A cura di Paolo Onofri
La nostra pinacoteca comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento è stata riaperta al pubblico solo il giorno 09/10/2016, dopo che sono stati eseguiti i lavori di sistemazione del tetto per euro 180000 da parte dell’amministrazione del sindaco Francesco Acquaroli.
Dal 2017 conserva al suo interno tutte le opere d’arte donate al nostro Comune da parte delle Clarisse di Pollenza: dipinti, acqueforti e n° 2 planimetrie del Settecento del monastero di San Tommaso di Monte Santo di Pietro Augustoni originali.
Inoltre contiene anche le dieci statue lignee degli apostoli del sec. XVII, restaurate da Letizia Bruscoli di Pesaro, e gli antifonali dei secc. XVI – XVII, restaurati da Gabriele Dondi di Urbino, con l’Art Bonus. Inoltre, dal 2020, contiene anche la statua lignea della Madonna col Bambino ed Angeli del sec. XVI e n° quattro inginocchiatoi restaurati da Paolo Pallotto di Potenza Picena.
Dagli inizi del 2020, con la pandemia, la pinacoteca comunale è rimasta chiusa al pubblico e non inserita tra i luoghi da poter vedere nelle visite guidate.
Dopo tre anni, finalmente, nei giorni 9-10-11/09/2022, la struttura è stata riaperta al pubblico nel contesto dell’iniziativa Marche Storie. Al suo interno quindi sono state collocate in particolare le acqueforti delle Clarisse di Potenza Picena, le due tonachelle restaurate delle fondatrici del monastero di San Tommaso di Monte Santo, pergamene e documenti dello stesso monastero. Insieme a tutto questo rimanevano all’esposizione pubblica le due planimetrie del Settecento di Pietro Augustoni, la tela dell’Assunta e quella della Crocefissione, oltre ai quattro inginocchiatoi. In questo contesto, gli organizzatori di Marche Storie hanno tolto tutte le protezioni dalle finestre che dovevano servire a proteggere le opere d’arte dalla luce del sole.
Finita l’iniziativa Marche Storie, sono state portate via le due tonachelle ed i documenti delle Clarisse, mentre il resto, dipinti ed acqueforti, è rimasto al proprio posto.
È trascorso oltre un mese e mezzo, e le protezioni alle finestre ed al finestrone del corridoio non sono state più ricollocate al proprio posto.
In questo modo tutte le acqueforti, il dipinto dell’Assunta e le due planimetrie del Settecento di Pietro Augustoni sono in permanenza sottoposte all’azione della luce, e, al mattino, da questo versante di Via Trento, il sole batte molto forte.

Chi ha deciso di far togliere dalle finestre tutte le protezioni e chi oggi si ostina a non far ricollocare al proprio posto queste protezioni si sta assumendo una grave responsabilità per il danneggiamento delle opere d’arte della pinacoteca comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento.
Anche un bambino sa che l’eccessiva luce, ed in particolare quella del sole, è molto pericolosa per le acqueforti ed i dipinti.
Dobbiamo chiedere l’intervento della Soprintendenza?