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Archive for the ‘Personaggi’ Category

 

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Guido Morgoni. Foto Fam. Morgoni.

Il giorno 30/06/1985 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, su proposta del Ministro della Difesa, l’on. Giovanni Spadolini, ha conferito il titolo di partigiano combattente a Guido Morgoni di Potenza Picena.

Guido Morgoni, durante la Resistenza a Potenza Picena, aveva dato un notevole contributo alla lotta contro i nazi-fascisti, con il locale GAP, comandato da Giuseppe Nazzareno Pastocchi.

Nella stessa giornata del 30/06/1985 è stato anche conferito il titolo di partigiano combattente a Lucio Pastocchi, figlio del comandante Giuseppe Nazzareno Pastocchi.

Guido Morgoni è nato a Potenza Picena il giorno 04/12/1923, cioè cento anni fa, da Nazzareno, operaio presso la Fornace Antonelli e da Adele Cingolani, nono di undici figli.

Il giorno 14/09/1952 si è sposato con la sig.ra Vera Melatini e dal loro matrimonio è nato Umberto.

Guido Morgoni ha studiato alla scuola elementare “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena con le maestre Maria Vittoria Spagnoli e Giulia Gagliardini, è stato compagno di classe di Mariano Scipioni, il partigiano di Potenza Picena trucidato dai nazi-fascisti a Montalto il giorno 22/03/1944, insieme a Mariano Cutini.

Ha frequentato l’avviamento professionale e la scuola d’arte “Ambrogio Della Robbia” con il prof. Giuseppe Asciutti, nel corso per muratori e successivamente è stato assunto dalla SCA (Società Ceramica Adriatica) di Porto Potenza Picena, dove costruiva forni per la cottura del materiale.

Dopo questa esperienza ha aiutato nella gestione del bar del CRAL di Piazza Giacomo Matteotti la moglie Vera, successivamente hanno spostato l’attività del bar in Piazza Giuseppe Garibaldi, mentre d’estate tenevano aperto il chiosco del Pincio.

Nel 1951 è stato parte attiva dei Partigiani della Pace a Potenza Picena, insieme a tanti altri cittadini di Potenza Picena e Porto Potenza Picena.

Guido Morgoni al centro (con la sigaretta) insieme ai partigiani della Pace.

Guido Morgoni, da giovane, ha giocato a calcio come difensore nella squadra del Potenza Picena ed è stato, insieme a Ferruccio Orselli, un attivo dirigente di questa società per oltre trent’anni, della quale ha assunto anche il ruolo di Presidente.

Guido Morgoni era un tifosissimo della Juventus ed era iscritto al Juventus Club di Potenza Picena fin dal 1967.

Guido Morgoni è morto a Macerata il giorno 13/08/1994.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Nazzareno Bilò foto Alberto Ricci

Nel 1923 a Porto Potenza Picena iniziava l’attività il primo cinematografo, chiamato “Italia”, ricavato in un capannone di Via IV Novembre, nel rione antico delle Casette di San Marì, vicino al pontino.

A Potenza Picena il cinematografo era presente già dal 1920 sia nel Teatro Condominiale che nel teatrino “Alessandro Manzoni” di Via Silvio Pellico, gestito dalla parrocchia di Santo Stefano.

Il cinematografo di Porto Potenza Picena è nato grazie all’iniziativa di Nazzareno Bilò e di Febo Rocchi, che lo gestivano ed ha funzionato fino al 1934.

La prima pellicola proiettata è stata “Giorgio lo spavento dei popoli;” di questo avvenimento ha parlato in una sua poesia Ninì Colafranceschi, dal titolo “Lo cinematografo”.

Nazzareno Bilò era nato a Potenza Picena il giorno 13/11/1894 da Angelo e da Rosa Micucci. Ha sposato la sig.ra Elena Consolani e dal loro matrimonio è nato Luciano. A Porto Potenza Picena prima riparava biciclette, poi è stato uno chaffeur, un autista di auto pubblica, infine ha gestito un negozio di ferramenta. È stato dal 1956 al 1960 consigliere comunale della Democrazia Cristiana con il sindaco Lionello Bianchini, ed il primo presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Sez. “F.lli Carlocchia – Tullio Giorgetti” di Porto Potenza Picena. È morto a Potenza Picena il giorno 12/01/1980.

Febo Rocchi ASCPP

Febo Rocchi lavorava, invece, come assistente presso la fornace Antonelli ed era nato a Potenza Picena il giorno 01/12/1883 da Costantino e da Ionni Anna. Ha sposato la sig.ra Seconda Minnozzi e dal loro matrimonio sono nati Costantino, Remo, Romolo, Anna e Guglielma. È morto a Civitanova Marche il giorno 18/06/1970.

Nel 1935, dopo la costruzione della Casa del Fascio in Via Duca degli Abruzzi, ha funzionato al suo interno il cinema, chiamato “Italia”, gestito dal dopolavoro.

Nel dopoguerra questo cinema è stato chiamato “Florida” e dietro alla struttura è stata ricavata nel 1947 un’arena, inizialmente chiamata “Giardino Florida”, realizzata da Remo Colafranceschi e Mario Onofri, dove si ballava e dove quest’ultimo gestiva il cinema all’aperto. Il cinema “Florida” successivamente è stato gestito da Attilio Principi.

Interno del cinema Florida fine anni 30 foto Alberto Ricci

Nel 1949, dopo la costruzione della Casa del Fanciullo da parte della parrocchia di Sant’Anna e del parroco Don Mauro Carassai, al suo interno è stato ricavato il cinema “Divina Provvidenza”.

Nel 1977 a Potenza Picena, in via dello Sport, è stato costruito il nuovo cinema, struttura purtroppo mai terminata.

Oggi a Porto Potenza Picena è in attività solo il cinema “Divina Provvidenza”, gestito dalla parrocchia di Sant’Anna, mentre a Potenza Picena non ci sono più sale cinematografiche.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Lucio Pastocchi

Il giorno giovedì 16/03/2023 è venuto a mancare a Potenza Picena Lucio Pastocchi, l’ultimo partigiano della nostra città.

È nato a Potenza Picena il giorno 23/05/1928 da Giuseppe Nazzareno e da Gina Maggini.

Il giorno 11/05/1959 si è sposato a Potenza Picena con la sig.ra Dina Furiassi di Montalto e dal loro matrimonio sono nati quattro figli: Giuseppe, Marco, Antonella e Maria.

Il padre Giuseppe Nazzareno, falegname, è stato il comandante del GAP (Gruppo di Azione Patriottica) di Potenza Picena, ed alla Liberazione della nostra città, il giorno 30/06/1944, è stato nominato dal CLN prima componente della Giunta Comunale in rappresentanza del PCI e degli artigiani poi il giorno 14/12/1944 sindaco. Ha ricoperto questo ruolo fino al giorno 9/8/1945 quando si è dimesso per motivi familiari, sostituito da Antonio Mazzoni.

Lucio Pastocchi, pur giovanissimo, ha svolto il compito di staffetta partigiana e spesso seguiva il padre Giuseppe Nazzareno nelle sue missioni e per questo motivo ha meritato l’onorificenza di Partigiano conferitagli il giorno 30/6/1985 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, anch’egli partigiano, su proposta del Ministro della Difesa, l’On. Giovanni Sapdolini.

Nel 2000 Lucio Pastocchi ha rilasciato un’intervista ad Elvio Mancinelli di Recanati, pubblicata nel libro Storie partigiane, dove parla del padre Giuseppe Nazzareno e della lotta partigiana a Potenza Picena, facendo i nomi di tutti i partigiani della nostra città, tra cui quello di una donna Maria Scortichini.

Giuseppe Nazzareno Pastocchi

Lucio Pastocchi aveva studiato nella nostra città, nella scuola elementare prima, poi all’avviamento professionale. Successivamente ha anche frequentato i corsi per falegname della Scuola D’Arte “Ambrogio Della Robbia”, diretti dal prof. Giuseppe Asciutti, suo zio, in quanto marito della sig.ra Anna Pastocchi, sorella del padre Giuseppe Nazzareno.

Ha lavorato presso la falegnameria del padre Giuseppe Nazzareno, insieme ai fratelli Lino e Cesare. Successivamente, dopo aver subito un intervento al cuore nel 1975 in Francia, ha svolto per molti anni il ruolo di bidello presso la scuola elementare “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena.

Presso l’archivio della Scuola d’Arte “Ambrogio Della Robbia” di Potenza Picena troviamo 5 suoi disegni eseguiti tra il 1941 e il 1954.

Il funerale di Lucio Pastocchi si è svolto il giorno sabato 18/03/2023, alle ore 15,00, presso la Collegiata di Santo Stefano, e la cerimonia funebre è stata celebrata insieme da padre Gabriele Lazzarini e da padre Alessandro Angelisanti.

La Collegiata era gremita da parenti ed amici che hanno voluto salutare Lucio; il figlio maggiore Giuseppe, alla fine della funzione religiosa, ha voluto ricordare il padre Lucio.

L’ANPI di Potenza Picena, sezione “Cutini-Scipioni”, era presente alla cerimonia funebre ed in quella occasione ha voluto affiggere un manifesto di partecipazione per l’ultimo partigiano di Potenza Picena.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Eugenio Borroni all’ìinterno della sua bottega da fabbro. Foto tratta dal libro “Potentia genius loci” Op. Cit.

La bottega del fabbro Eugenio Borroni si trova a Potenza Picena in Piazzale Santo Stefano, vicino alla Collegiata.

In questa bottega da fabbro, molto antica, l’attività è iniziata nel Novecento, agli inizi con Gualtiero Maggini, all’epoca l’unico fabbro della nostra città.

Gualtiero Maggini era nato a Potenza Picena il giorno 18/02/1878, da Francesco e Giovanna Mecozzi, aveva sposato la sig.ra Angela Clementoni e la coppia aveva avuto un figlio, Luigi, cassiere di banca. Gualtiero è morto il giorno 28/3/1942.

Gualtiero Maggini era un bravissimo fabbro ed ha lasciato nella nostra città molti suoi lavori in ferro battuto. Aveva eseguito, cento anni fa, la cancellata esterna del Parco della Rimembranza in Via Lodovico Scarfiotti ed il cancello del tempietto donato alla nostra città dai fratelli Scarfiotti: Luigi, Paolo e Casimiro nel 1927, che ricorda i caduti di Potenza Picena durante la prima guerra mondiale.

Marcello Bompadre, insieme al nipote Eugenio Borroni al lavoro nell’officina. Foto di Leonardo Parigi. Prop. Eugenio Borroni.

Nella sua bottega hanno imparato il mestiere di fabbro Marcello Bompadre e Nando Scataglini.

Marcello Bompadre, per tutti “Marcello de Pelo’”, a cui abbiamo dedicato nel nostro blog un bellissimo articolo nel 2018, era nato a Potenza Picena il giorno 04/03/1912, da Cesare e da Teresa Focaracci. Il giorno 28/10/1937 si era sposato con Ester Borroni e non avevano avuto figli. Aveva anche frequentato i corsi per fabbri della Scuola d’Arte “Ambrogio Della Robbia” di Potenza Picena con la direzione del prof. Giuseppe Asciutti. Presso la nostra Gipsoteca, nella sala “Giuseppe Riccobelli”, di Via Trento, si trova un suo lavoro in ferro battuto, molto bello. È stato, inoltre, amministratore comunale per la Democrazia Cristiana dal 1960 al 1970, ricoprendo il ruolo sia di consigliere comunale che di vice-sindaco, con i sindaci Silvano Mazzoni, dal 1960 al 1964, poi con Rolando Simonetti, dal 1965 al 1970. Marcello Bompadre è morto a Potenza Picena il giorno 12/10/1996.

Interno della bottega del fabbro Borroni Eugenio. Foto tratta dal libro “Potentia genius loci” Op. Cit.

Con Marcello Bompadre ha imparato il mestiere di fabbro il nipote Eugenio Borroni, nato a Potenza Picena il giorno 27/07/1954 da Carlo e da Teresa Tramannoni.

Eugenio Borroni ha portato avanti la bottega di fabbro fino a quando non è andato in pensione.

Grazie ad Eugenio Borroni questa antica bottega da fabbro sta diventando un museo dove si conservano tutte le attrezzature e gli arnesi del mestiere, dando la possibilità ai turisti che vengono in visita nella nostra città di visitarlo.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Una delle realtà produttive più importanti di Potenza Picena è sicuramente la ditta Elettromedia SPA, che opera con uno stabilimento lungo la Strada Regina.

Sorta nel lontano 1987 dall’iniziativa di quattro soci: Pietro Pantaleone, Emidio Vagnoni ed i fratelli Riccobelli, Maria e Maurizio, ha iniziato la sua attività in un laboratorio in Via Guglielmo Marconi, nel nostro centro storico.

Nel 2001 il trasferimento nello stabilimento lungo la Strada Regina di Potenza Picena.

Opera da sempre nel settore degli impianti ad alta fedeltà e di amplificazione per auto, di cui è leader mondiale, con i brand Hertz, Audison e Connection ed esporta i propri prodotti in oltre 50 paesi, toccando ogni continente.

Occupa nel proprio stabilimento di Potenza Picena ottanta dipendenti, con un fatturato, nel 2021, di trenta milioni di euro. In Cina possiede uno stabilimento di produzione che occupa trecento dipendenti.

Nel giugno del 2021 è venuto a mancare uno dei fondatori della Elettromedia, Emidio Vagnoni, di sessantotto anni, per tutti Mimmo, che nell’ambito dell’azienda si occupava di ricerca e di sviluppo. Mimmo Vagnoni, con proprio testamento, ha voluto lasciare ai dipendenti della Elettromedia ben quattrocentomila euro, cinquecento euro per ogni anno di lavoro nell’azienda.

Le sue quote nell’azienda Elettromedia sono state rilevate da Pietro Pantaleone, Maria Riccobelli e Maurizio Riccobelli.

I titolari della ditta Elettromedia, il giorno 29/07/2022, hanno festeggiato i trentacinque anni di attività dell’azienda con un grande evento, un Open Day, dove sono stati invitati dipendenti, familiari, amici ed autorità politiche. Nell’occasione è stata annunciata la trasformazione giuridica dell’azienda da srl ad spa e la costituzione, nel Tennessee, Stati Uniti, della Elettromedia Corporation.

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Estratto da Minerva Medica del 1960

Presentazione a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Copertina del libro Orazio Augeni da Monte Santo.

Orazio Augeni è stato un grande ed importantissimo medico e filosofo nato a Monte Santo nel 1527 e morto nel 1603 a Padova, dove insegnava nella locale università, quattrocentoventi anni fa.

In un nostro precedente articolo abbiamo pubblicato la vita e le opere di Orazio Augeni scritte nel 1950 da Norberto Mancini e pubblicate nel suo libro Potentini illustri, stampato dalla Tipografia Pupilli di Recanati.

Nel 1905 la Società Artigiana di Mutuo Soccorso di Potenza Picena, guidata da Temistocle Mancini, volle ricordare Orazio Augeni, insieme a Ludovico Marefoschi ed Alessandro Bonaccorsi, in una lapide oggi collocata sulla facciata del Palazzetto del Podestà. Nel caso di Orazio Augeni è scritto:

Medico insigne dottissimo filosofo – Alla conquista delle più alte idealità del pensiero – Scienza dottrina assurgendo – Il nome suo la terra natale – Dalle cattedre colle opere coll’esempio – Illustrò in Italia e fuori – 1527 – 1603.

Presso il nostro Archivio Storico Comunale di Via Trento, nel fondo librario della Biblioteca Antica, si trova un suo volume stampato a Venezia nel 1570 dal titolo De Sanguinis missione Libri tres ed appartenuto al frate cappuccino di Monte Santo padre Antonio Maria Costantini.

Augeni nacque a Monte Santo nel 1527 da Lodovico, anche lui medico, al servizio del pontefice Clemente VII. Ebbe tre fratelli: Simone, Fabrizio e Lelio.

Sposò la figlia di Girolamo Guarnieri di Monte Santo ed ebbe quattro figli, una femmina che sposò Ludovico Pichino e tre maschi, Giulio, Ludovico ed Ilario.

Un suo cugino, Sebastiano Augeni, soprannominato Paparella, anche lui famoso medico e filosofo, nel 1578, alla propria morte, lasciò tutti i propri beni ai poveri di Monte Santo.

La nostra città ricorda il dottore e filosofo Orazio Augeni solo nella lapide del 1905 collocata sulla facciata del Palazzetto del Podestà, in Piazza Giacomo Matteotti, sarebbe importante onorare la sua memoria dedicandogli una via o una piazza.

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