A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Nel 1982 lo storico don Vincenzo Galiè pubblicò, con la collaborazione del Comune di Potenza Picena e il sostegno economico della Fondazione “Santo Stefano” di Porto Potenza Picena, il libro sulla storia della nostra città “Da Potentia a Monte Santo a Potenza Picena”, stampato nel mese di febbraio dalla Tipografia San Giuseppe di Pollenza.
Il sindaco della nostra città era all’epoca Paolo Moscioni, mentre l’assessore alla cultura era il prof. Girio Marabini.
Don Vincenzo Galiè, dal 1967 al 1989 fu parroco della parrocchia di San Giovanni Evangelista a Montecanepino, poi fu nominato cappellano dell’Istituto di riabilitazione “Santo Stefano” di Porto Potenza Picena e successivamente, dal 1998 alla sua morte, venne nominato parroco a Campofilone (Fermo).
Don Vincenzo Galiè era nato a Montefiore dell’Aso il giorno 20/08/1940 da Pierino e da Angela Fraticelli.
Appassionato di storia ed archeologia, ha ampiamente consultato l’Archivio Storico Comunale di Via Trento, riordinato con molta professionalità dal dott. Roberto Domenichini, così come molti altri archivi storici della provincia e della nostra Regione.
In particolare presso il nostro archivio comunale ha ampiamente consultato gli Annali, che vanno dal 1365 al 1503, il Catasto Federici del 1765 e tutte le pergamene dal 1252 al 1672.
Per quanto riguarda in particolare il Catasto Federici del 1765, nel libro sono contenute riproduzioni fotografiche del Castello del Porto di Monte Santo, della Torre Nuova nella omonima contrada del Porto, del Mulino Bonaccorsi del Vallato ed il ponte sul fiume Potenza. Inoltre è presente anche la raffigurazione, del 1773, di Giuseppe Federici, dei confini tra Monte Santo e Montelupone, dove in primo piano per Monte Santo troviamo la cinta muraria con la Porta di Galiziano come si presentava all’epoca.
È presente, inoltre, la pianta della Insigne Collegiata di Santo Stefano quando questa si trovava ancora nella Piazza Grande, poi demolita nel 1796 (foto di Mauro Mazziero).
La copertina del libro riporta il particolare del quadro di Benedetto Biancolini del 1770 Sant’Emidio, sul retro invece lo stemma comunale, mentre le foto pubblicate nel libro sono di Bruno Grandinetti.
Per quanto riguarda le notizie storiche contenute negli Annali, ce ne sono veramente tante. Citiamo quella del 1441 che parla della visita a Monte Santo di San Giacomo della Marca e della presenza nella nostra città, in quel periodo, degli ebrei. Si accenna anche alla quarta porta di accesso al nostro centro storico, che si trovava a tramontana, chiamata Porta del Cunicolo o della Cava, oggi non più presente, ma della quale rimane ancora, in Via Le Rupi, una testimonianza muraria.
La città di Monte Santo, in base a quanto viene citato nello statuto comunale del sec. XV, era suddivisa in quattro quartieri: San Pietro, San Paolo, San Giovanni e Sant’Angelo, che corrispondevano alle quattro porte di accesso al nostro centro storico, cioè Porta di Galiziano, Porta Girola o Marina, Porta di San Giovanni ed infine Porta del Cunicolo o della Cava, la meno conosciuta.
Don Vincenzo Galiè è morto nella nostra città il giorno 16/02/2018 all’Istituto “Santo Stefano”, dove era ricoverato. I familiari hanno voluto far dono alla nostra biblioteca comunale “Carlo Cenerelli Campana” di copia di molte sue pubblicazioni, che sono ben 53.
Il giorno 29/07/2015 la città di Potenza Picena ha conferito a don Vincenzo Galiè la cittadinanza onoraria, mentre l’Archeoclub gli ha intitolato la sezione di Civitanova Marche.
Don Vincenzo Galiè deve essere annoverato di diritto tra i più importanti storici marchigiani.
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