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Archive for febbraio 2022

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Nel 1982 lo storico don Vincenzo Galiè pubblicò, con la collaborazione del Comune di Potenza Picena e il sostegno economico della Fondazione “Santo Stefano” di Porto Potenza Picena, il libro sulla storia della nostra città “Da Potentia a Monte Santo a Potenza Picena”, stampato nel mese di febbraio dalla Tipografia San Giuseppe di Pollenza.

Il sindaco della nostra città era all’epoca Paolo Moscioni, mentre l’assessore alla cultura era il prof. Girio Marabini.

Don Vincenzo Galiè, dal 1967 al 1989 fu parroco della parrocchia di San Giovanni Evangelista a Montecanepino, poi fu nominato cappellano dell’Istituto di riabilitazione “Santo Stefano” di Porto Potenza Picena e successivamente, dal  1998 alla sua morte,  venne nominato parroco a Campofilone (Fermo).

Don Vincenzo Galiè era nato a Montefiore dell’Aso il giorno 20/08/1940 da Pierino e da Angela Fraticelli.

Appassionato di storia ed archeologia, ha ampiamente consultato l’Archivio Storico Comunale di Via Trento, riordinato con molta professionalità dal dott. Roberto Domenichini, così come molti altri archivi storici della provincia e della nostra Regione.

In particolare presso il nostro archivio comunale ha ampiamente consultato gli Annali, che vanno dal 1365 al 1503, il Catasto Federici del 1765 e  tutte le pergamene dal 1252 al 1672.

Per quanto riguarda in particolare il Catasto Federici del 1765, nel libro sono contenute riproduzioni fotografiche del Castello del Porto di Monte Santo, della Torre Nuova nella omonima contrada del Porto, del Mulino Bonaccorsi del Vallato ed il ponte sul fiume Potenza. Inoltre è presente anche la raffigurazione, del 1773, di Giuseppe Federici, dei confini tra Monte Santo e Montelupone, dove in primo piano per Monte Santo troviamo la cinta muraria con la Porta di Galiziano come si presentava all’epoca.

È presente, inoltre, la pianta della Insigne Collegiata di Santo Stefano quando questa si trovava ancora nella Piazza Grande, poi demolita nel 1796 (foto di Mauro Mazziero).

La copertina del libro riporta il particolare del quadro di Benedetto Biancolini del 1770 Sant’Emidio, sul retro invece lo stemma comunale, mentre le foto pubblicate nel libro sono di Bruno Grandinetti.

Per quanto riguarda le notizie storiche contenute negli Annali, ce ne sono veramente tante. Citiamo quella del 1441 che parla della visita a Monte Santo di San Giacomo della Marca e della presenza nella nostra città, in quel periodo, degli ebrei. Si accenna anche alla quarta porta di accesso al nostro centro storico, che si trovava a tramontana, chiamata Porta del Cunicolo o della Cava, oggi non più presente, ma della quale rimane ancora, in Via Le Rupi, una testimonianza muraria.

Don Vincenzo Galiè. Foto di Luigi Anzalone.

La città di Monte Santo, in base a quanto viene citato nello statuto comunale del sec. XV, era suddivisa in quattro quartieri: San Pietro, San Paolo, San Giovanni e Sant’Angelo, che corrispondevano alle quattro porte di accesso al nostro centro storico, cioè Porta di Galiziano, Porta Girola o Marina, Porta di San Giovanni ed infine Porta del Cunicolo o della Cava, la meno conosciuta.

Don Vincenzo Galiè è morto nella nostra città il giorno 16/02/2018 all’Istituto “Santo Stefano”, dove era ricoverato. I familiari hanno voluto far dono alla nostra biblioteca comunale “Carlo Cenerelli Campana” di copia di molte sue pubblicazioni, che sono ben 53.

Il giorno 29/07/2015 la città di Potenza Picena ha conferito a don Vincenzo Galiè la cittadinanza onoraria, mentre l’Archeoclub gli ha intitolato la sezione di Civitanova Marche.

Don Vincenzo Galiè deve essere annoverato di diritto tra i più importanti storici marchigiani.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Il giorno 9 novembre 2021 è morto all’ospedale di Mantova Sergio Rinaldoni,  sindaco di Poggio Rusco (Mantova) dal 2006 fino al 2016. Sergio Rinaldoni, Maresciallo dei carabinieri in pensione, era nato a Potenza Picena il giorno 10/09/   1946, da Luigi e da Idolina Meschini ed aveva un fratello, Eugenio ed una sorella, Cristina.

Si era trasferito a Poggio Rusco nel 1964, all’età di 18 anni, dopo aver frequentato le scuole di Potenza Picena, per intraprendere la carriera di carabiniere nella città lombarda, per poi assumere  il ruolo di Maresciallo Comandante della stazione dei carabinieri di Poggio Rusco fino a quando non andò in pensione.

Si era sposato con la sig.ra Emanuela Chiaroli  il giorno 26/08/1973 e dal loro matrimonio nacquero Alessandro, Silvia ed Andrea. Dopo il pensionamento, nel 2006, Sergio Rinaldoni venne  eletto sindaco di Poggio Rusco e confermato fino al 2016.

Pur lontano da Potenza Picena,  Rinaldoni rimase sempre molto legato alla nostra città, dove  nacque e dove vivono ancora oggi i suoi parenti, che spesso veniva a trovare.

Nel 2007, nel mese di maggio, venne a Potenza Picena ufficialmente con la moglie ed una delegazione del Comune di Poggio Rusco per stipulare con la nostra città un patto d’amicizia e fu  ricevuto dal nostro sindaco, l’ing. Sergio Paolucci e dall’intera Giunta Comunale. La delegazione di Poggio Rusco era formata dall’assessore all’Urbanistica, Ambiente e Manifestazioni, Fabio Zacchi (attuale sindaco di Poggio Rusco) e dai consiglieri comunali Mattia Frigeri e Marcello Gabrielli. Ritornò a Potenza Picena durante la festa del Grappolo d’Oro del 2010, dove sfilò in corteo in Piazza Giacomo Matteotti, insieme ad una delegazione del Comune di Poggio Rusco. Inoltre il 23 luglio 2011 portò la banda cittadina di Poggio Rusco [“Filarmonica Intercomunale di Quistello e Poggio Rusco”] ad esibirsi a Potenza Picena all’interno del nostro teatro “Bruno Mugellini”, stringendo un patto d’amicizia con la nostra banda cittadina, presieduta da Mario Romagnoli. La nostra banda cittadina avrebbe  voluto ricambiare la visita dei colleghi di Poggio Rusco ed esibirsi nella città lombarda, purtroppo, causa il terremoto che colpì l’Emilia Romagna il 20 maggio 2012 ed anche la città di Poggio Rusco, la trasferta venne annullata.

Visita di Sergio Rinaldoni a Potenza Picena il 25-9-2010. Foto di Giusi Riccobelli.

Nel 2012, il giorno 12 maggio, presso l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, si è esibita la Corale di Poggio Rusco, “Nove e Trenta Chorus”, diretta dal M° Emanuele Bulgarelli, insieme alla Corale “Santo Stefano” di Potenza Picena, diretta dal M° Danilo Tarquini.

La città di Potenza Picena ha perso con la morte di Sergio Rinaldoni una grande persona che rimarrà per sempre nel cuore dei santesi e siamo certi che il rapporto di profonda amicizia tra le città di Potenza Picena e Poggio Rusco debba continuare nel ricordo affettuoso di Sergio Rinaldoni.

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San Bartolomeo Apostolo – staute lignee apostoli. Foto tratte dalla relazione di Letizia Bruscoli.

La nostra pinacoteca comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento non è possibile visitarla in quanto collocata in uno stabile dichiarato “fatiscente”. È stata solo inaugurata il giorno 09/10/2016 dal sindaco Francesco Acquaroli, oggi Governatore delle Marche, dopo un intervento costato ben 180.000 euro.
I cittadini di Potenza Picena, ed anche i turisti, non possono ammirare le opere d’arte che si trovano al suo interno, tra cui i dipinti donati al nostro Comune dalle Clarisse di San Tommaso nel 2017, e molte opere d’arte restaurate con l’Art Bonus, tra cui le dieci statue lignee degli Apostoli del sec. XVII ed i tre antifonali dei secc. XVI – XVII.
In queste condizioni della pinacoteca comunale, non accessibile al pubblico, continuano a rimanere al suo interno sia le opere d’arte donate dalle Clarisse che i beni restaurati con l’Art Bonus.
Per quanto riguarda le dieci statue lignee degli Apostoli del sec. XVII, facciamo notare che sono state collocate all’interno della struttura n° 6 statue il giorno 11/07/2019 e n° 4 statue il giorno 08/11/2019. I mecenati santesi che hanno finanziato questi restauri sono stati: il dott. Roberto Domenichini, n° 3 statue; il sig. Enzo Romagnoli, n° 2 statue; la ditta Elettromedia, n° 2 statue; il sig. Samuele Grappini, il sig. Franco Senigagliesi ed il Panificio degli Eredi Borroni, una statua a testa; per una spesa complessiva di euro 7500.
Nelle condizioni di “fatiscenza” della struttura, perché queste dieci statue lignee degli Apostoli, molto belle, continuano a rimanere al suo interno? Perché non vengono trasferite immediatamente in un’altra struttura comunale visitabile, come ad esempio il foyer dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, nella ex chiesa di Sant’Agostino? Si tratta di trasferire in questa struttura cinque teche di vetro al cui interno sono collocate le dieci statue. È tanto complicato? Si potrebbe anche cogliere l’occasione per inaugurarle e ringraziare finalmente i sei mecenati che hanno finanziato il loro restauro, cosa che non è stata ancora fatta fino ad oggi.
Un’ultima considerazione. La Soprintendenza è stata informata che le opere d’arte donate al nostro Comune dalle Clarisse si trovano oggi in una struttura “fatiscente”?

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Mostra Fotografica “Ricordando il Prof. Giuseppe Asciutti” a 40 anni dalla morte. Foto di Elisa Cartuccia.

L’Associazione Culturale “Montesanto” nella persona del presidente Enzo Romagnoli, insieme al nostro blog, con il patrocinio della città di Potenza Picena e del convento dei Frati Minori di Sant’Antonio di Padova, ha organizzato una bellissima mostra fotografica dedicata al prof. Giuseppe Asciutti, in occasione del 40° anniversario della morte (09/05/1981).
Sono state esposte 55 foto, prelevate dall’archivio della famiglia Asciutti presso il convento dei Frati Minori di Sant’Antonio di Padova, donate dalle figlie del professore nel 2010 ai frati e stampate da Enzo Romagnoli.
La mostra, per la copertura delle spese di stampa delle foto e di quelle organizzative, è stata finanziata dai seguenti sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Elettromedia s.r.l., FA.PI. s.r.l. e Flaminia.
Per l’occasione sono state esposte anche opere d’arte del professore, prelevate anche queste dal convento dei Frati Minori di Sant’Antonio di Padova, foto dei lavori degli allievi della Scuola d’Arte “Ambrogio Della Robbia” ed un bellissimo tavolo con sgabello in legno intagliato, opera dell’allievo Alceo Rossini, che da Potenza Picena è poi emigrato in Argentina.
È stata esposta, inoltre, per la prima volta, la macchina da scrivere del prof. Asciutti, una Olivetti modello M40, messa a disposizione da Paolo Onofri.

Mostra Fotografica “Ricordando il Prof. Giuseppe Asciutti” a 40 anni dalla morte. Foto di Elisa Cartuccia.

Tra le foto spiccava, dopo un accurato restauro, quella che ritrae l’allievo Giuseppe Asciutti nel 1912 con gli altri allievi della Scuola d’Arte “Ambrogio Della Robbia”, insieme al prof. Alessandro Palombari.
La mostra è stata inaugurata domenica 12/12/2021 alle ore 17,00, invece del giorno 11/12/2021, rimandata per motivi meteorologici. Era presente all’inaugurazione l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori, l’on. Mario Morgoni, che nel lontano 1998, in occasione del centenario della nascita del professore, aveva inaugurato il piazzale a lui intitolato, che si trova davanti alla chiesa della Madonna della Neve. Presente anche l’ex sindaco di Potenza Picena, l’ing. Sergio Paolucci.
Tra gli ex allievi della scuola d’arte erano presenti: Nazzareno Girotti, Beniamino Carestia, Elio Melatini, Antonio Mancini ed Enrico Ricciardi, che nel 1961 era stato premiato come migliore allievo della scuola.
Ai visitatori della mostra è stato distribuito un pieghevole, con la biografia del professore, scritto da Simona Ciasca e Paolo Onofri. Contenuta nel pieghevole anche una poesia dedicata al professore, scritta da Serafino Sargentoni.
Sono intervenuti Enzo Romagnoli, Luisa Isidori e Mario Morgoni, mentre Serafino Sargentoni ha letto la sua poesia.
La mostra è proseguita fino a domenica 02/01/2022 e si è chiusa con la gradita visita del Governatore delle Marche, Francesco Acquaroli insieme al Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini.
Al termine della mostra le foto sono state donate all’archivio storico comunale di Via Trento da parte di Enzo Romagnoli.

Mostra Fotografica “Ricordando il Prof. Giuseppe Asciutti” a 40 anni dalla morte. Foto di Elisa Cartuccia.

Il servizio fotografico è stato effettuato dalla bravissima Elisa Cartuccia, parente del prof. Asciutti, che gentilmente ce lo ha messo a disposizione e di questo la ringraziamo di cuore.
Il bisnonno di Elisa Cartuccia, Giuseppe Nazzareno Pastocchi, comandante partigiano a Potenza Picena e primo Sindaco della nostra Città dopo la Liberazione, era il fratello della moglie del Prof. Giuseppe Asciutti, Anna Pastocchi.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Armando Pettorossi a 17 anni. ASCPP

La “Società Potentina di Mutuo Soccorso” di Buenos Aires, in Argentina, è stata fondata nel 1935 dai nostri concittadini emigrati in quella lontana terra del Sud America.

Il primo presidente del sodalizio fu Domenico Giampaoli, dopo di lui si alternarono alla sua guida Cesare Roseti, Domenico Carestia, Faustino Fontinovo ed ultimo Armando Pettorossi. 

La Società Potentina di Mutuo Soccorso oggi non è più esistente.

La sua più importante iniziativa fu quella del 1967, con la collocazione a Potenza Picena, in Largo Leopardi, della “Piramide de Mayo”, inaugurata il giorno 16 luglio, unica copia in Europa di quella presente in Plaza de Mayo a Buenos Aires, simbolo dell’indipendenza argentina. La “Statua della Libertà” che sormonta il monumento di Potenza Picena fu realizzata dall’artista di Potenza Picena Mario Percossi, anche lui emigrato in Argentina.

Con questo articolo ci piace ricordare l’ultimo presidente della “Società Potentina di Mutuo Soccorso” di Buenos Aires, Armando Pettorossi.

Armando Pettorossi parla davanti alla Piramide de Mayo.

Armando Pettorossi nacque a Potenza Picena il giorno 13/01/1915, da Cesare e da Assunta Recchia. I genitori, originari di Civitanova Marche,  abitavano in Contrada San Paterniano a Potenza Picena; il padre Cesare morì poco dopo la nascita di Armando, il giorno 03/08/10915, caduto sul Carso in combattimento ed oggi è sepolto nel “Cimitero Redipuglia”. Il suo nome è impresso sia sulla lapide che si trova sulla facciata della Torre Civica, in Piazza Matteotti, che all’interno del tempietto ai caduti nel Parco della Rimembranza, in via Lodovico Scarfiotti.

Armando Pettorossi risulta quindi orfano di guerra e la madre Assunta Recchia si sposerà successivamente con il fratello del marito, Antonio Pettorossi ed avranno altri figli: Cesare, Enrico, Maria ed Alberto.

Armando Pettorossi il giorno del matrimonio. Tratto da “Un giorno ritornerò”. Il Mondo dei nostri emigrati. Fototeca Comunale di Civitanova Marche.

Armando Pettorossi, all’età di soli diciassette anni, il giorno 25/04/1932, emigrò in Argentina, dove già si trovavano due fratelli del padre, Giuseppe e Mariano.

Successivamente li raggiunse, il giorno 13/08/1935, anche un altro fratello del padre, Nazzareno, con la moglie Rosa Clementoni ed il loro figlio Fernando.

Armando Pettorossi ricoprirà il ruolo di presidente della “Società Potentina di Mutuo Soccorso” fino alla morte.

Armando Pettorossi è venuto diverse volte a Potenza Picena durante il suo mandato di presidente, dove ha avuto modo di conoscere Primo Cavalieri, presidente dell’associazione locale “Dagli Appennini alle Ande”.


Traducción por Mariella Morello

Armando Pettorossi a 17 anni. ASCPP

La Sociedad Potentina de Soccorro Mutuo de Buenos Aires, Argentina, fue fundada en 1935,por nuestros conciudadanos emigrados a esa lejana tierra de Sudamerica-

El primer presidente fue Domenico Giampaoli, despues de èl, estuvieron en ese cargo: Cesare Rosetti, Domenico Carestia, Faustino Fontinovo y por ùltimo Armando Pettorossi.

La Sociedad Potentina de Soccoro Mutuo, ya no existe.

Su màs importante iniziativa fue en 1967, con la colocaciòn enPotenza Picena, en el Largo Leopardi, de la rèplica de la Piramide de Mayo, unica copia en Europa, del original situado en la Plaza de Mayo, de Argentina, simbolo de la independencia Argentina.

La estatua de la libertad, en la cima del monumento de Potenza Picena, fue realizada por el artista Mario Percossi, nacido en Potenza Picena y tambien emigrado en Argentina

Con este artìculo nos place recordar al ùltimo presidente de la sociedad, Armando Pettorossi,

Armando Pettorossi naciò en Potenza Picena el 13 de Enero de 1915, sus padres fueron Cesare y Assunta Ricchia, originarios de Civitanova Marche, vivian en la zona de San Paterniano en Potenza Picena, el padre muriò poco despues del nacimiento de Armando, el 3 de agosto de l915, fallecido en combate en el Carso y sus restos se encuentrarn enel Cementerio de Redipuglia, y su nombre està impreso ya sea en la làpida, que se encuentra  en la fachada de la Torre Civica en Piazza  y en el interno del templete dedicado a los caidos que encuentra en el “Parco de la Remembranza” en via Ludovico Scarfiotti. Por ello Armando Pettorossi, es huèrfano de guerra.

Su madre se casaria sucesivamente, con el hermano del marido, Antonio Pettorossi y tendrian otros hijos, Cesar,Enrique, Maria y Alberto.

Armando Pettorossi, el 25 de Abril de 1932 a solo 17 anos, emigrò en Argentina, donde se encontraban dos hermanos del padre , Jose y Mariano-

Armando Pettorossi parla davanti alla Piramide de Mayo.

El 13 de agosto de 1935 emigraron tambien otro hermano del padre, Nazareno con su esposa Rosa Clementoni y su hijo Fernando.

Armando Pettorossi cubriò el cargo de presidente de la Sociedad Potentina, hasta su muerte.

Volviò a Potenza Picena en diversas occasione y enuno de sus viale conociò a Primo Cavalieri, presidente de la asociaciòn loca, de los Apeninos a Los Andes.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

don Mauro Carassai

La parrocchia di Sant’Anna di Porto Potenza Picena è stata istituita con bolla del vescovo di Fermo mons. Roberto Papiri il giorno 15/03/1899. Il primo parroco è stato don Silvio Spinaci, nato a Potenza Picena il giorno 07/02/1869 e morto il giorno 17/07/1947, ha retto la parrocchia di Sant’Anna per ben quarantotto anni. Dopo di lui, nel 1947, è venuto a Porto Potenza Picena don Mauro Carassai ed ha retto la parrocchia fino alla sua morte, avvenuta il giorno 17/02/1982, cioè quaranta anni fa.
Don Mauro Carassai, nato a Penna San Giovanni il giorno 01/10/1916, è riuscito a far costruire per la parrocchia di Sant’Anna e per l’intera comunità di Porto Potenza Picena la Casa del Fanciullo nel 1950, la cui prima pietra è stata posta il giorno 23/01/1949.
Norberto Mancini, nel suo libro “Visioni Potentine” del 1958, a proposito della Casa del Fanciullo di Porto Potenza Picena, scriveva:

Nella pergamena sigillata nella prima pietra dell’edificio il 23 gennaio 1949, si legge: “Al popolo di Porto Potenza Picena Dio benedisse e donò la Casa del Fanciullo”.
La Divina Provvidenza si è servita dell’opera silenziosa, indefessa e fattiva del Parroco D. Mauro Carassai per realizzare la bella e davvero benefica costruzione. Ma solamente considerandola dono di Dio se ne può comprendere la nascita e il successivo sviluppo.
Dall’anno giubilare 1950, a Porto Potenza Picena, non più fanciulli chiassosi per le vie, esposti ai molti pericoli del traffico e a quelli ancor più frequenti del male; non giovani pensosi che, mani in tasca e sigaretta in bocca, passavano il tempo delle vacanze dallo studio o dal lavoro in una solitudine di oziosa noia con i segni nel volto di una sfiducia e di un disprezzo di tutto e di tutti. Oggi, tutti all’Oratorio. Chi impegnato nel «calcio-balilla», instancabile manovratore di uomini e di palloni in un «foot-pall» in miniatura; chi dietro a un pallone vero su un autentico rettangolo regolare di gioco; chi muto calcolatore di angoli di gioco e della rispondenza di sponde nella bella sala del bigliardo regalato dall’Ing. Serra.
Giuochi e letture, banchi per doposcuola e biblioteca: la gioventù qui ha la sua casa; qui non si annoia e potrà avere una parola, un consiglio, una guida.

Chiesa Corpus Christi. Foto tratta dal libro “Il fascino della Storia ed il respiro del mare”. Op. Cit.

Dalle 13 all’imbrunire l’Oratorio è tutto un alveare di gioventù che cresce piena di fiducia e di gioia. A sera, tutto ritorna nella quiete. L’Oratorio riposa insieme a tutti i suoi figli ridistribuiti al calore delle proprie famiglie. Si riaprono talvolta i battenti a sera inoltrata; ma non per i ragazzi.
Anche le mamme vanno a vedere, a sentire, a consigliare e qui si riuniscono per le loro adunanze. Tutti i mercoledì ci si recano gli uomini: i babbi. La Casa del Fanciullo si riempie ancora. È un camminare quieto, un giocare sommesso, un muoversi tranquillo di ombre sotto la bianca luce al fluoro. Sono andati i babbi a sentire, a proporre, a istruirsi. Tra l’Oratorio e la Famiglia si stringono ancora legami. I figli, dall’Oratorio e dalla Famiglia, devono avere un’unica scuola di vita.
Anche nel venerdì l’Oratorio si riapre di sera. È la volta dei giovani. Vanno stanchi dal lavoro o dalla scuola. Si siedono e ascoltano: parole semplici, ma buone. Forse domani ripenseranno, ricorderanno qualcosa; forse ritroveranno la strada giusta di una vita armoniosa.
Può affermarsi quindi che Dio ha donato a Porto Potenza Picena non l’Oratorio e la Casa del Fanciullo, ma la Casa di tutti, l’autentica Casa del popolo: una Casa che non ha pretese, non sfoggia lussi; una grande Casa sede di una Famiglia.

A Porto Potenza Picena c’era una sola chiesa, quella di Sant’Anna, inaugurata nel 1926 dal parroco don Silvio Spinaci, su progetto dell’architetto di Potenza Picena Eusebio Petetti.
Nel 1964, con don Mauro Carassai, il giorno 29 giugno, è stata posta la prima pietra della nuova chiesa Corpus Christi, in Piazza Giulio Douhet, la cui inaugurazione è avvenuta nel 1966.

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