A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
La città di Potenza Picena vantava, nel passato, la presenza di molti ordini religiosi sia maschili che femminili: gesuiti, agostiniani, frati minori conventuali, frati minori riformati, frati cappuccini, clarisse, benedettine, monachette delle Figlie dell’Addolorata, suore cappellone (le figlie della Carità), che gestivano sia l’orfanotrofio femminile che l’asilo nido infantile “Masina-Paparella” ed infine Figlie della Carità.
Oggi di tutti questi ordini religiosi rimangono solo le benedettine, i frati minori riformati e le monachette delle Figlie dell’Addolorata, mentre al posto dei frati cappuccini oggi troviamo i frati francescani.
Per quanto riguarda gli strumenti musicali utilizzati dai vari ordini religiosi a Potenza Picena, gli agostiniani avevano in cantoria l’organo da sala di Giovanni Fedeli del 1757, restaurato da Michel Formentelli di Camerino ed inaugurato nel 2007 il giorno 7 dicembre, oggi conservato all’interno dell’auditorium comunale “Ferdinando Scarfiotti”.
Presso i frati minori riformati di Sant’Antonio da Padova troviamo oggi un organo da chiesa di Zeno Fedeli degli inizi del Novecento da restaurare, mentre presso la monumentale chiesa di San Francesco al Pincio dei frati minori conventuali, in cantoria, era presente un organo da chiesa, poi andato perso.
Presso l’attuale Collegiata di Santo Stefano, un tempo chiesa di Sant’Ignazio di Loyola dei gesuiti, troviamo oggi un monumentale organo da chiesa in cantoria, dei fratelli Bazzani di Venezia del 1848, restaurato da Michel Formentelli di Camerino ed inaugurato il giorno 26/12/2009.
Infine, presso la chiesa di San Giacomo Maggiore a Galiziano troviamo in cantoria un organo di Nicola Morettini di Perugia del 1906, da restaurare.
Per quanto riguarda invece gli armonium, che risalgono al 1846 ed il cui inventore è stato il francese A. Debain, sono strumenti a tastiera nei quali una corrente d’aria, prodotta da mantici a pedale, mette in vibrazione delle ance libere.
A Potenza Picena troviamo un armonium di fabbricazione statunitense del 1880-1890, modello Needham, oggi conservato presso i locali della Collegiata di Santo Stefano, ma proveniente dal monastero di San Tommaso delle nostre Clarisse.
Le monache cappellone delle Figlie della Carità usavano un armonium di fabbricazione francese di fine Ottocento inizi Novecento, oggi di proprietà comunale e conservato all’interno del deposito delle nostre Clarisse in Via Marefoschi. Il monastero delle clarisse è stato chiuso nel 2008 e le monache trasferite nel monastero di Santa Chiara di Pollenza.
Presso il monastero di San Sisto delle suore Benedettine si trovano oggi addirittura ben cinque armonium. Uno di fabbricazione tedesca, del 1950, si trova nel salone del coretto, uno all’interno della chiesa di San Sisto ed altri tre all’interno del monastero, di cui uno portatile in valigetta.
Tutti questi strumenti che siamo riusciti ad elencare evidenziano l’importante patrimonio musicale presente a Potenza Picena, che andrebbe valorizzato con adeguati restauri per poi farli conoscere ad un pubblico più vasto.
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