Igino Ceccotti. Per gentile concessione della Famiglia Ceccotti.
Il giorno 16 febbraio 2021, nel pomeriggio, il figlio di Igino Ceccotti di Porto Potenza Picena, Paolo, ha consegnato alla Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti” tutto il materiale fotografico appartenuto al padre.
Si è concretizzato in questo modo il donativo al nostro comune del fondo fotografico di Igino Ceccotti, dopo 15 anni. Infatti era il giorno 28 ottobre 2005, delibera di Giunta Comunale n.273, quando il nostro comune aveva acquisito al patrimonio della costituenda Fototeca Comunale il fondo di Igino Ceccotti, dopo aver avuto la comunicazione del donativo da parte di Paolo Ceccotti. Il donativo all’epoca non si era concluso.
Igino Ceccotti era nato a Potenza Picena il giorno 18/10/1920, cioè 100 anni fa, da Odoardo e da Luigia Sodini. Nel 1949 aveva iniziato la sua attività di fotografo a Porto Potenza Picena ed il suo negozio 3P era situato in Via Dante Alighieri.
Il giorno 29/12/1957 si è sposato a Recanati con la signora Ivana Frogioni ed hanno avuto due figli, Paolo e Silvia; è morto il giorno 14 gennaio del 1997 a Pavullo nel Frignano (Modena).
Con questa nuova acquisizione, la Fototeca comunale si arricchisce del fondo dedicato ad Igino Ceccotti, con tutto il materiale fotografico raccolto in oltre 40 anni dal fotografo di Porto Potenza Picena.
Questo fondo va ad aggiungersi a quelli di Bruno Grandinetti e di Araldo Polidori.
La nostra comunità deve ringraziare di cuore la famiglia di Ceccotti per questo importante donativo.
Lapide funeraria all’interno della Ex Chiesa di S. Caterina d’Alessandria. Foto Sergio Ceccotti.
Durante i lavori di ristrutturazione della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, oggi Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”, un tempo chiesa del Monastero delle Benedettine locali, è emersa un’antica lapide con iscrizioni funerarie in latino ed il progettista dei lavori dell’epoca, l’Architetto Giorgio Scataglini di Potenza Picena ha voluto evidenziare questa antica testimonianza con un vetro trasparente ed illuminandola con un faretto, per permettere di vederla e leggerne il testo.
La struttura, dopo la conclusione dei lavori, è stata inaugurata il giorno 28 novembre 2003.
Fino ad oggi pochi avevano fatto caso a questa lapide funeraria, in quanto si vede solo se si accende il faretto posta sopra. Noi, nel fare l’inventario dei beni storico-artistici di questa struttura il giorno mercoledì 26 agosto 2020, ci siamo resi conto della sua importanza storica ed abbiamo provato a leggere la scritta in latino, ma la visuale non era completa. Solo successivamente, grazie ad una bellissima foto di Sergio Ceccotti senza il faretto acceso, ci siamo potuti rendere conto del testo completo. Dal tipo di scrittura della lapide, si capisce che è molto antica, in stile romano, probabilmente risalente al periodo medioevale-rinascimentale.
Abbiamo chiesto la collaborazione, per poter tradurre correttamente iltesto, sia al dott. Roberto Domenichini, Direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro, che al prof. Gianfranco Morgoni.
Tutti e due ci hanno confermato l’antichità della lapide e la sua importanza.
Per quanto riguarda il testo inizialmente avevamo pensato alla tomba di un rappresentante di una famiglia patrizia di Monte Santo, nello specifico a Francesco Ruggeri. La famiglia Ruggeri viene citata da Carlo Cenerelli Campana nel suo libro sulla storia di Monte Santo del 1852, come una delle tante famiglie locali che si sono estinte dal sec. XIV in poi. Questa nostra tesi è stata confermata con la traduzione in italiano del testo latino della lapide.
Interno mostra Ora et Labora nella Chiesa di S. Caterina.
Il testo latino di questa lapide funeraria è il seguente:
Tumulo sepolcrale di Francesco Ruggeri Che nel fiore degli anni un cavallo impetuoso Violentemente colpì e, ahimè, uccise. Quindi questo Francesco Ruggeri dovrebbe essere morto giovane colpito da un cavallo.
La tradizione della sepoltura dei nobili all’interno delle chiese di Monte Santo era una prassi comune, mentre i rappresentanti del popolo venivano seppelliti in fosse comuni. Ad esempio nella chiesa della Madonna della Neve, fuori Porta Girola o Marina, troviamo ancora oggi la lapide che ricorda la sepoltura in quella chiesa del corpo di Ludovico Marefoschi, che nell’anno 1702 aveva istituito, con proprio testamento, nella nostra città l’orfanotrofio femminile a lui intitolato.
Anche nella chiesa di Sant’Agostino, oggi Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, si trovano ancora oggi sotto il pavimento le tombe con i resti dei defunti. All’interno di una di queste, quella centrale vicino all’altare maggiore, nel passato venne trovata una daga della Guardia Nazionale.
Durante i lavori di costruzione del nuovo Albergo Centrale nel 1960 in Piazza Giacomo Matteotti sono emersi resti umani, in quanto in quella zona della nostra piazza fino al 1796 si trovava la Pieve di Santo Stefano, elevata ad Insigne Collegiata nel 1754 dal Pontefice Benedetto XIV ed aveva un Cimitero.
Durante i lavori di sistemazione della Collegiata di Santo Stefano nel 1997, sotto il pavimento della chiesa, all’interno di una cassa in legno, è emerso un corpo mummificato, probabilmente di un gesuita in abiti religiosi, ben conservato. La chiesa, prima del trasferimento della Collegiata di Santo Stefano nel 1796, era del Collegio dei Gesuiti, dedicata a Santo Ignazio di Loyola.
Solo dopo il provvedimento adottato il giorno 17/10/1808 dal Consiglio Comunale di Monte Santo è stato costruito il Cimitero posto vicino al Convento dei Frati Cappuccini al Colle Bianco, dove si trova tutt’ora ed i cui lavori iniziarono dopo il giorno 29/06/1817.
Per quanto riguarda la lapide della ex Chiesa di Santa Caterina, posta vicino alla vasca termale romana, essa costituisce sicuramente un’importante attrazione storica della nostra città ed uno dei tanti tesori da far conoscere e valorizzare.
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri La Torre Civica in Piazza Giacomo Matteotti a Potenza Picena, oggi alta metri 34,50 ma fino al 1886 copresa la cuspide era di metri 46,90, cioè 12,90 metri in più, conserva al suo interno, nella cella campanaria, n° 4 grandi campane in bronzo, di cui n° 3 realizzate nel 1950 dalla premiata Fonderia del Cav. Giuseppe Pasqualini e Figli di Fermo. Le tre campane antiche della nostra torre, nel passato una delle più alte della provincia di Macerata, progettata dall’architetto di Como Pietro Augustoni e la cui prima pietra è stata posta il giorno 10 giugno del 1732, al pari di tante altre campane dei nostri campanili delle chiese locali, il giorno 16/4/1943 sono state requisite dalle autorità militari italiane per fonderle ai fini di guerra.
Terminata la seconda guerra mondiale, lo Stato Italiano ha provveduto a consegnare delle nuove campane alle chiese e ai comuni, in applicazione del Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 6/12/1946, fornite dalla ditta del Cav. Giuseppe Pasqualini e Figli di Fermo.
Le tre campane della torre civica sono state benedette da Don Gustavo Spalvieri il giorno 21/5/1951, Sindaco Antonio Carestia, presenti anche don Giuseppe Mosconi e don Dante Marazzi e quel giorno l’operazione di ricollocamento sulla torre è stata immortalata dalle fotografie di Bruno Grandinetti, che noi, grazie alla disponibilità della Fototeca Comunale a lui intitolata, facciamo conoscere a tutti per la prima volta. Le campane sono tutte diverse ed ognuna ha la sua effigie sacra: la più grande, quella che viene battuta per le ore, della Madonna dell’Assunta, la più piccola, quella del suono dei quarti, della Madonna della Pace e la media della Madonna dell’Addolorata.
Oggi tutte e quattro le campane della torre sono bloccate ed andrebbero se possibile riattivate in modo che la popolazione di Potenza Picena possa di nuovo sentire il loro suono armonioso, che nel passato scandiva la vita cittadina e venivano azionate manualmente da un addetto, chiamato campanaro. Già dopo le gravi conseguenze del fulmine del giorno 11 gennaio 1886, che ha distrutto la cuspide della torre, due delle quattro campane erano state sostituite in quanto cadute e rotte.
L’anno successivo, cioè nel 1887, una è stata fornita dalla Fonderia di Pasquale Pasqualini e Figli di Montedinove, che poi si sono trasferiti a Fermo, mentre la seconda è stata prelevata dalla chiesa di S. Croce, sempre di Potenza Picena.
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Nel 2008 si è costituito a Potenza Picena il Fotoclub, iscrizione FIAF n° 2310 del 8/9/2008.
Il primo Presidente è stato Enzo Romagnoli, vice-Presidente Ernesto Riccobelli. Gli altri soci fondatori del Fotoclub sono stati Sergio Ceccotti, Aido Consolani, Giuliano Margaretini, Nazzareno Cognigni, Stefano Belardinelli, Bruno Belardinelli, Francesca Iacopini, Antonio Patacconi, Mauro Marchetti, Ivan Martellini e Valentino Mercoldi.
La tradizione fotografica a Potenza Picena affonda le sue radici molto indietro negli anni. Già negli anni Settanta del Novecento era presente un Circolo fotografico che ha avuto il merito di organizzare la prima mostra di Mario Giacomelli a Potenza Picena nel 1975. Tra gli organizzatori dell’epoca c’erano Enzo Romagnoli, Massimo Belardinelli, Stefano Belardinellì e Nazario Fioranelli.
Successivamente anche il Centro Culturale “Teorema” ha organizzato una altra grande mostra di Mario Giacomelli nel 1981 e nel 1982 anche quella di Gian Luigi Scarfiotti, tutte e due all’interno dei locali della chiesa di San Francesco. Tra gli organizzatori di queste due mostre troviamo Gabriele Onofri, Giuliano Margaretini, Franco Biagioli, Gino Ciarrocchi e Giuseppe Ciarrocchi. Nel 1991 si è svolto il primo Concorso Nazionale di fotografia nell’ambito della festa di Sant’Antonio di Padova nel convento dei frati minori. Questo concorso nazionale è andato avanti fino al 2006, per 16 edizioni, e tra i primi vincitori troviamo fotografi di Potenza Picena, tra cui Giuliano Margaretini, attuale Presidente del Fotoclub, Dorismo Bardella, Sergio Ceccotti e Silvio Menghi. Questo concorso nazionale di fotografia ha potuto godere del patrocinio FIAF dall’edizione del 2000.
In questi 10 anni di attività il Fotoclub ha promosso tantissime mostre sia nei locali della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria che presso la Sala “Umberto Boccabianca”. La prima mostra è stata la personale di Gianluca Ferroni il 10 maggio 2008, seguita dalla mostra sui 40 anni dalla morte di Lodovico Scarfiotti e la personale di Gian Luigi Scarfiotti nel mese di Agosto 2008.
Tra le tante iniziative del Fotoclub di Potenza Picena vogliamo ricordare le mostre di Nino Migliori, Giuliana Traverso, Renzo Tortelli, Francesco Cito, Antonio Manta, Claudio Marcozzi e Romano Cagnoni. Inoltre nel 2011 il Fotoclub di Potenza Picena ha ospitato la 5° Rassegna Fotografica Marchigiana. Memorabili le due edizioni della “Notte magica della fotografia” del 2013 e del 2016, diventando Potenza Picena il centro nazionale dell’arte Fotografica.
Oggi il Fotoclub è diretto dal Presidente Giuliano Margaretini, il suo vice-presidente è la sig.ra Flavia Paniccia, mentre gli altri componenti il Direttivo sono: Ernesto Riccobelli, Stefano Belardinelli, segretario, Andrea Rossi, cassiere e Jonathan Micucci.
I soci del Fotoclub sono ad oggi n° 35 e l’associazione ha la propria sede nei locali della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, dal 2007 Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”, di cui il Fotoclub è il gestore incaricato dal nostro Comune.
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri Il giorno 6 luglio del 2007 veniva ufficialmente inaugurata dal Sindaco Sergio Paolucci la Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti” di Potenza Picena, ospitata nei locali della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.
La struttura della ex chiesa era stata già recuperata ed inaugurata il giorno 28 Novembre del 2003.
Il fondo fotografico di Bruno Grandinetti, donato al Comune di Potenza Picena dalla moglie Bruna Simonetti nel 2005, è costituito da 15.000 stampe, oltre 50.000 negativi e circa 20.000 diapositive. Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuta tutta la famiglia Grandinetti, la moglie Bruna Simonetti ed i figli Gloria, Caterina e Francesco.
Insieme al Sindaco Sergio Paolucci, l’intera Giunta Comunale, l’assessore alla cultura della Provincia di Macerata Donato Caporalini.
Tra i presenti anche l’imprenditore di Recanati, ma originario di Potenza Picena, Mario Clementoni.
Per l’occasione è stata allestita da Francesca Iacopini, responsabile della Fototeca Comunale, una mostra con le foto di Bruno Grandinetti, “Potenza in posa”, che ha riscosso un grande successo.
Si sono esibiti inoltre nel contesto dei locali degli Amici della Musica, attigui alla Fototeca Comunale, al pianoforte il maestro Enrico Reggioli ed il soprano Sandra Baldoni, mentre il prof. Arturo Sardini ha letto alcuni suoi sonetti.
Durante l’inaugurazione è stata distribuita una scheda biografica di Bruno Grandinetti scritta da Paolo Onofri.
Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti”. Inaugurazione del 6 luglio 2007.
All’interno della cappellina superiore della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è stata esposta la tela “Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Sisto” del sec. XVII, proveniente dalla chiesa di San Sisto delle monache benedettine locali e restaurata da Paola Carestia di Potenza Picena e da Eleonora Maria Milani di Muccia. La storia di questa tela è stata illustrata dal dott. Roberto Domenichini.
In questi 10 anni di attività la Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti” si è arricchita di un altro fondo fotografico, quello di Araldo Polidori di Porto Potenza Picena costituito da quasi 600.000 negativi e donato nel 2011 dalle figlie Claudia ed Albadea.
Non sì era invece concretizzata nel 2005 un’altra acquisizione, quella del fondo del fotografo Igino Ceccotti di Porto Potenza Picena. Tenuto conto del valore di tale materiale di un fotografo che ha operato a Porto Potenza Picena fin dal 3/11/1949 come Foto 3P, sarebbe comunque importante poter recuperare tale fondo per documentare meglio la storia sociale di Porto Potenza Picena e non solo. Oggi la Fototeca Comunale è gestita dal locale Fotoclub, il cui Presidente è Giuliano Margaretini, e sta portando avanti con l’ausilio di Caterina Grandinetti, figlia di Bruno, la scansione e catalogazione dei negativi. Inoltre vengono periodicamente organizzate mostre attingendo dal fondo di Bruno Grandinetti che da quello di Araldo Polidori. All’interno della Fototeca dal giorno 15/3/2014 sono ospitate n° 270 macchine fotografiche Kodak, una collezione straordinaria donata al nostro Comune da Enzo Romagnoli.
Dal 18 Giugno 2014 si trova all’interno della ex chiesa di Santa Caterina d’Alessandria il trittico di Paolo Bontulli da Percanestro “Madonna con Bambino tra i Santi Giacomo Maggiore e Rocco” del 1507, di proprietà della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo di Potenza Picena.
delibera_giunta -Delibera di Giunta n. 273 del 28-10-2005 – Accettazione donativo Fotografo Igino Ceccotti