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Archive for the ‘Avvenimenti’ Category

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Nazareno Torregiani

Nel 1973, a Potenza Picena, grazie all’iniziativa di quaranta santesi, dei quali molti ex-bersaglieri, tra cui Alessandro Morichetti, Giulio Domenichini, Nereo Bocchini, Ottorino Marinangeli, Mario Barbera Borroni, Silvano Rinaldelli, Emidio Marchetti, Nicola Rosati e Giuseppe Virgili, è nata l’Avis (Associazione Volontari del Sangue).

Il giorno 11/11/1973, in piazza Giacomo Matteotti a Potenza Picena, vengono effettuate le prime diciassette trasfusioni di sangue presso l’autoemoteca (un’autovettura adibita ad effettuare i prelievi di sangue) di Macerata. I diciassette donatori erano: Emidio Marchetti, Aido Consolani, Nereo Bocchini, Giuseppe Giampaoli, Gabriela Parigi, Laura Giustozzi, Gino Pianaroli, Luigi Reucci, Adriana Principi, Giuseppe Virgili, Gianni Rinaldelli, Silvano Rinaldelli, Graziano Rossini, Giancarlo Simonetti, Giuseppe Lavini, Serano Spinaci ed Umberto Sabbatini.

La prima sede dell’Avis di Potenza Picena è stata inaugurata il giorno 20/10/1974, in Piazza Giuseppe Garibaldi, dal sindaco Gabriele Nocelli. Solo il giorno 18/01/1987 verrà inaugurata la sede Avis in Via Mariano Cutini, dal sindaco Leonardo Melatini.

Il primo presidente dell’Avis di Potenza Picena è stato Emidio Marchetti; il direttivo era composto da: Ottorino Marinangeli – vice presidente, Nereo Bocchini – segretario; Nicola Rosati – tesoriere; Giuseppe Virgili – consigliere. Il collegio dei revisori dei conti era composto da Giovanni Pasquali – presidente; Giuseppe Rossi e Mario Barbera Borroni – membri effettivi. Il collegio dei Probiviri era composto da: Mauro Mancini- Presidente; Mario Valentini e Silvano Rinaldelli -membri effettivi.

Franco Bravi attuale Presidente del Centro Anziani “A. Fioranelli”.

Emidio Marchetti è stato presidente dell’Avis dal 1974 fino al 1978; Nazareno Torregiani dal 1978 al 1979; Leonida Rossini dal 1979 al 1984; Franco Bravi dal 1985 al 1993; Cesare Angeletti dal 1993 al 2013; Nazzareno Cognigni dal 2013 fino al 2021.

Elena Tartabini, prima donna presidente dell’Avis di Potenza Picena, è stata eletta presidente il giorno 17/07/2021. L’attuale direttivo, eletto quel giorno, è composto da: Nazzareno Cognigni – segretario; Michela Sbrollini – tesoriere; Giorgia Fontana, Sofia Pagnanini, Alessandra Marini, Roberto Braconi, Stefano Meriggi, Valter Melatini e Moira Foglia – consiglieri.

L’Avis di Potenza Picena può contare oggi su oltre 450 donatori; dal 2014, ha trasferito la propria sede presso i locali del poliambulatorio di Via delle Fonti.

In occasione dei cinquanta anni dell’Avis di Potenza Picena, vogliamo ricordare una bella iniziativa di questa associazione, organizzata negli anni 1991 e 1992, quando presidente era Franco Bravi: due calendari con le foto storiche di Potenza Picena, Porto Potenza Picena, S. Girio e di villa Bonaccorsi, messe a disposizione dal fotografo Bruno Grandinetti.

Noi, grazie alla disponibilità della Tipografia Cingolani, che all’epoca li aveva stampati, li facciamo conoscere ai nostri affezionati lettori.

In occasione dei festeggiamenti per i cinquanta anni dell’Avis di Potenza Picena sarebbe una bellissima cosa far stampare un calendario con le foto storiche di Potenza Picena e Porto Potenza Picena, in collaborazione con la Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”.

Nel 1993, il giorno 19 settembre, in occasione dei festeggiamenti per i 20 anni dell’Avis di Potenza Picena, il Dott. Mauro Mancini scrisse la storia di questa associazione, pubblicazione stampata dalla Tipografia Cingolani Arnaldo. Noi, grazie alla disponibilità di Nereo Bocchini, tra i fondatori dell’AVIS del 1973, la facciamo conoscere ai nostri lettori.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

La Fisarmonica di Egisto Bontempi.

Qual’era la realtà economica e produttiva di Potenza Picena nel 1966? Una fotografia della nostra realtà è contenuta nella ricerca di Alessandro Stramucci, pubblicata su “L’arte nel maceratese”, guida al turismo della provincia di Macerata, edizione speciale de “L’eco adriatica”, anno X, primavera 1966.

Una copia di tale rivista si può trovare presso la nostra biblioteca comunale “Carlo Cenerelli Campana” di Via Trento.

A Potenza Picena, in quel periodo, le feste più importanti erano la Sagra dei Piselli, che si svolgeva la prima domenica di maggio e la Festa del Grappolo d’Oro, che si svolgeva l’ultima domenica di settembre.

Nella guida si parla del nostro Pincio e della Villa Buonaccorsi, per quanto riguarda gli alberghi, le trattorie e bar, si citano: l’Albergo Centrale, la Trattoria da Pescetti Attilio, la Trattoria tipica di Mario ed Antonio Borroni, il Bar dello Sport di Mariano Ciuccarelli ed il Bar Centrale di Melatini Baldivia. Troviamo, inoltre, l’autofficina di Mancini Antonio, le autocarrozzerie del Cav. Carestia Rinaldo e di Mazzoni Giovanni. Per quanto riguarda le attività produttive, già nel 1966, la loro presenza era veramente notevole. Era presente il laboratorio di tessitura dei damaschi delle monachette, la Banca Popolare di Credito locale, fondata nel 1897, la SAP, la SIGMA dell’ing. Paolo Bontempi, la “Fisarmonica” di Egisto Bontempi, la Melody Guitars, il calzaturificio Kurbistan di Alessandro Mazzarella, il calzaturificio CRAF dei F.lli Reschini, la GMA mole abrasive dei F.lli Grandinetti, la lavorazione dei marmi dei F.lli Marchegiani; la fabbrica di solai dell’ing. Dignani; il molino di Francesco Marzetti, la Rogin Fashion, la Nicholas confezioni. Inoltre tra gli artigiani troviamo le terrracotte di Stanislav Radziszewski, marito di Sandra Asciutti, la lavorazione in ferro di Scataglini Mario Nando, la lavorazione in ferro battuto di Marcello Bompadre, la lavorazione artigianale del mobile di Giuseppe Pastocchi, l’agenzia d’affari di Domenico Zucchini e l’oreficeria di Luigi Menghini, in piazza Matteotti.

Di tutte queste attività oggi rimangono solo la SAP e la GMA. Il molino Marzetti oggi è gestito dal nipote di Francesco Marzetti, Maurizio.

Sfilata Rogin Fashion a Pitti Donna Firenze.

Per quanto riguarda Porto Potenza Picena, località di soggiorno estivo, era presente l’associazione turistica “Pro Porto Potenza Picena”, nel Piazzale della Stazione e l’agenzia di Fiorani Tarcisio. Tra gli alberghi troviamo il Miramare e l’Adriatico; le pensioni Mare, Lido e Piccolo Paradiso; la locanda Gallo e la stazione di servizio AGIP del dott. Gerio Matteucci. Tra i locali di ritrovo: La Capannaccia dei F.lli Conconi, il Bar Asola, il Dancing Lido ed il Bar Giorgetti, in Piazza della Stazione.

Tra le attività produttive troviamo in quel periodo la SCA (Società Ceramica Adriatica), la SALGA laterizi di Giuseppe Antonelli, l’EDALIT di Matteucci Gerio ed Adriano Offidani, l’Italorto, la Stylint nord-est confezioni, la Ennio Clementoni Costruzioni Nautiche e l’orefice Sibilla Armando. In questo elenco delle attività di Porto Potenza Picena non viene citato l’Istituto di riabilitazione Santo Stefano, in quanto ospedale. Oggi di tutte le attività produttive elencate di Porto Potenza Picena non ne troviamo più nessuna.

Con questo articolo consentiamo ai lettori di conoscere la nostra realtà come si presentava nel 1966, cioè cinquantasette anni fa e di come oggi sia cambiata.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Quadro di S. Antonio Abate, sec. XVII, autore ignoto, Chiesa di S. Caterina d’Alessandria Foto Sergio Ceccotti.

Il giorno 17 gennaio di ogni anno si festeggia Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono dei macellai e dei salumieri.
Sant’Antonio Abate è nato in Egitto, a Quamans, il giorno 12/01/251 ed è morto nel deserto della Tebaide, il giorno 17/01/356, a centocinque anni.
È considerato il fondatore del monachesimo cristiano ed il primo degli abati; a lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, chiamato Abbà, si consacrano al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria.
È uno dei quattro Padri della Chiesa d’Oriente che portano il titolo di “Grande”, insieme allo stesso Atanasio, a Basilio ed a Fozio di Costantinopoli.
È ricordato, nel Calendario dei Santi della Chiesa Cattolica ed in quello Luterano, il giorno 17 gennaio, mentre la Chiesa Ortodossa Copta lo festeggia il giorno 31 gennaio, che corrisponde, nel relativo calendario, al 22 del mese di tobi.
A Potenza Picena, nel Novecento, il giorno 17 gennaio si celebrava una grande festa popolare nel piazzale della chiesa della Madonna della Neve, organizzata dagli aderenti alla Congregazione dei Contadini, presieduta dal contadino Antonio Rinaldoni della Castelletta di Potenza Picena.
Nel nostro ricchissimo archivio storico comunale di Via Trento abbiamo trovato due locandine della festa di Sant’Antonio Abate degli anni 1926 e del 1927.
In queste feste erano organizzati giochi come quelli dell’anello, della pignatta e della corsa dei sacchi, ma importante era soprattutto la funzione religiosa, nella quale si benedivano anche il pane di Sant’Antonio Abate e le fave. Potevano partecipare ai giochi popolari solo coloro che avevano assistito alla funzione religiosa. Il particolare della benedizione delle fave, insieme al pane, è testimoniato da Carlo Cenerelli Campana nel suo libro “Istoria della antica città di Potenza, rediviva in Montesanto” del 1852, a pag. 120. Le fave secche, cotte, erano il companatico per i poveri di Monte Santo, insieme al pane di Sant’Antonio Abate. Inoltre il parroco di San Giacomo Maggiore, che negli anni 1926 e 1927 era don Gustavo Spalvieri, insieme a tre contadini, che in quegli anni erano: Nazzareno Del Monte, Giuseppe Turchi, nonno di padre Lorenzo Turchi ed Antonio Rinaldoni, andavano a benedire gli animali nelle stalle dei contadini della parrocchia. Ogni parrocchia svolgeva questa operazione, tenuto conto dell’ importanza dell’attività agricola in tutto il territorio comunale.
In quel periodo nella città di Potenza Picena c’erano ben quattro parrocchie: quella di Santo Stefano, quella di San Giacomo Maggiore, quella di San Girio ed infine quella di Sant’Anna a Porto Potenza Picena.
Era presente, inoltre, la Congregazione dei Contadini, la cui funzione religiosa era svolta nella Cappella dei Contadini, sotto la Collegiata di Santo Stefano, nella quale era collocato anche il quadro di Sant’Isidoro, protettore delle campagne.
Oggi, all’interno della Collegiata, troviamo, tra le varie opere d’arte, una bellissima statua di Sant’Antonio Abate, collocata sul primo altare laterale sinistro.

Sant’Isidoro – protettore delle campagne

Nel nostro centro storico era presente anche una piccola chiesa dedicata proprio a Sant’Antonio Abate, situata nell’attuale Via Tripoli, un tempo via dell’Orfanotrofio Vecchio, per la presenza nel passato dell’Orfanotrofio Femminile “Ludovico Marefoschi”, fondato nel lontano 1702. Ancora oggi, tra i più anziani, quando si vuole parlare di Via Tripoli, si parla spesso della “Via di Sant’Antonio (Abate)”. All’interno di questa piccola chiesa si trovava anche il quadro dedicato a Sant’Antonio Abate, del secolo XVII, di autore ignoto, di grandi dimensioni, cm 265 x 155, oggi collocato sull’altare maggiore della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, sede della fototeca comunale “Bruno Grandinetti”. Il quadro, che raffigura Sant’Antonio Abate con un bastone a forma di croce a Tau ed una campanella, con in mano aperto il libro delle Sacre Scritture. Non si sono animali. Il quadro è stato restaurato ed è molto bello.
Il giorno 17 gennaio, inoltre, il cinema cosiddetto “dei preti”, cioè l’attuale ex cinema Aurora, proiettava film gratuitamente per tutti i cittadini di Potenza Picena.
Oggi nel giorno di Sant’Antonio Abate, nelle nostre Chiese, si benedice il pane di Sant’Antonio da distribuire ai fedeli e gli animali domestici.
Tra i santini ritrovati tra i libri appartenuti alle nostre Clarisse di San Tommaso, era presente un santino dedicato proprio a Sant’Antonio Abate, del 1899, contenente nel retro la sua preghiera, che facciamo conoscere ai nostri lettori.

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Presentazione a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Padre Gabriele Felci

Il giorno 30/04/1998 il sindaco pro-tempore di Potenza Picena Mario Morgoni ha inaugurato il piazzale antistante la chiesa di S. Lorenzo dei Frati Cappuccini al Colle Bianco di Potenza Picena intitolato a Padre Gabriele Felci, morto a Recanati il giorno 26/05/1985.
Padre Gabriele Felci, il cui nome di battesimo era Attilio, era nato a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, il giorno 25/10/1909, primo di quattro figli. Il padre era un bracciante agricolo. Dopo aver frequentato due anni l’Istituto Tecnico in Ascoli Piceno, entrò nel Seminario Serafico di Jesi nel 1923, a quattordici anni. Vestì l’abito Cappuccino a Fossombrone il 03/10/1926 e celebrò la professione semplice il 04/10/1927. Nello stesso anno passò al Professorio di Ascoli Piceno e nel 1929 al Liceo di Ancona, dove emise i voti solenni il 02/11/1930. Iniziò il corso di teologia in Ascoli Piceno nel 1932, ma nel 1934, con il primo gruppo dei Cappuccini chiamati da Pio XI al servizio del Santuario Lauretano, venne trasferito a Loreto, dove fu ordinato sacerdote il 04/08/1935. Terminati gli studi teologici, i superiori, consapevoli della sua vivida intelligenza, lo inviarono all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si laureò in Filosofia con 110/110.
A Potenza Picena è stato guardiano del nostro convento dei Cappuccini dal 1976 al 1982.
Padre Gabriele Felci aveva studiato insieme ad Oscar Luigi Scalfaro, diventato poi Presidente della Repubblica. I due erano grandi amici.
È stato l’Apostolo delle Missioni Mariane Lauretane.

Padre Gabriele Felci incontra il Pontefice Giovanno Paolo Secondo a Loreto.


Il giorno 28/05/1985, nella chiesa Collegiata di Potenza Picena, si è celebrato il rito funebre di Padre Gabriele Felci, con la concelebrazione presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini, Fr. Evaristo Subissati e la presenza di oltre cento sacerdoti convenuti da ogni parte dalle Marche. Dopo la santa messa, cantando le litanie della Madonna, da lui tanto amata e dietro la bella statua delle Missioni Mariane Lauretane, la salma è stata accompagnata, per la tumulazione, al cimitero di Potenza Picena, nella cappella dei Frati Cappuccini.
Il giorno 30/04/1998 il piazzale della chiesa di S. Lorenzo dei Frati Cappuccini di Potenza Picena al Colle Bianco è stato intitolato a Padre Gabriele Felci alla presenza del Provinciale dei Frati Cappuccini, Padre Gianni Pioli, dei frati cappuccini di Potenza Picena, dei familiari di Padre Gabriele Felci tra cui Don Cesilio Felci suo fratello, del sindaco di Potenza Picena Mario Morgoni e di quello di Colli del Tronto, ed una folla di amici e conoscenti.
L’iniziativa di far intitolare il piazzale della chiesa di S. Lorenzo a Padre Gabriele Felci era stata del prof. Arturo Sardini; vi era stata anche una petizione popolare a sostegno di questa iniziativa meritoria, promossa da Giulia Asciutti, la figlia del prof. Giuseppe Asciutti.
Il prof. Arturo Sardini aveva dedicato a Padre Gabriele Felci quattro suoi bellissimi sonetti, che noi oggi vogliamo pubblicare, insieme alla sua biografia, scritta da Fr. Giovanni Maria Leonardi, Guardiano Cappuccino, il giorno 09/06/1985.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Beniamino Carestia (3° da sx) ed Antonio Mancini (1° da dx) tra i partecipanti della mostra

Vico Scipioni a Potenza Picena nel passato è stato sempre utilizzato per le mostre di pittura. È intitolato al martire di Montalto Mariano Scipioni, partigiano ucciso dai nazi-fascisti il giorno 22/03/1944.
È stato intitolato a Mariano Scipioni nel 1945 dal sindaco Antonio Mazzoni, in precedenza il Vico era invece intitolato alla famiglia santese dei Bernabei.
Il 12 agosto 1972, cioè oltre cinquanta anni fa, si è svolta in questo vico una mostra di quindici pittori di Potenza Picena e di Porto Potenza Picena.
Nell’elenco dei pittori potentini che hanno esposto quel giorno le loro opere d’arte troviamo due allievi della scuola d’arte “Ambrogio della Robbia”, chiusa poco tempo prima, Beniamino Carestia ed Antonio Mancini, sotto la direzione del prof. Giuseppe Asciutti. Hanno esposto le loro opere, inoltre, i fratelli Carlocchia, Mario e Roberto, Gino Carestia, Tony Casole, Eliseo Fratalocchi, Angelo Malatini, Gianni Perrini, Giovanni Reggioli, Romeo Renzi, Ernesto Riccobelli, Giorgio Scataglini, A. Scattolini e Vincenzo Torretti.
La mostra era stata organizzata dalla Pro Loco di Potenza Picena, il cui presidente, nel 1972, era Ottorino Marinangeli, mentre il sindaco pro-tempore di Potenza Picena era Alberto Rosciani.

Amici d’Arte

Tra gli artisti potentini che hanno esposto le loro opere in quella mostra in Vico Scipioni troviamo pittori che successivamente si sono affermati come Tony Casole, Eliseo Fratalocchi, Angelo Malatini. Ci sono comunque scoperte artistiche interessanti come quella di Mario Carlocchia, che poi nel 1978, insieme alla moglie Antonella Mazzarella, fonderà la MAP; del fratello Roberto Carlocchia, grafico, che aprirà l’agenzia di grafica Linea Più. Ernesto Riccobelli, che poi diventerà Responsabile Area Vigilanza a Potenza Picena ed affermato fotografo; Giorgio Scataglini, che si affermerà come architetto e che oggi dirige i lavori di recupero dell’ex cine-teatro “Aurora”.
Ha esposto anche Vincenzo Torretti, per molti anni l’Economo Comunale del Comune di Potenza Picena; Giovanni Reggioli di Porto Potenza Picena, vigile urbano e padre dei musicisti Enrico, direttore d’orchestra e Sergio, violinista dei Nomadi.
Troviamo infine Romeo Renzi, insegnante di musica; Gianni Perrini; A. Scattolini; Gino Carestia, fratello di Rinaldo e Luigi Carestia.

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Simona Ciasca

Il 2022 è stato l’anno in cui abbiamo raggiunto e superato di molto i mille articoli pubblicati. Il 2021 è stato l’anno in cui abbiamo raggiunto e superato il milione di pagine consultate dai nostri lettori. Rimane ancora da raggiungere l’ultimo obiettivo, cioè le diecimila tra foto e documenti inseriti. Dopo il 2022 ne rimangono ancora 1278.
Nel corso dell’anno 2022 abbiamo pubblicato 104 articoli, 2 a settimana, per tutte le settimane dell’anno, lo stesso risultato del 2021. Il totale degli articoli dall’inizio dell’attività del nostro blog risulta quindi di n° 1057.
Le pagine consultate nel corso del 2022 dai nostri affezionati lettori sono state ben 107.738, compreso il risultato del sito “isantesi.it”, portando il totale a 1.153.611 Ogni giorno dell’anno una media di 295 pagine.

Sergio Ceccotti

Le foto ed i documenti inseriti nel corso dell’anno 2022 sono stati 673, portando il totale a 8722. Comunque uno straordinario archivio digitale al servizio di tutti.

I visitatori nel corso dell’anno 2022 sono stati in totale 27152, compresi quelli del sito “isantesi.it”, rispetto ai 22740 del 2021, con un aumento di 4412 visitatori, pari al 19,40% in più. Ogni giorno dell’anno abbiamo in media 74 visitatori.
I Paesi esteri dove maggiormente viene seguito il nostro blog sono nell’ordine l’Argentina, la Francia e gli Stati Uniti.
Nel corso del 2022 abbiamo ospitato articoli di altri autori, di Roberto Domenichini, Luca Carestia, Giusy Riccobelli ed Andrea Bovari.

Paolo Onofri. Inaugurazione restaurato sipario del giorno 18/11/2006. Foto di Luigi Anzalone.

Con la dott.ssa Simona Ciasca sto scrivendo insieme quasi tutti gli articoli del nostro blog ed il suo apporto è veramente insostituibile e qualificante.
Per quanto riguarda le traduzioni, per l’Inglese possiamo contare sulla disponibilità di George Dernowski. Per il Francese sono disponibili sia la prof.ssa Sandra Simoncini che Loretta Lazzarini. Per lo Spagnolo possiamo contare su Mariella Morello.
Per quanto riguarda le foto, insostituibile è il ruolo di Sergio Ceccotti, un vero artista dell’immagine.

Rodolfo Cingolani

Infine, fondamentale il ruolo del web master Rodolfo Cingolani. Senza il suo prezioso e paziente apporto il nostro blog non esisterebbe.
Nel corso del 2022 è proseguita con ottimi risultati la collaborazione con il sito di informazione “ilcittadinodirecanati.it”. I nostri articoli vengono periodicamente inviati e pubblicati sul sito ed hanno un ottimo riscontro di visitatori. Ringraziamo per la sua disponibilità il suo direttore Fabrizio Carbonetti.
Disponendo anche di una pagina Facebook, abbiamo anche qui un ottimo seguito e molte condivisioni. In particolare vogliamo ringraziare di nuovo, per le sue continue condivisioni, Simone Principi, che ci fa conoscere a tanti lettori.

Simone Principi

Grazie al vostro continuo sostegno ed affetto, continueremo il nostro lavoro di informazione e di ricerca al servizio della nostra comunità, locale, nazionale ed internazionale, con molta umiltà e passione civile.
Abbiamo voluto iniziare il 2023 con due articoli particolari, in ricordo di Alberto Cittadini, “il gigante buono”, in occasione dei quaranta anni dalla morte (1983 – 2023), e del fotografo indimenticabile Bruno Grandinetti, in occasione dei venti anni dalla morte (2003 – 2023).
I due articoli, nonostante le festività, hanno riscosso uno straordinario successo tra i nostri lettori.

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