubblicato in 7 volumi, Gruppo Editoriale Marche di Civitanova Marche, presentati il giorno 26/03/2006 presso il Teatro “Bruno Mugellini” di Potenza Picena. Troviamo il volume con la traduzione in dialetto santese della Divina Commedia di Dante Alighieri, un’operazione straordinaria; quello, sempre in dialetto, dei Vangeli, poi “Monte Santo che ride”, “Monte Santo che piagne”, “Vrange rosse” e “Galazzà e dintorni”, per ultimo il glossario del dialetto santese.
I 7 volumi sono arricchiti da foto di Potenza Picena di Renzo Tortelli, “Insigne della fotografia italiana”.
Il Centro Sociale Culturale “Terza età” di Porto Potenza Picena, dal 1994, ha ricordato Severino Donati per molti anni con il concorso di poesia a lui intitolato, diviso in due fasi: la prima riservata ai ragazzi under 15, la seconda agli adulti.
Grazie alla signora Maria Pia Renzi, figlia di Romeo Renzi, abbiamo ritrovato la musica di tre lavori di Severino Donati: si tratta della “Puntentina”, con musica del maestro Edgardo Latini, “Inno a lo vì”, musica di Romeo Renzi e la “Pasquella 1980” ancora musica di Romeo Renzi ed in questa sede li vogliamo far conoscere ai nostri lettori.
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