Presentazione a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.
Nel 1867, presso lo Stabilimento Tipografico Aureli di Roma, è stato pubblicato il libro, scritto da Padre Eusebio Magner da Monte Santo (nato a Montesanto il 01/11/1823 e morto ad Orvieto il 15/08/1884) Vita del Beato Benedetto da Urbino dell’ordine dei Cappuccini, nel quale è contenuta anche una bellissima incisione del Beato Benedetto.
In quello stesso anno il Pontefice marchigiano di Senigallia Pio IX Mastai Ferretti, il giorno 15 gennaio, firmò il decreto di beatificazione del Frate Cappuccino Benedetto da Urbino.
Una copia di tale raro libro era tra i documenti delle Clarisse di San Tommaso, oggi collocata presso il nostro Archivio Storico Comunale di Via Trento, che noi facciamo conoscere ai nostri affezionati lettori.
Il Beato Benedetto da Urbino era nato in questa città marchigiana il giorno 23/09/1560, da Domenico Passionei e da Veronica Cibo. Il suo nome di nascita era Marco ed era il settimo figlio degli undici della coppia urbinate.
Rimase orfano prima del padre Domenico, all’età di quattro anni, poi anche della madre Veronica, all’età di sette anni. Dopo la morte di entrambi i genitori crebbe a Cagli, ospite dei suoi tutori.
Dopo gli studi elementari a Cagli, i suoi tutori lo iscrissero all’Università di Perugia, insieme ad un suo fratello che però sfortunatamente morì nello stesso anno della sua iscrizione a questa Università e Marco Passionei decise quindi di iscriversi all’Università di Padova per studiare Legge.
A soli ventidue anni si laureò in Legge e poi, nel 1582, andò a Roma, alla corte del Cardinale Gian Girolamo Albani.
Dopo breve tempo ritornò a Fossombrone, dove erano i suoi fratelli e sorelle e frequentò il convento dei Cappuccini di questa città, dove però non venne accolto.
Solo dopo l’anno 1584 venne accettato dai Frati Cappuccini ed entrò nel convento di Fano per il noviziato, sotto la direzione del Padre Bonaventura da Sorrento.
Nel 1585 iniziò la professione religiosa con il nome di Benedetto da Urbino. Si applicherà allo studio della Sacra Teologia sotto la guida del Padre Girolamo da Castelferretti.
Dopo l’ordinazione sacerdotale, padre Benedetto fu approvato per il ministero della predicazione, al quale si dedicò con grande zelo e semplicità di parole.
Nel 1598, insieme ad altri dodici Frati Cappuccini delle Marche, guidati da Fr. Lorenzo da Brindisi, farà parte di una missione inviata dal pontefice Clemente VIII in Germania per contrastare in questa terra l’eresia dei luterani e fondare l’ordine dei cappuccini .
Dopo quattro anni, per motivi di salute, ritornò in Italia, nella sua provincia, dove più volte venne eletto all’ufficio di Guardiano dei conventi (di Cagli, Fano, Pesaro, Osimo e Fossombrone) e di Definitore della provincia.
Morì a Fossombrone il giorno 30/04/1625, all’età di sessantaquattro anni, dopo essere stato confortato dall’apparizione di San Filippo Neri, di cui era sempre stato devoto. I suoi resti mortali sono conservati nel convento di Monte Sacro, a Roma.
Avendo avuto da Dio il dono dei miracoli, guariva i malati con il segno della croce, al tocco della mano, impartendo loro la benedizione con il reliquario che portava sempre con sé.
Il Beato ha scritto alcuni opuscoli ascetici, inni, sonetti e lettere varie, che si conservano nella Biblioteca Passionei di Fossombrone.