A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Nel 1862, nell’anno del cambio del nome della nostra città da Monte Santo a Potenza Picena, avvenuto il giorno 21/12/1862, vennero inaugurate la scuola elementare femminile e la scuola serale.
Sono trascorsi centosessanta anni da quel giorno (23/02/1862), quando, alla presenza delle autorità civili e religiose della nostra città, la “damigella” Albina Maffei, maestra elementare, in Monte Santo, pronunciò un memorabile discorso.
Il testo di questo bellissimo discorso è contenuto in una pubblicazione stampata dalla tipografia di Giuseppe Cortesi di Macerata nel 1862 di cui una copia, in originale, si trova presso il nostro archivio storico comunale di Via Trento e che oggi pubblichiamo.
Il sindaco di Potenza Picena in quel periodo, dopo l’Unità d’Italia, avvenuta il 17/03/1861, era il console Gaetano Solanelli.
Prima del 1862 le ragazze di Monte Santo non avevano la possibilità di frequentare la scuola pubblica e potevano imparare a leggere, scrivere e fare i conti solo andando privatamente dalle monache, negli educandati, riservati, pertanto, solo a chi aveva le possibilità economiche.
A Monte Santo erano presenti le monache clarisse di San Tommaso, le monache benedettine di Santa Caterina d’Alessandria e le Figlie dell’Addolorata, chiamate le monachette.
Nei loro educandati le ragazze di buona famiglia erano ospitate per l’educazione scolastica e religiosa, mentre le ragazze del popolo non avevano alcuna possibilità di istruzione.
A Monte Santo inoltre, dal 1702, c’era l’Orfanotrofio femminile, fondato grazie ad un lascito del conte Ludovico Marefoschi ed in questa istituzione le ragazze orfane avevano la possibilità di istruzione. Nel 1861 si trovavano ad educare queste ragazze orfane, che in quel periodo erano ventuno, due maestre: la sig.ra Bernardina Tartabini di Montelupone e la sig.ra Paola Dottori di Monte Santo.
Nel 1862 dove si trovavano i locali delle scuole elementari maschili e femminili?
Non potendo ancora utilizzare i conventi lasciati liberi dagli ordini religiosi presenti nella nostra città (questo avverrà solo successivamente, dopo il 1869, prima con il convento di San Francesco dei frati conventuali, poi con il convento di Sant’Agostino degli agostiniani, in via Massucci, oggi Mariano Cutini, nel 1895), nel 1862 utilizzavano il piano superiore del palazzo municipale, dove oggi si trovano gli uffici della ragioneria e dell’economato.
A Porto Potenza Picena la nuova scuola elementare verrà costruita solo nel 1894, su progetto dell’architetto Aristide Marazzi, mentre a San Girio e Montecanepino nel 1895.
Nel suo discorso di inaugurazione della scuola elementare femminile, Albina Maffei ricorda che
la storia c’insegna che ne’ remoti tempi il signore e il ricchissimo possidente era tutto, e il popolo nulla, o peggio che nulla era il servo, lo schiavo.
Ai primi i privilegi, le dignità, gli onori, i titoli, la libertà, il possesso de’ beni; al popolo delle campagne, dei villaggi e anche delle città i più duri e vili lavori, le lunghe fatiche, i sudori, gli stenti, gli oltraggi ed una servitù senza fine.
Continuava il suo discorso
E in condizione più abbietta versava la donna, Ella non era considerata come dovrebb’essere, dispensatrice di pace, di bontà, di virtù e di santa educazione, ma creduto un essere debole, vile, consacrato agli uffici più degradanti e oltraggiosi, e serva abbietta del vilissimo servo.
Ed essa pure, condannata dalla sua ignoranza, molte volte doveva violare il santuario della famiglia o quello del suo cuore mettendo a parte de’ più cari segreti uno sconosciuto indifferente, che, richiesto d’un consiglio, o non conoscesse quella delicata gelosia di non svelare tutto, o non intendesse o, malignamente travisasse il senso delle parole udite, si cambiava spesse volte da amico consigliere in perturbatore di pace, e in fonte di terribili guai ed affanni.
Quando nel 1873 il perito agrimensore Domenico Filippetti, padre del prof. Anton Mario Filippetti, aprì a Potenza Picena la scuola di disegno, le ragazze non erano ammesse. Solo successivamente, con il prof. Umberto Boccabianca nel 1891, si aprì la sezione femminile, nel 1899 intitolata alla regina “Margherita di Savoia”, dove le ragazze di Potenza Picena potevano imparare il mestiere di sarte, cucitrici e ricamatrici.