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Posts Tagged ‘piazza matteotti’

a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

La piazza principale di Potenza Picena oggi si chiama Piazza Giacomo Matteotti, questo nome è stato conferito solo il giorno 27 novembre 1946 dal Consiglio Comunale di Potenza Picena, Sindaco Antonio Carestia.

Foto anno 1887 – Piazza Principe di Napoli (Piazza Matteotti) – Potenza Picena – Al Centro il Palazzo comunale. Unica foto esistente della Piazza senza la fontana e della torre con il quadrante dell’orologio ottagonale in pietra.

Giacomo Matteotti, deputato socialista, nato il giorno 22/05/1885 a Fratte Polesine (Rovigo) da Girolamo Stefano e da Lucia Elisabetta Garzarolo, fu assassinato dai fascisti il giorno 10/06/1924 a Roma. Il suo corpo fu ritrovato solo il giorno 16 agosto 1924 nella macchia della Quartarella, un bosco del comune di Riano (Roma) dal cane di un brigadiere in licenza: Ovidio Caratelli.

Nella stessa seduta del Consiglio Comunale del 27 novembre 1946, che decise il cambio del nome della Piazza, da Principe di Napoli ad appunto Piazza Matteotti, si era anche deciso di cambiare il nome di tutte le vie del paese intitolate ad esponenti della Casa Reale Savoia.

Corso Vittorio Emanuele II fu cambiato in Corso don Giovanni Minzoni, Via Umberto I in Via Antonio Gramsci, Viale Regina Margherita in Viale della Repubblica e Via Duca degli Abruzzi in Via Bruno Buozzi.

Da parte delle autorità superiori, cioè della Prefettura, venne accettato solo il cambio del nome della piazza principale da intitolare a Giacomo Matteotti, mentre tutti gli altri cambi di nome delle vie non furono accettati.

La stessa volontà di cambiare i nomi delle vie intitolate a rappresentanti della Casa Reale di Savoia era stata espressa dal Commissario Prefettizio di Potenza Picena Renato De Angelis il giorno 05/01/1944. Piazza Principe di Napoli veniva cambiata con Piazza del Popolo, il Corso Vittorio Emanuele II con Corso Giuseppe Mazzini, Via Umberto I con Via Goffredo Mameli ed il Viale Regina Margherita con Viale Adriatico. Tutto questo in applicazione di una circolare prefettizia del Governo della R.S.I. del 28/12/1943. Queste modifiche non sono state messe in pratica in quanto Potenza Picena è stata liberata dai nazi-fascisti il giorno 30/06/1944 da parte dei soldati polacchi del Reggimento corazzato Skorpion, al comando del colonnello Ignacy Kowalczewski.

L’antico nome della nostra piazza principale era quello di Piazza Santo Stefano, per la presenza, nella piazza, della Pieve di Santo Stefano, intitolata al Protomartire ed elevata a Collegiata Insigne del 1754 dal Pontefice Benedetto XIV. Si tenga conto inoltre che Santo Stefano era anche il patrono principale della nostra città.

Questa denominazione, secondo le ricerche del dott. Roberto Domenichini, era già in voga nel Medioevo, cioè prima del sec. XIII.

Successivamente, in antico regime, viene chiamata Piazza Grande, probabilmente per la sua grandezza. Questa denominazione è rimasta fino al 17/10/1890, quando il Consiglio Comunale di Potenza Picena, Sindaco Luciano Bocci, decise di intitolare la piazza principale del nostro paese al Principe di Napoli, figlio del Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia, in occasione del suo 21° anno di età, mandandogli anche un telegramma.

Marcello Simonacci parla ad una manifestazione elettorale in piazza Matteotti a Potenza Picena. Foto Bruno Grandinetti. ASCPP

Il Principe di Napoli era nato il giorno 11/11/1869 a Napoli ed è diventato Re d’Italia alla morte del padre Umberto I, assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci il giorno 29/07/1900, prendendo il nome di Vittorio Emanuele III di Savoia. Ha abdicato a favore del figlio Umberto II il giorno 09/05/1946 ed è morto in esilio ad Alessandria d’Egitto il giorno 28/12/1947.

Nella nostra piazza principale si trovava fino al 25 maggio 1796 la Pieve di Santo Stefano, poi demolita e la chiesa di San Giovanni de Platea, posta vicino al palazzo comunale. Si affacciano sulla piazza il palazzo comunale, con il Teatro “Bruno Mugellini”, la Torre Civica, il Palazzetto del Podestà ed i palazzi delle più importanti famiglie nobili di Monte Santo: quello dei Bonaccorsi, dei Marefoschi, dei Mazzagalli e dei Corradori, mentre al centro della piazza troviamo la fontana del 1895.

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Foto di Sergio Ceccotti

A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

La lapide di Piazza Matteotti a Potenza Picena che ricorda tutti i caduti della nostra città durante la Prima Guerra Mondiale, la Seconda Guerra Mondiale ed i partigiani Mariano Cutini e Mariano Scipioni è stata inaugurata 70 anni fa, il giorno 2 novembre del 1949 dal Sindaco Antonio Carestia.

Il lavoro, molto bello, è stato eseguito dalla ditta di Macerata di Luigi Gabrielli ed è costato una notevole somma, pari a Lire 180.875, raccolta tra la popolazione di Potenza Picena da un comitato cittadino sorto per la ricostruzione della lapide ai caduti.

Questa nuova lapide porta la seguente scritta “Il ferro tedesco non pago di averne straziato le carni, infierì sul marmo che ricordava la loro gloria – Essi rivivono”. Infatti la precedente lapide che ricordava solo i caduti durante la Prima Guerra Mondiale era stata distrutta da una cannonata tedesca sparata dalle colline di Recanati il giorno 30 giugno del 1944 ed in quella occasione sono morti in piazza 5 cittadini innocenti. Altre tre donne sono morte nell’abitazione della famiglia Mazzoni in contrada La Concia.

Questa prima lapide era stata solennemente inaugurata il giorno 11 novembre 1923, disegnata dall’artista di Macerata Giuseppe Mainini, con la spesa di Lire 500 e realizzata dalla ditta, sempre di Macerata, di Gabrielli Egidio e figli, costata la somma di lire 8.500. Dall’elenco dei combattenti morti durante la Prima Guerra Mondiale, che risultavano nella prima lapide 116, in quella del 1949 ne è stato aggiunto un altro, Giovanni Trigiani, morto il giorno 8 Giugno 1921 all’ospedale militare di Trento.

 

I morti durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati 32 mentre i dispersi 29 e n° 2 partigiani. Alla base di questa nuova lapide nel corso degli anni ne sono state aggiunte altre 2, una il giorno 4/11/1968, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ed una nel 2000, il giorno 25 Aprile, a ricordo degli 8 civili morti il giorno 30 giugno 1944 con il loro nomi. Ultimamente la lapide è stata anche ripulita dell’impresa di Massimo Simonacci di Potenza Picena e sono state collocate in maniera permanente 2 bandiere italiane.

 

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Foto di Sergio Ceccotti

I morti durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati 32 mentre i dispersi 29 e n° 2 partigiani. Alla base di questa nuova lapide nel corso degli anni ne sono state aggiunte altre 2, una il giorno 4/11/1968, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ed una nel 2000, il giorno 25 Aprile, a ricordo degli 8 civili morti il giorno 30 giugno 1944 con il loro nomi. Ultimamente la lapide è stata anche ripulita dell’impresa di Massimo Simonacci di Potenza Picena e sono state collocate in maniera permanente 2 bandiere italiane.

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Le lettere di risposta della Soprintendenza ai Monumenti di Ancona e del Sindaco di Potenza Picena.

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Fontana di Piazza Matteotti dopo la riattivazione del 24 febbraio 2016. Foto Sergio Ceccotti.

In data venerdì 4 marzo 2016, prot. n. 3823, sono state consegnate al nostro Sindaco, Dott. Francesco Acquaroli, n° 1.022 firme relative alla petizione popolare che chiede il restauro ed il ripristino funzionale della fontana di Piazza Matteotti, impianto che risale al 1895, quando fu inaugurato il primo acquedotto della nostra città.
L’iniziativa ha avuto un grandissimo successo tra la popolazione di Potenza Picena, stanca di vedere “muta” ed arrugginita in mezzo alla Piazza principale della nostra città la fontana, che è diventata in queste condizioni un simbolo del degrado. Un primo risultato positivo questa raccolta di firme l’ha già ottenuto. Infatti dal giorno mercoledì 24 febbraio 2016 la fontana è stata riattivata ed illuminata di notte.
Purtroppo per quanto riguarda la ruggine ed il calcare niente è stato fatto. Sembrerebbe una presa in giro verso i cittadini di Potenza Picena che chiedono in primo luogo il suo restauro. Se il Comune di Potenza Picena non può o non vuole finanziare questo tipo di intervento, lo dica chiaramente e subito. Provvederemo noi a trovare i finanziamenti tra i privati. La petizione con le 1.022 firme è stata consegnata al Sindaco e ci si augura che trovi il tempo per ricevere i promotori di questa bellissima iniziativa.
Grazie a tutti i nostri concittadini che con il loro impegno e sostegno hanno reso possibile questo straordinario successo.

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Al Sig. Sindaco del Comune
di Potenza Picena
Dott. Francesco Acquaroli

I sottoscritti cittadini di Potenza Picena, considerato che la fontana di Piazza Matteotti è ridotta ad un rudere arrugginito non funzionante da molti mesi, chiedono il suo restauro e il suo ripristino.
La fontana, inaugurata nel 1895, è il simbolo della nostra comunità di cui siamo orgogliosi. Ci piange il cuore vederla in queste condizioni e vogliamo che sia di nuovo funzionante ed illuminata di notte.

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La fontana di Piazza Matteotti oggi. Foto Sergio Ceccotti.

La fontana di Piazza Matteotti oggi. Foto Sergio Ceccotti.

Al centro della nostra piazza principale Giacomo Matteotti si trova la fontana ornamentale di ghisa con tre piatti, con alla base tre putti, oggi tutti arrugginiti.
A quando risale l’inserimento di questa fontana al centro della piazza principale, che è diventata nel corso degli anni anche il simbolo della nostra comunità?
Pochi lo sanno, ma è dal 1895, cioè da oltre 120 anni che il manufatto si trova in questo contesto, quanto cioè il nostro comune decise di consorziarsi con altri comuni vicini, cioè Montelupone, Morrovalle e Montecosaro per far arrivar anche da noi l’acqua sorgiva del colle di San Venanzio di Serrapetrona. Con il nuovo acquedotto, progettato dall’Ing. Vincenzo Pallucchini di Fossombrone e costruito dalla ditta dei F.lli Torresi di Macerata, si alimentò all’epoca sia la fontana di Piazza, che in quel periodo si chiamava ancora Principe di Napoli, che le altre otto fontanine sparse nel nostro centro storico, alcune delle quali attrezzate anche come abbeveratoi per animali, tra cui quella che si trovava al Pincio, presso il Piazzale oggi Giacomo Leopardi, a Galiziano, al Piazzale S. Stefano, a Porta Girola o Marina, a San Giovanni e a Piazza Garibaldi ma non nelle abitazioni private.
Si tenga conto che la portata di tale nuovo acquedotto, il primo per la nostra città, le cui tubature in ghisa arrivavano anche all’interno della Torre Civica (ancora oggi sono ben visibili nel contesto di questo monumento), era di soli 40 metri cubi al giorno.

Fontana dopo l'ultino lavoro di restauro del marzo 2009. Foto tratta dal Libro "Il fascino della storia il respiro del mare. Potenza Picena".

Fontana dopo l’ultimo lavoro di restauro del marzo 2009. Foto tratta dal Libro “Il fascino della storia il respiro del mare. Potenza Picena”.

La fontana di ghisa del 1895 fu acquistata dal nostro comune addirittura in Germania a Hochheim sul Meno nell’Assia, ed è costata la somma di lire 995. Per il getto d’acqua c’era sulla sommità in origine un airone di metallo, costato lire 103 ed il bacino in pietra arenaria lavorata è costato la somma di lire 91 e proveniva dall’Umbria.
Nel 1958 Norberto Mancini ha dedicato a questa fontana una bellissima poesia, immortalata anche da una originale xilografia del Prof. Giuseppe Asciutti. Negli anni la fontana di Piazza Matteotti è stata il soggetto preferito di molte cartoline della nostra città. Suggestive le prima cartoline stampate a colori agli inizi del Novecento realizzate da Secondo Torregiani, “Secondo Lo Ritrattista”.
Bruno Grandinetti non perdeva occasione per fotografarla e riprodurla in cartoline diventate celebri. Negli ultimi anni, dopo il radicale restauro del 2009, la fontana è stata immortalata da foto notturne di Ernesto Riccobelli, che le ha inserite nel libro fotografico “Notturni Potentini” del Dicembre 2009. Anche Aido Consolani, dopo la straordinaria nevicata del mese di Febbraio del 2012, non si è lasciato perdere l’occasione di fotografarla gelata e ricoperta di neve. Uno spettacolo veramente poetico e suggestivo.
Nel corso degli anni la fontana è stata oggetto di interventi vari, come la costruzione intorno di una recinzione metallica, l’inserimento dei una siepe e l’illuminazione interna della vasca. Nel marzo del 2009 addirittura è stata sottoposta ad un accurato restauro ed è stato fatto anche l’impianto dell’acqua a ciclo continuo, per evitare consumi inutili.

Particolari arrugginiti della fontana di Piazza Matteotti. Foto Paola Carestia.

Particolari arrugginiti della fontana di Piazza Matteotti. Foto Paola Carestia.

Nonostante questo ultimo intervento, oggi la fontana è senza acqua, le luci sono spente al suo interno, le parti metalliche in ghisa sono tutte arrugginite.
È uno spettacolo indecoroso nel mezzo della nostra piazza principale, simbolo in questo caso del degrado del nostro paese. Cosa si aspetta a far riattivare l’impianto della fontana? Cosa si intende fare per poter togliere la ruggine, in particolare molto ben evidente sia sui tre putti che sui piatti?
La popolazione di Potenza Picena è stanca di questa situazione che va avanti da molti mesi e chiede ai nostri amministratori un gesto di coraggio, restaurando e riattivando la fontana, simbolo della nostra comunità.

pdficon_large visioni_potentine 50-51.pdf – Poesia dedicata alla Fontana dal libro Visioni Potentine di Norberto Mancini

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