
Avviso pubblico del Comune di Potenza Picena per l’istituzione della Cassa di Risparmio. ASCPP
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Dopo la nota vicenda della Nuova Banca delle Marche SpA, la filiale del Capoluogo di Potenza Picena, come quella del Porto, è stata di fatto chiusa e dal giorno 23 Ottobre 2017 entrambe hanno cessato la loro attività come Nuova Banca Marche SpA, e si sono trasformate in filiali UBI Banca.
Il nostro Capoluogo che alla fine dell’Ottocento poteva contare su due Banche, la Cassa di Risparmio di Potenza Picena e la Banca Popolare di Credito di Potenza Picena, oggi si trova con un solo sportello bancario, con tutti i notevoli disagi che i nostri concittadini debbono sopportare a causa delle lunghe file agli sportelli.
E’ un segnale negativo della nostra realtà, che ha perso il suo ruolo economico e sociale nel contesto comunale. A Porto Potenza Picena ci sono oggi ben 4 sportelli bancari, mentre nel Capoluogo solo uno; Montelupone, ne ha addirittura due.
Nel 1928 non risulta alcuna banca al Porto, mentre erano presenti ben 5 Banche che operavano con propri sportelli nel Capoluogo, nello specifico: la Cassa di Risparmio di Macerata in Via Marefoschi, la Banca Popolare di Credito di Potenza Picena in Piazza Principe di Napoli, la Banca Popolare di Macerata in Corso Vittorio Emanuele II e la Banca Cattolica di Recanati in Via Marefoschi.
Nel censimento delle attività produttive del 1937-1940 risultavano nel Capoluogo tre Banche, la Cassa di Risparmio di Macerata in via Marefoschi, la Banca Popolare di Credito di Potenza Picena in Piazza Principe di Napoli e la Banca Marche Abruzzi in Via Silvio Pellico. Al Porto c’era solo la Cassa di Risparmio di Macerata in Via Regina Margherita n° 70, lungo la Nazionale.

Lettera con cui si comunica ai clienti che dal 23-10-2017 la Nuova Banca Marche SpA diventerà UBI Banca.
La Cassa d Risparmio di Potenza Picena è stata istituita nel lontano 1892 su iniziativa del nostro Comune, decretata dal Consiglio comunale in data 11 Novembre 1891, sulla base della legge del 15/7/1888 n° 5546. Dai documenti del nostro ricchissimo archivio storico comunale risulta che alla istituzione della locale Cassa di Risparmio hanno dato il loro sostegno economico rappresentanti del mondo cattolico, tra cui i parroci di San Giacomo Maggiore don Luigi Boschi, diventato successivamente Vescovo di Ripatransone, quello di San Girio, don Antonio Pierconti. Anche i nobili locali hanno dato il loro apporto alla istituzione della Cassa di Risparmio nella nostra città, in particolare il conte Flavio Buonaccorsi che ha sottoscritto ben 100 azioni del valore cadauno di lire 25, il conte Leopoldo Buonaccorsi ed anche la contessa Carolina Gatti Marefoschi. Altre due donne hanno acquistato le azioni: le sorelle Amalia e Francesca Sabucchi. Tra gli altri sottoscrittori troviamo il farmacista Ezio Mengoni, l’ingegnere comunale Giuseppe Pierandrei, il maestro di musica Ernesto Pettenati, il dott. Pietro Felici, che era anche il Sindaco di Potenza Picena, Paolo Mazzoni, Pacifico Casciotti, Ferdinando Piani, il maestro Raffaele Petetti e la Società Operaia locale. Il totale dei soci all’inizio è stato di n° 55 e sono state sottoscritte 288 azioni del valore cadauna di lire 25, per un totale di capitale iniziale di lire 720.

Mons Luigi Boschi
La Cassa di Riparmio di Potenza Picena all’inizio è stata gestita da una commissione composta da 6 componenti: Pietro Michelangeli, Cerquetti tenente Gregorio, Emidio Cardinali, Benedetto Broccolo, Giuseppe Pagnini, Felici dott. Pietro. I soci hanno approvato lo statuto, che era uguale a quello di Recanati, Macerata e Fermo.
La sede della Cassa di Risparmio è stata all’inizio il locale nel Palazzo della ex chiesa di San Pietro in Via Marefoshi, successivamente si è trasferita presso il Palazzo Marefoschi, dove si trovava lo sportello UBI Banca ed infine negli anni Sessanta del Novecento la troviamo in Piazza Matteotti, dove si trova oggi.
Nel 1897 era stata inoltre istituita la Banca Popolare di Potenza Picena, una cooperativa la cui prima sede sono stati i locali del Palazzetto del Podestà in Piazza.
Articolo correlatp: