A cura di Paolo Onofri
Il quartiere di Via Le Rupi di Potenza Picena è stato scelto per ricavarci un grande parcheggio. Per poter raggiungere questo obiettivo, nel 2002, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Morgoni incominciò con l’acquisizione e poi con l’abbattimento di una casa, quella che era abitata un tempo dalla famiglia di Veva e da suo figlio Bruno Bufalari. Si sono ricavati 13 posti macchina.
In quella occasione, cioè venti anni fa, contro questa scelta manifestò pubblicamente la sua contrarietà solo il dott. Roberto Domenichini, ed uscì un articolo, sul Corriere Adriatico del giorno 10/02/2002, dal titolo “Quella casa è da salvare”.
Il dott. Roberto Domenichini riteneva che nel nostro centro storico le case bisognasse recuperarle e non demolirle per ricavarci parcheggi. All’epoca aveva anche risposto l’assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione Morgoni, Fabrizio Asciutti, dicendo che comunque la loro amministrazione aveva finanziato con fondi comunali il recupero di ben diciotto case del nostro centro storico. E questo era vero. Sono stati investiti 135 milioni di lire. Oggi, a distanza di venti anni, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Noemi Tartabini porta a termine questo progetto di trasformare l’intera area di Via Le Rupi in un ampio parcheggio, portando il totale dei posti macchina a n° 20.
Il progetto prevede l’acquisizione e poi l’abbattimento di due case private, per una spesa complessiva di euro 200.000, lavoro finanziato con un contributo straordinario della Regione Marche, legge n° 38 del 31/12/2021.
Il progetto è dell’architetto Roberta Angelini.
Le abitazioni che verranno abbattute sono quelle di Eugenio Ricciardi, “Ugè Lo Marco”, poi anche lo spazio dell’abitazione un tempo di Mario Sabbatini, “Lo Ferraretto”, che lavorava presso la Società Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena, poi nel tempo libero faceva anche il barbiere a Galiziano, e della sua famiglia.
Questa casa è stata donata al nostro Comune dal sig. Umberto Natali.
La seconda casa che verrà abbattuta si trova in prossimità di Via Carlo Zima, ed era abitata un tempo da una famiglia che proveniva da Campobasso, nel Molise. Nel 1951 vi abitava la famiglia di Grassetti Gerardo. Vi ha abitato anche la famiglia di Nella Cipolletti, la “ciolena”.
Si tenga conto comunque che in questa Via Carlo Zima, per la sua ristrettezza, può passare solo un mezzo alla volta. Nella Via Le Rupi nel 1951 risultavano 24 famiglie, per un totale di 67 residenti. In Via Carlo Zima n° 21 famiglie e 74 residenti.
I lavori prevedono l’abbattimento delle due case ed il rifacimento del muraglione di contenimento e tutta la pavimentazione con gli stessi materiali di quella già presente dal 2002. Con questi lavori si creano altri 7 posti macchina.
Questi venti parcheggi sono costati oggi la bellezza di euro 200.000 per l’abbattimento di due case e la loro acquisizione e sistemazione dell’area, oltre al costo dell’acquisizione e relativo abbattimento e sistemazione del 2002, cioè altri 200.000 €. Totale 400.000€.
Per il recupero delle case del nostro centro storico questa amministrazione comunale non sta spendendo neppure un euro.









