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Archive for settembre 2022

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Domenico Mazzoni

Il giorno 24/04/2017, cioè cinque anni fa, moriva a Civitanova Marche il dott. Domenico Mazzoni di Potenza Picena, medico di base tra Potenza Picena e Montelupone, dopo aver lottato contro una malattia incurabile.
Domenico Mazzoni nacque a Potenza Picena il giorno 29/06/1952 da Euro, professore di Educazione Fisica e da Teresa Fontana, maestra elementare, aveva due fratelli: Margherita ed Enrico.
Dopo aver studiato nelle scuole locali, sia le elementari che le medie, ha frequentato il Liceo Scientifico di Civitanova Marche, poi l’Università di Bologna, conseguendo successivamente la specializzazione in Ostetricia e Ginecologia nel 1990, presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona.
Ha svolto la professione di medico di famiglia tra Potenza Picena e Montelupone.
Il giorno 12/12/1998 si è sposato con la sig.ra Antonella Re e dal loro matrimonio è nata Anna Lucia.

Domenico Mazzoni è stato anche un eccellente calciatore ed ha giocato con il Potenza Picena Calcio.
Un’altra sua grande passione è stata la musica classica.

Ha fondato a Potenza Picena nel 1997, insieme ad altri soci, l’Associazione Amici della Musica, poi intitolata ai fratelli Arturo e Flavio Clementoni, di cui è stato anche presidente.
Potenza Picena con la scomparsa del dott. Domenico Mazzoni ha perso una valida personalità.
Il sig. Enea Bertucco di Potenza Picena, suo paziente, gli ha voluto dedicare una toccante poesia.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Palombi Editori

Il giorno martedì 21/11/2017, al mattino, è venuta a Potenza Picena la sig.ra Francesca Palombi di Roma.
Stava cercando notizie su di un suo antenato, il dott. Nicola Palombi e di suo figlio Guido.
Il dott. Nicola Palombi, nato a Monte San Martino, nel Maceratese, nel 1828, da Marino e da Marianna Marcantoni, si era sposato a Macerata con la sig.ra Luigia Montini di Macerata e dal loro matrimonio era nato un solo figlio, nel 1855, Guido.
Il dott. Nicola Palombi si era laureato in Medicina a Bologna, nel 1857 ed era venuto a Potenza Picena solo nel 1870, per ricoprire il ruolo di medico condotto della nostra città, proveniente da Montelupone, dove svolgeva lo stesso ruolo.
Il figlio Guido, funzionario di Prefettura, si era sposato con la sig.ra Ernesta Tomassini di Montelupone e dal loro matrimonio sono nati due figli, il primo, Carlo, nel 1886 il giorno 27 ottobre, a Potenza Picena, il secondo Nello, nel 1888, a Siena. Carlo Palombi è morto il giorno 24/11/1941 mentre Nello il giorno 16/12/1966.
Questi due fratelli, dopo aver studiato in Germania, grazie anche al secondo marito della loro madre, un tedesco di cognome Waker, hanno fondato, nel 1914, a Roma, la casa editrice Palombi.
Oggi, la casa editrice Palombi è ancora in attività ed è una delle più autorevoli case editrici per libri di arte e di architettura, cataloghi di mostre e monografie, collane per ragazzi e guide.
Ritornando al nostro dott. Nicola Palombi, quando nel 1870 è venuto a Potenza Picena come medico condotto, nella nostra città già viveva una sua sorella, Filomena, moglie di un uomo autorevole di Potenza Picena, Achille Gasparrini, che era all’epoca assessore comunale.

Sipario dedicato a Minerva del Teatro Mugellini. Foto Sergio Ceccotti.

Nel 1874, Nicola Palombi ed il figlio Guido risultano tra i diciotto fondatori della locale Filodrammatica, che si esibiva all’interno del nostro teatro condominiale, inaugurato il giorno 27/12/1862.
Il dott. Nicola Palombi a Potenza Picena ha svolto il proprio ruolo medico condotto fino al pensionamento, nel 1895, dopo di che ha ricoperto l’incarico di ufficiale sanitario della nostra città.
Questo ultimo incarico lo ha portato avanti fino alla sua morte, avvenuta a Potenza Picena il giorno 11/08/1904, in precedenza era già morta, nella nostra città, la moglie, Luigia Montini.
La nostra città è orgogliosa di aver avuto il dott. Nicola Palombi prima come medico condotto, poi come ufficiale sanitario, dal 1870 al 1904.
È inoltre orgogliosa di aver visto nascere, nella nostra città, uno dei due fondatori della casa editrice Palombi di Roma, Carlo.

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Atto di nascita di Carlo Palombi del 27 ottobre 1886 a Potenza Picena. ASCPP

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Francesco Marzetti. Foto Fam. Marzetti.

A Potenza Picena, dal lontano 1956, si trova, in Viale Trieste, il Mulino Marzetti. Oggi è gestito dall’ing. Maurizio Marzetti, figlio di Costantino e di Fernanda Perroni e con lui collabora Marek (Marco) Czajkonski.
Il Mulino Marzetti di Viale Trieste, con Maurizio, è giunto alla terza generazione: aveva iniziato il nonno, Francesco Marzetti, proveniente da Mogliano, per tutti “Checco”, nel 1956. Francesco era nato a Francavilla d’Ete, nel Fermano, il giorno 02/10/1910, da Costantino e Teresa Polinesi, aveva sposato la sig.ra Margherita Marzialetti e dal loro matrimonio nacquero Costantino e Maria Teresa.
Francesco Marzetti aveva iniziato l’attività di mugnaio nel 1930, a soli venti anni, a Francavilla d’Ete, poi si era trasferito a Mogliano, dove gestiva, in società, il locale mulino. Nel 1965 è stato tra i fondatori della Pro Potenza Picena, con il presidente, il maestro Edgardo Latini.
Il figlio Costantino, nato il giorno 23/03/1937, a Francavilla d’Ete, è entrato ad operare nel mulino di viale Trieste nel 1957, a venti anni e lo ha gestito fino alla sua scomparsa (04/11/2019), aveva sposato la sig.ra Fernanda Perroni e dal loro matrimonio sono nati Paola e Maurizio.
Costantino ha lavorato tutta la vita nel mulino, con passione, sacrificio e devozione, valori che lo hanno sempre contraddistinto e che gli sono stati riconosciuti nel 2002 dalla Camera di Commercio di Macerata con il conferimento della medaglia d’oro come “Premio di Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico”.
L’attenzione nell’utilizzo dei cereali di primissima scelta e la qualità dei prodotti sono da sempre ciò che contraddistingue il Mulino Marzetti.

Costantino Marzetti. Foto Fam. Marzetti.

Le tradizionali macine in pietra vengono ancora oggi utilizzate anche per la macinazione di grani antichi autoctoni per ricavarne farine, semole e varie tipologie artigianali di pasta, trafilate al bronzo ed essiccate lentamente a bassa temperatura.
L’impegno costante degli agricoltori locali nella costruzione della filiera garantisce che tutti i cereali utilizzati provengano esclusivamente dal nostro territorio.
Prima dell’arrivo di Francesco Marzetti, il mulino di Viale Trieste era gestito dalla famiglia Virgili: Giuseppe, Paolo ed Alessandro, figli di Luigi, quest’ultimo originario di Villa Potenza di Macerata. I Virgili prima di gestire il mulino di Viale Trieste, avevano gestito un altro mulino, in Viale don Bosco, vicino all’edicola della “Madonna delle Lacrime” o “del Pianto”.
Andando a ritroso, nei primi anni del Novecento, il mulino di Viale Trieste era stato gestito dalla famiglia dei De Angelis, famiglia storica di mugnai.
La casa annessa al mulino era stata costruita nel 1912, il mulino dopo la fine della prima guerra mondiale.
I De Angelis erano tre fratelli mugnai: Alberto, Lorenzo ed Oreste, figli di Pio e di Maria Michelini. I primi due, Alberto e Lorenzo, operarono nel mulino di Viale Trieste, mentre Oreste aprì un mulino a Porto Potenza Picena, poi gestito da Moscatelli ed infine da Mei.
I De Angelis avevano un quarto fratello sacerdote, don Dante De Angelis, agente bancario, che viveva a Porto Potenza Picena con il fratello Oreste. Il padre dei tre mugnai De Angelis, Pio, nel censimento della popolazione di Potenza Picena del 1871, era già presente nella nostra città ed abitava in c/da Pisciarello, insieme ad un suo cugino Rinaldo, tutti e due mugnai. Pio era nato a Recanati da Giuseppe.

Maurizio Marzetti. Foto Fam. Marzetti.

Un altro De Angelis, Giuseppe, figlio di Eugenio, nel censimento del 1931 risulta presente nella nostra città come mugnaio, abitava in c/da Molino Gatti ed aveva un fratello di nome Pietro.

Prima dell’utilizzo dell’energia elettrica, l’attività molitoria dei cereali era operata con mulini azionati ad acqua, nel caso di Potenza Picena questi mulini utilizzavano l’acqua del vallato, presa dal fiume Potenza.
Il più antico mulino ad acqua è stato quello chiamato del Molino Vecchio, citato nel catasto Federici del 1765, di proprietà della comunità di Monte Santo, successivamente è entrato in funzione il Molino Gatti, sempre utilizzando l’acqua del vallato.
In questi due mulini alimentati dall’acqua del vallato entrarono in funzione anche le centrali elettriche.
Quella del Molino Vecchio era gestita da Francesco Mancini, il nonno di Mario Bartoli, quella del Molino Gatti da Giuseppe Sposetti.

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A cura di Paolo Onofri

San Giacomo Maggiore restaurato. Foto di Sergio Ceccotti.

La città di Potenza Picena, grazie al contributo di tanti mecenati, ha fatto restaurare negli ultimi anni n° 10 statue lignee degli Apostoli, del sec. XVII, e n° 3 antifonali, dei secc. XVI e XVII.
Tutto questo si è potuto concretizzare grazie anche all’impegno della responsabile del nostro patrimonio storico ed artistico, la dott.ssa Simona Ciasca, economo comunale.
Il restauro delle dieci statue lignee degli Apostoli del sec. XVII è stato effettuato dalla restauratrice di Pesaro Letizia Bruscoli e complessivamente è costato euro 7500. I mecenati che hanno contribuito al loro restauro sono stati: il dott. Roberto Domenichini (n° 3 statue); la ditta Elettromedia SRL (n° 2 statue); Enzo Romagnoli (n° 2 statue); Samuele Grappini, il dott. Franco Senigagliesi ed il panificio Eredi Borroni, una statua a testa.
Le statue restaurate sono state consegnate dalla restauratrice, le prime quattro il giorno 11/07/2019, mentre le restanti sei il giorno 08/11/2019, e sono state collocate presso la nostra pinacoteca comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento, poste all’interno di n° 5 teche di vetro, e sistemate nel corridoio di ingresso. I tre antifonali dei secc. XVI e XVII sono stati restaurati dal sig. Gabriele Dondi della “Legatoria Artistica e Restauro del Libro” di Urbino, ed il costo per il loro restauro è stato di euro 5796,95 + IVA. I mecenati che hanno finanziato il loro restauro sono stati il dott. Roberto Domenichini (n° 2 antifonali) e la Fondazione “Anton Mario Filippetti” del Presidente Mario Carlocchia (n° 1 antifonale). I 3 antifonali sono stati consegnati dal restauratore Dondi il giorno 22/07/2020, e collocati anche questi all’interno dei locali della nostra pinacoteca comunale di Via Trento.

Xilografia di Sant’Andrea del Graduale dei Santi del 1544.

La pinacoteca comunale non è stata mai aperta al pubblico e quindi queste opere restaurate con l’Art Bonus non sono state mai ammirate dai nostri concittadini e dai turisti.
Inoltre il nostro Comune non ha ancora ringraziato, con una cerimonia, questi nostri concittadini e ditte che hanno finanziato questi importantissimi restauri.
Non è di certo tempo perso da parte dei nostri amministratori ringraziare i mecenati di Potenza Picena che hanno creduto in questo progetto. È anche buona educazione.
Il nostro Comune, grazie all’impegno della dott.ssa Simona Ciasca ad al contributo dei mecenati, è stato in grado di portare a termine in poco tempo lavori di restauro del nostro patrimonio storico ed artistico per un valore complessivo di euro 13296,95.
Inoltre non bisogna dimenticare un altro importante contributo da parte della Fondazione Carima di Macerata per il restauro della Fonte di Galiziano, pari ad euro 20000. I lavori per il restauro della Fonte di Galiziano purtroppo non sono ancora iniziati.
Il nostro Comune, dal 2014, quando è stato eletto sindaco Francesco Acquaroli, e successivamente con l’attuale sindaco Noemi Tartabini, in otto anni di amministrazione ha effettuato restauri al nostro patrimonio storico ed artistico con propri fondi per un totale di euro 2402 più IVA, riguardanti una statua lignea della “Madonna con Bambino ed Angeli” del sec XVI (euro 1152 più IVA), e n° 3 inginocchiatoi dei secc. XVIII e XIX (per un importo di euro 1250 più IVA). Inoltre, nel 2019, è stata effettuata la disinfestazione sulla tavola di Bernardino di Mariotto, del 1506, per un importo di euro 648,36 più IVA. Questi lavori di restauro e disinfestazione sono stati eseguiti da Paolo Pallotto di Potenza Picena.
Quindi, riassumendo, le amministrazioni Acquaroli-Tartabini hanno investito per il restauro e la salvaguardia del nostro patrimonio storico ed artistico in questi otto anni euro 3050 più IVA, i sette mecenati dell’Art Bonus di Potenza Picena complessivamente euro 13296,95.

San Paolo – statue lignee apostoli. Foto tratte dalla relazione di Letizia Bruscoli.

Tutti questi beni restaurati con l’Art Bonus, che sono veramente capolavori d’arte e di storia, nessuno li ha mai potuti ammirare, in quanto la pinacoteca comunale di Via Trento è sempre stata chiusa al pubblico. Oggi, in occasione dei tre giorni di Marche Storie, il 9, 10 ed 11 settembre 2022, la struttura è stata di nuovo riaperta al pubblico, ma le dieci statue lignee degli Apostoli sono state tolte dal corridoio di ingresso e collocate in un locale dove nessuno le ha potute vedere, insieme anche ai tre antifonali.
Perché queste opere d’arte debbono continuare a stare in una struttura dove non possono essere ammirate dai visitatori?
Perché a questo punto non portarle in altre strutture comunali, dove possano essere ammirate, come ad esempio la fototeca “Bruno Grandinetti”, presso l’ex-chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, o presso l’auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, presso la ex-chiesa di Sant’Agostino? Chi deve decidere?
Ai sette mecenati di Potenza Picena il ringraziamento nostro e di tutta la cittadinanza.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

mons. Jean Sylvain Emien Mambé Vescovo Titolare della Città. Foto di Elisa Cartuccia.

La città di Potentia nel Piceno fino al sec. V d.C. fu sede vescovile con una propria Diocesi e l’ultimo vescovo conosciuto si chiamava Faustino.
La città di Potenza Picena ha un vescovo titolare dal 1969.
Un vescovo titolare è un vescovo che non ha diocesi propria, vive e lavora in terra di missione o ha qualche incarico presso la Santa Sede.È un titolo a cui non corrisponde l’obbligo di una presenza sul territorio, ma chi ne è insignito è vescovo a tutti gli effetti.
Potenza Picena ebbe il suo primo vescovo titolare solo nel 1969, quando il pontefice Paolo VI nominò mons. Adam Kozlowiecki, nato a Huta Komorowska, in Polonia il giorno 01/04/1911. Nel 1939, terminati gli studi, già sacerdote gesuita, fu imprigionato nel lager di Dachau dai nazisti, dove rimase per quattro anni, fece visita alla nostra città nel 1970, nel 1975 ed infine nel 1990.
Nel 1974, delibera del consiglio comunale n° 44 del 21 febbraio, Sindaco il Prof. Gabriele Nocelli, gli venne conferita la cittadinanza onoraria di Potenza Picena.

Il vescovo Adam Kozlowiecki a Potenza Picena nel 1970. Insieme a lui da Sx Marcello Bompadre, Don Erminio Cognigni, Mariano Ciuccarelle e Don Giacomo Fortunati. Foto Bruno Grandinetti per gentile concessione di Eugenio Borroni.

Il giorno 21/02/1998, il Pontefice Giovanni Paolo II lo nominò cardinale, durante il concistoro, morì a Lusaka, in Zambia, il giorno 28/09/2009. Ha sempre lavorato nella missione di Mpunde, in Zambia.
Dopo di lui fu nominato vescovo titolare di Potenza Picena mons. Franco Croci, nato a Milano il giorno 25/06/1930, incaricato presso la Prefettura della Santa Sede per gli affari economici. Anche Mons. Croci venne nominato dal pontefice Giovanni Paolo II e fece visita a Potenza Picena nel 2000 e nel 2015, durante la tradizionale festa del compatrono della nostra città, San Girio, il 25 maggio. Morì il giorno 28/07/2021.

Terzo vescovo titolare di Potenza Picena è stato nominato, dal pontefice Francesco, il giorno 02/02/2022, mons. Jean Sylvain Emien Mambé, nunzio apostolico in Mali, nato il giorno 16/09/1970 a Jacqueville, in Costa d’Avorio. È stato ordinato sacerdote il giorno 14/12/1997 ed è laureato in diritto canonico.

Mons. Franco Croci a Potenza Picena il giorno domenica 11 novembre 2018 durante la messa presso la Collagiata di Santo Stefano

Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il giorno 01/07/2005, ha prestato la propria opera nelle rappresentanze pontificie in Angola, Nigeria, Nuova Zelanda, Spagna, Repubblica Ceca, Guinea e Mali. Conosce francese, inglese, italiano, portoghese e spagnolo.
Il giorno domenica 04/09/2022 il nuovo vescovo titolare mons. Mambé è venuto a Potenza Picena, dove nella Collegiata di Santo Stefano ha celebrato la Santa Messa.
Erano presenti i parroci P. Lorenzo Turchi della Parrocchia dei S. Stefano e Giacomo e Don Aldo Marinozzi della Parrocchia di S. Girio e, in rappresentanza del nostro Comune, il sindaco Noemi Tartabini.
Il servizio fotografico della giornata è stato effettuato da Elisa Cartuccia, che ci ha consentito di poter utilizzare per questo articolo le sue bellissime fotografie. Grazie di cuore.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Interno teatro “B. Mugellini” anni 60 – foto Bruno Grandinetti

Il nostro teatro è stato condominiale fino al 1971, anno in cui il comune di Potenza Picena ha proceduto a liquidare i diciannove condomini, proprietari dei palchi, del loggione e del palcoscenico e ad acquisirne, pertanto, la titolarità.
Oggi il Teatro “Bruno Mugellini” è comunale e non ha alcun regolamento per quanto riguarda le norme da seguire nell’utilizzo della struttura.
Fino a quando è stato condominiale era disciplinato da un preciso e puntuale regolamento, che prevedeva diritti e doveri dei condomini, le regole per la sua gestione e le persone incaricate per la sua apertura al pubblico, sia per le rappresentazioni teatrali che cinematografiche. Si tenga conto che già nel 1919, all’interno del nostro Teatro Condominiale, cominciarono le proiezioni di cinema, all’inizio quello muto poi quello sonoro, diventando la struttura ufficialmente Cine-Teatro “Bruno Mugellini” nel 1933.
Il primo regolamento che i condomini approvarono per la futura gestione del Teatro Condominiale risale al 1856, quando iniziarono i lavori alla struttura.
Il secondo regolamento risale al 1865, redatto tre anni dopo l’apertura ufficiale avvenuta il giorno sabato 27/12/1862, mentre il terzo lo troviamo solo il 31/12/1920, segretario il maestro Azzolino Clementoni, che era anche uno dei condomini.
L’ultimo regolamento del teatro condominiale, già all’epoca chiamato “Bruno Mugellini”, venne deliberato il 05/01/1935, presidente il prof. Alessandro Baldoni, segretario il maestro Azzolino Clementoni.
Tra le regole comuni di questi quattro regolamenti troviamo quella che ogni anno i palchi venivano sorteggiati tra i condomini, ad eccezione del palco n° 12, nel secondo ordine, che spettava di diritto al nostro sindaco o al podestà nel periodo dell’avvento del fascismo.
I condomini erano tenuti tutti al versamento di una quota annua necessaria per coprire tutte le spese di gestione del teatro ed il versamento era obbligatorio, altrimenti si poteva anche perdere la titolarità del palco. I palchi erano provvisti di una porta e la chiave veniva consegnata al condomino.
Per la gestione del Teatro Condominiale erano necessarie molte figure professionali: il custode, il macchinista, l’elettricista, il bigliettaio, il portinaio e n° 2 guardie di sala, per un totale di n° 7 figure professionali necessarie per il buono e corretto funzionamento del Teatro e tutti venivano regolarmente retribuiti, compenso previsto nel regolamento.
Quando il teatro veniva concesso, per rappresentazioni teatrali o proiezioni cinematografiche, il concessionario doveva versare una cauzione, che, in caso di danni alla struttura, o di asportazione di materiale, veniva trattenuta dal condominio.

Sipario dedicato a Minerva del Teatro Mugellini. Foto Sergio Ceccotti.

Il veglione del lunedì di Carnevale era organizzato ogni anno direttamente dal condominio teatrale.
Per gli spettatori nei regolamenti c’era anche una curiosa proibizione: tenuto conto che la struttura non era dotata di riscaldamento, quando faceva freddo nessuno poteva portarsi scaldini a mano, ma solo borse d’acqua calda.
I condomini ogni anno dovevano eleggere un consiglio di amministrazione, che poi doveva nominare al proprio interno il presidente, il segretario-cassiere-economo e due deputati e tutti duravano in carica un anno ed erano poi rieleggibili.
Il Teatro Comunale “Bruno Mugellini” dopo i grandi lavori di ristrutturazione iniziati nel 1984, è stato poi riaperto al pubblico il giorno 03/05/1990.

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