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Carta di Identità

Gabriela Sabatini mostra la sua Carta di Identità  Italiana.

Molti negli ultimi tempi si stanno meravigliando che la città di Potenza Picena ha molti iscritti all’AIRE (Albo degli Italiani residenti all’Estero).

Alla data del 13/2/2017 ne risultavano in totale 2.416, sparsi in 37 stati del mondo, sia nel sud America, Argentina e Brasile in particola­re, e del Nord America, USA e Canada, oltre che in molti paesi europei, tra cui la Francia, la Spagna, la Germania, la Gran Bretagna. In questi paesi tanti nostri ragazzi e ragazze laureati.

Il 75% del totale, cioè 1.813 risultano residenti in Argentina. In ques­to caso sono i discendenti dei nostri emigrati partiti per questo paese del sud America tra la fine dell’ottocento, gli inizi del Novecento, fi­no a dopo la seconda guerra mondiale.

Questi nostri fratelli e sorelle riescono a prendere la cittadinanza italiana “iure sanguinis” perchè i loro avi sono nati a Potenza Picena e lo possono dimo­strare con un atto di nascita o di battesimo rilasciato dalle Parrocchie o dal Comune. Per la cronaca statistica Potenza Picena per quanto riguarda gli iscritti all’AIRE è ampiamente superata da Recanati, che quest’anno poteva contare addirittura su un totale di 3.764 iscritti, cioè 1.348 in più di Potenza Picena, e tra di loro troviamo anche il campione di calcio argentino Lionel Messi che attualmente gioca con il Barcellona in Spagna. Ritornando a Potenza Picena, 1’emigrazione dei nostri concittadini verso 1’Argentina è stata veramente massiccia. Si può documentare nel perio­do tra il 1906 fino al 1914 ad esempio il rilascio di ben 1.674 passa­porti per l’estero, di cui 1.629 verso l’Argentina pari al 97% del totale. Nel 1883 risultavano emigrati in Argentina 128 persone. Dal 1902 fino al 1905 altre 1030.

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Ignacio Martin Scocco con la maglia della nazionale Argentina. Foto di Miriam Degano Sccocco.

Potenza Picena inoltre è l’unica città d’Europa che può vantare la pre­senza sul suo territorio dal giorno 16 Luglio del 1967 in Largo Leopardi della copia del­la Piramide de Mayo di Buenos Aires, simbolo dell’in­dipendenza argentina realizzatasi il giorno 9 Luglio del 1816. L’iniziativa è stata promossa dai nostri connazionali di Potenza Picena che risiedevano a Buenos Aires, organizzati nella società Potentina di Mutuo Soccorso il cui Presidente era Faustino Fontinovo, mentre la statua della libertà che sormonta la Piramide è stata realizzata da Mario Percossi.

Nel 1967 risultavano residenti in Argentina 3.500 nostri connazionali provenienti da Potenza Picena.

Noi in questi anni siamo stati sempre molto vicini agli argentini che do­vevano prendere la cittadinanza italiana, avendo i loro antenati nati nel­la nostra città. Abbiamo fornito loro informazioni e le copie degli at­ti di battesimo o di nascita e di questo ne siamo molto orgogliosi. In futuro continueremo sempre ad aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle d’Argentina.

Tra gli iscritti all’Aire di Potenza Picena nel passato ci sono stati an­che personaggi famosi a livello mondiale, come la tennista internaziona­le Gabriela Sabatini, cittadina onoraria di Potenza Picena, ed il campione del mondo di calcio nel 2006 con l’Italia Mauro German Camoranesi. Oggi abbiamo un altro famoso calciatore argentino iscritto all’Aire di Potenza Picena. Si tratta dell’attaccante del River Plate Ignacio Martin Scocco, che ha vestito anche la maglia della nazionale argentina ed ha giocato con i NOB di Rosario. Tra gli iscritti all’Aire di Potenza Picena voglia­mo anche ricordare il sig. Oscar Tramannoni che nel 2013 ha donato alla nostra città la bandiera argentina, benedetta nella Cattedrale di Rosario, città dove la bandiera è nata.

DSC06726Potenza Picena durante tutto l’anno è meta continua delle visite dei nos­tri fratelli argentini le cui origini sono nella nostra città e noi dob­biamo continuare ad aiutarli per avere la cittadinanza italiana. Negli ultimi anni grande è stato il lavoro in questa direzione da parte del dirigente dell’ufficio dello stato civile di Potenza Picena, il sig. Luigino Garbuglia, che nel rispetto delle leggi e delle norme in materia ha permesso a molti cittadini e cittadine argentine di poter prendere la cittadinanza italiana e di questo suo impegno sicuramente molti di loro lo ringraziano, come lo ringraziamo noi.

Nonostante l’assenza negli ultimi tempi del Sig. Luigino Garbuglia, le richieste di cittadinanza italiana da parte degli argentini continuano e ci auguriamo che in futuro il nostro comune sia vicino a loro, essendo i loro antenati di Potenza Picena.

DSC06736Gli ultimi argentini in ordine di tempo che hanno preso la cittadinanza italiana a Potenza Picena sono stati Ernesto e la figlia Celeste Savoretti e Bruno Mellano (il suo antenato era Enrico Antonelli). Noi li abbiamo conosciuti e siamo stati felici che abbiano preso la cittadinanza italiana nonostante alcune difficoltà organizzative e funzionali dell’ufficio.

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Traduzione a cura di Maria Morello

POTENZA PICENA- Muchas personas en este ultimo tiempo, estan asombrados, porque la ciudad de Potenza Picena, tiene tantos inscriptos en el A.I.R.E (Anagrafe Italianos Residentes en el Exterior)

Hasta el 13/2/2017, resultaban un total de 2.416, esparcidos en 37estados del mundo, en Sudamerica

Argentina y Brasil, en particular y en Norteamerica USA y Canada, ademàs de muchos paises europeos,entre los cuales Espagna,Alemania y Gran Bretagna- En estos paises muchos de nuestros jovenes profesionales.El 75% del total, o sea 1813, resultan residentes en Argentina, en este caso son descendientes directos de nuestros connacionales que partieron hacia allà, entre fines del ochocientos y principios del novecientos y continuaron hasta  despues de la Segunda Guerra Mundial.

Estos nuestros hermanos logran acceder a la ciudadania italiana”IURE SANGUINIS”, porque sus antecesores nacieron en Potenza Picena y lo pueden demostrar con un certificado de nacimiento o de bautismo emitidos por el Municipio o la parroquia. Para la crònica estadistica, Potenza Picena en lo que respecta a los inscriptos en el A.I.R.E.  es ampliamente superada por Recanati, que este agno, podia contar con un total de 3.754, es decir 1348 màs  de los de Potenza Picena y entre  ellos encontramos al campeòn del futbol argentino, Lionel Messi, que actualmente juega en el Barcelona-

Volviendo a Potenza Picena  la emigracion de nuestros  conciudadanos hacia Argentina, fuè realmente en masa, se puede documentar que en el perìodo entre 1906 y 1914 se emitieron 1674 pasaportes, de los cuales 1629 hacia Argentina , es decir el 97% del total.

En 1883 resultaban emigradas 128personas,del 1902 hasta 1905 màs de 1030.

Potenza Picena, ademàs, es la ùnica ciudad che posee una rèplica de la Piràmide de Mayo, instalada  el 16 de Julio de 1967 es el sìmbolo de la independencia argentina, que tuvo lugar el 9 de Julio de 1816, la iniziativa fue promovida por los potentinos residentes en Buenos Aires, organizados en la Asociacion Potentina de Socorros Mutuos, siendo su presidente Faustino Fontinovo, mientras que la estatua de la libertad fuè realizada por el escultor Mario Percossi.

En 1967, resultaban residentes en Argentina 3.500 connacionales,provenientes de Potenza Picena. Nosotros durante todos estos agnos, hemos estado siempre muy cerca de los argentinos que querian obtener la ciudadania italiana y cuyos antecesores habian nacido en nuestra ciudad.

Hemos suministrado informacion y copia de los certificados de nacimiento y bautismo y de esto, estamos muy orgullosos y continuaremos del mismo modo en el futuro,ayudando a nuestros hermanos de Argentina.

Entre los inscriptos al A.I.R.E. de Potenza Picena, hay personajes famosos a nivel  mundial, como por ejemplo  la tennista Gabriela Sabatini, ciudadana honoraria y el campeòn de futbol Mauro German Camoranesi. Hoy tenemos otro famoso jugador de futbol , se trata del atacante de River Plate Ignacio  Martin Scocco que vistiò tambien la camiseta de la Nacional Argentina y ha jugado en el club N.O.B. de Rosario, tambien entre los inscriptos figura Oscar Tramannoni, que en el 2013 ha donado a nuestra ciudad,la bandera argentina, bendecida en la Catedral de Rosario, ciudad donde fue creada por el General Juan Manuel Belgrano.

Potenza Picena es siempre meta de continuas visitas de nuestros hermanos argentinos,originarios de aquì y nostros  debemos continuar a ayudarlos a conseguir la ciudadania italiana. Durante estos ultimos tempos grande ha sido el esfuerzo del director del Registro Civil de Potenza Picena, Sr. Luigino Garbuglia que en el respeto de las leyes y de las normas en la materia, ha permitido a muchos de obtener  la ciudadania  y por ese motivo muchos de ellos le estan muy agradecidos, como tambien lo estamo nostros a pesar de la ausencia del Sr. Garbuglia.

Los pedidos de ciudadania continuan y deseamos que nuestro municipio estè cerca de ellos, considerando sus orìgenes.

Los ultimo argentinos que han tomado la ciudadania italiana son  Ernesto Savoretti y su hija Celeste , y Bruno Mellano (su antecesor  ha sido Enrico Antonelli).Nosotros los hemos conocido y  somos felices que lo hayan logrado, a pesar de las dificultades de organizaciòn y funcionalidad del registro civil potentino.

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Clito Carestia bersagliere durante il servizio militare in Italia. Foto Franco Carestia.

In un precedente articolo sul nostro blog ci siamo ampiamente occupati dell’astronomo Reinaldo Carestia, figlio di Clito di Potenza Picena. Ora invece vogliamo parlare di Clito Carestia, uno dei tantissimi emigrati che sono partiti da Potenza Picena per lavorare nella lontana terra d’Argentina.

Clito (Clitofonte, Salvatore), nasce a Potenza Picena il giorno 2 aprile del 1904 in Piazza Principe di Napoli, l’attuale Giacomo Matteotti, da Antonio, facocchio, cioè costruiva birocci e da Anna Moretti, casalinga. È stato battezzato nella Collegiata di Santo Stefano da Don Giuseppe Gironelli. Secondo di sei figli, tra cui Igino, Rinaldo, Luigi, Maria e Fernanda, frequenta la scuola Elementare locale con la maestra Maria Marconi, moglie del M° Azzolino Clementoni.

Insieme a lui durante la scuola elementare troviamo anche Emilio Sabbatini, antenato della tennista internazionale argentina Gabriela Sabatini. Dopo la scuola elementare frequenta i corsi della Scuola d’Arte applicata all’industria Ambrogio Della Robbia dall’anno 1915 fino al 1918, scuola fondata a Potenza Picena nel 1873 da Domenico Filippetti e proseguita con il Prof. Umberto Boccabianca. Dai suoi numerosi disegni conservati nel contesto del materiale di questa scuola, Clito Carestia doveva essere veramente bravo.

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Famiglia Carestia Antonio.

Il suo professore in questi corsi è stato Alessandro Palombari, insegnante elementare. Dopo i corsi della Scuola d’Arte ha svolto il mestiere del padre, cioè il facocchio, costruiva birocci, mentre il fratello Igino li dipingeva.

Dopo il servizio militare nei bersaglieri, nel 1926 emigra in Argentina, a San Juan, dove si trovavano già da molti anni i fratelli di sua madre, i Moretti, Francesco, Eugenio, Augusto e Giulio. In questa nuova realtà ha svolto il mestiere di falegname. Il giorno 24 luglio del 1931 si è sposato con la Sig.ra Maria Vincenza Moretti, sua parente, che era nata in Argentina e dal loro matrimonio sono nati quattro figli, il primo dei quali Reinaldo, l’astronomo nel 1932, poi le altre tre figlie Ana, Fernanda e Dina.

Nel 1968 è ritornato a Potenza Picena a ritrovare i suoi fratelli e sorelle, un ritorno dopo ben 42 anni dalla sua partenza nel 1926. È rimasto a Potenza Picena dal 23/5/1968 fino al 9/10/1968. È morto a San Juan il giorno 2 novembre 1990, mentre sua moglie Maria Vincenza Moretti è morta dopo di lui il giorno 5/7/1997.

Un suo cugino, Antonio Carestia figlio di Augusto, è stato Sindaco di Potenza Picena dal 1946 fino al 1951. Oggi in Argentina vivono tutte le sue figlie, i nipoti e pronipoti.

Un suo pronipote, Francisco Palacio, figlio di Nirva Ana Carestia e di Reinaldo Palacio gioca attualmente in Italia nella società di basket Virtus di Ruvo di Puglia (BA).

Disegno di Clito Carestia della Scuola d'Arte di Potenza Picena. ASCPP.

Disegno di Clito Carestia della Scuola d’Arte di Potenza Picena. ASCPP.

Il giorno 19 gennaio 2017 è venuta a Potenza Picena per la prima volta anche sua nipote Nirva Ana Carestia, figlia dell’astronomo Reinaldo, con suo figlio Santiago ed hanno fatto visita ai loro parenti, in particolare Franco e Beniamino Carestia.

Sono stati anche ricevuti in Comune il giorno 20 gennaio 2017 dal nostro Sindaco Francesco Acquaroli.

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LA HISTORIA DE CLITO CARESTIA DE POTENZA PICENA EN ARGENTINA

Traducción por Emilio Zamboni
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Clito Carestia bersagliere durante il servizio militare in Italia. Foto Franco Carestia.

En un artículo anterior de nuestro blog nos ocupamos ampliamente del astrónomo Reinaldo Carestía, hijo de Clito de Potenza Picena. Ahora, en cambio, queremos hablar de Clito Carestia, uno de los tantísimos emigrantes que partieron de Potenza Picena para trabajar en la lejana tierra Argentina-
Clito ( Clitofonte, Salvatore) nació en Potenza Picena un 2 de abril de 1904 en Plaza Príncipe de Nápoles, actual Piazza Giacomo Matteotti, hijo de Antonio, que construia vehículos de dos ruedas y, de Anna Moretti, ama de casa. Fue bautizado en la Colegiada de Santo Stefano por Don Giuseppe Gironelli; era el segundo de seis hermanos de nombres Igino, Rinaldo, Luigi. María y Fernanda. Frecuentó la escuela elemental local, con la maestra María Marconi, mujer del maestro Azzolino Clementoni.
Junto a él, durante la escuela elementaria, encontramos también a Emilio Sabbatini, antepasado de la tenista internacional argentina, Gabriela Sabatini. Después de la escuela elementaria frecuentó los cursos de la Escuela de Arte, aplicada a la industria Ambroggio Della Robbia, desde el año 1915 hasta el 1918; escuela fundada en Potenza Picena en 1873 por Domenico Filippetti y continuada por el Profesor Umbero Bocabiancca. De sus numerosos diseños conservados en el archivo de materiales de esta escuela, se desprende que Clito Carestia debe haber sido muy habil.

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Famiglia Carestia Antonio.

Su profesor en estos cursos fue Alessandro Palombari, enseñante elemental. Despues de los cursos de la Escuela de Arte, desarrolló el oficio del padre, es decir, constructor de carruajes, mientras el hermano Igino los pintaba.
Luego del servicio militar como experto en tiro, en el año 1926 emigró para la Argentina, Provincia de San Juan, donde se encontraban sus tios Moretti, hermanos de su madre, Francesco, Eugenio, Augusto y Giulio.
En esta nueva realidad desempeñó el oficio de carpintero. Se casó el 24 de julio de 1931 con la señora María Vincenza Moretti, pariente suya, nacida en Argentina y, de este matrimonio nacieron cuatro hijos: el primero el astrónomo Reinaldo en 1932, después, Ana, Fernanda y Dina.
En el 1968 retornó a Potenza Picena a encontrarse con sus hermanos y hermanas; un retorno después de 42 años de su partida en 1926. Estuvo en Potenza Picena desde el 23 de mayo de 1968 hasta, el 9 de octubre del mismo año. Murió en San Juan el día 2 de noviembre de 1990, mientras su mujer Maria Vincenza Moretti falleció el 5 de julio de 1997.
Un primo suyo, Antonio Carestía, hijo de Augusto, fue Síndico de Potenza Picena, desde 1946 hasta 1951. Hoy en Argentina viven todos sus hijos, nietos y sobrinos segundos.
Uno de estos sobrinos, Francisco Palacio, hijo de Nirva Ana Carestía y de Reinaldo Palacio, juega actualmente en Italia en la sociedad de Basket “Virtus di Ruvo di Puglia (BA)”.

Disegno di Clito Carestia della Scuola d'Arte di Potenza Picena. ASCPP.

Disegno di Clito Carestia della Scuola d’Arte di Potenza Picena. ASCPP.

El día 19 de enero del 2017, vino a Potenza Picena por primera vez, su nieta Nirva Ana Carestia, hija del astrónomo Reinaldo, con su hijo Santiago. Visitaron a sus parientes, en particular a Franco y Beniamino Carestía. Además fueron recibidos en la Comuna de Potenza Picena, el dia 20 de enero del 2017, por nuestro Síndico Francesco Acquaroli.

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Manifestazione Bicentenario indipendenza argentina 9 luglio 2016. Foto di Enzo Romagnoli.

Potenza Picena, la città che ospita la copia della Piramide del Plaza de Mayo di Buenos Aires, ha degnamente festeggiato il Bicentenario dell’Indipendenza argentina nei giorni di sabato 9 e domenica 10 luglio 2016.
I festeggiamenti sono stati organizzati insieme dal Comitato Piramide de Mayo, dagli Amici della Musica “Arturo e Flavio Clementoni” e dall’Associazione Culturale “Montesanto”, con il patrocinio del Comune di Potenza Picena.
La mattina di sabato 9 luglio 2016, alle ore 9,30, presso la Collegiata di S. Stefano, Santa Messa celebrata da don Andrea Bezzini a ricordo di tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà dell’Argentina.
Successivamente presso la sede degli Amici della Musica, cronistoria dell’indipendenza argentina, fatti, avvenimenti e curiosità che hanno caratterizzato gli eventi dell’epoca, a cura di Emilio Zamboni.
A conclusione della manifestazione tutti si sono ritrovati presso la Piramide de Mayo di Largo Leopardi, abbellita con le bandierine argentine ed italiane, dove hanno parlato il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, per il comitato Piramide de Mayo la Sig.ra Maria Mogliani ed il Dott. Mario Properzi per l’Associazione “Dagli Appennini alle Ande”.
Deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento ed inni nazionali argentino ed italiano.
Hanno preso parte alla manifestazione l’Assessore alle attività produttive Tommaso Ruffini, il Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi ed il Consigliere Comunale Fausto Cavalieri.
Presente anche Primo Cavalieri, ultimo Presidente dell’Associazione “Dagli Appennini alle Ande” di Potenza Picena.
Durante tutta la mattinata è stato presente il giornalista Fabrizio Carbonetti del ilcittadinodirecanati.it che ha registrato gli interventi ed ha curato anche il servizio fotografico pubblicandoli la sera di sabato ed ottenendo un grande successo nella rete.
Per gli organizzatori il servizio fotografico è stato curato da Enzo Romagnoli. Erano presente anche altri fotografi quali Elisa Cartuccia e Sergio Ceccotti.
Domenica 10 luglio 2016, alle ore 18,30, infine concerto dedicato all’evento di Giacomo Medici “Tango Ensemble”.

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Intervento del Sindaco Francesco Acquaroli. Foto di Sergio Ceccotti.

Potenza Picena in questo modo ha degnamente festeggiato l’importante avvenimento della nazione Argentina e credo che la nostra città possa vantare il primato di essere stata una delle poche in Italia a farlo. È un grande merito di Potenza Picena, degli organizzatori e delle associazioni che lo hanno promosso e del nostro Comune che ha patrocinato la manifestazione. Questi festeggiamenti sono stati anche molto apprezzati dai discendenti dei nostri emigrati e loro discendenti che oggi vivono in Argentina. I partecipanti alla manifestazione si sono presi anche l’impegno, insieme al Comune di Potenza Picena, di festeggiare il prossimo anno solennemente i 50 anni della inaugurazione della Piramide de Mayo di Largo Leopardi, inaugurazione che è avvenuta il giorno 16 luglio 1967, con mostre ed iniziative a ricordo dell’evento e della nostra emigrazione in Argentina.


El Bicentenario de la Independencia Argentina (1816-2016)
Potenza Picena lo ha celebrado dignamente

dsc_2560Potenza Picena, la ciudad que hospeda la copia de la Pirámide de la Plaza de Mayo de Buenos Aires, ha festejado el Bicentenario de la Independencia Argentina el día sábado 9 de Julio y el domingo 10, del presente año.
El festejo fue organizado por el Comitato Pirámide de Mayo, por los Amici della Musica “Arturo y Flavio Clementoni” y por la “Associazione Culturale Montesanto”, con el patrocinio de la Comuna de Potenza Picena.

La mañana del sábado 9 de julio de 2016, a la hora 9,30, en la Iglesia Collegiata di S. Stéfano, se celebró una Santa Misa a cargo del Padre Andrea Bezzini, en recuerdo de todos los que han dado la vida por la libertad de la República Argentina.
Sucesivamente, en la sede de “Amici della Música”, una crónica histórica de la Independencia Argentina, hechos, advenimientos y curiosidades que caracterizaron los eventos de la época, por Emilio Zamboni.

Concluidas estas manifestaciones, todos los presentes se encontraron alrededor de la Pirámide de Mayo del Largo Leopardi (Plazoleta Leopardi), adornada con banderines argentinos e italianos, donde habló el Síndaco de Potenza Picena, Francisco Acquaroli; la señora Maria Mogliani, por el Comitato Pirámide de Mayo y, el doctor Mario Properzi por la Asociación “Dagli Appennini alle Ande”.
Se colocó una corona de laureles al pie de la escultura y se cantaron los Himnos Nacionales Argentinos e Italianos.

Han formado parte de esta manifestación los asesores de la actividad productiva Tomaso Ruffini, el Presidente del Consejo Comunal Mirco Braconi y el Consejero Comunal Fausto Cavalieri. También presente Primo Cavalieri, último Presidente de la Asociación “Dagli Appennini alle Ande” de Potenza Picena.
Durante toda la mañana ha estado presente el periodista Fabrizio Carbonetti, del Il Cittadino di Recanati, que registrò los interventos, cuidando las fotografías y publicándolas la tarde del sábado obteniendo un gran suceso en la Red.
Para los organizadores el servicio fotográfico ha estado al cuidado de Enzo Romagnoli- Además han estado presentes los fotógrafos Elisa Cartuccia y Sergio Ceccotti.
El domingo 10 de julio de 2016, a la hora 18,30, ultimo concierto dedicado a esta circunstancia por Giacomo Medici, “Tango Ensemble”.

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Intervento del Sindaco Francesco Acquaroli. Foto di Sergio Ceccotti.

De esta manera, Potenza Picena ha festejado el importante acontecimiento de la Nación Argentina y creemos, que nuestra ciudad ha sido una de las pocas en Italia que lo han celebrado. Para nosotros un gran mérito de los organizadores y de las asociaciones que lo han promovido y desde ya, de nuestra Comuna que ha patrocinado las demostraciones.
Estos festejos también fueron muy apreciados por los descendientes de nuestro emigrados y de sus descendientes que ahora viven en Argentina. Los participantes se han comprometido, junto a la Comuna de Potenza Picena, de festejar solemnemente el próximo año, el medio siglo de la inauguración de la Pirámide de Mayo, realizada el 16 de julio de 1967, con la mejor iniciativa y recuerdo del evento y de nuestra emigración en Argentina.

(Traducción de Emilo Zamboni)

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Paolo Onofri, Melisa e l’Ass.re Paolo Scocco.  Foto di Mario Barbera Borroni.

Il giorno venerdì 1 luglio 2016, alle ore 10,00, Melisa Tramannoni di Rosario, figlia maggiore di Oscar che il giorno 26/10/2013 ha donato alla nostra città la bellissima bandiera argentina ricamata e benedetta all’interno della loro Cattedrale, che si trova oggi nella sala “Antonio Carestia” nel Palazzo Municipale, è stata ufficialmente ricevuta in Comune dall’Assessore al Turismo Paolo Scocco. Melisa Tramannoni, studentessa, dal giorno 5 giugno 2016 si trovava a Recanati per frequentare un corso di quattro settimane per studiare la nostra lingua e cultura presso l’Istituto “Campus l’Infinito”.
Il giorno sabato 2 luglio 2016 è ritornata a Rosario dalla sua famiglia.
Melisa ci teneva moltissimo prima di ripartire per l’Argentina ad essere ricevuta dal nostro Sindaco Francesco Acquaroli e farsi fotografare insieme alla bandiera argentina donata alla nostra comunità dalla sua famiglia.
Comunque l’incontro con l’Assessore al Turismo Paolo Scocco è stato molto cordiale e Melisa ha raccontato in italiano la storia della sua famiglia in Argentina, ad iniziare dal suo bisnonno Antonio Tramannoni nato a Potenza Picena nel 1885 ed emigrato nel 1910.
Melisa si è fatta fotografare da Mario Barbera Borroni insieme all’Assessore Paolo Scocco ed alla bandiera argentina ed ha ricevuto in dono da Paolo Onofri una copia del libro su S. Girio, compatrono di Potenza Picena ed una grande foto della volta del nostro Teatro “B. Mugellini” scattata con molta professionalità da Sergio Ceccotti.
I due doni sono stati molto graditi.
Melisa ha successivamente visitato il Teatro e poi si è recata a rendere omaggio alla Piramide de Mayo di Largo Leopardi con l’Assessore Paolo Scocco e la bandiera argentina. Il monumento, simbolo dell’Indipendenza argentina, per l’occasione era stato abbellito con le bandierine argentine ed italiane. Immancabile le foto davanti al monumento.
Terminata la visita Melisa Tramannoni è stata accompagnata a Recanati.

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Paolo Onofri, Melisa e l’Ass.re Paolo Scocco alla Piramide de Mayo.Foto di Mario Barbera Borroni.

Sicuramente è stato molto bello ed emozionante aver accolto Melisa a Potenza Picena e la ragazza ha dimostrato ancora una volta il suo grande amore ed attaccamento per la terra di origine dei suoi avi. Grazie all’Assessore al Turismo Paolo Scocco che l’ha ricevuta degnamente e a Mario Barbera Borroni che ha curato il servizio fotografico.
Un abbraccio da parte mia caloroso a Melisa e a tutta la sua meravigliosa famiglia, a suo padre Oscar, a sua madre Silvia Novaira ed alle sue sorelle Lucia e Vittoria, che sicuramente avremo modo di rivedere a Potenza Picena, oramai anche la loro città.

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Servizio sulla manifestazione su ilcittadinodirecanati.it
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Eduardo Ruben Domenichini (secondo da dx) ricevuto in Comune dal Sindaco Francesco Acquaroli.

Il giorno lunedì 17 ottobre 2015, al mattino, il Sig. Eduardo Ruben Domenichini di Buenos Aires, insieme alla moglie e a due suoi amici ha fatto visita per la prima volta a Potenza Picena.
Nipote di Augusto Domenichini, che era nato a Potenza Picena il giorno 2/8/1889 da Nazzareno e Maria Meloni in Via Santa Croce, n. 265, primo di 9 figli, tra cui Giuseppe diventato famoso pittore in Argentina e di cui noi oggi conserviamo due sue opere che ci sono state donate nel 2003 dalla figlia Elena, venuta appositamente nella nostra città, un olio su tela del 1927 “Ritratto di mio padre”, conservato presso la Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”, ed un acquerello temperato del 1967 “La mia casa natale”, raffigurante la casa dove è nato il pittore nel 1903 in via Santa Croce, oggi proprietà della famiglia Foglia, conservato nell’ufficio della Segretaria del Sindaco, Sonia Mogliani.
Augusto Domenichini è emigrato in Argentina il giorno 2/12/1907 all’età di 18 anni e non è più ritornato nella nostra città. E’ stata una mattinata molto intensa per Eduardo Ruben Domenichini, sua moglie e i suoi amici. E’ stato ufficialmente ricevuto dal nostro Sindaco Francesco Acquaroli in Comune, si è fatto fotografare insieme alla bandiera argentina che si conserva gelosamente nella Sala “Antonio Carestia” della Giunta e donata alla nostra città dalla famiglia Tramannoni di Rosario.

Augusto Domenichini

Augusto Domenichini

Hanno potuto visitare il Teatro “Bruno Mugellini”, l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” dove hanno avuto il privilegio di poter anche suonare l’organo da sala di Giovanni Fedeli del 1757.
Sono stati presso lo stato Civile per poter fotografare l’atto di nascita del nonno Augusto, scoprendo che aveva un secondo nome, Giuseppe, a loro sconosciuto.
Sono andati poi nel quartiere di Galiziano, a Santa Croce, dove hanno potuto vedere la casa dove nel 1889 è nato Augusto, hanno visto all’esterno la Chiesa di San Giacomo Maggiore dove è stato battezzato il loro nonno e la porta Galiziano, l’unica porta medievale che si è salvata a Potenza Picena.
Tenuto conto che a Potenza Picena ci sono ancora dei loro lontani parenti, tra cui il Dott. Roberto Domenichini, il Prof. Silvano Domenichini e la Sig.ra Teresa Domenichini, figlia di Dino e moglie di Beniamino Carestia, in quest’ultimo caso sono andati a trovarla nella sua abitazione di Viale Cesare Battisti, dove hanno scattato insieme delle foto.
Hanno infine visitato l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”, dove hanno potuto ammirare il ritratto del bisnonno Nazzareno, eseguito nel 1927 dal pittore Giuseppe Domenichini.
Inoltre hanno potuto rendersi conto di quando è emigrato in Argentina il loro nonno Augusto. Era il giorno 2/12/1907 ed Augusto di mestiere cordaio aveva compiuto da poco i diciotto anni ed è partito come tantissimi altri santesi.

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Scalinata di Via Galiziano, quartire dove è nato Augusto Domenichini, nonno di Eduardo Ruben.

Ultima tappa prima di ripartire, la visita e la rituale foto alla Piramide de Mayo di Largo Leopardi, simbolo dell’indipendenza argentina e testimonianza dell’emigrazione santese verso quella terra lontana, unica copia al mondo di quella presente in Plaza de Mayo a Buenos Aires. Ci auguriamo che il Sig. Eduardo Ruben Domenichini e sua moglie possano di nuovo ritornare a Potenza Picena per ritrovare le loro lontane radici e rinsaldare i rapporti di amicizia con la nostra città.


 

Potenza Picena tuvo la ocasión de ver por primera vez al Señor Eduardo Rubén Domenichini de Buenos Aires, nieto de Augusto Domenichini, quien partió de nuestra ciudad en 1907 y no retornó.

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Eduardo Ruben Domenichini (secondo da dx) ricevuto in Comune dal Sindaco Francesco Acquaroli.

El dia 17 de octubre de 2015, por la mañana, el Señor Eduardo Rubén Domenichini de Buenos Aires, junto a su señora y dos amigos, visitó por primera vez Potenza Picena.
Nieto de Augusto Domenichini, quien había nacido en Potenza Picena el dia 2 de agosto de 1889, calle Santa Croce N° 265, hijo mayor de Nazzareno y de María Meloni; tuvo ocho hermanos, entre ellos, Giuseppe, famoso pintor en Argentina del cual nosotros conservamos dos obras donadas en el año 2003 por su hija Elena, venida expresamente a nuestra ciudad: un oleo en tela del año 1927 “Retrato de mi Padre”, que se conserva en la Biblioteca Comunal Carlos Cenerelli Campana y, una aquarela atemperada del año 1967, “La Mia Casa Natale” representando la casa de Santa Croce, donde nació el pintor en 1903, conservada en la oficina de la secretaria del Sindico, Sonia Mogliani.
Augusto Domenichini emigró a la Argentina el día 2 de diciembre de 1907 a la edad de 18 años y no retornó a nuestra ciudad. La casa de la calle Santa Croce es hoy propiedad de la familia Foglia
Para Eduardo Rubén Domenichini, su mujer y sus amigos fue una mañana muy intensa. Lo recibió oficialmente en la comuna nuestro Sindico Francesco Acquaroli; se hizo fotografiar junto a la bandera argentina que se conserva celosamente en la sala “Antonio Carestía” de la Junta y donada a nuestra ciudad por la familia Tramannoni de Rosario, Argentina. Pudieron visitar el Teatro “Bruno Mugellini”, el auditorio “Ferdinando Scarfioti”, donde tuvieron el privilegio de poder sonar el órgano de sala de Giovanni Fedeli del 1757.

Augusto Domenichini

Augusto Domenichini

Visitaron la oficina de Estado Civil para poder fotografiar el certificado de nacimiento del abuelo Augusto y descubrieron que tuvo un segundo nombre, Giuseppe, desconocido para ellos. Fueron a la calle Santa Croce, del barrio Galiziano, para ver la casa donde en 1889 nació Augusto, vieron la Iglesia San Giacomo Maggiore donde fue bautizado y la puerta Galiziano, única puerta medieval que aún perdura.
Sabiendo que en Potenza Picena viven perientes lejanos, entre ellos el Doctor Roberto Domenichini, el Profesor Silvano Domenichini y la Señora Teresa Domenichini, hija de Dino y mujer de Beniamino Carestía, fueron a visitarla en su casa de la calle Cesare Battisti donde se fotografiaron juntos.
Visitaron el Archivo Histórico y la Biblioteca Comunal “Carlo Cenerelli Campana”, donde admiraron el retrato del bisabuelo Nazzareno realizado en 1927 por el pintor Giuseppe Domenichini.

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Scalinata di Via Galiziano, quartire dove è nato Augusto Domenichini, nonno di Eduardo Ruben.

Además se informaron con precisión que el abuelo Augusto partió para la Argentinanel día 2 de diciembre de 1907, de profesión cordelero, había cumplido los dieciocho años.y partió como otros tantos santeses.
Ültima etapa de Eduardo Rubén Domenichini antes de partir, la visita y la ritual foto a la Pirámide de Mayo de la Plaza Leopardi, símbolo de la independencia argentina y testimonio de la emigración santese hacia aquella lejana tierra, unica réplica en todo el mundo de la original de Buenos Aires.
Deseamos que el Señor Eduardo Rubén Domenichini y su señora esposa, puedan retornar a Potenza Picena para volver a encontrarse con sus lejanas raices y consolidar su relación con nuestra ciudad.

Traducción para Emilio Zamboni.

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