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Posts Tagged ‘cappuccini a potenza picena’

Presentazione a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

Padre Gabriele Felci

Il giorno 30/04/1998 il sindaco pro-tempore di Potenza Picena Mario Morgoni ha inaugurato il piazzale antistante la chiesa di S. Lorenzo dei Frati Cappuccini al Colle Bianco di Potenza Picena intitolato a Padre Gabriele Felci, morto a Recanati il giorno 26/05/1985.
Padre Gabriele Felci, il cui nome di battesimo era Attilio, era nato a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, il giorno 25/10/1909, primo di quattro figli. Il padre era un bracciante agricolo. Dopo aver frequentato due anni l’Istituto Tecnico in Ascoli Piceno, entrò nel Seminario Serafico di Jesi nel 1923, a quattordici anni. Vestì l’abito Cappuccino a Fossombrone il 03/10/1926 e celebrò la professione semplice il 04/10/1927. Nello stesso anno passò al Professorio di Ascoli Piceno e nel 1929 al Liceo di Ancona, dove emise i voti solenni il 02/11/1930. Iniziò il corso di teologia in Ascoli Piceno nel 1932, ma nel 1934, con il primo gruppo dei Cappuccini chiamati da Pio XI al servizio del Santuario Lauretano, venne trasferito a Loreto, dove fu ordinato sacerdote il 04/08/1935. Terminati gli studi teologici, i superiori, consapevoli della sua vivida intelligenza, lo inviarono all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si laureò in Filosofia con 110/110.
A Potenza Picena è stato guardiano del nostro convento dei Cappuccini dal 1976 al 1982.
Padre Gabriele Felci aveva studiato insieme ad Oscar Luigi Scalfaro, diventato poi Presidente della Repubblica. I due erano grandi amici.
È stato l’Apostolo delle Missioni Mariane Lauretane.

Padre Gabriele Felci incontra il Pontefice Giovanno Paolo Secondo a Loreto.


Il giorno 28/05/1985, nella chiesa Collegiata di Potenza Picena, si è celebrato il rito funebre di Padre Gabriele Felci, con la concelebrazione presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini, Fr. Evaristo Subissati e la presenza di oltre cento sacerdoti convenuti da ogni parte dalle Marche. Dopo la santa messa, cantando le litanie della Madonna, da lui tanto amata e dietro la bella statua delle Missioni Mariane Lauretane, la salma è stata accompagnata, per la tumulazione, al cimitero di Potenza Picena, nella cappella dei Frati Cappuccini.
Il giorno 30/04/1998 il piazzale della chiesa di S. Lorenzo dei Frati Cappuccini di Potenza Picena al Colle Bianco è stato intitolato a Padre Gabriele Felci alla presenza del Provinciale dei Frati Cappuccini, Padre Gianni Pioli, dei frati cappuccini di Potenza Picena, dei familiari di Padre Gabriele Felci tra cui Don Cesilio Felci suo fratello, del sindaco di Potenza Picena Mario Morgoni e di quello di Colli del Tronto, ed una folla di amici e conoscenti.
L’iniziativa di far intitolare il piazzale della chiesa di S. Lorenzo a Padre Gabriele Felci era stata del prof. Arturo Sardini; vi era stata anche una petizione popolare a sostegno di questa iniziativa meritoria, promossa da Giulia Asciutti, la figlia del prof. Giuseppe Asciutti.
Il prof. Arturo Sardini aveva dedicato a Padre Gabriele Felci quattro suoi bellissimi sonetti, che noi oggi vogliamo pubblicare, insieme alla sua biografia, scritta da Fr. Giovanni Maria Leonardi, Guardiano Cappuccino, il giorno 09/06/1985.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri.

Cappella della Madonna di Lourdes Presso la Chiesa di San Lorenzo dei Frati Cappuccini. Foto di Sergio Ceccotti.

All’interno della Chiesa di San Lorenzo dei Frati Cappuccini di Potenza Picena troviamo la caratteristica Cappella con la grotta di Lourdes, opera eseguita nel 1939 su disegno del prof. Giuseppe Asciutti, dall’impresa edile di Pasquale Clementoni e figli di Potenza Picena, ottenuta demolendo la vecchia foresteria del Convento.

Recentemente abbiamo ritrovato, nel contesto del nostro ricchissimo archivio storico comunale, il progetto originale della Cappella firmato dal prof. Giuseppe Asciutti.

All’interno della Cappella si trovano sia la statua della Madonna che quella di Bernadette; il miracolo dell’apparizione della Madonna a Bernadette de Soubirous a Lourdes risale al 1858, la prima apparizione si è verificata il giorno 11 febbraio 1858.

Oltre alla Cappella che si trova nella Chiesa di San Lorenzo dedicata alla Madonna di Lourdes, nel 1958, in occasione del centenario dell’apparizione della Madonna, era stata edificata un’edicola votiva nell’ingresso dell’ex Monastero delle Benedettine di Santa Caterina a Potenza Picena, struttura purtroppo abbattuta di recente.

In quel periodo erano presenti in questa struttura le suore dell’ordine delle Figlie della Carità di Siena, dette le “Cappellone” che gestivano l’Orfanotrofio, l’Asilo Infantile e l’Ospizio dei vecchi e delle vecchie.
Oggi nel contesto del Convento dove si trova la Cappellina dedicata alla Madonna di Lourdes non ci sono più i Frati Cappuccini, ma i Fratelli Francescani.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

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quadro di San Girio

Tra gli storici di Monte Santo, l’antica Potenza Picena, bisogna ricordar padre Antonio Maria Costantini, frate cappuccino.

“Nato a Monte Santo il giorno 19 Gennaio del 1693 da Giuseppe e da Gironima, al secolo Antonio, vestì l’abito cappuccino il giorno 2 Feb­braio del 1710. Ordinato sacerdote partecipò ad un concorso interno per professore di teologia morale. Due i concorrenti che risultarono di pari merito, ma la cattedra non fu assegnata al padre Antonio Maria Costan­tini. Per addolcire la mancata nomina i superiori lo elessero guardia­no di una comunità. Egli rinunciò all’incarico per dedicarsi completamente agli studi.

Come studioso il padre Antonio Maria ebbe una gamma vastissima di inte­ressi. Impossibile in questa sede una rassegna completa della sua atti­vità culturale; se ne darà l’elenco solamente.

Tra gli incarichi che ebbe dai superiori vi fu quello di postulatore delle cause dei santi. In tale veste redasse il processo sopra la fama di santità di fra Bernardo da Offida, laico cappuccino, che inviò alla Congre­gazione dei Santi. Dalla stessa Congregazione ottenne la messa e l’uffi­cio propri per il beato Girio, comprotettore di Monte Santo.

Si era acquistata una notevole fama di restauratore di opere pittoriche poiché fu incaricato dal Governatore di Loreto di un progetto per il res­tauro degli affreschi del Pomarancio.

Coltivò la topografia storica e in particolare si interessò della ro­mana Pausulae, lasciando due dissertazioni manoscritte sul luogo dove esisteva questa città, molto apprezzate dagli studiosi del tempo.

La sua versatilità non aveva limiti. Come egli stesso afferma, “è stato suo studio il soggetto delle acque di vene invisibili e delle acque vi­sibili dei fiumi”. Per tale sua competenza il Governatore di Loreto lo incaricò di rimediare all’inefficienza del sistema di approvvigionamento idrico della città. Tuttavia la ricerca storica fu la sua attività princi­pale. Della sua produzione è pervenuta un saggio giovanile ri­masto inedito su “l’Origine e notizie della terra di Monte Santo, nobile, antica ed illustre nella Marca”. L’anno 1742 per i tipi del Poggiarelli di Ronciglione pubblicava un “Liber tertius in quo varia documenta, iura et privilegia hominum et regiminis Montis Sancti”. Si tratta, come preci­sa l’autore, di un catalogo di documenti in appoggio al “Trattato istorico del territorio di Monte Santo”. Nonostante le ricerche eseguite dai vari eruditi del Sette e Ottocento del primo volume di tale opera, che l’au­tore dice che fosse già pronto per la stampa, non si è mai trovato nulla.

Il padre Antonio Maria Costantini cessava di vivere nel Convento di Offida il giorno 26 Febbraio del 1767.

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“La Deposizione” di Simone De Magistris del 1876

Il padre Antonio Maria Costantini, tipico esponente della cultura erudi­ta e scientifica del suo tempo, con la sua lunga ed operosa esistenza ha dato un suo contributo alla cultura marchigiana del Settecento, con le sue ricerche storiche, topografiche e attività scientifiche molto appre­zzate dai dotti del suo tempo.” (da I Cappuccini a Potenza Picena di Callisto Urbanelli, Giuseppe Santarelli e Nanni Monelli, Edizioni Anibali, Ancona 1993).

Secondo il Bruti Liberati, padre Antonio Maria Costantini, restaurò anche la tavola di Simone De Magistris del 1576 “La Deposizione”, che si trova all’interno della Chiesa di San Lorenzo dei Frati Cappuccini di Potenza Picena. (da Filippo Bruti Liberati 3° lettera sopra Monte Santo del 1840 e lettera del 1842, Ripatransone Tipografia Jaffei. Potentini Illustri di Norberto Mancini, Recanati, Tipografia Pupilli 1950).

Per quanto riguarda Monte Santo, vi facciamo conoscere il suo manoscritto giovanile che si conserva in originale presso la Biblioteca Comunale di Fermo ed il libro del Marinucci sulla vita di San Girio del 1766, di cui il Costantini fu il postulatore della causa di beatificazione.

pdficon_largemanoscritto_padre_maria_costantini_web.pdf  – Manoscritto di Padre Antonio Maria Costantini “Origine e notizie della terra di Monte Santo, nobile, antica ed illustre nella Marca”. – Biblioteca Comunale di Fermo

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Atto di Battesimo di Antonio Maria Costantini del 19-1-1693. Archivio Storico Parrocchia Santi Stefano e Giacomo.

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