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Tavola di Bernardino di Mariotto, del 1506. Foto di Sergio Ceccotti.

Tavola di Bernardino di Mariotto, del 1506. Foto di Sergio Ceccotti.

Presso l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” di Potenza Picena, nella ex chiesa di sant’Agostino nel soppalco, si trova dal 2009 la tavola centinata di Bernardino di Mariotto da Perugia del 1506 “Madonna in trono col Bambino tra i Santi Francesco d’Assisi, Antonio di Padova, Giovannino ed Angeli musicanti”.

In precedenza era stata dal 2003 all’interno dei locali della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento e prima ancora nel contesto della Sala della Giunta Comunale “Antonio Carestia” nel Palazzo Municipale. In questa struttura era stata collocata nel 1908 dopo che era rientrata da Firenze, dove era stata anche restaurata nelle RR. Gallerie dal pittore Giuseppe Parrini. In questa città era giunta nel 1907 dopo che il guardiano p. Mariano Starnatori del convento dei frati Minori di Potenza Picena l’aveva venduta illegalmente al Prof. Paolo Paolini di Roma.

In origine, nel 1506 la tavola, si trovava all’interno della chiesa di Sant’Antonio di Padova dei frati Minori di Monte Santo commissionata dalla sig.ra Vanna Forte per ricordare il marito Nicola Antonelli.

È una delle più importanti opere d’arte antiche della nostra città. Nel 2006 doveva essere esposta a San Severino Marche nel contesto della mostra su Bernardino di Mariotto che si è svolta dal 25 Marzo al 31 Agosto 2006, ma poi per la fragilità dell’opera, il trasferimento non è stato effettuato. Nel 2007, il giorno 14 Aprile, anche il critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi ha voluto visitare questo capolavoro del Cinquecento e ne è rimasto molto affascinato. Lo storico di San Severino Marche Raoul Paciaroni ha voluto dedicare al capolavoro di Bernardino di Mariotto di Potenza Picena un bellissimo articolo pubblicato sulla rivista storica “Studia Picena” del 2006 volume LXX, presente presso la nostra Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”, di via Trento.

Nell’attuale collocazione, cioè nel soppalco dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, la tavola è stata aggredita dalla muffa in maniera molto evidente, che sicuramente causerà dei danni gravi al nostro capolavoro del Cinquecento di Bernardino di Mariotto, se non si interviene subito.

È vero che l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” è rimasto chiuso dopo la forte scossa di terremoto del giorno 30/10/2016 per quasi due anni ed è stato riaperto solo il giorno sabato 22 Settembre del 2018.

Della presenza della muffa si è accorto per la prima volta Mauro Mazziero diversi mesi fa dopo la riapertura, ma chiunque ha modo di visitarla se ne può rendere conto subito, come è accaduto ad un gruppo di turisti subito dopo Pasqua 2019.

Di questo grave problema sono stati informati sia gli amministratori che la Soprintendenza di Ancona, nella persona del dott. Pierluigi Moriconi, ma ad oggi non è stato fatto ancora niente.

Non sono intervenuti i restauratori e non è stata ancora valutata l’eventualità del suo trasferimento da questa sede, magari per poterla riportare all’interno dei locali della Pinacoteca Comunale o in altro luogo, se il soppalco dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” viene considerato non più idoneo, per poter garantire l’incolumità della tavola per le condizioni climatiche.

Questa importante tavola nel 1995 è stata restaurata da parte di Isidoro Bacchiocca di Urbino, che ha effettuato un lavoro di consolidamento della pellicola pittorica, su richiesta della Soprintendenza di Urbino, nella persona del Dott. Gabriele Barucca, per una spesa complessiva dell’intervento di Lire 1.864.500, IVA compresa.

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A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri

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“La Deposizione” di Simone De Magistris del 1876

Giovanni Libani, già insegnante in Caldarola, nel 1882 ha pubblicato pres­so la Tipografia Natalucci di Civitanova Marche un interessante libro dal titolo le “Memorie storiche degli illustri pittori caldarolesi”. Tra questi troviamo i pittori Giovanni Andrea Di Bernardino De Magistris, Simone De Magistris, Giovan Francesco e Polomino De Magistris, Solerzio e Federico de Magistris, Federico De Magistris e Durante De’ Nobili, tutti di Caldarola. Questa pubblicazione è stata incoraggiata dalla Regia Accademia “Raffaele Sanzio” di Urbino.

Il libro in oggetto, ripubblicato nel 1969, viene sempre citato dagli storici dell’arte, quando si parla in particolare delle opere di Simone De Magistris (1538 Caldarola – Ascoli Piceno 1611).

Per quanto riguarda Potenza Picena l’insegnante elementare Giovanni Libani, descrive dettagliatamente le tre opere del pittore di Caldarola che si trovano nella nostra città e che lui ha avuto modo di visionare, realizzate tra il 1576 ed il 1584. Mancano purtroppo le foto dei nostri tre capolavori come si trovavano all’epoca.

Per quanto attiene alla tavola del 1576 che si trovava all’interno della chiesa di San Lorenzo dei Frati Cappuccini, dice “Nel coro della chiesa de’ Cappuccini di Potenza-Picena, già Montesanto, avvi una tavola in buonissimo stato alta metri 2,85 larga 1,86, rappresentante la Deposizione di Cristo dalla Croce. Sono in essa quindici figure, fra le quali a destra in basso sta S. Francesco, dipintovi, a quanto sembra, in epoca posteriore da mano poco esperta, cosa che in parte diminuisce il pregio del quadro, che pel resto si può dire un vero capolavoro. A sinistra sotto la Vergine svenuta si legge: Simone De-Magistris da Cald. P. MDLXXVI. Nell’altare maggiore dell’abbandonata chiesa de’ Minori Osservanti fuori di Potenza-Picena trovasi pure una tavola, della grandezza circa della sunnominata, con la Vergine, che tiene in braccio il Bambino e a destra e a sinistra in alto un gruppo di Angeli vagamente intrecciati, che stanno in atto di cantar lodi tenendo in mano carte di musica. In basso sono collocati S. Giuseppe, S. Agata e Sant’Antonio di Padova, e a piè del quadro in un piccolo tronco di albero è questa iscrizione: Simone De Magistris da Caldarola P. MDLXXVI.

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Simone De Magistris, 1576, Madonna di Loreto tra i santi Giuseppe, Caterina d’Alessandria, Francesco d’Assisi e Antonio di Padova. Foto tratta dal libro “Il fascino della Storia il respiro del Mare. Potenza Picena.” a cura di Renza Baiocco.

Questa tavola però, che buonissima sembra per la composizione, ha ora perduto ogni pregio essendo stata barbaramente ritoccata, come risulta dalla seguente leggenda posta nella stessa: Lorentius Bonomus M. Oss. restauravit 1632.

Altro guasto anche peggiore, che io penso essere opera pure dello stesso Bonomo, si è il restauro del quadro in tela tuttora esistente nell’altar maggiore della piccola chiesa di S. Rocco nell’interno della città. In esso è dipinta la Vergine seduta entro un baldacchino, nella cui base si legge questa iscrizione:

Rem Sacram quoties habet
Hoc altare, Sacerdotes
ex poenis animam
Purgantibus eribit unam.

A. D.
MDLXXXIIII
S.M.F.

A destra della Vergine sta S. Martino e a sinistra S. Rocco. Nel timpano dell’altare è l’eterno Padre, e nel basamento sonvi piccoli quadretti della vita di S. Rocco lodatissimi per il disegno, ma poi, come tutto il resto, mascherati”.

Dalla descrizione del Libani si deduce che nel 1882 la chiesa dei Frati Minori di Sant’Antonio di Padova era “abbandonata” e che la chiesa di San Rocco era ancora presente nel nostro Centro Storico situata nell’omonima Piazza, oggi Giuseppe Garibaldi e che all’epoca la tela era completa di timpano e di basamento.

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San Rocco e San Martino

Questa opera di Simone De Magistris, chiama “La Sacra Conversione”, è stata esposta nel 2008 a Caldarola, nell’ambito della mostra, ideata e curata dal prof. Vittorio Sgarbi, “Scoperte nelle Marche intorno a De Magistris”.

Tra i libri antichi del Monastero di San Tommaso delle Clarisse, abbiamo trovato questo libro, ancora intonso, rarissimo, che noi oggi facciamo conoscere a tutti i nostri concittadini e a coloro che amano la tradizione artistica marchigiana, in particolare quella dei Pittori di Caldarola.

pdficon_large libani.pdf – Libro di Giovanni Libani del 1882 “Memorie Storiche degli Insigni Pittori Caldarolesi” – Archivio Storico Comunale Potenza Picena.

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dsc03154-7di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il giorno sabato 23 Maggio 2009 presso l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” di Potenza Picena, per l’occasione molto gremito, è stato presentato il libro curato da Renza Baiacco “Il fascino della storia e il respiro del mare, Potenza Picena”. I testi sono stati scritti da Andrea Bovari, che ha curato anche la ricerca storica, mentre il volume è stato stampato da Scocco e Gabrielli srl di Macerata.
Il progetto e la realizzazione grafica di questa importante opera editoriale sono a cura di Renza Baiocco e di Paolo Accoramboni.
Tra gli sponsor che hanno sostenuto la pubblicazione troviamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena, mentre il critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi ha curato la presentazione del volume.
Il Sindaco che ha portato a termine questo progetto editoriale era l’ing. Sergio Paolucci, mentre l’assessore alla cultura Andrea Bovari. La pubblicazione del libro è stato un evento molto importante per Potenza Picena, in quanto nella nostra comunità mancava da tempo un’edizione così ricca di notizie e foto.
dsc03159-9L’ultimo libro scritto con molto rigore storico su Potenza Picena è stata la guida storico-artistica curata da Duilio Corona nel 1998, con testi del dott. Roberto Domenichini e Moreno Campetella e foto di Bruno Grandinetti, Sindaco Mario Morgoni. Nel 1958 era uscito il libro di Norberto Mancini “Visioni Potentine”, quando sindaco era l’insegnante Lionello Bianchini ed è stato sponsorizzato dall’imprenditore della Società Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena comm. Eugenio Quaglia. Nel 1852 è uscito il primo libro su Potenza Picena, all’epoca Monte Santo, scritto da Carlo Cenerelli Campana “Istoria dell’antica città di Potenza rediviva in Montesanto”, finanziato dalla contessa Ippolita Compagnoni Marefoschi, sposata con il marchese di Ripatransone Filippo Bruti Liberati, l’autore delle 14 lettere sopra Monte Santo, scritte tra il 1839 ed il 1858.
La serata presso l’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”, presentata da Fabio Marano, è stata anche l’occasione per il conferimento delle cittadinanze onorarie al prof. Luigi Miti, ed ai coniugi Antonello Rosali e Matilde Cassano, oltre che la cittadinanza benemerita all’attore Raffaele Curi, rappresentato dal nipote Viola Giovanni.
Ci sono stati inoltre momenti musicali con al pianoforte il maestro Enrico Reggioli che ha accompagnato Anna Donati nella declamazione de “La Putendina”, musicata e scritta dai compianti Edgardo Latini e Severino Donati, ed il soprano Lucia Caggiano, mentre Giovanni Pastocchi e Maria Luisa Barbaccia hanno declamato poesie in vernacolo.
Il libro a distanza di 10 anni continua ancora ad essere attuale ed utilizzato dal nostro Comune per omaggiare gli ospiti della nostra città.
man libro potenza picena-5Un grazie doveroso al lavoro portato avanti con grande passione, impegno ed a­more per la nostra città da parte di Renza Baiocco e di Andrea Bovari. Il servizio fotografico della serata è stato realizzato da Nico Coppari, che gentilmente ci ha messo a disposizione tutto il suo prezioso lavoro per l’occasione e che ringraziamo di cuore.

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Il giorno 14 aprile 2007 Potenza Picena ha avuto l’onore di una visita del Prof. Vittorio Sgarbi, famoso critico d’arte. Curatore della mostra “Simone De Magistris, un pittore visionario tra Lotto e El Greco” che si stava tenendo a Caldarola presso il Palazzo dei Cardinali Pallotta dal 4/4/2007 fino al 30/9/2007, il Prof. Vittorio Sgarbi ha voluto far visita alla nostra città, dove si trovano ben tre opere d’arte del pittore di Caldarola, autentici capolavori, ed una tavola di Bernardino Di Mariotto del 1506.
Una di queste opere si trova all’interno della Sala Giunta “Antonio Carestia” nel Palazzo Municipale, “Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Martino” del 1584, un’altra si trova all’interno della Chiesa di Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori Riformati “Madonna di Loreto tra i Santi Giuseppe, Caterina d’Alessandria, Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova” del 1576 ed infine la famosa tavola dei Frati Cappuccini presso la Chiesa di S. Lorenzo “La Deposizione dalla Croce e i Santi Francesco d’Assisi e Lorenzo diacono” del 1576. Nei locali della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” ha ammirato l’opera di Bernardino di Mariotto del 1506 “Madonna con Bambino tra i Santi Francesco d’Assisi, Antonio di Padova, Giovannino ed Angeli musicanti”.
Il Prof. Vittorio Sgarbi è stato accompagnato in questa sua visita alla opere di Simone De Magistris presenti nella nostra città dal Sindaco Sergio Paolucci e dalla Sig.ra Renza Baiocco dell’Ufficio Cultura del nostro Ente.
Ha fatto visita inoltre all’Auditorium Ferdinando Scarfiotti, nella ex chiesa di Sant’Agostino, dove ha potuto ammirare la struttura e lo splendido organo da sala Giovanni Fedeli del 1757, da poco restaurato, rimanendo favorevolmente entusiasta di questo recupero da parte dall’amministrazione comunale.
Nel contesto del nostro Teatro “Bruno Mugellini” ha potuto ammirare la struttura Ottocentesca e il suo sipario dedicato a Minerva restaurato ed inaugurato il giorno 18/11/2006. Nel foyer si è fatto fotografare insieme al nostro Sindaco Sergio Paolucci, al Dott. Domenico Pescetti, alla Dott.ssa Simona Ciasca e alla Sig.ra Renza Baiocco, componenti l’Ufficio Cultura del nostro Ente.
Al Caffé del Teatro il prof. Vittorio Sgarbi ha consumato un piacevole aperitivo con il banco ricco di prelibatezze eno-gastronomiche locali preparate dalla titolare Maria Carloni e da suo figlio Tony Giorgini.
sgarbi-a-potenza-picena-15-4-2007-43Per Potenza Picena è stato sicuramente un grande onore aver avuto la possibilità di ospitare un personaggio della levatura culturale ed artistica del Prof. Vittorio Sgarbi, che ha saputo valorizzare in questo modo le tre opere d’arte di Simone De Magistris presenti nel nostro territorio, la tavola di Bernadino Di Mariotto, l’Auditorium “F. Scarfiotti” ed il suo organo Fedeli, il Teatro Mugellini e il sipario dedicato a Minerva.
Ci si augura che possa di nuovo ritornare a Potenza Picena perché la sua presenza è sempre un grande evento da poter ricordare, magari per fargli ammirare la grande tela “Il Calvario”, inizi sec. XVIII di autore ignoto che è stata prelevata dal Monastero delle Clarisse di Potenza Picena e portata nei locali della nostra Pinacoteca il giorno 29 Settembre 2016. Il suo giudizio critico su quest’opera d’arte sarebbe sicuramente molto importante e qualificante.
Le foto che pubblichiamo in questo articolo, ci sono state messe gentilmente a disposizione da parte del giornalista Nico Coppari, che ringraziamo di cuore.

pdficon_large Filo News – Anno I° – Aprile 2007 n. 13

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